PIANTEDOSI – CUCCHI (AVS): “BODY CAM E CODICI IDENTIFICATIVI A DIFESA DELL’OPERATO DELLE FORZE DELL’ORDINE, DAL MINISTRO UNA RISPOSTA INSODDISFACENTE. CONTINUEREMO A CHIEDERE CHE VENGANO ADOTTATI”

“Quanto accaduto alla manifestazione di Torino è ampiamente documentato da video e immagini in rete dai quali si evince che si è trattato di una manifestazione pacifica e che a caricare gli studenti sono stati gli agenti. La risposta del Ministro Piantedosi alla nostra richiesta di introdurre, anche in Italia, body cam e codici identificativi per le Forze dell’Ordine non ci ha affatto soddisfatto. Le body cam di cui ha parlato il ministro non sono obbligatorie ma a discrezione e poi inquadrano i manifestanti e non le forze dell’Ordine. Gli apparati di sicurezza continuano ad alzare un muro contro questi strumenti di garanzia della condotta delle Forze di polizia e a tutela dei diritti dei cittadini. Eppure su 27 Stati membri dell’Unione Europea, 20 Stati hanno già adottato i codici identificativi e body cam, mentre nel nostro Paese ancora nulla. Numero identificativo e body cam sono un mezzo non solo per scoprire eventuali responsabilità ma soprattutto una tutela per le forze dell’ordine stesse. Continueremo a chiedere con forza che anche in Italia si adottino questi strumenti per una maggiore tutela del diritto dei manifestanti ma, soprattutto, a tutela della stragrande maggioranza degli operatori delle forze dell’ordine, che indossano una divisa e lo fanno con onore.”

Lo afferma la senatrice dell’Alleanza Verdi e Sinistra Ilaria Cucchi, replicando al Ministro Piantedosi nel corso del Question time di AVS su body cam e codici identificativi per le Forze dell’ordine.