All Posts Tagged: Governo Meloni

MORTI LAVORO – MAGNI (AVS): “UNA STRAGE CONTINUA E UN GOVERNO IMMOBILE. IL REFERENDUM È UNO STRUMENTO IN PIÙ PER ROVESCIARE LE MISURE CHE HANNO AGGRAVATO LO SFRUTTAMENTO E LA PRECARIETÀ”

“I morti sul lavoro aumentano e il governo è immobile. Anche oggi nella Giornata Mondiale per la Sicurezza e la Salute sul Lavoro piangiamo l’ennesima vittima del lavoro. I dati dei primi due mesi del 2025, 138 morti con un più sedici per cento rispetto ai primi due mesi del 2024, sono la conferma delle politiche sbagliate del governo Meloni. I rischi aumentano con l’aumento dell’età lavorativa, l’abbassamento dei diritti dei lavoratori, con la precarizzazione del mondo del lavoro e la liberalizzazione dei subappalti e su questo la Calderone e il governo hanno peggiorato la situazione. Precarietà e sfruttamento mettono a rischio la sicurezza sui luoghi di lavoro. Contro le politiche sbagliate del governo c’è uno strumento in più: i referendum sul lavoro promossi da sindacati e associazioni.”

Lo afferma il senatore dell’Alleanza Verdi e Sinistra Tino Magni.

“I lavoratori e le lavoratrici con il loro voto potrebbero ripristinare la responsabilità dell’impresa madre nella catena degli appalti per rendere così sempre responsabile il committente sulla sicurezza nei cantieri e negli appalti, che la legge 30 dei primi anni Duemila ha abolito, e contrastare il lavoro precario con l’obbligo per i datori di lavoro di indicare una causale anche per le assunzioni a termine inferiori a 12 mesi. Di fronte all’immobilismo del governo più attento agli interessi dei grandi che dei lavoratori, bisogna rovesciare le misure che hanno aggravato la sicurezza e la precarietà. E il referendum è lo strumento per farlo e rimettere al centro le persone.”

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FBI – CUCCHI (AVS): “È QUESTO IL MODELLO A CUI SI ISPIRA IL GOVERNO MELONI?”

“Apprendo dall’Ansa che il capo dell’Fbi si è vantato con un post di aver arrestato una giudice, rea di aver non rispettato la politica sull’immigrazione governativa americana ostacolando l’arresto di un irregolare. Insomma, la giudice ha ritenuto che non ci fossero i presupposti per fermare l’immigrato irregolare e per questo è stata arrestata. Proprio in questi giorni la premier Meloni si dichiara totalmente d’accordo con l’ideologia e la politica migratoria di Trump. La domanda quindi che sorge spontanea è questa: quanto tempo passerà per vedere un analogo post da parte di Salvini, per esempio? Nel frattempo, il capo dell’Fbi ha cancellato il post.”

Lo afferma sui social la senatrice dell’Alleanza Verdi e Sinistra Ilaria Cucchi.

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DEF – MAGNI (AVS): “L’ITALIA HA BISOGNO DI UN GOVERNO CHE DECIDE, NON DI UNO CHE GALLEGGIA. UN GOVERNO CHE NON GUARDA AL FUTURO È CONTRO I GIOVANI”

“Il Documento di Finanza Pubblica del duo Meloni e Giorgetti è la fotografia esatta dell’Italia: un paese fermo e senza guida. In un contesto internazionale drammatico con due guerre in corso, la crisi economica che incombe e anche quella commerciale per i possibili dazi di Trump, che metterebbero in ginocchio il paese, il governo decide di non decidere. Il Dfp 2025 è poco coraggioso, un documento che non porta alla crescita economica del Paese e al benessere degli italiani. L’unica cosa certa è il dimezzamento della crescita economica per il 2025. Il governo Meloni è incapace di dare una prospettiva di futuro e di progresso all’Italia e agli italiani. Il Dfs non dice quali politiche economiche il governo intende adottare per proteggere famiglie, lavoratori e imprese, cosa intende fare per combattere la piaga del lavoro povero e per una piena occupazione. L’Italia ha bisogno di risposte, di politiche industriali e fiscali, di crescita economica. L’Italia ha bisogno di un governo che decide, non di un governo che galleggia.”

Lo afferma il senatore dell’Alleanza Verdi e Sinistra Tino Magni.

“Mentre il governo è fermo, i cittadini pagano bollette alle stelle per gli alti costi dell’energia e sono preoccupati per l’inflazione in salita che mina ulteriormente il loro potere d’acquisto. Gli italiani sono stati lasciati dal governo a combattere a mani nude la crisi, con salari da fame, pensioni bassissime e precarietà lavorativa, mentre le imprese sono preoccupate per il calo della produzione industriale per le mancate politiche economiche e industriali. La destra è senza una strategia per lo sviluppo del paese e senza i fondi del PNRR saremmo già in recessione. Migliaia di giovani ogni anno lasciano il nostro paese perché senza futuro, e un governo che non progetta il futuro è un governo contro i giovani Se il paese va in recessione rischiamo un gravissimo conflitto sociale e l’aumento delle diseguaglianze economiche e territoriali. La coperta è sempre corta per dare risposte ai cittadini, mentre per le armi i soldi si trovano sempre. Gli altri paesi si muovono per proteggere imprese e lavoratori, mentre la destra al governo no, preferisce lisciare il pelo a Trump comprando armi e gas liquido dagli Usa.”

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DL BOLLETTE – MAGNI (AVS): “PROVVEDIMENTO PROPAGANDISTICO CHE ARRIVA FUORI TEMPO MASSIMO. E INTANTO IL PAESE AFFONDA”

“Il decreto bollette arriva fuori tempo massimo, quando gli italiani hanno già pagato per tutto l’inverno il prezzo alto dell’energia. Il solito provvedimento propagandistico che promette la riduzione dei costi delle bollette, non affronta in maniera strutturale il problema degli alti costi energetici ma solo il solito bonus. Una enorme presa in giro per gli italiani. In un paese in cui una persona su quattro è a rischio povertà, con i salari più bassi d’Europa le persone in condizioni di povertà energetica sono tantissime, messe alle strette tra decidere se accendere il riscaldamento o mangiare. Di fronte a tutto questo, il Governo Meloni risponde con l’ennesimo decreto tampone, per di più con l’ennesimo voto di fiducia. Un piccolo cerotto su una ferita aperta, senza nessun piano per abbattere i costi, nessun investimento serio su rinnovabili ed efficienza. Un governo senza visione e strategia, solo propaganda contro il Green deal. Alleanza Verdi e Sinistra vota contro.”

Lo afferma il senatore dell’Alleanza Verdi e Sinistra Tino Magni annunciando il voto contrario al provvedimento.

“Dall’Algeria agli Usa il governo firma accordi insostenibili, che peseranno sulle tasche degli italiani. Meloni vuole trasformare l’Italia in un hub per l’energia fossile invece di potenziare le energie rinnovabili. E’ la solita storia, dall’opposizione strillano contro le accise e al governo non le toccano. Visto che l’Iva non la toccano cercano di far credere che l’eventuale maggior gettito Iva, derivante dall’aumento del prezzo del gas, verrà destinato a sostenere famiglie e imprese vulnerabili. Una vera e propria presa in giro, una bugia, perché queste somme saranno utilizzate solo per migliorare i saldi della finanza pubblica. Il governo promette un aiuto senza copertura finanziaria. Siamo alle solite, quando si tratta di aiutare i cittadini la coperta è corta e i soldi sono pochi, mentre quando c’è da comprare armi i soldi si trovano sempre. Intanto i costi energetici continuano ad aumentare, mentre il governo continua a non trattare l’energia rinnovabile come una priorità strategica per uscire dalla crisi. C’è bisogno di un altro Governo capace di dare risposte serie ai cittadini.”

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ITALIA E USA – DE CRISTOFARO (AVS): “TRUMP INCASSA GRATIS E MELONI TORNA A MANI VUOTE. IL PONTE DI MELONI CON GLI USA È COME QUELLO DI SALVINI SULLO STRETTO: LO PAGANO GLI ITALIANI”

 

“Il ponte che voleva costruire Meloni con Trump sembra quello di Salvini sullo Stretto di Messina: un progetto irrealizzabile. Al netto delle foto di rito e dei complimenti a profusione la sintonia ideologica tra i due è l’unico risultato del vertice bilaterale tra Giorgia Meloni e Donald Trump. La Meloni si iscrive a tutti gli effetti alla corrente trumpiana che lavora per indebolire e rompere l’unità europea. Per il resto un nulla di fatto. Meloni ha promesso l’aumento delle spese militari, l’acquisto del costosissimo gas liquido Usa e 10 miliardi di investimenti italiani, la risposta di Trump è stata confermare i dazi contro l’Europa. Nessuna apertura concreta sul fronte commerciale, solo promesse. Come quella di venire in Italia. Trump incassa gratis e Meloni torna a mani vuote, ma usa il viaggio per la sua propaganda. Nessuna parola sulla pace, su Gaza, sui rischi per il mondo del lavoro e delle imprese per i dazi, sul clima e la transizione: priorità assenti da un’agenda sempre più sbilanciata verso la destra internazionale. Mentre gli italiani sono alle prese con i bassi salari, la deindustrializzazione del paese, la ripresa dell’inflazione e i rischi dei dazi, Giorgia Meloni trova i soldi per le armi e non per la sanità e il lavoro. Il ponte di Meloni con gli Usa è come quello di Salvini sullo Stretto: lo pagano gli italiani.”

Lo afferma il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto di palazzo Madama.

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DL SICUREZZA – DE CRISTOFARO (AVS): “SCIPPO AI DANNI DEL PARLAMENTO. GIOCHETTI PARLAMENTARI SOSPENDONO LA DEMOCRAZIA”

“Siamo alla sospensione della democrazia e ai giochetti parlamentari. Si è consumato un vero e proprio scippo ai danni del parlamento. La destra di governo è senza ritegno. La motivazione dei troppi emendamenti al dl Sicurezza non regge, sono il prezzo della democrazia. Non è accettabile che la maggioranza faccia finire su un binario morto il ddl Sicurezza, dopo l’approvazione della Camera dei deputati e mesi di discussione in commissione al Senato, e utilizzi uno strumento del tutto improprio come il decreto legge. Una fotocopia del precedente provvedimento. Ci troviamo di fronte a un fatto nuovo e clamoroso. Una materia di esclusiva pertinenza parlamentare a un certo punto del suo iter viene sottratta al parlamento e viene assunta da un’iniziativa del governo. La destra ha raggiunto l’apice di come non si dovrebbe governare un Paese. Un metodo autoritario che mortifica la democrazia e il parlamento. Continueremo nelle aule parlamentari e nelle piazze di tutto il paese a contrastare queste norme che reprimono il dissenso e chi difende il proprio posto di lavoro occupando una strada.”

Lo afferma il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto di palazzo Madama.

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DAZI – DE CRISTOFARO (AVS): “DA TRUMP A TRATTARE PER UE O A BARATTARE ARMI E GAS PER L’ITALIA? RISCHIAMO L’INCUBO ECONOMICO MENTRE MELONI SOTTOVALUTA.”

“Giorgia Meloni va a Washington senza prima passare dal Parlamento. Va a trattare per l’Europa e l’Italia o a barattare qualche acquisto di armi e di gas liquido in più, in cambio di una soluzione e di qualche ammorbidimento dei dazi solo per l’Italia. Rischiamo la rottura politica dell’Unione, tanto cara a Trump e soci. Il rischio più concreto è invece che torni a mani vuote. La più patriota tra i patrioti non è in grado di fare gli interessi del paese ma solo quelli di pochi. Il nostro paese rischia l’incubo economico, mentre la Meloni sottovaluta l’impatto che i dazi hanno già avuto, e che avranno se confermati dopo lo stop, sulla nostra già fragile economia. Gli altri paesi si muovono per proteggere imprese e lavoratori, mentre la destra italiana spera nella benevolenza di Trump. Il sovranismo al governo fa acqua da tutte le parti.”

Lo afferma il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto di palazzo Madama.

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DAZI – DE CRISTOFARO (AVS): “LA SUBALTERNITÀ AL TRUMPISMO È UNA STRADA SBAGLIATA E PERICOLOSA”

“La Meloni va da Trump pronta a genuflettersi e a comprare armi e gas dagli Usa. Quella che ha preso i voti al grido di ‘prima l’Italia e gli italiani’, la maggiore interprete del nazionalismo italiano, ora è diventata la più trumpista dei trumpisti. Ieri era nazionalista e difendeva gli interessi nazionali, oggi è pro Trump e difende gli interessi di Trump e del sovranismo mondiale. Un danno per l’Italia e per l’Europa. Un errore che ci costerà caro, anzi carissimo. Pensare di fidarsi di un rapporto ‘amicale’ con uno come Trump, uno che trucca sempre le carte, o è da folli o da ingenui. Essere subalterni al trumpismo è una strada sbagliata e pericolosissima. L’Italia della Meloni rischia di diventare una colonia americana.”

Lo afferma il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto.

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SANITÀ – MAGNI (AVS): “IL PROVVEDIMENTO SULLE PRESTAZIONI SANITARIE NON RISPONDE AI BISOGNI DEI CITTADINI”

 

“Il provvedimento sulle prestazioni sanitarie è inutile, è senza soldi e non risponde ai problemi degli italiani. Anzi, fa peggio, continua a favorire il settore privato, togliendo forze e fondi alla sanità pubblica, vero pilastro del diritto alla salute per tutti. Siamo davanti all’ennesima scatola vuota che scontenta tutti: cittadini, operatori sanitari e Regioni. Non c’è nulla sulle liste d’attesa, vero problema per i cittadini come non c’è nulla sulle assunzioni di nuovo personale sanitario. C’è però tutto ciò che occorre per favorire la sanità privata, vero modello di sanità per la destra. Grazie all’opposizione sono state bloccate alcune norme pericolose, come quella che avrebbe negato la copertura sanitaria completa ai malati non autosufficienti. Ma, purtroppo, sono ancora presenti norme che minano alla base il nostro Servizio Sanitario Nazionale. Avs vota contro questo provvedimento e continuerà a opporsi all’idea di sanità di questa destra. Noi crediamo in una sanità pubblica e lavoriamo per un Servizio sanitario nazionale accessibile e di qualità. In sanità è il momento di cambiare rotta ma, soprattutto, è il momento di cambiare governo.”

Lo afferma il senatore dell’Alleanza Verdi e Sinistra Tino Magni

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CARCERI – CUCCHI (AVS): “TRISTEZZA E RABBIA PER L’ENNESIMA VITA PERSA, IL GOVERNO MELONI IMPEGNATO A FARE LEGGI SECURITARIE”

“Profonda tristezza e rabbia per il suicidio di un detenuto nel carcere di Verona Montorio, uno tra i più sovraffollati. Siamo alla diciannovesima vita persa dall’inizio dell’anno, contando anche quella di un operatore. Tutte tragedie annunciate in un sistema penitenziario al collasso. I problemi sono sempre gli stessi: sovraffollamento, carenza di personale, strutture inadeguate e mancanza di programmi di reinserimento. Problemi cronici che non sono mai stati affrontati seriamente dal governo Meloni, troppo impegnato a fare leggi securitarie che continuano a riempire le carceri. Gli Istituti di pena sono vere e proprie trappole senza via d’uscita, sia per i detenuti che per gli agenti penitenziari, costretti a lavorare in condizioni insostenibili. L’assenza di supporto psicologico e sociale aggrava ulteriormente la situazione, trasformando le celle in gabbie di disperazione. La destra continua ad ignorare questa realtà.Uno Stato che lascia morire persone nelle sue carceri ha già fallito nel garantire giustizia e dignità.”

Lo afferma la senatrice dell’Alleanza Verdi e Sinistra, Ilaria Cucchi.

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