All Posts Tagged: Matteo Piantedosi

MIGRANTI – DE CRISTOFARO (AVS): “È GRAVE CHE LA GUARDIA COSTIERA SI SIA RIFIUTATA DI PORTARE A TERRA IL CORPO DEL MIGRANTE DECEDUTO. INTERROGAZIONE A PIANTEDOSI E SALVINI”

“Sui migranti e sulle navi delle Ong che salvano le vite in mare la disumanità del governo Meloni non conosce confini. Il porto dove far sbarcare i migranti salvati è sempre quello più lontano. Oggi alla Geo Barents, che ha salvato 261 persone la notte scorsa, addirittura hanno assegnato due porti per lo sbarco: Livorno e Genova. Una vera e propria agonia per chi ha rischiato la vita in mare, costretto poi ad interminabili giorni di navigazione prima di poter finalmente toccare terra. È andata anche peggio alla Sea Watch. Non solo sarà costretta ad arrivare fino a Ravenna con 4 giorni di navigazione in più, ma lo dovrà fare con a bordo il corpo di un ragazzo deceduto dopo il salvataggio. E lo dovrà fare, anche se non attrezzata con celle frigorifere o altro, perché la Guardia Costiera, che ha raggiunto la nave umanitaria dopo 9 ore dalla richiesta di soccorso, si è rifiutata di prendere a bordo il corpo del ragazzo morto, come denuncia Sea Watch. Una cosa gravissima sulla quale presenteremo un’interrogazione a Piantedosi e Salvini per chiedere i motivi del ritardo nei soccorsi e di questa scelta crudele.”

Lo afferma il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto di Palazzo Madama.

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CUTRO – DE CRISTOFARO (AVS): “VERITÀ E GIUSTIZIA”

“Ad un anno dalla tragedia di Cutro continuiamo a chiedere verità e giustizia. Rimangono scolpite nella nostra memoria le immagini tremende di quella notte. Dopo un anno, ancora nessuna risposta è stata data ai familiari delle vittime e la verità su quel drammatico naufragio non è ancora venuta fuori. Dopo un anno, nulla è cambiato. I migranti continuano a partire inseguendo la speranza di una vita migliore, senza guerre, persecuzioni, siccità, povertà e, purtroppo, ad annegare nel Mediterraneo. Mentre la destra è sempre più impegnata ad impedire alle navi umanitarie di salvare vite umane. Con il fermo amministrativo delle navi delle Ong, previsto dal decreto Piantedosi, sarà un’ecatombe. Impedire i soccorsi in mare è l’emblema delle politiche disumane del governo Meloni. Invece soccorrere i migranti in mare è più di un diritto, è un dovere morale.”

Lo afferma il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo misto di Palazzo Madama.

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CORTEI STUDENTI – DE CRISTOFARO (AVS): “DA PIANTEDOSI UN SILENZIO IMBARAZZANTE, SPIEGHI IN PARLAMENTO”

“Il silenzio del ministro dell’Interno Piantedosi sulle cariche della polizia contro studenti inermi è imbarazzante. Da quando c’è lui al Viminale la gestione delle manifestazioni e del dissenso si fa con i manganelli e le identificazioni. In Italia da quando governa la destra si respira un clima di repressione inaccettabile. Contro gli abusi noi da sempre proponiamo quello che in Europa è la normalità per le forze di polizia: numeri identificativi su caschi e giubbotti. Piantedosi venga a riferire in Parlamento e si assuma le proprie responsabilità davanti al Paese.”
Lo afferma il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo misto di Palazzo Madama.
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PISA – DE CRISTOFARO (AVS): “NUMERI IDENTIFICATIVI PER LE FORZE DELL’ORDINE. DA PIANTEDOSI GESTIONE SUDAMERICANA DELLE MANIFESTAZIONI”

“Vorrei rassicurare Malan, Foti, Gasparri e gli altri esponenti della destra che la proposta di ‘scorte democratiche’ alle manifestazioni lanciata da Fratoianni, non è per difendere gli studenti dalle forze dell’ordine, anche se servirebbe visto quanto successo oggi e nei giorni scorsi in giro per l’Italia, ma da un ministro incapace di tollerare e gestire il dissenso. Le forze dell’ordine hanno il compito di tutelare l’ordine pubblico, non manganellare chi manifesta. Dal ministro Piantedosi una gestione sudamericana delle manifestazioni. Per evitare abusi, eccessi servono i numeri identificativi su divise e caschi delle forze dell’ordine, a tutela dei manifestanti e delle forze dell’ordine per bene, che sono la stragrande maggioranza.”

Lo afferma il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo misto di Palazzo Madama.

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MIGRANTI – MAGNI E CUCCHI (AVS): “SUI CPR DA PIANTEDOSI PAROLE GRAVI E IN LIBERTA’, IL MINISTRO PARLA PERCHÈ NON CONOSCE LO STATO DEI CPR IN ITALIA”

“Il ministro dell’Interno Piantedosi non è mai stato in un Centro di permanenza per il rimpatrio dei migranti. Di sicuro non a Via Corelli a Milano. Se ci fosse stato, avrebbe constatato le orribili condizioni in cui sono costretti a vivere i migranti trattenuti, e non avrebbe detto quello che ha detto. Dal ministro dell’Interno solo parole gravi e in libertà. Il ministro parla perché evidentemente non conosce lo stato dei Cpr nel nostro Paese e questo è una cosa grave.”

Lo affermano i senatori dell’alleanza Verdi e Sinistra Ilaria Cucchi e Tino Magni.

“I Cpr sono luoghi di detenzione per persone che non dovrebbero essere detenute, e sono peggio delle carceri vere e proprie. Il ministro poi dovrebbe anche sapere che sono tante le inchieste della magistratura sulle gestioni dei Centri di Permanenza per il Rimpatrio dei migranti. Si cambia città ma le accuse sono sempre le stesse: trattamenti disumani, maltrattamenti, abuso di psicofarmaci, malagestione, carenze igienico-sanitarie, truffa ai danni dello Stato. I Centri di permanenza per i rimpatri sono luoghi non modificabili, essendo strutturalmente concepiti per la negazione dei diritti fondamentali e della stessa dignità umana, e per questo vanno chiusi immediatamente.”

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RAI – DE CRISTOFARO (AVS): “DA RAI E VIMINALE CENSURA E MANGANELLO” SULLE MANIFESTAZIONI” – Interrogazione a Piantedosi sulla repressione delle manifestazioni sotto le sedi Rai e ai vertici di Viale Mazzini sulla censura alle manifestazioni –

“La polizia reprime a manganellate la protesta a Napoli e a Bologna, contro il comportamento assunto dai vertici dell’azienda nel post Sanremo e per la pace in Palestina, e la Rai nasconde sia la repressione che il dissenso. Le manifestazioni davanti alle sedi regionali Rai in giro per l’Italia si moltiplicano, e nei Tg regionali e nazionali Rai linea è: minimizzare, non far vedere le immagini, nascondere la notizia nel corso dei Tg. Insomma, di tutto pur di non dare ai cittadini la giusta informazione degna del servizio pubblico. Una Rai con l’elmetto che censura e non lavora per la pace. Invece sarebbe giusto che il servizio pubblico desse spazio a una grande fetta di cittadini che chiede un cessate il fuoco e una soluzione pacifica in Medio Oriente. Ma una volta era servizio pubblico, oggi è TeleMeloni e la linea è un’altra: non darne conto. E allora ecco che arriva, dalla direzione della TgR guidata da Alessandro Casarin, in quota Lega di Salvini, nelle chat delle redazioni dei Tg regionali l’indicazione a non girare immagini e a dare breve notizia delle manifestazioni, come riporta oggi Il Fatto Quotidiano, con tanto di foto dello screenshot del messaggio. Guai a disturbare il manovratore o a far vedere le immagini della protesta. Viminale e Viale Mazzini, ormai sono un binomio perfetto, per reprimere e nascondere. Censura e brutalità mostrano con sempre più evidenza la torsione autoritaria della destra. Presenteremo un’interrogazione a Piantedosi per chiedere come è possibile che ogni volta che c’è una manifestazione escono pure i manganelli, e una in Commissione di vigilanza ai vertici della Rai sulla censura delle manifestazioni.”

Lo afferma il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto di Palazzo Madama, componente della Commissione di vigilanza Rai.

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MIGRANTI – MAGNI (AVS): “IL CPR DI VIA CORELLI VA CHIUSO IMMEDIATAMENTE”

“Il Centro di permanenza per i rimpatri di via Corelli a Milano deve essere chiuso immediatamente. Dopo le indagini della Procura di Milano a dicembre la struttura era stata messa sotto sequestro in un’inchiesta per frode e maltrattamenti. Purtroppo anche dopo l’insediamento dell’amministratore giudiziario in via Corelli nulla è cambiato. Le irregolarità nella gestione e i maltrattamenti reiterati, già di per sé gravissimi, sono ancor più significativi in quanto protratti nonostante il commissariamento da parte del Tribunale di Milano. Nella notte tra sabato e domenica scorsi alcuni migranti per protestare contro le condizioni in cui sono costretti a vivere, in particolare per la carenza di assistenza sanitaria e il cibo immangiabile, hanno inscenato la ‘protesta della pioggia’: migranti sdraiati per terra, sotto la pioggia, con solo gli slip indosso. Immagini riprese in un video dall’Associazione NAGA SOS CPR e su cui ho presentato una interrogazione al Ministro Piantedosi. I Centri di permanenza per i rimpatri sono luoghi non modificabili, essendo strutturalmente concepiti per la negazione dei diritti fondamentali e della stessa dignità umana, e per questo vanno chiusi immediatamente.”

Lo afferma il senatore dell’Alleanza Verdi e Sinistra Tino Magni.

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TEATRO ROMA – ILARIA CUCCHI (AVS): “NO ALLO STATO DI POLIZIA. PIANTEDOSI RIFERISCA SUI LAVORATORI DELLO SPETTACOLO BLOCCATI E IDENTIFICATI”

“Ancora Polizia davanti ai teatri di Roma, dopo l’Argentina ieri il Teatro India. Il nostro Paese sta diventando un vero e proprio Stato di Polizia e questo è intollerabile. Il Ministro Piantedosi venga in Aula a riferire su quanto accaduto ieri sera davanti al Teatro India, dove lavoratori dello spettacolo sono stati identificati e bloccati da poliziotti in tenuta antisommossa, unica colpa quella di distribuire volantini di protesta contro le ultime decisioni sul Teatro di Roma. Quanto sta accadendo a Roma è inquietante, un vero e proprio clima da caccia alle streghe. Schierare i celerini anche davanti al Teatro Argentina, dove era riunito il Cda, e davanti al Teatro India non è da Paese normale. A quando il reato contro chi dissente? La cultura è e deve restare libera, siamo a fianco dei lavoratori dello spettacolo e solidali con la loro sacrosanta protesta.”

Lo ha affermato la senatrice di Alleanza Verdi e Sinistra, Ilaria Cucchi.

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PIANTEDOSI – CUCCHI (AVS): “BODY CAM E CODICI IDENTIFICATIVI A DIFESA DELL’OPERATO DELLE FORZE DELL’ORDINE, DAL MINISTRO UNA RISPOSTA INSODDISFACENTE. CONTINUEREMO A CHIEDERE CHE VENGANO ADOTTATI”

“Quanto accaduto alla manifestazione di Torino è ampiamente documentato da video e immagini in rete dai quali si evince che si è trattato di una manifestazione pacifica e che a caricare gli studenti sono stati gli agenti. La risposta del Ministro Piantedosi alla nostra richiesta di introdurre, anche in Italia, body cam e codici identificativi per le Forze dell’Ordine non ci ha affatto soddisfatto. Le body cam di cui ha parlato il ministro non sono obbligatorie ma a discrezione e poi inquadrano i manifestanti e non le forze dell’Ordine. Gli apparati di sicurezza continuano ad alzare un muro contro questi strumenti di garanzia della condotta delle Forze di polizia e a tutela dei diritti dei cittadini. Eppure su 27 Stati membri dell’Unione Europea, 20 Stati hanno già adottato i codici identificativi e body cam, mentre nel nostro Paese ancora nulla. Numero identificativo e body cam sono un mezzo non solo per scoprire eventuali responsabilità ma soprattutto una tutela per le forze dell’ordine stesse. Continueremo a chiedere con forza che anche in Italia si adottino questi strumenti per una maggiore tutela del diritto dei manifestanti ma, soprattutto, a tutela della stragrande maggioranza degli operatori delle forze dell’ordine, che indossano una divisa e lo fanno con onore.”

Lo afferma la senatrice dell’Alleanza Verdi e Sinistra Ilaria Cucchi, replicando al Ministro Piantedosi nel corso del Question time di AVS su body cam e codici identificativi per le Forze dell’ordine.

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SCONTRI TORINO – CUCCHI (AVS): “SUBITO CODICE IDENTIFICATIVO E BODYCAM CONTRO ABUSI E VIOLENZA. DOMANI AL QUESTION TIME INTERROGAZIONE A PIANTEDOSI”

“Dopo quanto avvenuto a Torino lo scorso 3 ottobre, quando la Polizia ha caricato il corteo, composto per la maggioranza da studenti, che contestava pacificamente la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, torna con forza nel dibattito politico la questione connessa alla condotta delle Forze di polizia e alla tutela dei diritti dei cittadini. Purtroppo gli abusi ci sono e si verificano sempre più spesso. Invece la destra di governo pensa solo al ridimensionamento del reato di tortura sottovalutando il problema. Domani al Question time del Senato chiederò al Ministro dell’Interno Piantedosi se non ritenga indifferibile l’introduzione nel sistema normativo italiano di una norma che introduca i codici identificativi e body cam per le Forze dell’Ordine, o comunque di strumenti atti all’identificazione degli agenti e a verificare le responsabilità individuali. Uno strumento che avrebbe l’effetto di scoraggiare i soprusi e di identificare i colpevoli in caso di violazione delle norme, ma anche di isolare gli agenti violenti tutelando l’operato della gran parte delle forze dell’ordine che agiscono nella legalità.”

Lo afferma la senatrice dell’Alleanza Verdi e Sinistra Ilaria Cucchi.

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