DL LAVORO – MAGNI (AVS): “DIVIDE I POVERI IN CATEGORIE E PRECARIZZA ULTERIORMENTE IL LAVORO”

“Il decreto lavoro del governo è iniquo, aumenta la precarietà, cancella persino la speranza di una vita migliore, non risolve i problemi delle persone e non affronta la povertà. Le misure individuate a sostegno della povertà dividono i poveri in categorie: quelli che prenderanno qualcosa, quelli che prenderanno qualcosina e quelli che non prenderanno nulla. Questo decreto andava stracciato e riscritto da capo. Abbiamo chiesto, inascoltati, un salario minimo, perché una proposta lavorativa può dirsi irrinunciabile solo se prevede una tariffa oraria dignitosa, altrimenti è ricatto. Abbiamo chiesto un sostegno universale per tutti quelli che sono in condizione di povertà, senza lasciare indietro nessuno. E invece niente. Sul cuneo fiscale avevano sbandierato il maggior taglio delle tasse degli ultimi decenni e invece è un intervento del tutto insufficiente, una misura temporanea, che dovrà essere poi rifinanziata a fine anno. Non si è affrontato il salario povero, molti lavoratori non arrivano alla fine del mese. Quando io ero giovane, e ho messo su famiglia, io e la mia compagna lavoravamo in fabbrica e su questo abbiamo costruito il nostro futuro. I giovani precari come faranno a costruirsi il loro futuro. La risposta del governo e della maggioranza invece è stata quella di liberalizzare ancora di più il lavoro e quella di escludere dalla misura che ha sostituito il reddito di cittadinanza intere categorie. Siamo passati da un reddito universale ad uno che forse lo prendi. Insomma, questo è un provvedimento divisivo, che cerca di mettere toppe non risolutive ai buchi provocati dallo stesso Governo e dalla stessa maggioranza e che produrrà solo una guerra tra poveri, senza cancellare la povertà. Per questi motivi l’Alleanza Verdi e Sinistra vota no al decreto propaganda sul lavoro.”