“Dalle 22.28 della notte fra venerdì 10 e sabato 11 al naufragio avvenuto all’alba di domenica 12 marzo, c’è stato un cinico e indecente balletto di responsabilità, con la guardia costiera libica che ha dichiarato di non avere unità disponibili. E l’Italia si è limitata alla segnalazione tardiva ai mercantili presenti in zona. Il messaggio che il governo Meloni sta lanciando a chi prova ad arrivare nel nostro Paese è feroce nella sua chiarezza: non venite perché c’è la possibilità concreta che vi lasceremo affogare in mare. E di questo non c’è più dubbio dopo la seconda strage in pochi giorni.”
Lo afferma il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto del Senato.
“Ancora una volta le motovedette della Guardia costiera italiane sono rimaste nei porti, provocando l’accusa dell’Ong Alarm Phone secondo la quale le autorità italiane hanno ritardato deliberatamente i soccorsi. Il decreto contro le Ong fa il paio con la decisione di trattare i casi di soccorso come operazioni di polizia in contrasto all’immigrazione clandestina. E se ci fosse bisogno di un’ulteriore conferma, oggi il sottosegretario leghista Nicola Molteni annuncia la volontà del governo di cancellare la protezione speciale, espellendo anche chi nel frattempo si è stabilito e integrato in Italia. Il fatto che queste parole arrivino nelle stesse ore in cui si registra una nuova strage in mare le rende ancora più irricevibili. Daremo battaglia, in Parlamento e nel Paese, conclude De Cristofaro.”