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TERZO MANDATO – DE CRISTOFARO (AVS): “PRATICA CHIUSA. ORA UN TAVOLO CON LE FORZE DELL’OPPOSIZIONE SULLE REGIONALI. LA COSTRUZIONE DELL’ALTERNATIVA A MELONI PASSA DAI TERRITORI”

“La telenovela della destra sul terzo mandato si è chiusa con la bocciatura della proposta della Lega. Le opposizioni unite hanno votato contro mentre la maggioranza si è spaccata, a dimostrazione di come la vicenda del terzo mandato fosse una questione divisiva e complessa più per la coalizione di destra che per l’opposizione. Per i prossimi mesi, almeno fino alle prossime regionali, non sentiremo più parlare di terzo mandato per i presidenti di regione. Ora non dobbiamo perdere altro tempo, occorre da subito aprire un tavolo di confronto, a partire da Pd-AVS-M5S, sulla prossima scadenza elettorale regionale. L’alternativa al governo Meloni si costruisce a partire da una proposta per i territori.”

Lo afferma il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto di palazzo Madama.

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SEPARAZIONE CARRIERE – DE CRISTOFARO (AVS): “PROFONDAMENTE CLASSISTA E GIUSTIZIALISTA”

“La riforma sulla separazione delle carriere è pericolosa. Da domani il pubblico ministero non cercherà più elementi di verità, ma solo quelli di colpevolezza. Il combinato disposto con il premierato poi, che concentra tutti i poteri nelle mani del governo e indebolisce il parlamento, sbilancia l’equilibrio dei poteri sancito dalla carta costituzionale nata dalla lotta partigiana e antifascista. Separazione e premierato intervengono a gamba tesa sul potere legislativo, un disegno chiaro e preciso con cui la destra sta tentando di smontare l’Italia uscita dalla seconda guerra mondiale. La destra non si azzardi a presentare la separazione delle carriere come ‘garantista’, perché di garantista non ha proprio nulla. Anzi, è profondamente classista e giustizialista. Come al solito la destra è forte con i deboli e debole con quelli più forti. Con la separazione delle carriere chi avrà le possibilità economiche si rivolgerà ai migliori studi di avvocati per garantirsi una difesa adeguata, e chi ha di meno no. La destra si accanisce sempre sui più deboli.”

Lo afferma in Aula il capogruppo di Alleanza Verdi e Sinistra, presidente del gruppo Misto al Senato.

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REFERENDUM – DE CRISTOFARO (AVS): “VOTARE Sì PER CAMBIARE L’ITALIA. LA DESTRA HA PAURA E VUOLE SILENZIARE LA DEMOCRAZIA”

“Mentre la destra continua ad invitare all’astensione, noi continuiamo nelle piazze del paese i banchetti e i gazebo per informare gli italiani e le italiane sulle ragioni del Sì ai referendum di giugno perché crediamo in una Repubblica fondata sulla partecipazione, sulla trasparenza e sul diritto di scegliere. Perché siamo contro il silenzio, perché astenersi significa lasciare che decidano altri, significa rinunciare al diritto ad esprimersi. La destra non ha interesse a dare voce ai cittadini, hanno paura che la partecipazione democratica mandi un messaggio chiaro di cambiamento. Hanno paura che gli italiani e le italiane dicano SÌ a più sicurezza nei luoghi di lavoro, più dignità, più tutele e meno precarietà sul lavoro e Sì a una norma di civiltà per dimezzare i tempi per la richiesta della cittadinanza per chi vive, lavora e paga le tasse nel nostro Paese. Non permetteranno al governo Meloni di silenziare la democrazia.”

Lo afferma il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto al Senato.

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RAI – DE CRISTOFARO (AVS): “TELEMELONI BOICOTTA I REFERENDUM, GIUSTO IL RICHIAMO DELL’AGCOM”

“I prossimi referendum sono oscurati dalle televisioni. È giustissimo il richiamo dell’Agcom alle emittenti televisive ed in particolare al servizio pubblico, che ha come mission principale quello di informare i cittadini, affinché garantiscano adeguata copertura informativa sui cinque referendum indetti per i giorni 8 e 9 giugno. Un richiamo che, mi auguro, obblighi la Rai e le altre emittenti private ad offrire ai cittadini una maggiore informazione, imparziale e completa sui quesiti referendari, da qui alla data del voto.”

Lo afferma il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto di palazzo Madama, componente della commissione di Vigilanza Rai.

“Solo grazie alle tribune referendarie organizzate da Rai Parlamento, in attuazione della delibera della commissione di Vigilanza, i referendum trovano spazio nei palinsesti Rai. Poco o niente nelle trasmissioni di approfondimento e nei Tg Rai. Il peggiore è il Tg1 che ha collezionato lo 0,89 per cento, che equivale, in poco più di trenta giorni rilevati dall’Agcom, ad un minuto al giorno per tutti e cinque i quesiti. E non va meglio, anzi, sulle televisioni private. La Rai, sempre più TeleMeloni, si adegua alla linea dettata dalla destra e da Fratelli d’Italia di boicottare i referendum invitando al non voto. Peccato che il servizio pubblico è pagato con i soldi dei cittadini e questi hanno diritto ad avere garantita un’informazione completa, imparziale e corretta sui quesiti referendari.”

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MO – DE CRISTOFARO (AVS): “SENZA LA FINE DELL’OCCUPAZIONE E LO STOP AGLI INSEDIAMENTI ILLEGALI NON CI SARÀ MAI UN VERO PROCESSO DI PACE E UNO STATO DI PALESTINA. TERZO GIORNO DI INCONTRI PER LA DELEGAZIONE AVS IN PALESTINA”

 

” – Il numero dei palestinesi morti a Gaza è in proporzione alla popolazione, superiore al numero complessivo degli americani morti in tutte le guerre dall’indipendenza ad oggi – ci dice a Ramallah Mustafà Barghouti, leader della resistenza non violenta e una delle voci più autorevoli della politica palestinese. ’61mila morti, 117.000 feriti di cui 11mila non sono curabili in Palestina. 100mila tonnellate di esplosivo lanciati sulla striscia, 50 chili per ogni abitante. 65 detenuti palestinesi morti nelle carceri israeliane dal 7 ottobre. Gaza sta morendo, e questa punizione collettiva se possibile si è aggravata nelle ultime settimane. Da 58 giorni nella Striscia non entra nulla, la popolazione è affamata e c’è finanche il rischio che scoppi la poliomielite perché mancano i vaccini’.  C’è molto poco da aggiungere alle parole di Barghouti.”

Lo scrive su Facebook il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto che con una delegazione di parlamentari e attivisti di Avs si trova in questi giorni in Israele Palestina.

“Al terzo giorno degli incontri che stiamo facendo in Palestina con la nostra delegazione di Avs, ci sembrano sempre più evidenti due dati, che tutti quelli che incontriamo ci ripetono. Il primo è che nelle intenzioni di Netanyahu un vero processo di pace e uno Stato di Palestina non ci saranno. L’altro è che la formula nella quale tutti ci siamo riconosciuti, quella dei due popoli in due Stati, rischia di essere soltanto un’ipocrisia senza la fine dell’occupazione e la rimozione degli insediamenti illegali. Che in tutto sono 330, di cui 27 nati negli ultimi due anni. Noi continueremo a batterci per il riconoscimento dello Stato Palestinese in Italia. E ad usare il più possibile la nostra voce per raccontare quello che stiamo vedendo e ascoltando.”

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MO – DE CRISTOFARO (AVS): “GLI INSEDIAMENTI SONO LA NEGAZIONE DELL’IDEA DEI DUE POPOLI IN DUE STATI. SECONDO GIORNO DI MISSIONE AVS IN PALESTINA”

” – La cosa più difficile di tutte è portare avanti una lotta non violenta in un momento come questo, all’apice della violenza. Ma è quello che facciamo da anni e che continueremo a fare -: ci dicono così, nel secondo giorno della missione di Avs in Palestina, gli attivisti di ‘Youth against the Settlements. Siamo ad Hebron, la città dei Territori in cui è più visibile la presenza degli insediamenti israeliani, dove si entra attraverso i check point e i palestinesi che abitano lì, per poter tornare a casa, devono passare ogni volta sotto ad un metal detector e vivono riparati da grate metalliche alle finestre per ripararsi dalle continue intimidazioni dei coloni.”

Lo scrive su Facebook il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto che con una delegazione di parlamentari e attivisti di Avs si trova in questi giorni in Israele e Palestina.

“L’espansione degli insediamenti dei coloni è la negazione stessa dell’idea dei due popoli in due Stati, ma è esattamente la scelta politica che lo Stato di Israele persegue da anni e che ha incrementato dopo il 7 ottobre. Gli attivisti dell’organizzazione non-violenta ne sono consapevoli, e sanno bene che, se c’è un modo di rompere l’assedio, questo passa anche per la pressione e la mobilitazione internazionale. Così, al momento dei saluti, ci diciamo ‘ci vediamo in Italia’. Loro ci sono già stati in passato. Noi faremo ogni sforzo per avere di nuovo, e il prima possibile, la loro presenza e la loro testimonianza.”

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MO – DE CRISTOFARO (AVS): “OCCHI IN PALESTINA. LA MISSIONE DI AVS IN PALESTINA”

“Sono appena arrivato a Tel Aviv con una delegazione di Alleanza Verdi e Sinistra. Con me ci sono esponenti di Avs e i parlamentari Nicola Fratoianni, Marco Grimaldi, Franco Mari. E Luisa Morgantini, una vita spesa per i diritti umani e oggi presidente di AssopacePalestina. A breve ci raggiungerà anche Angelo Bonelli. Siamo qui perché crediamo che non basti leggere i rapporti o ascoltare i racconti: bisogna vedere con i propri occhi cosa significa vivere sotto occupazione militare. Andremo nei territori palestinesi occupati dal 1967, compresa Gerusalemme Est. Incontreremo Ong, associazioni, rappresentanti dell’Autorità Palestinese, movimenti israeliani che si battono per la fine dell’occupazione e deputati della Knesset. Vedremo villaggi e campi profughi, luoghi dove la violenza dei coloni e dell’esercito israeliano non si limita a opprimere, ma costringe intere comunità palestinesi ad abbandonare le proprie case. Siamo qui per portare testimonianza. Per dire che l’occupazione è una ferita aperta. E che non può essere ignorata. Vi aggiornerò presto.”

Lo scrive sui social il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto di palazzo Madama.

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PAPA – DE CRISTOFARO (AVS): “TESTIMONE DI PACE, DISARMO, DIGNITÀ NEL LAVORO E VOCE DEGLI ULTIMI”

“Con la morte di Papa Francesco, se ne va una voce capace di indicare una strada diversa in un mondo segnato da disuguaglianze, guerre e solitudini.
In tempi in cui dominano paura e chiusura, ha scelto di stare dalla parte di chi è costretto a fuggire, di chi soffre, di chi viene escluso.
Ha parlato dell’accoglienza come ricchezza, senza cedere alla retorica dell’odio o della semplificazione.
Fino all’ultimo ha invocato pace e disarmo, con la stessa forza con cui ha difeso la dignità del lavoro, l’importanza della giustizia sociale, il rispetto per la Terra.
Che la terra gli sia lieve.”
Lo scrive sui social il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto a Palazzo Madama.
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ITALIA E USA – DE CRISTOFARO (AVS): “TRUMP INCASSA GRATIS E MELONI TORNA A MANI VUOTE. IL PONTE DI MELONI CON GLI USA È COME QUELLO DI SALVINI SULLO STRETTO: LO PAGANO GLI ITALIANI”

 

“Il ponte che voleva costruire Meloni con Trump sembra quello di Salvini sullo Stretto di Messina: un progetto irrealizzabile. Al netto delle foto di rito e dei complimenti a profusione la sintonia ideologica tra i due è l’unico risultato del vertice bilaterale tra Giorgia Meloni e Donald Trump. La Meloni si iscrive a tutti gli effetti alla corrente trumpiana che lavora per indebolire e rompere l’unità europea. Per il resto un nulla di fatto. Meloni ha promesso l’aumento delle spese militari, l’acquisto del costosissimo gas liquido Usa e 10 miliardi di investimenti italiani, la risposta di Trump è stata confermare i dazi contro l’Europa. Nessuna apertura concreta sul fronte commerciale, solo promesse. Come quella di venire in Italia. Trump incassa gratis e Meloni torna a mani vuote, ma usa il viaggio per la sua propaganda. Nessuna parola sulla pace, su Gaza, sui rischi per il mondo del lavoro e delle imprese per i dazi, sul clima e la transizione: priorità assenti da un’agenda sempre più sbilanciata verso la destra internazionale. Mentre gli italiani sono alle prese con i bassi salari, la deindustrializzazione del paese, la ripresa dell’inflazione e i rischi dei dazi, Giorgia Meloni trova i soldi per le armi e non per la sanità e il lavoro. Il ponte di Meloni con gli Usa è come quello di Salvini sullo Stretto: lo pagano gli italiani.”

Lo afferma il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto di palazzo Madama.

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DFP – DE CRISTOFARO (AVS): “LE AUDIZIONI BOCCIANO IL RIARMO EUROPEO, SPENDERE IN ARMI NON PORTA SVILUPPO”

“Le audizioni in corso sul Documento di finanza pubblica bocciano il riarmo voluto dal piano Von der Leyen ReArm Europe. Dubbi sulla bontà per l’economia italiana sia da Bankitalia che dall’Ufficio parlamentare di Bilancio. Bankitalia addirittura dice che lo sforzo per il riarmo nazionale senza coordinamento comporta una spesa inefficiente e inefficace e che ne beneficiano solo i paesi con minori vincoli di bilancio come la Germania, non l’Italia. Mentre l’Upb segnala come l’aumento delle spese militari causerebbe aumento del debito e che il moltiplicatore economico in relazione alle iniziative Ue sulla difesa è stimato inferiore a uno. Spendere in armi non porta sviluppo. L’economia di guerra non funziona. Per la crescita nazionale ed europea c’è una sola via: l’economia di pace.”

Lo afferma il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto di palazzo Madama.

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