“La riforma sulla separazione delle carriere è pericolosa. Da domani il pubblico ministero non cercherà più elementi di verità, ma solo quelli di colpevolezza. Il combinato disposto con il premierato poi, che concentra tutti i poteri nelle mani del governo e indebolisce il parlamento, sbilancia l’equilibrio dei poteri sancito dalla carta costituzionale nata dalla lotta partigiana e antifascista. Separazione e premierato intervengono a gamba tesa sul potere legislativo, un disegno chiaro e preciso con cui la destra sta tentando di smontare l’Italia uscita dalla seconda guerra mondiale. La destra non si azzardi a presentare la separazione delle carriere come ‘garantista’, perché di garantista non ha proprio nulla. Anzi, è profondamente classista e giustizialista. Come al solito la destra è forte con i deboli e debole con quelli più forti. Con la separazione delle carriere chi avrà le possibilità economiche si rivolgerà ai migliori studi di avvocati per garantirsi una difesa adeguata, e chi ha di meno no. La destra si accanisce sempre sui più deboli.”
Lo afferma in Aula il capogruppo di Alleanza Verdi e Sinistra, presidente del gruppo Misto al Senato.