“Le risorse stanziate dalla Ue per il PNRR sono risorse importanti per il nostro Paese, ma è necessario passare dalle parole ai fatti e mettere a terra i progetti. Attraverso il PNRR si può, e si deve, rilanciare l’economia italiana verso uno sviluppo verde e digitale del Paese. Il governo Meloni invece con il nuovo decreto sul Piano di Ripresa e Resilienza, presentato dal ministro Giorgetti, rischia di rendere più complesso il contesto normativo e di depotenziare il sistema dei controlli. È necessario porre molta attenzione alle deroghe in nome della semplificazione e dell’accelerazione delle procedure, perché possono portare a illegalità e corruzione. Inoltre l’eccessivo accentramento dei fondi sia ordinari che straordinari rischia di trasformare il PNRR in una centralizzazione eccessiva della spesa. Ormai il governo è come Giano Bifronte da un lato accentra le risorse del Piano di Resilienza e dall’altro spacca l’Italia con la legge sull’autonomia differenziata, una vera e propria secessione dei ricchi. La Premier Meloni e il suo partito, visto che si definiscono orgogliosamente nazionalisti, devono decidere da che parte stare.”
Lo afferma il senatore dell’Alleanza Verdi e Sinistra Tino Magni, componente della commissione Bilancio di Palazzo Madama.