All Posts Tagged: Giancarlo Giorgetti

INFORTUNI LAVORO – MAGNI (AVS): “MAXI TESORETTO INAIL USATO COME BANCOMAT PER RIDURRE IL DEBITO E NON PER COMBATTERE GLI INFORTUNI SUL LAVORO. INTERROGAZIONE A GIORGETTI”

“L’Inail, l’Istituto nazionale per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro, ha un maxi tesoretto di oltre 3 miliardi di euro nel bilancio consolidato del 2023. Sarebbe una buona notizia se li usasse per i compiti per cui è nato: prevenire malattie, infortuni e morti sul lavoro. Invece il tesoretto viene usato da Giorgetti, dal governo, come un bancomat per ridurre il debito. E nei giorni scorsi anche la Corte dei Conti analizzando il bilancio 2023 aveva trovato strano l’avanzo in bilancio in un periodo di aumento di incidenti sul lavoro. Una cosa gravissima. Quei soldi sono dei lavoratori e vanno usati per gli scopi istituzionali non per altro.”

Lo afferma il senatore dell’Alleanza Verdi e Sinistra Tino Magni.

“L’Inail è sotto organico, ha meno ispettori di quelli di cui avrebbe bisogno e limita gli aiuti sulla sicurezza alle imprese. Quindi l’Istituto non assume e non investe nella prevenzione e sulla formazione dei lavoratori e le lavoratrici. I soldi entrano e non escono e finiscono nelle casse del Mef che li usa per blindare i conti. E lo fa alimentando la Tesoreria, il salvadanaio dello Stato, e acquistando titoli di Stato. Una distrazione di fondi dall’obiettivo dell’istituto che oltre ad intervenire per ridurre il fenomeno infortunistico, potrebbe investire in sanità, scuola, infrastrutture sociali. Presenterò un’interrogazione al Ministro Giorgetti.”

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GOVERNO – MAGNI (AVS): “L’ITALIA È AL CENTRO DELL’ATTENZIONE DEI MERCATI SOLTANTO QUANDO VENDE PEZZI PREGIATI. IL GOVERNO DEI PATRIOTI VENDE TIM E ITA AGLI STRANIERI PER FARE CASSA, LASCIANDO ALL’ITALIA LA GESTIONE DEI LICENZIAMENTI, DEGLI ESUBERI E DELLA CASSA INTEGRAZIONE”

“Incredibile Giorgetti, si vanta che l’Italia questa settimana è oggetto di attenzione dei mercati economici e finanziari. Peccato che le operazioni di cui parla il Ministro dell’Economia e delle Finanze sono la vendita della rete Tim al fondo americano KKR e una quota rilevante di Ita Airways a Lufthansa. Non proprio una cosa da poco. Quindi, i mercati sono interessati all’Italia solo se vendiamo i pezzi pregiati. La Meloni, ma la stessa Lega, da sempre prendono voti al grido di ‘prima gli italiani’. Uno dei cavalli di battaglia dei sovranisti nostrani è sempre stato ‘gli stranieri comprano i pezzi più pregiati dell’Italia’, che loro chiamano nazione. Slogan rimangiato una volta andati al governo. Il governo dei patrioti vende i pezzi pregiati a soggetti esteri per fare cassa ma lascia all’Italia la gestione degli esuberi, i lavoratori in Cassa integrazione e i licenziamenti. Proprio un bell’affare.”

Lo afferma il senatore dell’Alleanza Verdi e Sinistra Tino Magni.

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POSTE – GRASSADONIA (AVS): “NO ALLA PRIVATIZZAZIONE, AL FIANCO DEI LAVORATORI”

“Diciamo No alla privatizzazione di Poste Italiane e sosteniamo la mobilitazione dei lavoratori e delle lavoratrici in lotta a difesa del loro futuro. Grazie alla mobilitazione sindacale e due scioperi in piazza oggi il ministro Giorgetti ha convocato le rappresentanze dei lavoratori. La destra non sa dove andare a prendere i soldi per ridurre il debito pubblico e allora ricorre alla solita, vecchia, storia: vendere pezzi di patrimonio pubblico. Vendere, o svendere pezzi pregiati delle partecipate pubbliche, solo ed esclusivamente per fare cassa è miope. Poste Italiane Spa vanta una presenza capillare su tutto il territorio nazionale e gli uffici postali svolgono il ruolo di veri e propri presidi dello Stato. Finché l’assetto di Poste rimarrà sotto controllo pubblico, continuerà ad assicurare la presenza dello Stato in ogni angolo della penisola. Alleanza Verdi e Sinistra è contro la svendita e la privatizzazione selvaggia di Poste e sostiene le legittime richieste dei lavoratori e delle lavoratrici. Se Meloni e Giorgetti hanno bisogno di risorse, invece di privatizzare Poste le vadano a prendere da chi in questi anni ha fatto enormi extra profitti.”

Lo afferma Marilena Grassadonia della segreteria nazionale di Sinistra Italiana e candidata al parlamento europeo nella circoscrizione Italia centrale con Alleanza Verdi e Sinistra.

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PNRR – MAGNI (AVS): “IL GOVERNO PRENDE IN GIRO GLI ENTI LOCALI”

“Il governo prende in giro gli Enti locali. La Meloni sperava che la sforbiciata agli Enti locali passasse sotto silenzio, almeno fino alle prossime elezioni europee. Invece i tagli sono gravissimi e moltissimi Sindaci sono sul piede di guerra. Una scelta sconsiderata che metterà in ginocchio molti Comuni, che saranno costretti a interrompere i lavori già avviati, con ristrutturazioni di edifici scolastici lasciati a metà, opere non finite. Gli assurdi tagli per 250 milioni di euro, prima tranche di 1 miliardo e 250 milioni fino al 2028, colpiranno di più i Comuni che hanno avuto maggiori risorse del Pnrr e che sono impegnati nella realizzazione delle opere pubbliche obiettivo del Piano. I Comuni che hanno più progetti finanziati dal Pnrr subiranno maggiori tagli. Una cosa assurda. La Meloni e Giorgetti tolgono soldi che hanno già dato ai Comuni penalizzando i cittadini. L’ennesima follia che condannerà il Paese.”

Lo afferma il senatore dell’Alleanza Verdi e Sinistra Tino Magni.

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POSTE – MAGNI (AVS): “GIORGETTI CONFERMA LA VENDITA PER FARE CASSA”

“Il Ministro Giorgetti in audizione conferma che il governo ha intenzione di vendere una quota del Mef per fare cassa. E lo farà ‘nel momento più adeguato alla massimizzazione dell’introito’. In poche parole la destra non sa dove andare a prendere i soldi per ridurre il debito pubblico e allora ricorre alla solita, vecchia storia: vendere pezzi di patrimonio pubblico. Vendere, o svendere, pezzi pregiati delle partecipate pubbliche solo ed esclusivamente per fare cassa, è miope. Dal punto di vista finanziario l’operazione non ha senso per la riduzione del debito pubblico. Colpisce, poi, la completa assenza di un reale confronto con le parti sociali, preoccupate da future strategie industriali sempre più dettate da interessi nemici della coesione sociale, a vantaggio di un profitto assicurato dal taglio del costo del lavoro, dalla disapplicazione delle regole di prevenzione per la salute e sicurezza sul lavoro.”

Lo afferma il senatore dell’Alleanza Verdi e Sinistra Tino Magni presentatore di un parere alternativo all’Atto di Governo n. 136 recante ‘Schema di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri concernente l’alienazione di una quota della partecipazione detenuta dal Ministero e delle finanze nel capitale di Poste italiane Spa’.

“Poste Italiane Spa vanta una presenza capillare su tutto il territorio nazionale. I suoi 12.755 uffici postali svolgono quotidianamente il ruolo di veri e propri presidi dello Stato, soprattutto nelle frazioni periferiche, nei piccoli comuni, nelle comunità montane, e in tutte quelle aree in cui lo spopolamento rischia di privare i cittadini di qualsiasi punto di riferimento. Finché l’assetto di Poste rimarrà sotto controllo pubblico, continuerà ad assicurare la presenza dello Stato in ogni angolo della penisola; al contrario, l’ingresso di ulteriori capitali privati imporrà all’azienda le logiche del profitto.  Che dire poi della gestione dei dati sensibili di circa 33 milioni di cittadini da parte di azionisti privati. Alleanza Verdi e Sinistra è contro la svendita e la privatizzazione selvaggia. Se Meloni e Giorgetti hanno bisogno di risorse, le vadano a prendere da chi in questi anni ha fatto enormi extra profitti. Magari ne otterrebbero di più.”

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MILANO CORTINA – AURORA FLORIDIA (AVS): “IL DISAGIO DI GIORGETTI È COMPRENSIBILE. È UNA FOLLIA ECONOMICA E AMBIENTALE, AVS VIGILERÀ SU TUTTO”

“La risposta del Ministro Giorgetti alla mia interrogazione sulla pista da bob è insoddisfacente e imbarazzante. La pista graverà sulle casse dello Stato, sui cittadini, sul Comune di Cortina e anche sulle future generazioni, oltre a impattare pesantemente sull’ambiente. Capisco il disagio del Ministro nel dover dar conto di un’opera folle di cui lui stesso si è detto pentito, salvo poi ritrattare. I pasticci di quest’opera sono sotto gli occhi di tutti: Infrastrutture Milano Cortina 2026 (Simico) procede, nonostante la magistratura di Belluno, a seguito di un esposto di Italia Nostra, abbia aperto un fascicolo per distruzione di beni storici protetti sullo smantellamento della vecchia pista ‘Monti’. Viene ignorato il problema della bonifica da ordigni bellici dell’area interessata, su cui ho presentato un’interrogazione, si ignora la devastazione ambientale con l’abbattimento di 500 larici a Ronco e si ignora la contrarietà del Cio, considerato solo un ostacolo. In un periodo economicamente difficile per il Paese, è stato dato il via libero ad un progetto di ben 81,6 milioni, cosiddetto “light”, a cui si aggiungerà un extra budget per gli allestimenti necessari, solo per accontentare i capricci del Ministro Salvini e del Presidente del Veneto Zaia. Il nuovo codice degli appalti consente lavori in corso d’opera ma solo se non sono rilevanti. Non mi sembra il caso dell’impianto di illuminazione interno e degli altri interventi non appaltati alla ditta Pizzarotti, che si è aggiudicata l’appalto dopo due gare andate a vuoto. Peccato che sugli insostenibili costi di questo progetto pasticcio il Ministro Giorgetti dovrà chiudere non un occhio, ma tutti e due. Noi invece li terremo bene aperti e vigileremo sul rispetto dei costi, sull’andamento dei lavori e sul rispetto delle norme ambientali, per il bene del Paese.”

Lo afferma la senatrice di Alleanza Verdi e Sinistra Aurora Floridia in replica al Ministro Giorgetti nel corso del Question time a Palazzo Madama

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PRIVATIZZAZIONI – MAGNI (AVS): “PER FARE CASSA VENDONO I GIOIELLI DI FAMIGLIA. NUOVA ONDATA DI PRIVATIZZAZIONI DA UN GOVERNO INCAPACE”

“L’economia italiana non va bene, rallenta, la crescita per quest’anno rischia di rimanere allo zero virgola, il debito pubblico aumenta inesorabilmente e allora il governo per ridurlo pensa ad una serie di privatizzazioni di parte delle aziende di Stato. In poche parole, Meloni e Giorgetti pensano di fare cassa con i gioielli di famiglia, 20 miliardi in tre anni previsti nella nota di aggiornamento al Def. Sono partiti lo scorso anno con una tranche di Mps e di Ita, con il nuovo anno hanno già dato il via libera alla vendita della rete Tim agli americani di Kkr e ora pensano a Eni, Poste, Ferrovie. Tutte queste operazioni di privatizzazioni servono solo a fare cassa, non c’è un disegno di politica industriale, non c’è un piano su cosa vendere, su cosa serve di più al Paese, su quali sono le aziende e i settori strategici per il futuro. Il governo Meloni è senza idee e soprattutto è incapace, non vuole andare a prendere i soldi dove ci sono, e quindi l’unico modo per incassare è vendere. In Italia privatizziamo per fare cassa dagli anni Novanta senza nessun reale vantaggio per i servizi e per i cittadini che, anzi, li vedono peggiorare. Senza parlare poi delle ricadute occupazionali come dimostra la ventennale vicenda di Alitalia ora Ita e Tim. Dicono di essere sovranisti e nazionalisti e di tutelare gli interessi degli italiani invece, fanno prevalere gli interessi del mercato a quelli della collettività. Altro che destra sociale.”

Lo afferma il senatore dell’Alleanza Verdi e Sinistra Tino Magni.

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MANOVRA – MAGNI (AVS): “IL MINISTRO GIORGETTI MAI IN COMMISSIONE”

“Il Ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti non è mai venuto in commissione Bilancio al Senato dove stiamo discutendo ormai da qualche giorno la manovra economica. Giorgetti non viene perché troppo impegnato a fare altro o non partecipa ai lavori della commissione per non mettere la faccia su una manovra iniqua e che fa cassa sulla pelle di lavoratori e pensionati? Quello che è certo è che il ministro non si vuole misurare con le proposte alternative presentate dalle opposizioni. La sua è un’assenza che pesa e non è proprio un bel segnale.”

 Lo afferma il senatore dell’Alleanza Verdi e Sinistra Tino Magni, componente della commissione Bilancio.

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MANOVRA – MAGNI (AVS): “POCO O NIENTE PER L’OCCUPAZIONE E LA CRESCITA ECONOMICA”

“Nel corso delle audizioni sulla prossima manovra economica sono emerse cose molto interessanti. Per ora nessuno dei soggetti ascoltati ha espresso un parere pienamente favorevole sulle misure proposte. Quindi, non sono solo le opposizioni che si lamentano di una manovra che non risolve i problemi dell’Italia, e degli italiani, ma anche larga parte dei soggetti sociali ascoltati. Le cose che non vanno sono molte a partire dal fatto che i tanto sbandierati sostegni a famiglie e imprese non sono strutturali, c’è poi una drammatica stretta sulle pensioni, con quota 103 e la riduzione delle aliquote per i medici, gli infermieri, il personale di enti locali e le maestre d’asilo, ma soprattutto poco o niente per l’occupazione e la crescita. Eppure in Italia c’è un tema drammatico che sono i salari più bassi in Europa. Il lavoro, parola che manca nella manovra di Meloni e Giorgetti, deve tornare centrale. Il recupero del potere d’acquisto dei redditi da lavoro e da pensione, erosi da mesi di inflazione, deve essere l’assillo del governo.”

Lo afferma il senatore dell’Alleanza Verdi e Sinistra Tino Magni, componente della commissione Bilancio di Palazzo Madama.

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CINEMA – DE CRISTOFARO (AVS): “LA CHIAMANO SPENDING REVIEW, MA SONO TAGLI LINEARI E A RIMETTERCI SARANNO I CITTADINI”

“La chiamano spending review, ma in realtà sono tagli e pure lineari. La Meloni presentando la manovra ha dichiarato che tutti i dicasteri devono tagliare il 5% su tutte le spese discrezionali dei loro budget per coprire la manovra. E tutti a dire brava vanno combattuti gli sprechi. Ed allora ecco che il solerte Ministro della Cultura Sangiuliano scrive al ministro Giorgetti per informarlo che si appresta a tagliare ulteriori 100 milioni dal fondo per il Cinema, oltre ai tagli già previsti dal Mef pari a circa 35 milioni, per contribuire alla causa. È la prima volta nella storia della Repubblica che un Ministro è pronto a tagliarsi da solo le risorse del suo Ministero. Una vergogna per un settore strategico che fino a ieri è stato in forte crisi a causa della pandemia. Non oso immaginare cosa taglieranno gli altri Ministri. Di sicuro ci rimetteranno i cittadini.”

Lo afferma il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto di Palazzo Madama.

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