“Il Governo fa i condoni per i furbetti e gli italiani onesti pagano. Gli stralci delle cartelle fatte dal governo dei condoni pesano sulle tasche dei lavoratori e delle lavoratrici per oltre 15 miliardi. Solo lo stralcio dei crediti fino a mille euro della prima manovra del duo Giorgetti-Meloni costa quasi dieci miliardi, mentre per coprire le ricadute sull’Inps dello stralcio dei contributi fino al 2015 lo Stato dovrà coprire oltre 6 miliardi con la fiscalità generale. Una montagna di soldi.”
Lo afferma il senatore dell’Alleanza Verdi e Sinistra Tino Magni.
“Ormai abbiamo perso il conto di quanti condoni la destra ha messo in campo sino ad ora: dai contanti alle tasse concordate, dal salvacalcio allo stralcio delle cartelle, dagli scontrini agli scudi penali e il colpo di spugna sulle cartelle solo dopo cinque anni. La destra pensa solo a rottamazioni o al concordato fiscale e il governo Meloni non si è fatto scappare nulla e ha messo in campo tutta una serie di misure, sconti, rateizzazioni decennali, rottamazioni, ravvedimenti, conciliazioni e aiutini vari come la sanatoria sui contributi Inps-Inail a favore di imprenditori che non pagano le tasse, di lavoratori autonomi infedeli con il fisco, furbetti vari. L’approccio del governo Meloni è: se non hai pagato non ti preoccupare tanto non pagherai più, ci penserà lo Stato. Tutti questi condoni sono contro l’Italia e i contribuenti onesti che pagano regolarmente le imposte. Invece di promuovere l’equità fiscale, aumentare i salari e combattere le diseguaglianze, il governo Meloni premia l’elusione, tanto poi ci pensa lo Stato a ripianare il buco.”