All Posts Tagged: Tino Magni

INCIDENTI SUL LAVORO – MAGNI (AVS): “BISOGNA SALVARE LE PERSONE NON PIANGERLE”

“Quanto successo a Firenze ci interroga tutti, non basta esprimere cordoglio, vicinanza e solidarietà alle famiglie delle vittime. Dobbiamo prendere tutti atto che siamo di fronte ad una vera e propria strage quotidiana. Una strage che tocca tutti i settori, comparti, dimensione di azienda, realtà private o contesti pubblici. Nessuno può dirsi esente da un rischio troppo spesso ricorrente. La commissione di indagine del Senato non ha il compito di interferire sul lavoro della magistratura ordinaria, ma capire perché succedono continuamente queste stragi, e come poter intervenire. Noi dobbiamo costruire una cultura della sicurezza. Bisogna salvare le persone, non piangerle.”

Lo afferma in Aula a Palazzo Madama il senatore dell’Alleanza Verdi e Sinistra Tino Magni, presidente della  Commissione di indagine sulle condizioni di lavoro, sullo sfruttamento e sulla sicurezza nei luoghi di lavoro.

“Continuare ad insistere solo ed esclusivamente sul fronte delle politiche legislative, delle norme non è efficace. La cosa principale da affrontare è come far funzionare e applicare ciò che c’è, prosegue Magni. Va affrontata la questione dell’utilizzo di contratti diversi da quello degli edili per non applicare le norme previste. Se il lavoro è in edilizia le norme sono quelle, punto. Se una ditta appalta e subappalta, deve sapere che deve essere responsabile di tutta la filiera. Noi continuiamo a piangere i morti senza intervenire sui fatti concreti. Occorre costruire una governance: mettere insieme gli enti che lavorano sulla formazione e sulla sicurezza con le associazioni delle imprese e i sindacati. Un luogo dove questi soggetti si parlano, intervengono in modo coordinato. Un comitato per la sicurezza, come già fatto ai tempi del Covid, per rendere effettivo il controllo e la prevenzione. Mi auguro, come già fatto quando è stata approvata la mozione unitaria proposta dalla commissione che presiedo, che il Senato affronti al più presto questo tema per dare le risposte migliori a questa vera e propria piaga.”

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INCIDENTI LAVORO – MAGNI (AVS): “ANCHE OGGI 3 MORTI SUL LAVORO, NECESSARIA UNA STRATEGIA NAZIONALE SULLA SICUREZZA”

“Non bastano più solo le parole, sono necessari dei fatti. E al più presto, perché si continua a morire di lavoro. Anche oggi piangiamo due operai morti in provincia di Pisa e uno nel napoletano. Secondo gli ultimi dati solo nei primi giorni di febbraio sono morte sul lavoro 40 persone. Una cifra impressionante. Il governo sulla sicurezza sul lavoro deve cambiare passo. È necessaria una strategia nazionale sulla sicurezza. Come è assolutamente necessaria una maggiore assunzione di responsabilità del mondo delle imprese. Le aziende non possono pensare di competere utilizzando la precarietà lavorativa, il ribasso del costo del lavoro, il lavoro povero e la manodopera irregolare per abbattere i costi. Se aggiungiamo poi la giungla degli appalti a cascata, ecco qua il combinato disposto che ha prodotto la situazione attuale. È necessario estendere ai cantieri privati le norme del Codice degli appalti per i cantieri del settore pubblico: obbligo ad applicare il contratto edile, divieto al ribasso sui costi per manodopera e sicurezza, parità economica e normativa tra lavoratori in appalto e subappalto per fare degli esempi. Ma soprattutto servono più controlli, il potenziamento dei servizi dell’Ispettorato del lavoro e della medicina del lavoro e una stretta sulle sanzioni, non un condono come pensano dalle parti del governo Meloni.”

Lo afferma il senatore dell’Alleanza Verdi e Sinistra Tino Magni, presidente della commissione di indagine sulle condizioni di lavoro, sullo sfruttamento e sulla sicurezza nei luoghi di lavoro di Palazzo Madama.

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MIGRANTI – MAGNI E CUCCHI (AVS): “SUI CPR DA PIANTEDOSI PAROLE GRAVI E IN LIBERTA’, IL MINISTRO PARLA PERCHÈ NON CONOSCE LO STATO DEI CPR IN ITALIA”

“Il ministro dell’Interno Piantedosi non è mai stato in un Centro di permanenza per il rimpatrio dei migranti. Di sicuro non a Via Corelli a Milano. Se ci fosse stato, avrebbe constatato le orribili condizioni in cui sono costretti a vivere i migranti trattenuti, e non avrebbe detto quello che ha detto. Dal ministro dell’Interno solo parole gravi e in libertà. Il ministro parla perché evidentemente non conosce lo stato dei Cpr nel nostro Paese e questo è una cosa grave.”

Lo affermano i senatori dell’alleanza Verdi e Sinistra Ilaria Cucchi e Tino Magni.

“I Cpr sono luoghi di detenzione per persone che non dovrebbero essere detenute, e sono peggio delle carceri vere e proprie. Il ministro poi dovrebbe anche sapere che sono tante le inchieste della magistratura sulle gestioni dei Centri di Permanenza per il Rimpatrio dei migranti. Si cambia città ma le accuse sono sempre le stesse: trattamenti disumani, maltrattamenti, abuso di psicofarmaci, malagestione, carenze igienico-sanitarie, truffa ai danni dello Stato. I Centri di permanenza per i rimpatri sono luoghi non modificabili, essendo strutturalmente concepiti per la negazione dei diritti fondamentali e della stessa dignità umana, e per questo vanno chiusi immediatamente.”

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FIRENZE – MAGNI (AVS): “STESSE REGOLE PER GLI APPALTI PUBBLICI E PRIVATI. CHI VINCE LA GARA DEVE ESSERE RESPONSABILE DI TUTTA LA FILIERA”

“La strage di Firenze di ieri ha bisogno di risposte immediate e non di polemiche. La sicurezza viene percepita dalle imprese come un costo che incide sul profitto, e questo è un grandissimo errore. Come è stato commesso un errore da parte del governo quando ha liberalizzato i subappalti a cascata nel privato. È inutile girarci intorno, più spezzetti la catena e meno controlli e previeni. Poi, se fosse confermata la notizia che gli operai coinvolti a Firenze erano assunti con contratti dei metalmeccanici e non degli edili, solo per evitare la formazione e spendere di meno così far guadagnare anche al subappaltatore, la cosa sarebbe gravissima. Innanzitutto, il governo dovrebbe fare un decreto urgente per equiparare le norme per la sicurezza nel privato alle regole che oggi valgono per gli appalti pubblici. Chi vince la gara deve essere responsabile di tutta la filiera. Poi è necessario il potenziamento dei servizi dell’Ispettorato del lavoro e della medicina del lavoro. La ministra Calderone si vanta ogni volta di aver fatto assumere nuovi ispettori. Peccato che fu deciso dal governo Draghi e lei ora ne raccoglie i frutti. Anzi non si capisce il perché il ministero non faccia scorrere la graduatoria per coprire buchi di organico invece di incaponirsi su un nuovo concorso. La ministra del Lavoro aveva promesso un anno fa ai sindacati la riforma della sicurezza sul lavoro. È arrivato il momento di aprire il confronto. Non si può perdere altro tempo.”

Lo afferma il senatore dell’Alleanza Verdi e Sinistra Tino Magni, presidente della commissione di indagine sulle condizioni di lavoro, sullo sfruttamento e sulla sicurezza nei luoghi di lavoro di Palazzo Madama.

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FIRENZE – MAGNI (AVS): “ASSURDO MORIRE DI LAVORO”

“Dolore e sgomento per quanto successo a Firenze. Siamo vicini alle famiglie delle vittime e ai lavoratori feriti. Un grazie a quanti in queste ore sono impegnati a salvare e a soccorrere chi è rimasto sotto le macerie. Morire di lavoro è una cosa assurda. Occorre una forte azione preventiva fondata su controlli seri, efficaci, moderni, capillari. Da anni chiediamo maggiori controlli e più sanzioni per chi non rispetta le norme sulla sicurezza sul lavoro.
È necessario che tutti, a partire dal ministero del Lavoro e dal mondo delle imprese, si assumano le proprie responsabilità perché così non si può più andare avanti. Occorre dare una risposta immediata a questa piaga.”
Lo afferma il senatore dell’Alleanza Verdi e Sinistra Tino Magni, presidente della commissione di indagine sulle condizioni di lavoro, sullo sfruttamento e sulla sicurezza nei luoghi di lavoro di Palazzo Madama.
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DELEGA UE – MAGNI (AVS): “GOVERNO E MAGGIORANZA CONTRO L’UE, E SI VEDE”

“Anche nel recepimento delle Direttive Ue il governo ha perso l’occasione per dare maggiori diritti ai lavoratori e alle lavoratrici. Ancora una bocciatura del salario minimo, un nuovo schiaffo a quattro milioni di lavoratori poveri. Niente per ridurre il gap salariale tra donne e uomini e nessuna maggiore tutela per garantire il miglior accesso alla giustizia alle vittime di discriminazione salariale. A parità di lavoro, le donne continuano a prendere di meno e non hanno nessun diritto ad un risarcimento. Nulla sulla protezione della salute dei lavoratori contro i rischi derivanti dall’esposizione ad agenti cancerogeni, come l’amianto. Il lavoro, i lavoratori e le lavoratrici per il governo e la maggioranza sono l’ultima ruota del carro. Alleanza Verdi e Sinistra continuerà a difendere i diritti dei lavoratori, a partire dal salario minimo, e per questo vota contro.”

Lo afferma in Aula il senatore di Alleanza Verdi e Sinistra Tino Magni.

“Silenzio totale, poi, sul tema del cambiamento climatico, mentre sulla riduzione delle emissioni di gas serra il governo va avanti con il freno a mano tirato. Sulle concessioni balneari nessun adeguamento dei canoni per non rischiare di perdere voti prima delle europee. Ciliegina sulla torta la cosiddetta norma bavaglio: vietare la pubblicazione dell’ordinanza di custodia cautelare, finché non siano concluse le indagini preliminari, non recepisce certamente la direttiva europea sulla presunzione di innocenza che non prevede vincoli per la stampa. Forse sarebbe stato il caso di preoccuparsi di più dei tanti giornalisti precari, che faticano ad arrivare a fine mese, anziché pensare a come silenziarli. Quello delle destre è un governo contro l’Europa e si vede.”

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SALARIO MINIMO – MAGNI (AVS): “LA DESTRA CONTRO I LAVORATORI”

“La destra è contro i lavoratori. La bocciatura dell’emendamento a mia prima firma, e sottoscritto da Pd, M5s e Azione, sul salario minimo alla Legge di Delegazione Europea, ne è la conferma. Il governo Meloni è più attento a mettere il bavaglio alla stampa che ad aggredire il lavoro povero. Anche questa volta la destra lascia soli oltre 3 milioni di lavoratori poveri che sono pagati molto meno di 9 euro l’ora. La lotta per un salario minimo continua e non si ferma nelle aule del Parlamento, ma prosegue nel Paese per un salario dignitoso e contro il lavoro povero.”

Lo afferma il senatore dell’Alleanza Verdi e Sinistra Tino Magni.

 

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MIGRANTI – MAGNI (AVS): “IL CPR DI VIA CORELLI VA CHIUSO IMMEDIATAMENTE”

“Il Centro di permanenza per i rimpatri di via Corelli a Milano deve essere chiuso immediatamente. Dopo le indagini della Procura di Milano a dicembre la struttura era stata messa sotto sequestro in un’inchiesta per frode e maltrattamenti. Purtroppo anche dopo l’insediamento dell’amministratore giudiziario in via Corelli nulla è cambiato. Le irregolarità nella gestione e i maltrattamenti reiterati, già di per sé gravissimi, sono ancor più significativi in quanto protratti nonostante il commissariamento da parte del Tribunale di Milano. Nella notte tra sabato e domenica scorsi alcuni migranti per protestare contro le condizioni in cui sono costretti a vivere, in particolare per la carenza di assistenza sanitaria e il cibo immangiabile, hanno inscenato la ‘protesta della pioggia’: migranti sdraiati per terra, sotto la pioggia, con solo gli slip indosso. Immagini riprese in un video dall’Associazione NAGA SOS CPR e su cui ho presentato una interrogazione al Ministro Piantedosi. I Centri di permanenza per i rimpatri sono luoghi non modificabili, essendo strutturalmente concepiti per la negazione dei diritti fondamentali e della stessa dignità umana, e per questo vanno chiusi immediatamente.”

Lo afferma il senatore dell’Alleanza Verdi e Sinistra Tino Magni.

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PREMIERATO – MAGNI (AVS): “RIDICOLIZZATA LA NOSTRA POSIZIONE”

“Non nutro nessun rancore personale verso il presidente Balboni. Sono abituato a fare le battaglie politiche e non ho paura della forza pubblica, anche perché non ho fatto niente di male. E’ un problema puramente politico. Per me la questione personale è finita già ieri sera. Non permetto però a nessuno di mettere in discussione le posizioni che abbiamo presentato sulla questione del premierato. Noi, a differenza dei 5 Stelle, abbiamo presentato 1000 emendamenti, perché non siamo d’accordo e abbiamo utilizzato uno strumento democratico per cercare di dire la nostra. Non è permesso a nessuno ridicolizzare la nostra posizione: questo ho detto ieri al Presidente Balboni. Per me la discussione è chiusa, però tutta l’Aula deve sapere che questo non è tollerabile e non lo permetterò, perché noi abbiamo la stessa dignità di tutti quelli che stanno qui dentro. Il sottoscritto ha sempre dimostrato, con il suo Gruppo, a partire dal suo Capogruppo, capacità di confronto e di discussione, in particolare in Commissione Affari Costituzionali. Noi abbiamo presentato orgogliosamente 1000 emendamenti perché vogliamo impedire questa riforma.”

Lo afferma in Aula a Palazzo Madama il senatore dell’Alleanza Verdi e Sinistra Tino Magni sullo scontro di ieri sera in commissione Affari costituzionali con il presidente Alberto Balboni.

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DELEGA UE – MAGNI (AVS): “POCHE LUCI E TANTE OMBRE. LA NORMA ‘BAVAGLIO’ CONTRO LE NORME UE SULLA PRESUNZIONE DI INNOCENZA”

“La legge europea e la legge di delegazione europea sono due strumenti tramite i quali l’ordinamento italiano recepisce e si adegua alle norme dell’Ue. Un atto rilevante ai fini dell’armonizzazione normativa tra gli Stati membri, e per evitare i rischi dell’apertura di procedure di infrazione. Quello presentato dal governo Meloni è un provvedimento fatto di luci e ombre. Tra le luci non posso non ricordare le norme sulla protezione dei lavoratori contro i rischi derivanti da esposizione ad agenti cancerogeni durante il lavoro, o il recepimento della direttiva sull’applicazione del principio della parità di retribuzione tra uomini e donne. Le criticità e le ombre però superano le note positive. La prima, macroscopica, è la cosiddetta norma ‘Bavaglio’ introdotta alla Camera e sulla quale siamo assolutamente contrari, e ci siamo battuti per la soppressione. Venduta come una norma di civiltà e di recepimento di direttive europee, la norma bavaglio va addirittura contro la direttiva europea sulla presunzione di innocenza che, invece, prevede che la stampa non abbia vincoli. La direttiva europea non si preoccupa di limitare le pubblicazioni di atti di indagine ma interviene su una serie di legittime garanzie per coloro che sono indagati o imputati. La direttiva, quindi, non costituisce la base giuridica per limitare la libertà di stampa, come la destra vorrebbe far credere. Altra grave pecca di questo provvedimento è il mancato recepimento della direttiva 2041 del 2022 sul salario minimo, su cui abbiamo presentato, a mia prima firma, e sottoscritto da senatori e senatrici dell’opposizione, un emendamento che è stato bocciato solo grazie al voto contrario del Presidente di Commissione. La destra anche questa volta ha perso un’occasione. Salario minimo significa anche redistribuire dal capitale al lavoro, non assistenzialismo, come si cerca, strumentalmente, di far credere. L’introduzione di un salario minimo è una scelta di civiltà che continueremo a sostenere in Parlamento e nel Paese.”

Lo afferma il senatore dell’Alleanza Verdi e Sinistra Tino Magni.

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