All Posts Tagged: Tino Magni

PRIVATIZZAZIONI – MAGNI (AVS): “PER FARE CASSA VENDONO I GIOIELLI DI FAMIGLIA. NUOVA ONDATA DI PRIVATIZZAZIONI DA UN GOVERNO INCAPACE”

“L’economia italiana non va bene, rallenta, la crescita per quest’anno rischia di rimanere allo zero virgola, il debito pubblico aumenta inesorabilmente e allora il governo per ridurlo pensa ad una serie di privatizzazioni di parte delle aziende di Stato. In poche parole, Meloni e Giorgetti pensano di fare cassa con i gioielli di famiglia, 20 miliardi in tre anni previsti nella nota di aggiornamento al Def. Sono partiti lo scorso anno con una tranche di Mps e di Ita, con il nuovo anno hanno già dato il via libera alla vendita della rete Tim agli americani di Kkr e ora pensano a Eni, Poste, Ferrovie. Tutte queste operazioni di privatizzazioni servono solo a fare cassa, non c’è un disegno di politica industriale, non c’è un piano su cosa vendere, su cosa serve di più al Paese, su quali sono le aziende e i settori strategici per il futuro. Il governo Meloni è senza idee e soprattutto è incapace, non vuole andare a prendere i soldi dove ci sono, e quindi l’unico modo per incassare è vendere. In Italia privatizziamo per fare cassa dagli anni Novanta senza nessun reale vantaggio per i servizi e per i cittadini che, anzi, li vedono peggiorare. Senza parlare poi delle ricadute occupazionali come dimostra la ventennale vicenda di Alitalia ora Ita e Tim. Dicono di essere sovranisti e nazionalisti e di tutelare gli interessi degli italiani invece, fanno prevalere gli interessi del mercato a quelli della collettività. Altro che destra sociale.”

Lo afferma il senatore dell’Alleanza Verdi e Sinistra Tino Magni.

Approfondisci

INCIDENTI LAVORO – MAGNI (AVS): “FERMARE LA STRAGE QUOTIDIANA”

“In Italia si continua a morire sul lavoro. Solo oggi gli incidenti gravi, di cui uno mortale, sono tre. Da inizio anno si registrano infortuni e morti lungo tutta la penisola. Da Nord a sud, dal centro alle isole la sicurezza sul lavoro è un miraggio e questo mette in pericolo chi lavora. E a pagare un prezzo troppo alto sono sempre i lavoratori e le loro famiglie. Il tutto nel più assoluto silenzio delle Istituzioni. Indignarsi non basta più, occorre fermare questa strage quotidiana garantendo sicurezza, prevenzione e formazione.”

Lo afferma il senatore dell’Alleanza verdi e Sinistra Tino Magni, presidente della commissione di indagine sulle condizioni di lavoro, sullo sfruttamento e sulla sicurezza nei luoghi di lavoro di Palazzo Madama.

Approfondisci

AUTONOMIA – MAGNI (AVS): “L’EMENDAMENTO DI FDI È SOLO UNA FOGLIA DI FICO. LA LEGGE CALDEROLI SPACCA L’ITALIA”

“L’approvazione dell’emendamento De Priamo sui Livelli essenziali delle prestazioni riformulato è un’operazione di facciata per far credere che Fratelli d’Italia tiene all’unità del Paese. Ma a chi vogliono farla bere. Questa modifica della maggioranza è solo uno specchietto per le allodole, perché nella riformulazione non c’è più solo la richiesta di assicurare le stesse risorse anche alle regioni che non chiederanno l’Autonomia ma che il tutto potrà avvenire solo in coerenza con gli obiettivi di bilancio e di finanza pubblica. Praticamente una foglia di fico. Per ridurre le disuguaglianze bisogna stanziare risorse vere, non emendamenti. E quello approvato non stanzia un euro. La proposta di Calderoli e della Lega è un progetto folle che spaccherà il Paese. Alleanza Verdi e Sinistra è contro, e userà tutti gli strumenti per bloccare questo obbrobrio di Autonomia differenziata dentro e fuori le aule parlamentari.”

Così in Aula al Senato il senatore di Alleanza Verdi e Sinistra Tino Magni.

Approfondisci

AUTONOMIA DIFFERENZIATA – MAGNI (AVS): “IL PAESE CAMBIERA’ IN PEGGIO, FERMATEVI”

“La riforma Calderoli è contro il Sud, considerato solo come un peso di cui disfarsi. Ancora una volta chiediamo al governo Meloni di fermarsi. Il progetto di Autonomia Differenziata cambierà profondamente il nostro paese in peggio, perché va a colpire principi fondamentali di eguaglianza dei diritti e di unità, sanciti dalla nostra Costituzione. Non c’è bisogno di interpretare nulla, spetta allo Stato rimuovere gli ostacoli per raggiungere l’uguaglianza. Ma la verità è che a questo Esecutivo non interessa risolvere le disuguaglianze: non interessano i poveri, né la scuola, né la sanità, così come non interessano le periferie e le condizioni lavorative, che penalizzano in particolare i giovani meridionali. ”

Lo ha affermato in Aula il senatore di Alleanza Verdi e Sinistra, Tino Magni.

“La nostra Costituzione punta all’uguaglianza e non dare ascolto, non solo all’opposizione, ma neanche a esperti costituzionalisti, associazioni, sindacati e studiosi, critici con questa riforma, significa non volere il bene del Paese. Con il Pnrr avevamo una grande opportunità per ristabilire il principio di equità, ma non mi sembra di aver visto proposte in questo senso, le risorse sono andate solo al nord. Da parte nostra continueremo la dura battaglia nelle aule parlamentari e nel paese reale, iniziando da subito a costruire i comitati referendari per il NO a questa scellerata riforma Spacca Italia. Attuare l’autonomia differenziata in questo modo vuol dire tradire lo spirito fondativo della Costituzione, che è basato sulla solidarietà e non certo sull’egoismo.”

Approfondisci

TIM – MAGNI (AVS): “GRAVE LA DECISIONE DEL GOVERNO”

“Il via libera del governo Meloni alla vendita della rete Tim al fondo statunitense Kkr è grave. Da domani un soggetto privato americano avrà il controllo di un asset strategico fondamentale e, con la cessione della rete ad un operatore straniero il Paese ne perde il controllo pubblico. Ma non erano il governo della tutela degli interessi nazionali? Siamo preoccupatissimi per la salvaguardia dei livelli occupazionali a seguito di questa scellerata dismissione di una infrastruttura strategica per l’Italia. I lavoratori non possono essere quelli che pagano sempre il prezzo più alto. Occorre salvaguardare l’occupazione per i prossimi anni. Sono mesi che chiediamo al governo di riferire su questa operazione senza ottenere risposta. Lo facciamo ancora: vengano in Aula a spiegare. Perché l’incapacità del sovranismo meloniano nelle politiche industriali è evidente.”

Lo afferma il senatore dell’Alleanza Verdi e Sinistra Tino Magni.

Approfondisci

AUTONOMIA DIFFERENZIATA – MAGNI (AVS): “ANTICOSTITUZIONALE E PERICOLOSO GIA’ DAL NOME”

“L’Autonomia Differenziata è un provvedimento anticostituzionale e pericolosissimo, che aumenta le disuguaglianze e divide il paese in due. Si chiama così, Autonomia “differenziata”, non solidale, coesione sociale o riduzione delle disuguaglianze, è un progetto che nasce da una cultura secessionista e antimeridionalista inaccettabile. Va fermato.”

Lo ha affermato in Aula il senatore di Alleanza Verdi e Sinistra Tino Magni.

Approfondisci

EX ILVA – MAGNI (AVS): “NESSUNA STRATEGIA INDUSTRIALE, NESSUNA PROPOSTA PER IL FUTURO DELL’ILVA”

“Anche oggi nessuna proposta dal Governo sul futuro dell’ex Ilva, nessuna strategia industriale a salvaguardia del lavoro, della salute e dell’ambiente. Governano da un anno e mezzo ma non hanno nessuna idea su cosa fare. Non c’è un’idea. Urso ci ha fatto la cronistoria dell’ex Ilva, che purtroppo conosciamo bene, peccato che si è dimenticato di citare la gestione della famiglia Riva, che ha dimostrato l’incapacità del capitalismo italiano di gestire in modo corretto una grande azienda. La volontà di ArcelorMittal di non investire era evidente già da tempo, fino ad ora si è perso solo tempo. La situazione è grave e impone scelte che rispettino tre condizioni imprescindibili: mantenimento dei livelli occupazionali, bonifica ambientale, produzione sostenibile. Mettere in sicurezza i lavoratori, gli impianti e l’ambiente. Alleanza Verdi e Sinistra è al fianco dei lavoratori e delle lavoratrici, dei sindacati e dei cittadini di Taranto e degli altri siti e chiediamo che lo Stato intervenga per garantire il rilancio produttivo dell’acciaio e per programmare una seria transizione ecologica e sociale. Lo Stato deve riappropriarsi di questo bene generale, perché senza acciaio non c’è politica industriale.”

Lo afferma il senatore di Alleanza Verdi e Sinistra Tino Magni, sull’informativa del ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso.

“Ancora una volta, prendiamo atto che nell’azione di governo non c’è un piano industriale, solo totale incertezza sul prossimo percorso dell’ex Ilva. Mantenere la produzione di acciaio primario nel processo di decarbonizzazione è una delle sfide che il cambiamento climatico ci impone. Serve una strategia industriale, che ad oggi è assente, e non possono essere sempre i lavoratori a pagare. Zero risorse, zero interventi concreti per un territorio già martoriato. Niente sul risanamento e sulla bonifica di Taranto, lavori ma muori per un ambiente malsano, una cosa inaccettabile. Niente sulla trasformazione sostenibile della produzione. I privati hanno preso senza investire, solo lo Stato può dare un futuro industriale, occupazionale e riqualificare l’ambiente dell’area tarantina. La vicenda dell’Ilva è la battaglia del futuro, la vera sfida di trasformazione del Paese verso politiche green. Se vogliamo un cambiamento sostenibile dobbiamo vincere la sfida di Taranto.”

Approfondisci

SANITA’ – MAGNI (AVS): “LA REVISIONE DEL PNRR FA SLITTARE DI DUE ANNI GLI ACQUISTI DI TAC, ECOGRAFI E RISONANZE. IMBARAZZANTE E INSPIEGABILE”

“È imbarazzante e inspiegabile la scelta del governo Meloni di rinviare di due anni l’acquisto di nuove apparecchiature mediche. Il PNRR prevedeva che fra il 2023 e il 2024 venissero acquistati 3.100 grandi apparecchi negli ospedali. Si tratta di TAC, risonanze magnetiche, angiografi, mammografi e altre apparecchiature fondamentali per migliorare le diagnosi e le cure dei cittadini italiani. Un ammodernamento fondamentale perché alcuni macchinari, come i mammografi per esempio, sono quasi tutti obsoleti. E molto spesso l’obsolescenza dei macchinari diagnostici incide sui tempi delle liste d’attesa.  A cosa si debba questo rinvio non è chiaro. Oggi il Sole 24 ore dice che si tratterebbe di una richiesta di alcune regioni per adeguare gli spazi utili ad accogliere le nuove apparecchiature. Sembrano piuttosto delle scuse accampate per nascondere l’impreparazione di un governo che è in carica da oltre un anno e che in particolare sulla sanità pubblica sta provocando danni intollerabili. Vogliono forse contribuire a rendere sempre più obsolete le macchine diagnostiche delle strutture pubbliche, per avvantaggiare ulteriormente le strutture private? A pensar male si fa peccato, si dice, ma spesso ci si azzecca. I cittadini sono stati fin troppo pazienti, basta disastri e tagli alla sanità pubblica.”

Lo afferma il senatore dell’Alleanza Verdi e Sinistra Tino Magni.

Approfondisci

EX ILVA – MAGNI (AVS): “IL GOVERNO È SENZA UNA POLITICA INDUSTRIALE”

“La vicenda dell’ex Ilva dimostra che il governo è senza una strategia industriale. È il simbolo del fallimento delle politiche industriali della Meloni e di Urso. Quello della destra è un governo forte con i deboli e debole con i forti, come dimostra il fallimento del tavolo di oggi con ArcelorMittal. Ora non si perda altro tempo. Il governo prenda finalmente l’iniziativa e vada avanti sul passaggio in maggioranza di Invitalia e punti ad un piano di rilancio industriale dei siti del gruppo fondato sulla decarbonizzazione degli impianti produttivi e su una vera transizione ecologica e sociale con una seria valutazione preventiva del danno sanitario ed ambientale.”

Lo afferma il senatore dell’Alleanza Verdi e Sinistra Tino Magni.

Approfondisci

ACCA LARENTIA – MAGNI (AVS): “SIAMO ALL’APOLOGIA DEL FASCISMO”

“Ogni anno sempre la stessa storia. Le immagini delle braccia alzate nel saluto romano ad Acca Larentia sono sconcertanti. Una vera e propria adunata di nostalgici fascisti. Quella di Acca Larentia, la cerimonia del ‘Presente’, non è una commemorazione ma un’offesa alla nostra Carta Costituzionale e ai valori fondanti della nostra democrazia nata dalla Resistenza.  Il saluto romano rievoca un passato che non deve tornare e che dovrebbe essere condannato da tutti, nessuno escluso. Quello che avviene tutti gli anni in Via Acca Laurentia a Roma è apologia di fascismo, un reato previsto dalle nostre leggi. E come ogni anno non una parola di condanna da parte di Giorgia Meloni o di Fratelli d’Italia.”

Lo afferma il senatore dell’Alleanza Verdi e Sinistra Tino Magni.

Approfondisci