
“La separazione delle carriere è il modo per piegare il sistema giudiziario agli interessi di chi comanda. Dopo anni di delegittimazione dei magistrati, dopo gli attacchi continui da parte di alcuni rappresentanti delle istituzioni per decisioni non gradite, il vero obiettivo del governo Meloni è quello di mettere la magistratura sotto controllo del potere politico, non certo quello di avere una giustizia più veloce, più giusta e più accessibile. La destra non ha alcun interesse a mettere le mani sui veri problemi, come i tribunali al collasso, il personale insufficiente. Per fare questo sarebbero necessarie risorse che il governo non mette. I soldi non si trovano mai quando si tratta di far fronte ai problemi della giustizia, dell’istruzione pubblica o della sanità., ma per le spese della difesa si. Per le armi, i fondi spuntano sempre magicamente. L’intenzione del governo è quello di avere un Pubblico Ministero che risponde all’esecutivo, trasformandolo da garante della legge ad avvocato dell’accusa. E quando l’accusa prende ordini dall’esecutivo di turno, la giustizia smette di essere uguale per tutti.”
Lo afferma il senatore di Alleanza Verdi e Sinistra Tino Magni.
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