“La questione delle aggressioni verso i docenti e il personale scolastico è molto seria e andava affrontata in modo più approfondito, certamente non con il solito approccio ideologico, securitario e panpenalista. La stretta securitaria non risolve nulla ed è una scorciatoia per non affrontare il problema. Il governo avrebbe dovuto porre attenzione alla comunità educante, al ruolo sociale dell’insegnante, del docente, all’educazione dei ragazzi e delle ragazze alla gestione delle emozioni. Invece la destra propone una legge che ricalca quella approvata nel 2020 sull’aggravamento delle pene per le aggressioni al personale ospedaliero. Una legge che fino ad ora si è dimostrata totalmente inefficace a combattere il fenomeno, perché il numero delle aggressioni è rimasto costante pur a fronte dell’aumento delle pene. Scegliere di intervenire solo sul penale non risolve nulla. Norme bandiera utili solo alla propaganda. Ovviamente per la destra basta aumentare le pene. Non c’è bisogno di aumentare le risorse, e infatti la legge che approviamo è senza un euro. La scuola è il pilastro democratico su cui si fonda la Repubblica, la più grande infrastruttura civile e sociale del paese. E invece per il governo e la destra la scuola è solo legge e ordine: cinque in condotta e ritorno ai voti numerici, quando non sono manganellate. I gravi problemi della scuola sono noti, occorre ridare centralità alla scuola pubblica e laica che faticosamente ha costruito il paese. Alleanza Verdi e Sinistra si astiene.”
Lo afferma il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto di Palazzo Madama.