“Il governo non ha risolto il problema del voto per gli studenti fuori sede. Ci avviamo ad una stagione referendaria e dopo la sperimentazione alle scorse europee, solo per gli studenti e non per i lavoratori fuorisede, non si è fatto più nulla. Il problema di come far votare elettori domiciliati fuori dal comune di residenza rimane. Tra il 15 aprile e il 15 giugno di quest’anno gli italiani saranno chiamati a votare per cinque referendum, quattro sul lavoro promossi dalla Cgil e uno sulla cittadinanza promosso dalle associazioni della società civile, e come sempre per gli studenti e i lavoratori fuori sede votare sarà un calvario. In Senato è ferma da luglio 2023 una proposta di legge su questo tema. Ma per la destra al governo il voto ai fuori sede non è tra le priorità. Hanno altre priorità, per esempio, quella di impedire a 5 milioni di persone di votare a dei referendum che al governo Meloni proprio non piacciono. E non fa niente che votare è un diritto costituzionale. La destra è contro i giovani ed è allergica ai diritti.”
Lo afferma il capogruppo dell’Alleanza Verdi Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto di palazzo Madama.