INCIDENTI LAVORO – MAGNI (AVS): “NON È PIù TOLLERABILE MORIRE SUL LAVORO”

“Dalla Lombardia alla Sardegna, passando per il Lazio, le Marche e l’Emilia Romagna nel 2024 si continua a morire sul luogo di lavoro. Si muore in agricoltura, nell’edilizia, per fare manutenzione stradale e ferroviaria, in fabbrica. Non esiste un luogo sicuro sul lavoro, purtroppo. L’ultimo in ordine di tempo è un operaio morto nella notte alla stazione di Chiari, nel bresciano, dopo essere stato travolto sui binari da un treno dell’alta velocità diretto a Napoli. Siamo vicini ai colleghi e ci stringiamo al dolore della famiglia. Gli incidenti sul lavoro sono la manifestazione di una gravissima patologia sociale su cui è urgente porre rimedio attraverso una forte azione preventiva fondata su controlli seri, efficaci, moderni, capillari. Da anni chiediamo maggiori controlli e più sanzioni per chi non rispetta le norme sulla sicurezza sul lavoro. Ma non basta, è necessaria anche un’adeguata formazione per diffondere la cultura della sicurezza a tutti i livelli, a partire dalla scuola. In uno Stato di diritto come il nostro non è tollerabile che si continui a morire a causa del lavoro, magari perché in subappalto o perché precario.”

Lo afferma il senatore dell’Alleanza verdi e Sinistra Tino Magni, presidente della commissione di indagine sulle condizioni di lavoro, sullo sfruttamento e sulla sicurezza nei luoghi di lavoro di Palazzo Madama.