“Alleanza Verdi e Sinistra vota contro questo provvedimento perché affronta in maniera insufficiente quella che è una enorme vicenda sulla quale ci saremmo aspettati almeno questa volta uno sforzo vero da parte del Governo, per dare risposte alla popolazione dei Campi Flegrei. Invece nulla. Anche perché, quello del bradisismo non è un fenomeno emergenziale, ma un fenomeno monitorato da moltissimo tempo che necessiterebbe di risorse strutturali e non occasionali. È davvero insopportabile la speculazione politica, portata avanti dal ministro Musumeci, contro i sindaci del territorio come se fossero colpevoli di non aver fatto abbastanza per ridurre la pressione abitativa. Ricordo che fu il centrodestra ad osteggiare la legge regionale campana del 2003 che aveva l’obiettivo di ridurre la pressione abitativa nelle aree più a rischio. La solita destra campione dei condoni edilizi e del consumo di suolo. Le famiglie sfollate devono poter ritornare nelle loro case, e invece aspettano in sistemazioni precarie e il Governo si limita solo ad assicurargli un contributo all’affitto per un tempo limitato, assolutamente insufficiente a coprire gli alti costi degli affitti privati. I lavori per la messa in sicurezza non possono certo ricadere sui singoli proprietari. Il governo mette in campo cifre insufficienti rispetto alle reali esigenze.”
Lo afferma il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto di palazzo Madama.
“L’unica cosa certa è il commissario di governo. Una scelta discutibile e fallimentare se guardiamo al recente passato. Ma, soprattutto, più che un Commissario servirebbe una cabina di regia con tutti gli enti coinvolti. C’è un unico modo per rendere tollerabile la convivenza con il bradisismo: rendere tutti gli edifici sicuri, antisismici e in grado di sopportare eventi di magnitudo di lieve o media entità. Perché i paesi compresi nella zona bradisismica vanno difesi nella loro totalità, che è fatta di case, di scuole, chiese, pubblici esercizi, luoghi di socializzazione. E soprattutto: di persone, residenti, lavoratori, visitatori, rapporti umani, legami e identità. Quel territorio ha bisogno di una concreta prospettiva di rinascita fondata sullo sviluppo e sulla salvaguardia del porto e delle attività del mare, delle attività produttive, del commercio, e sul turismo culturale. Nel decreto non compare mai la parola archeologia. Lo trovo assurdo perché parliamo di un territorio ricchissimo di beni archeologici. Eppure il rione Terra e il Parco Archeologico sono un’importante realtà archeologica. Ecco il solo fatto che il decreto non preveda nulla, la dice lunga sulla miopia del governo e della sua incapacità di soddisfare le attese di un territorio. Il giudizio di Alleanza Verdi e Sinistra non può che essere negativo.”