“Quella del governo Meloni non è la manovra che serve al paese, non è la manovra che servirebbe a coprire, o anche semplicemente a mitigare, la gigantesca diseguaglianza sociale che si è sviluppata nel corso degli ultimi anni. Mentre c’è stata una grande accumulazione di ricchezza in una piccola direzione i dati ci dicono di una crescente povertà, che il lavoro quando cresce è solo lavoro flessibile e precario. Gli italiani vivono una situazione di grande difficoltà. E l’inflazione che galoppa mette gli stipendi in profonda crisi. Davanti a questo, sarebbe servita una terapia shock e non certo questa manovrina. La crescita della diseguaglianza è il tema del nostro tempo.”
Così il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto di palazzo Madama a Inside24 su Rainews24.
“E poi ci sono gli extraprofitti, una cifra spaventosa oltre 100 miliardi di euro. Questi anni di crisi sono stati anni di crisi non per tutti, c’è un pezzo piccolo della società che invece si è profondamente arricchita e gli extraprofitti lo dimostrano, mentre la stragrande maggioranza dei cittadini si è impoverita. Io non capisco come si faccia a non vedere questo dato macroscopico. Basta andare per strada, al bar per rendersi conto di come sono aumentati anche semplicemente quelli che non possono fare una settimana di vacanza, quelli che non posso garantire ai propri figli di poter fare uno sport. Quelle cose in una società dovrebbero essere garantite e che invece diventano un clamoroso privilegio. Non comprendo come si faccia a non vedere questo aspetto. Tassare gli extraprofitti da una parte e finalmente mettere a tema un vero elemento di progressività fiscale sono gli elementi per invertire la tendenza. Altro che sistema sovietico. Dovrebbero essere il minimo sindacale, non solo per le forze di sinistra ma per tutte quelle presenti in parlamento.”