All Posts Tagged: Tino Magni

LAVORO – MAGNI E PICCOLOTTI (AVS): “SOSTEGNO AI LAVORATORI IN SCIOPERO DI SVILUPPO LAVORO ITALIA”

“In tema di lavoro il governo Meloni non ne azzecca una. Arrivati al governo hanno subito smantellato Anpal Servizi per sostituirla con Sviluppo Lavoro Italia. Peccato che proprio l’Agenzia per le politiche del lavoro messa in piedi dalla ministra Calderone è in crisi proprio per il lavoro. Oggi l’ennesima mobilitazione e sciopero cui sono stati costretti i lavoratori di Sviluppo Lavoro Italia, oggetto di una riorganizzazione della quale si fa fatica a cogliere gli obiettivi nella riforma fumosa del governo. L’Agenzia, che tra le altre cose doveva aiutare gli ex percettori di reddito di cittadinanza a trovare lavoro, a distanza di più di un anno dalla sua creazione non è ancora messa nelle condizioni di operare con un piano industriale chiaro e una mission aziendale che tenga conto del capitale umano di cui dispone. Siamo vicini e sosteniamo le ragioni dello sciopero dei lavoratori dell’agenzia del ministero del lavoro per chiedere certezze sul futuro lavorativo e per contrastare la paralisi organizzativa dell’agenzia. Sono un governo di incapaci, non riescono nemmeno a garantire il lavoro a chi lavora nell’agenzia nazionale per il lavoro voluta da loro, figuriamoci se possono trovare soluzioni per chi il lavoro lo ha perso.”

Lo affermano i parlamentari dell’Alleanza Verdi e Sinistra Tino Magni ed Elisabetta Piccolotti.

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INCIDENTI SUL LAVORO – MAGNI (AVS): “STRAGE SENZA FINE”

“Gli incidenti sul lavoro sono una strage senza fine. Parliamo di incidenti, ma sono sempre tragedie annunciate. Le norme ci sono ma non vengono applicate, perché la sicurezza sul lavoro è considerata un costo. La precarietà, il lavoro nero e appalti e subappalti al massimo ribasso sono diventati la regola. La sicurezza c’è se si rispettano le regole, la sicurezza c’è se non viene considerata un costo da tagliare. La sicurezza c’è se si fanno i controlli, se si assumono gli ispettori, se si controlla la filiera, se non si fanno gli appalti a cascata e i subappalti. Purtroppo tutto questo non avviene e ogni giorno piangiamo morti e feriti sui luoghi di lavoro. Non possiamo continuare solo ad indignarci, le parole non bastano più, sono necessari dei fatti concreti e modifiche legislative efficaci a partire dallo stop agli appalti a cascata. Ma soprattutto occorre mettere subito intorno ad un tavolo tutti gli attori del lavoro, le associazioni delle imprese e i sindacati, e con loro costruire un nuovo modello di governance e un piano organico per affrontare questa emergenza. La Presidente del consiglio Meloni invece di pensare alle prossime elezioni europee pensi agli italiani che muoiono sul lavoro e convochi a Palazzo Chigi il mondo del lavoro per scrivere quel ‘Patto per la sicurezza’, che metta fine a questa mattanza. Finché non si arriva a zero morti sul lavoro, l’Italia non potrà definirsi un paese civile.”

Lo afferma il senatore dell’Alleanza Verdi e Sinistra Tino Magni, presidente della commissione di indagine sulle condizioni di lavoro, sullo sfruttamento e sulla sicurezza nei luoghi di lavoro.

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PNRR – MAGNI (AVS): “IL GOVERNO PRENDE IN GIRO GLI ENTI LOCALI”

“Il governo prende in giro gli Enti locali. La Meloni sperava che la sforbiciata agli Enti locali passasse sotto silenzio, almeno fino alle prossime elezioni europee. Invece i tagli sono gravissimi e moltissimi Sindaci sono sul piede di guerra. Una scelta sconsiderata che metterà in ginocchio molti Comuni, che saranno costretti a interrompere i lavori già avviati, con ristrutturazioni di edifici scolastici lasciati a metà, opere non finite. Gli assurdi tagli per 250 milioni di euro, prima tranche di 1 miliardo e 250 milioni fino al 2028, colpiranno di più i Comuni che hanno avuto maggiori risorse del Pnrr e che sono impegnati nella realizzazione delle opere pubbliche obiettivo del Piano. I Comuni che hanno più progetti finanziati dal Pnrr subiranno maggiori tagli. Una cosa assurda. La Meloni e Giorgetti tolgono soldi che hanno già dato ai Comuni penalizzando i cittadini. L’ennesima follia che condannerà il Paese.”

Lo afferma il senatore dell’Alleanza Verdi e Sinistra Tino Magni.

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PREMIERATO – MAGNI (AVS): “PROCEDURA CHIARA SUI LAVORI, CHIEDIAMO CAPIGRUPPO”

“Noi di Alleanza Verdi e Sinistra abbiamo rivendicato e rivendichiamo emendamenti di merito e ostruzionistici al premierato elettivo, però chiediamo che prima di continuare questa discussione sia chiaro il campo di calcio in cui si gioca la partita. Riteniamo necessaria la convocazione di una capigruppo, affinché ci sia chiarezza e trasparenza nella procedura dei lavori e soprattutto senza nessuna forzatura. Se il parlamento si trasforma in rissa, così come è avvenuto nella giornata di ieri, non facciamo una gran figura neanche nel Paese.”

Lo afferma il senatore di Alleanza Verdi e Sinistra Tino Magni.

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PREMIERATO – MAGNI (AVS): “UN MOSTRO GIURIDICO UNICO AL MONDO”

“Il Premierato elettivo è un mostro giuridico unico al mondo, un vero danno per la qualità della democrazia nel nostro Paese, in totale contrasto con lo spirito e le ragioni ispiratrici della Costituzione del ‘48. Nessuno, con una piccola parentesi per Israele, che ha cambiato subito, ha adottato questo sistema. Una sola persona, forte del proprio consenso personale, avrà in mano le redini del Paese per anni. E potrà farlo senza tener conto di quei pesi e contrappesi che costituiscono l’anima delle moderne democrazie sia parlamentari che presidenziali. Ma soprattutto, questa non è la riforma di tutti, non è decisa dal Parlamento, è imposta dalla maggioranza alla minoranza, e dal Governo alla maggioranza stessa, ricorrendo a ogni mezzo. È la riforma della propaganda demagogica per guadagnare mezzo punto in più alle europee, senza comportare alcun vantaggio in termini di ripresa economica e sociale del nostro Paese.”

Lo afferma in Aula il senatore di Alleanza Verdi e Sinistra Tino Magni

“La Costituzione, nata dalla lotta partigiana e antifascista, è stata il frutto di una condivisione, la sintesi di idee diverse. Questa invece è la riforma di una metà del Parlamento, che non ha voluto discuterla, concordarla, o anche solo modificarla ascoltando l’altra metà del Parlamento. Da mesi discutiamo di riforme istituzionali e Autonomia differenziata, invece di occuparci delle vere emergenze del Paese, che sono la crisi energetica e climatica, il lavoro, il precariato, le morti nei luoghi di lavoro, la mancanza di futuro per un’intera generazione. Accentrare tutto il potere nelle mani del Presidente eletto, indebolire Parlamento e il Capo dello Stato, di certo non servirà a risolvere i problemi delle persone. Alleanza Verdi e Sinistra si opporrà dentro e fuori le Aule parlamentari a questo disegno che altera la nostra Carta fondamentale con una intollerabile torsione autoritaria della democrazia.”

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CPR FUORI CONTROLLO – CONFERENZA STAMPA DI PRESENTAZIONE DELL’ INCHIESTA DI ALTRECONOMIA

Si svolgerà domani 22 maggio alle ore 11 presso la Sala Caduti di Nassirya del Senato della Repubblica la conferenza stampa di presentazione dell’inchiesta di Altreconomia sugli appalti dei Centri per il rimpatrio dal titolo ‘Cpr fuori controllo’. Da un’attenta analisi dei documenti inediti negli appalti milionari indetti dalle prefetture per la gestione dei Centri per il rimpatrio, emergono protocolli falsi o palesemente inverosimili. Dai corsi di chitarra e computer al bricolage fino ai gruppi di lettura: sono alcune delle promesse irrealizzabili che gli enti gestori di alcuni centri italiani hanno indicato nero su bianco per aggiudicarsi le gare pubbliche per un totale di quasi 25 milioni di euro. Da Nord a Sud, il monitoraggio pubblico latita, infatti, secondo l’indagine sono appena 33 le ispezioni svolte nei Cpr italiani su un periodo di tempo che va da inizio 2019 a marzo 2024. Mentre si vuole esportare il modello in Albania.

Intervengono alla conferenza stampa Luca Rondi e Lorenzo Figoni, autori dell’inchiesta, la Prof.ssa Nicoletta Parisi, Università Cattolica di Milano ed ex componente del consiglio dell’Autorità nazionale anticorruzione (Anac), Tino Magni, Senatore Alleanza Verdi e Sinistra, Ilaria Cucchi, Senatrice Alleanza Verdi e Sinistra, Duccio Facchini, direttore di Altreconomia.

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SUPERBONUS – MAGNI (AVS): “ENNESIMA FIDUCIA PER NASCONDERE LE DIVISIONI”

“Siamo all’ennesima fiducia. Negli anni scorsi una deputata di opposizione si lamentava dell’eccessivo numero di fiduce. Quella deputata si chiamava Giorgia Meloni. Ora, deve aver cambiato idea, visto che sta stabilendo il record: 49 fiduce da inizio legislatura. Di solito si mette la fiducia quando c’è un eccessivo ostruzionismo da parte delle opposizioni. E non è questo il caso. La fiducia viene messa perché la maggioranza è in crisi, non si mettono d’accordo e allora meglio mettere la fiducia. Eppure c’erano tutte le condizioni per andare avanti senza. Sui temi economici non sono d’accordo tra di loro, e purtroppo si vede. Al governo manca una visione, un’idea di Paese. Sul Superbonus poi è in atto una vera e propria guerra sotterranea tra la Lega e Forza Italia. Il problema è politico e non sul merito. L’unica cosa su cui sono d’accordo è impedire e bloccare la transizione ecologica, le politiche green. E allora il Superbonus diventa il male assoluto, Plastic Tax e Sugar Tax due misure liberticide che ammazzano le aziende. Peccato che la sugar tax risponderebbe a una vera e propria esigenza sociale, e che nel lungo periodo consentirebbe di risparmiare sulle spese del Servizio sanitario nazionale, mentre la Plastic Tax tassa il consumo di manufatti in plastica monouso. Un modo per ridurre il consumo di alcuni prodotti in plastica monouso. L’ennesima fiducia è la mortificazione del Parlamento e un anticipo di quello che sarà il Premierato all’italiana, con le Camere al servizio del Premier eletto direttamente.”

Lo afferma il senatore dell’Alleanza Verdi e Sinistra Tino Magni.

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ISTAT – MAGNI (AVS): “IL LAVORO POVERO È UNA VERA EMERGENZA, SERVE UN SALARIO MINIMO”

“I dati dell’Istat certificano una situazione preoccupante per i lavoratori. I nuovi poveri sono i lavoratori poveri, sottopagati. In Italia c’è un tema salari che sono fermi al palo da anni. Il governo è più interessato alle riforme che alle condizioni dei lavoratori. Nell’agenda della Meloni non c’è proprio spazio per lavoratrici e lavoratori, per una legge di civiltà come il salario minimo. Del resto, questo è il governo che si occupa di lavoro solo in maniera propagandistica il Primo Maggio.”

Lo afferma il senatore dell’Alleanza Verdi e Sinistra Tino Magni.

“I salari e gli stipendi sono fermi mentre il potere di acquisto continua a precipitare colpendo ulteriormente i lavoratori. Il reddito da lavoro, in particolare quello da lavoro dipendente, negli anni non è più in grado di proteggere dal disagio economico. È necessaria una politica dei redditi che punti ad alzare i salari e gli stipendi già duramente colpiti dall’inflazione e dagli aumenti. Vanno rinnovati i contratti, pubblici e privati, tagliate le tasse ai lavoratori dipendenti e ai pensionati, combattere la precarietà. E va trovato un modo per recuperare la perdita del potere d’acquisto dei salari per colpa dell’inflazione. Le risorse ci sono, vanno prese da chi in questi anni ha fatto extra profitti enormi.”

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DEF – MAGNI (AVS): “OCCULTANO GLI OBIETTIVI MACROECONOMICI PER NASCONDERE I TAGLI DOPO LE EUROPEE”

“Sul Documento di Economia e Finanza si gioca la credibilità del governo Meloni. Già lo scorso anno il Def della destra non aveva nessuna visione, era senza coraggio e mancava di prospettiva e le previsioni furono smentite dai fatti. Ora, a quanto risulta, per evitare di dire la verità agli italiani, pensano di non pubblicare gli obiettivi programmatici su deficit, debito pubblico e crescita economica. Nascondono i dati perché così occulteranno il fatto che la prossima manovra economica sarà fatta di tagli e costringerà gli italiani ad ulteriori sacrifici. Non indicare nel Def le stime programmatiche, cioè i confini della prossima legge di Bilancio, è un espediente furbo per non dover formalizzare prima delle prossime elezioni Europee decisioni impopolari come lo stop al taglio del cuneo fiscale o altre marce indietro rispetto a interventi una tantum messi in campo dal governo. Non hanno una politica economica, navigano a vista in politica industriale e stanno portando il Paese verso un nuovo periodo di austerità. Ci hanno detto che erano pronti, ma in realtà non lo erano.”

Lo afferma il senatore dell’Alleanza Verdi e Sinistra Tino Magni.

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SANITÀ – MAGNI (AVS): “L’ABORTO È UN DIRITTO ANCORA NEGATO IN ITALIA. IL GOVERNO PRESENTI UNA RELAZIONE ANNUALE. INTERROGAZIONE A SCHILLACI”

“In Italia il diritto all’aborto è ancora negato. E avere i dati aggiornati è un’impresa. Solo dopo numerosi solleciti il 12 settembre 2023 il Ministero della salute ha trasmesso al Parlamento la relazione con i dati relativi al 2021. Mentre ad oggi non è stata presentata la relazione relativa ai dati dell’anno 2022. Quasi quotidianamente leggiamo notizie di stampa che riportano episodi in cui dentro le strutture ospedaliere pubbliche e nei consultori vengono riconosciuti spazi ad associazioni pro vita, veri e propri presidi antiabortisti, in cui i volontari, spesso confondendosi con il personale medico e paramedico, contribuiscono a diffondere pratiche e iniziative poco rispettose della libertà di autodeterminazione delle donne. A quarantasei anni dalla storica approvazione della legge 194 le italiane che vogliono interrompere volontariamente una gravidanza incontrano moltissimi ostacoli in quasi tutte le regioni italiane e addirittura 11 regioni hanno strutture ospedaliere con il 100 per cento di obiettori. L’altissima incidenza in ambito pubblico dell’obiezione di coscienza, il 54,7 per cento del totale nelle regioni settentrionali, il 63 per cento nelle regioni centrali e il 78,5 per cento nelle regioni meridionali, è il primo ostacolo da superare. Il secondo ostacolo è che c’è ancora oggi un’alta percentuale di strutture pubbliche che non effettuano IVG, in aperta violazione dell’art. 9 della legge n. 194. Il terzo la scarsa diffusione dei consultori familiari e un ancora limitato ricorso al metodo farmacologico per ridurre il ricorso all’IVG tradizionale. È necessario che il ministro Schillaci presenti quanto prima la Relazione annuale sullo stato di attuazione della legge n. 194 e si attivi per garantire una più completa e uniforme attuazione della legge n. 194 sul territorio nazionale a tutela della libertà della donna di abortire in piena sicurezza anche garantendo la pratica dell’aborto farmacologico nei consultori familiari. Si impegni a ridurre la percentuale ancora altissima di obiettori di coscienza in servizio nelle strutture pubbliche e ad incrementare la diffusione di protocolli che prevedano la somministrazione di strumenti abortivi farmacologici senza necessità di ricovero.”

Lo afferma il senatore dell’Alleanza Verdi e Sinistra, Tino Magni, firmatario di un’interrogazione al Ministro delle Salute Schillaci sull’attuazione della legge 22 maggio 1978, n. 194, ‘Norme per la tutela sociale della maternità e sull’interruzione volontaria della gravidanza’.

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