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MADE IN ITALY – AURORA FLORIDIA (AVS): “SOLO FUMO NEGLI OCCHI DI CITTADINI E IMPRESE”

“Un altro provvedimento che distribuisce confusamente risorse e getta solo fumo negli occhi dei cittadini e delle imprese. Un pannicello caldo. Anziché favorire lo sviluppo e l’ammodernamento dei processi produttivi per l’eccellenza qualitativa del made in Italy, messo a dura prova dalla crisi energetica, dall’inflazione e dagli effetti recessivi del mercato, ci si è limitati a fare il classico “taglia e cuci”, scorporando ingenti risorse da fondi già esistenti. È questo lo spirito innovativo di questo Governo. Una delusione totale.”

Lo ha affermato in Aula la senatrice dell’Alleanza Verdi e Sinistra Aurora Floridia.

“Distribuire mancette un po’ ovunque, tagliando importanti risorse già stanziate dai governi precedenti, è un vero scandalo. È il caso, ad esempio, dell’istituzione del “Fondo nazionale del Made in Italy”, per il cui finanziamento sono stati sottratti 300 milioni al fondo per le startup innovative. Per innescare un reale cambio di rotta e raggiungere gli obiettivi europei di neutralità climatica e di decarbonizzazione entro il 2050, non basta solo citare la sostenibilità ambientale, la transizione energetica e il modello dell’economia circolare, devono seguire fatti concreti. Cosa che non avviene mai.
Folle è anche l’idea di istituire il “Liceo del Made in Italy” e di sostituirlo con i licei economico-sociali. Una decisione propagandistica incomprensibile che, noncurante dei terribili dati che vedono la scuola italiana sempre più in ginocchio, istituisce un “nuovo” corso di studio di cui non avevamo bisogno, visto le esigue risorse. La vocazione nazionalista di questo Governo, anche nel campo dell’istruzione, ci porta indietro di un secolo e ci spaventa non poco. Ciliegina sulla torta, la mancanza di finanziamenti per il settore turistico, già mortificato e penalizzato dalla politica di questo governo. Per questo e per tutti gli altri motivi elencati, Alleanza Verdi e Sinistra esprime voto contrario a questo provvedimento.”

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PIANO MATTEI – AURORA FLORIDIA (AVS): “NEOCOLONIALISMO PREDATORIO”

“Il Governo Meloni sta propagandando il piano Mattei come strategico e finalizzato a prevenire le cause profonde delle migrazioni irregolari e assicurare all’Italia l’approvvigionamento energetico necessario. Grandi proclami e mirabolanti soluzioni, peccato però che nel testo non ve ne sia traccia. È infatti chiara solo l’intenzione dell’Esecutivo di continuare ad intendere la cooperazione con i paesi africani come una mera occasione di sfruttamento dei combustibili fossili, in un’ottica di neocolonialismo. La Presidente Meloni vuole trasformare l’Italia nel terminale di arrivo delle risorse sfruttate in Africa. Un vero disastro. Basta temporeggiare e frenare il processo di transizione energetica e di decarbonizzazione. Non c’è più tempo, si rischiano danni gravissimi alla salute, all’economia e alla vita dei cittadini di oggi e di domani. Alleanza Verdi e Sinistra vota No a questo provvedimento assurdo e fuori dal tempo.”

Lo afferma la senatrice dell’Alleanza Verdi e Sinistra Aurora Floridia.

“L’Esecutivo Meloni attua una precisa strategia con la sua politica inconsistente e pericolosa sul contrasto alla crisi climatica. Incoraggiare un processo di diversificazione dell’economia italiana attraverso nuovi investimenti nelle fonti fossili nei Paesi africani è un errore fatale che ci riporta ai tempi bui del colonialismo, e che non ci permette di stare al passo con i tempi. Disaccoppiare la crescita economica dalle emissioni di carbonio e dallo sfruttamento di risorse fossili è un imperativo, non più una scelta, prosegue Floridia. Il tanto propagandato progetto strategico di politica estera come il Piano Mattei, dovrebbe piuttosto avere l’obiettivo di garantire la stabilità del continente africano attraverso uno sviluppo economico sostenibile e di lungo periodo. Invece di alimentare la dipendenza dai combustibili fossili, il governo italiano dovrebbe supportare i governi dei paesi africani negli investimenti in efficienza energetica, in energie rinnovabili e in economia circolare. Questo Governo è più interessato allo sviluppo predatorio dell’estrazione delle risorse naturali che a mettere in atto un modello di sviluppo sostenibile, basato sulla crescita verde e un’economia a basse emissioni, decisamente lontano dai modelli di sfruttamento delle risorse naturali, che ancora oggi caratterizzano una parte consistente delle relazioni tra Africa e resto del mondo.”

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DONNE – AURORA FLORIDIA (AVS): “76 SENATRICI E SENATORI SCRIVONO A LA RUSSA SULL’USO DEL LINGUAGGIO DI GENERE IN SENATO”

 

“Nel corso della seduta della Terza Commissione la Presidente Stefania Craxi mi ha ripetutamente chiamata ‘senatore’ e non ‘senatrice’, nonostante io abbia fatto chiaramente presente che in quanto donna volevo essere chiamata al femminile. Ciò non è accaduto solo a me, ma anche a molte altre colleghe, in varie occasioni. Visti i reiterati episodi di discriminazioni di genere nell’uso del linguaggio, 76 senatrici e senatori hanno sottoscritto una lettera al Presidente del Senato Ignazio La Russa per chiedere un suo intervento affinché, nell’ambito dei lavori in Aula e nelle Commissioni, venga sempre garantito il rispetto del linguaggio di genere e più nello specifico, venga riconosciuto il diritto di ogni senatrice ad essere chiamata, per l’appunto, ‘senatrice’ e non ‘senatore’. Non è una questione solamente formale, perché la lingua che usiamo veicola non solo significati ma anche valori e giudizi culturali che spesso possono rafforzare gli stereotipi. Il rifiuto da parte di figure istituzionali, come i Presidenti di Commissione, di usare la desinenza femminile, specie se richiesto esplicitamente dall’interessata, risulta essere, oltre che sgradevole, del tutto fuori dal tempo.”

Lo afferma la senatrice dell’Alleanza Verdi e Sinistra Aurora Floridia, promotrice della lettera inviata al Presidente La Russa e firmata da tutto il gruppo di AVS, PD, M5S e singoli parlamentari di Italia Viva, Autonomie e Azione.

“Da oltre 10 anni, scrivono le senatrici e i senatori nella lettera, l’Accademia della Crusca ribadisce l’opportunità di usare il genere grammaticale femminile per indicare ruoli istituzionali (la ministra, la presidente, l’assessora, la senatrice, la deputata ecc.). La decisione o il rifiuto di usare i nomina agentis declinati al femminile rappresenta una scelta individuale che ha delle ricadute potenzialmente non indifferenti sulla progressione dell’emancipazione femminile nella nostra società. L’utilizzo del linguaggio di genere risulta essere un alleato irrinunciabile nella battaglia per l’eliminazione della violenza contro le donne e sarebbe un vero peccato se il Senato della Repubblica rimanesse arretrato in posizioni del tutto anacronistiche, concludono i firmatari e le firmatarie auspicando un intervento da parte del Presidente del Senato.”

Si allega il testo delle lettera

Roma, 15 dicembre 2023

On.le Sen. Ignazio La Russa

Presidente del

Senato della Repubblica

Signor Presidente,

Le scriviamo appellandoci alla Sua sensibilità affinché nell’ambito dei lavori in Aula e nelle Commissioni, venga sempre garantito il rispetto del linguaggio di genere e più nello specifico, venga riconosciuto il diritto di ogni senatrice ad essere chiamata, per l’appunto, “senatrice” e non “senatore”.

Lungi dall’essere una questione meramente formale, la lingua che usiamo veicola non solo significati ma anche valori e giudizi culturali che spesso possono rafforzare le stereotipizzazioni. Il rifiuto di figure istituzionali quali i Presidenti di Commissione, ad usare la desinenza femminile – specie ove richiesto esplicitamente dall’interessata – risulta essere, oltre che sgradevole, del tutto fuori dal tempo.

Da oltre 10 anni l’Accademia della Crusca ribadisce l’opportunità di usare il genere grammaticale femminile per indicare ruoli istituzionali (la ministra, la presidente, l’assessora, la senatrice, la deputata ecc.) e professioni alle quali l’accesso è normale per le donne solo da qualche decennio (chirurga, avvocata o avvocatessa, architetta, magistrata ecc.) così come del resto è avvenuto per mestieri e professioni tradizionali (infermiera, maestra, operaia, attrice ecc.). La decisione o il rifiuto di usare i nomina agentis declinati al femminile rappresenta una scelta individuale che ha delle ricadute potenzialmente non indifferenti sulla progressione dell’emancipazione femminile nellanostra società: ciò che viene nominato, infatti, acquisisce maggiore consistenza, oltre che visibilità, mentre tutto quello che non viene appellato con precisione rimane, in qualche modo, meno visibile, se non altro perché non se ne può parlare.

L’utilizzo del linguaggio di genere risulta quindi essere un alleato irrinunciabile nella battaglia comune per l’eliminazione della violenza contro le donne e sarebbe un vero peccato se il Senato della Repubblica rimanesse arretrato in posizioni del tutto anacronistiche.

Tutto ciò premesso, nell’auspicio di un Suo intervento in tal senso, voglia gradire i nostri saluti.

Aurora Floridia

Ilaria Cucchi

Alessandro Alfieri

Vincenza Aloisio

Lorenzo Basso

Alfredo Bazoli

Dolores Bevilacqua

Anna Bilotti

Francesco Boccia

Enrico Borghi

Susanna Camusso

Pier Ferdinando Casini

Maria Domenica Castellone

Francesco Castiello

Roberto Cataldi

Andrea Crisanti

Marco Croatti

Concetta Damante

Peppe De Cristofaro

Cecilia D’Elia

Graziano Del Rio

Raffaele De Rosa

Gabriella Di Girolamo

Michele Fina

Barbara Floridia

Silvio Franceschelli

Dario Franceschini

Annamaria Furlan

Francesco Giacobbe

Andrea Giorgis

Barbara Guidolin

Nicola Irto

Francesca La Marca

Ettore Antonio Licheri

Sabrina Licheri

Marco Lombardo

Ada Lopreiato

Pietro Lorefice

Beatrice Lorenzin

Alberto Losacco

Alessandra Maiorino

Simona Malpezzi

Tino Magni

Daniele Manca

Andrea Martella

Bruno Marton

Orfeo Mazzella

Marco Meloni

Franco Mirabelli

Antonio Misiani

Dafne Musolino

Gisella Naturale

Luigi Nave

Antonio Nicita

Dario Parrini

Pietro Patton

Stefano Patuanelli

Luca Pirondini

Elisa Pirro

Vincenza Rando

Tatjana Rojc

Anna Rossomando

Daniela Sbrollini

Ivan Scalfarotto

Roberto Maria Ferdinando Scarpinato

Filippo Sensi

Elena Sironi

Cristina Tajani

Antonio Trevisi

Mario Turco

Julia Unterberger

Valeria Valente

Francesco Verducci

Walter Verini

Ylenia Zambito

Sandra Zampa

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COP 28 – AURORA FLORIDIA (AVS): “ACCORDO STORICO SULLE FONTI FOSSILI, IL GOVERNO MELONI COLGA IL VENTO DEL CAMBIAMENTO”

“Un accordo che va finalmente nella giusta direzione e che dimostra senso di responsabilità da parte di ben 196 paesi, che sono riusciti con coraggio a trovare una sintesi per una giusta transizione ecologica. Per la prima volta nella storia, una Cop sul clima indica l’inizio dell’uscita da tutte le fonti fossili entro il 2030. Adesso è il momento di agire e di mettere a terra gli impegni presi, vincolandoli nelle politiche dei singoli governi. Dall’Esecutivo Meloni, che fino ad ora ha frenato le politiche green, ci aspettiamo un rapido cambio di passo e che colga il vento del cambiamento. Non si faccia più resistenza e si realizzino le enormi opportunità di sviluppo economico e lavorativo, finanziando le fonti rinnovabili, la ricerca per una giusta sostenibilità, e si esca da questa paralisi. È ora di accelerare l’utilizzo di tecnologie rinnovabili, disponibili e già mature e si smetta di giocare con improbabili soluzioni, che ad oggi sono ancora pura fantascienza.”

Lo afferma la senatrice dell’Alleanza Verdi e Sinistra Aurora Floridia, che con una delegazione di deputati e senatori e del Consiglio d’Europa ha partecipato nei giorni scorsi alla 28esima Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici a Dubai.

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COP 28 – AURORA FLORIDIA (AVS): “SULLO STOP ALLE FONTI FOSSILI, LA POSIZIONE DI PICHETTO FRATIN È PILATESCA. L’ITALIA È ISOLATA IN EUROPA”

“L’esito della Cop 28 rischia di diventare solo una irresponsabile operazione di greenwashing. Sintomatica è la proposta di utilizzare i sistemi di cattura e stoccaggio dell’anidride carbonica come escamotage per continuare a utilizzare le fonti fossili. In tutto questo dibattito, ciò che preoccupa è la posizione pilatesca del governo italiano. Il Ministro dell’Ambiente Pichetto Fratin non sta sostenendo la battaglia dell’Unione Europea per l’uscita, seppur graduale, da petrolio e gas. Dal ministro giungono sempre e solo parole vuote e di circostanza sulla necessità di una vera transizione ecologica.  Anche perché il governo Meloni in Italia sta facendo tutt’altro. Continua a puntare sul gas con il Piano Mattei, non investe in modo deciso sulle energie rinnovabili e in Legge di Bilancio ha addirittura tagliato il fondo per il clima. Di questo passo, l’Italia resterà sempre più isolata in Europa e all’angolo sulla transizione ecologica.”

Lo afferma la senatrice dell’Alleanza Verdi e Sinistra Aurora Floridia, componente della commissione Ambiente di Palazzo Madama.

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COP 28 – AURORA FLORIDIA (AVS): “LO STOP AI FOSSILI RESTA UN’ILLUSIONE”

“È grave che la necessaria ambizione per raggiungere la ‘carbon neutrality’ entro il 2050 sia stata ridimensionata nella nuova bozza di accordo del testo finale della Cop 28. Cancellare la parola ‘uscita’ dai combustibili fossili equivale a dire che la Cop28 è stato un fallimento. Lo stop definitivo a petrolio, gas e carbone resta ancora un’illusione.”

Lo afferma la senatrice dell’Alleanza Verdi e Sinistra Aurora Floridia, che con una delegazione di deputati e senatori e del Consiglio d’Europa ha partecipato nei giorni scorsi alla 28esima Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici a Dubai.

“È intollerabile che pochi Paesi tengano in balia le sorti del nostro pianeta. Impegnarsi solo a ridurre i combustibili fossili sul fronte del consumo e della produzione in modo ‘equo’ e ‘ordinato’ con i vari distinguo, non ci farà raggiungere in tempi certi gli obiettivi di decarbonizzazione . C’è ancora tempo per negoziare, ci auguriamo che questa bozza venga modificata per il bene delle generazioni future.”

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MILANO CORTINA – AURORA FLORIDIA (AVS): “SULLA PISTA DA BOB GIOCO DELLE TRE CARTE, ABODI DECIDA, VA GARANTITA ANCHE LA SICUREZZA DEGLI ATLETI”

“Sulla pista da bob per i Giochi olimpici invernali 2026, continua il gioco delle tre carte. Dopo mesi e mesi, si decide di nuovo di non decidere, così da non scontentare né Salvini, né Tajani, rispettivamente tifosi per Cortina e Cesana. L’unica certezza invece sono le perplessità del Cio e l’assenza di una soluzione ambientalmente e finanziariamente sostenibile in Italia. Rinviare la decisione preoccupa e incide ora anche sul fattore sicurezza degli atleti, che devono essere messi nelle condizioni di testare in tempo la pista. L’unica alternativa fattibile resta l’estero, ma ci vuole coraggio ad ammetterlo e il Ministro dello sport Abodi temporeggia. Intanto il nostro Paese continua a fare una pessima figura, reiterata nel tempo.”
 Lo afferma la senatrice di Alleanza Verdi e Sinistra Aurora Floridia Roma.
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COP 28 – AURORA FLORIDIA (AVS): “A DUBAI PER UN MONDO PIU’ SOSTENIBILE, CON IL GOVERNO MELONI LE POLITICHE GREEN SONO AL PALO”

“Da domani sarò a Dubai con una delegazione di deputati e senatori e del Consiglio d’Europa per partecipare alla 28esima Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici. La COP di Dubai deve essere l’occasione da non perdere per avviare politiche verso una neutralità climatica non più rinviabile e l’occasione per avviare nuove politiche verso la diminuzione dell’uso dei combustibili fossili e per finanziare la transizione energetica. Questa è ‘la conditio sine qua non’ per garantire un futuro migliore alle giovani generazioni. Purtroppo, il governo Meloni fino ad ora ha fatto tutt’altro. Il percorso di decarbonizzazione in Italia è rallentato dal taglio in manovra del Fondo Italiano per il clima, la finanziaria non finanzia l’ambiente, si continua ad investire sulle fonti fossili e dal Pnrr vengono tagliati i fondi per il dissesto idrogeologico. Con il Governo Meloni le politiche green sono al palo.”

Lo afferma la senatrice dell’Alleanza Verdi e Sinistra Aurora Floridia.

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CARNE COLTIVATA – AURORA FLORIDIA (AVS): “FERMATA L’ARROGANZA E LA MIOPIA DEL GOVERNO, SERVE UNA VALUTAZIONE UE”

“Come volevasi dimostrare, i nodi vengono al pettine: il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, non firma il ddl sulla carne coltivata, perché si rischia una procedura di infrazione. Come Alleanza Verdi e Sinistra, fin dall’inizio, abbiamo evidenziato le tante criticità di questo provvedimento che, oltre ad essere di pura propaganda, è di dubbia costituzionalità ed espone il nostro Paese a un sicuro contenzioso con l’Unione europea. Non si può vietare il commercio di un prodotto che è di competenza della Ue. Escludere anche la possibilità di fare ricerca sulla carne coltivata è una scelta assolutamente miope, sia per motivi ambientali che economici. Gli allevamenti intensivi impattano gravemente sull’ambiente, sull’utilizzo di suolo e sull’aria con le emissioni di gas serra e la carne coltivata può essere, dopo i dovuti studi, una valida alternativa, anche per sconfiggere la fame del mondo. Insomma, questa volta l’arroganza del governo Meloni, che non vuole mai confrontarsi con le opposizioni, è stata fermata.”
Lo ha affermato la senatrice dell’Alleanza Verdi e Sinistra, Aurora Floridia.
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NUCLEARE – AURORA FLORIDIA (AVS): “UNA FOLLIA LE AUTOCANDIDATURE PER I SITI DI SCORIE NUCLEARI” “

“In un Paese, in cui lo smaltimento dei rifiuti prodotti dai cittadini non solo è complicato ma anche carente, figuriamoci quelli nucleari. È molto pericolosa la norma del decreto legge Energia che consente a tutti gli enti locali italiani di autocandidarsi per ospitare il Deposito Nazionale dei rifiuti nucleari, anche a quelli non inclusi nella Carta nazionale delle aree idonee (Cnai). Non solo il governo sceglie la costosa energia nucleare, ma per raggiungere l’obiettivo non si cura neanche dell’idoneità del luogo dove dovrebbero essere stoccate le scorie. Un vero e proprio colpo di mano ai danni dell’ambiente e della salute. Pura follia.”
Lo afferma la senatrice dell’Alleanza Verdi e Sinistra Aurora Floridia
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