“I risultati diffusi oggi dalla Fondazione Gimbe sulla mancanza di medici di base in Lombardia ci dicono che il modello che finora ha portato avanti il centrodestra in Lombardia e che ora vorrebbero esportare a livello nazionale non funziona. In Lombardia mancano oltre 1000 medici su un totale italiano di circa 2900 medici mancanti. Una situazione gravissima che mette a rischio la popolazione impossibilitata ad accedere alle prime cure di base e ad un’assistenza di qualità. Il rischio che l’autonomia differenziata fortemente voluta dalla Lega e dal governatore Fontana accrescerà il divario e le diseguaglianze. La regione Lombardia deve indicare al più presto le zone carenti di assistenza primaria e intervenire al fine di garantire a tutti i cittadini non solo il rapporto ottimale previsto di un medico ogni mille abitanti residenti, ma anche la vicinanza degli studi medici in modo che siano accessibili anche a persone anziane o con ridotta mobilità. Come ci ha insegnato la pandemia da Covid, la medicina territoriale è un elemento preziosissimo.”
Lo afferma il senatore Lombardo dell’Alleanza Verdi e Sinistra Tino Magni