“Quando serviva il Governo a Caivano non c’è andato, mentre non ha perso tempo quando è stato il momento dell’ennesima tragedia, per l’ennesima passerella e per varare l’ennesimo decreto di dubbia costituzionalità. Il Dl Caivano esprime una concezione totalmente sbagliata di Paese: il carcere come soluzione a tutti i problemi, anche per i minori. Anche se la storia in questi anni ha dimostrato che l’aumento delle pene non è efficace come deterrente per contrastare i fenomeni criminali. Nella filosofia di questo decreto le risposte sono solo repressive e punitive mentre mancano quelle educative e preventive, culturali. Le misure sanzionatorie si sprecano, col risultato che questo provvedimento aggraverà il sistema penale minorile. Alleanza Verdi e Sinistra è in totale dissenso con la filosofia di questo provvedimento totalmente sbilanciato verso un approccio totalmente securitario e vota No alla fiducia.”
Lo ha affermato il capogruppo di Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto di Palazzo Madama
“Nessuno nega che per contrastare la criminalità servano anche gli strumenti più tipici dell’azione penale o che non si debba far sentire la presenza dello Stato, prosegue De Cristofaro. Noi crediamo che servano la legge, i magistrati, le forze dell’ordine, ma crediamo anche che lo Stato non può essere solo repressione. Per noi lo Stato è anche la scuola, il lavoro, il tempo pieno, gli spazi sociali, lo sport, gli asili nido e per questo serve soprattutto un equilibrio che in questo provvedimento manca. Il decreto Caivano invece sceglie l’azione penale come unica risposta al disagio minorile. L’idea di sicurezza della destra è anche aumentare la pena minima per la detenzione di droghe leggere. Non mi aspetto da questo governo la legalizzazione delle droghe leggere, ma questa misura viene adottata in tanti paesi del mondo dove a governare sono proprio le destre, evidentemente meno oscurantiste di quella italiana. Norme penali più rigide, che riguardano tutto il territorio nazionale, nella speranza che una condanna funzioni come deterrente. Una risposta securitaria ad un profondissimo disagio che ha radici nelle condizioni di vita, educativa e di un contesto sociale che spesso è degradato e segnato da una disuguaglianza strutturale, che lo scellerato progetto di legge sull’autonomia differenziata accentuerà.”