“Lesioni da botte alla testa, al volto, sul corpo e con la milza spappolata. Così è arrivato un detenuto dal carcere di Venezia a quello di Verona. E dopo una settimana in terapia intensiva, al suo risveglio ha denunciato il pestaggio da parte degli agenti del penitenziario Santa Maria Maggiore di Venezia. Una cosa gravissima, al limite della tortura. Le carceri dovrebbero essere luoghi rieducativi, non certo un luogo dove usare tortura. Ma purtroppo non è così. Se mai ce ne fosse bisogno, questa è l’ennesima dimostrazione dell’importanza di aver approvato una legge, nel 2017, che punisse la tortura e, che ora non deve essere toccata. Antigone ha fotografato una realtà inquietante: 13 i procedimenti e i processi per presunte violenze e torture avvenute negli istituti di pena di Ivrea, Modena, Viterbo, Monza, Torino, San Gimignano, Santa Maria Capua a Vetere, Palermo, Nuoro, Bari e Salerno. Un giro d’Italia di violenze e torture non degno di un Paese civile. La famiglia del giovane ora chiede giustizia e verità e mi auguro che la procura chiarisca come sia potuto accadere un fatto simile al Santa Maria Maggiore, e individui i responsabili. Il ministro della Giustizia Nordio faccia chiarezza e intervenga immediatamente.”
Lo afferma la senatrice dell’Alleanza Verdi e Sinistra Ilaria Cucchi.