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FASCISMO – MAGNI (AVS): “RITIRARE DALLA COMPETIZIONE ELETTORALE LA CANDIDATA CON IL TATUAGGIO ‘SIEG HEIL’, SCIOGLIERE LE ORGANIZZAZIONI FASCISTE”

“Si moltiplicano i casi di candidati della destra alle prossime amministrative che si rifanno al fascismo. L’ultima è Marialuisa Panara, candidata della Lista Civica alle prossime elezioni comunali di Lonate Pozzolo (VA) nella lista di centrodestra LeAli, lista promossa da FdI, Lega, FI e Udc, a sostegno della candidata leghista Elena Carraro, ha pubblicato sui social la foto di un suo tatuaggio con la scritta ‘Sieg Heil’, il saluto alla vittoria della Germania nazista. Inoltre, sempre sui social, ha inneggiato a vari cortei neofascisti e pubblicizzato le serate del circolo di Casapound di Varese. Nessuno dei partiti che promuovono la lista ha qualcosa da dire? Vista la gravità sarebbe necessario sospenderla dalla competizione elettorale.”

Lo afferma il sentore dell’Alleanza Verdi e Sinistra Tino Magni.

“Qualche giorno fa in Senato abbiamo chiesto al Ministro dell’Interno Piantedosi il perché non si sia dato seguito agli impegni assunti dal precedente Governo sull’applicazione delle disposizioni costituzionali e di legge vigenti, intervenendo per sciogliere i partiti, i movimenti e le organizzazioni di matrice fascista attive nel nostro Paese. Ovviamente la risposta è stata: niente. Il governo Meloni non ha nessuna intenzione di sciogliere le organizzazioni che si rifanno al fascismo, anche perché è un potenziale bacino di voti. Noi continueremo a chiedere il rispetto dei valori dell’antifascismo, su cui si fonda la Costituzione e la nostra democrazia, e a chiedere con forza lo scioglimento delle organizzazioni che si rifanno al fascismo.”

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LAVORO – MAGNI (AVS): “PRIMO INCONTRO DELLE OPPOSIZIONI PER UNA POSIZIONE COMUNE SUL LAVORO E SUL SALARIO MINIMO”

“Oggi con i colleghi delle opposizioni ci siamo incontrati e abbiamo iniziato a discutere per una posizione comune sui progetti di legge presentati in Parlamento sul salario minimo e più in generale su come far ritornare il lavoro in cima all’agenda della politica. Un primo incontro, cui hanno partecipato anche le organizzazioni sindacali, che sarà seguito da altri momenti di confronto unitario. Non si può più aspettare: nel nostro Paese ci sono oltre 4 milioni di persone che non possono continuare a vivere con un lavoro da 3 euro all’ora. Il decreto propaganda del governo non si occupa e non risolve i problemi del lavoro perché non affronta le condizioni di chi vive da precario, di chi è povero pur avendo un lavoro ma colpisce proprio i lavoratori più deboli, i precari, condannandoli ad una eterna precarietà. Tutti gli italiani, e non solo i giovani, ormai non riescono neanche più a sognarlo un lavoro stabile, ma vorrebbero un impiego degno, non soggetto a continui ricatti. Serve una battaglia comune delle opposizioni.”

Lo afferma il senatore dell’Alleanza Verdi e Sinistra Tino Magni, componente della commissione Lavoro di Palazzo Madama.

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DL LAVORO – MAGNI (AVS): “LO SCONTO DELLE SANZIONI PER I MANCATI VERSAMENTI, È UN REGALO DEL GOVERNO ALLE IMPRESE A DISCAPITO DEI LAVORATORI”

“Dal governo ennesimo regalo alle imprese. L’ormai famoso decreto primo maggio, solo annunciato e mai presentato alle camere, tra le tante cose che non vanno contiene anche un nuovo regalo alle imprese: sconto sulle sanzioni per chi non versa i contributi previdenziali sotto i 10.000 euro. Un pessimo segnale che lascia chiaramente intendere che è più conveniente non pagare che cercare di rimanere in regola con i versamenti.”

Lo afferma il senatore dell’Alleanza Verdi e Sinistra Tino Magni.

“Il pagamento dei contributi Inps dei lavoratori dipendenti da parte delle imprese è un dispositivo importante che permette ai lavoratori di poter accumulare il necessario per avere poi una pensione, prosegue Magni. Quello fatto dal governo è un chiaro favore a quel mondo che da sempre costituisce una delle colonne principali dei sostenitori del centrodestra. Peccato che questo accada a discapito dei lavoratori. In Parlamento presenteremo degli emendamenti che modificano questa norma sbagliata.”

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FASCISMO – MAGNI (AVS): “A DONGO PER RIBADIRE IL CARATTERE ANTIFASCISTA DELLA COSTITUZIONE”

“Oggi a Dongo insieme all’Anpi per ribadire il carattere antifascista dell’Italia repubblicana. Nei giorni scorsi abbiamo chiesto al Ministro dell’Interno Piantedosi cosa ha fatto il governo Meloni per sciogliere le organizzazioni neofasciste. La risposta è stata: niente. Il governo Meloni non ha nessuna intenzione di sciogliere le organizzazioni che si rifanno al fascismo. Noi continueremo a presidiare affinché i valori dell’antifascismo, cardini sui quali è fondata la Costituzione e la nostra democrazia, prevalgano sulle nostalgie neofasciste e di destra.”

Lo afferma dal presidio antifascista di Dongo il senatore dell’Alleanza Verdi e Sinistra Tino Magni.

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FASCISMO – MAGNI (AVS): “NO ALLA MANIFESTAZIONE FASCISTA DI DONGO. INTERROGAZIONE AL MINISTRO DELL’INTERNO”

“Ogni anno, da anni, a Dongo sul lago di Como, in prossimità dell’anniversario della Liberazione e del giorno della fucilazione di Mussolini si radunano in forma organizzata centinaia di militanti dell’estrema destra in camicia nera per commemorare con riti e cortei l’esecuzione di Mussolini. Quest’anno la manifestazione si svolgerà domenica 7 maggio prossimo e le forze antifasciste e l’Anpi locale hanno organizzato un presidio in contemporanea con il raduno fascista. Da diversi anni l’Italia sta conoscendo un riemergere di movimenti di ispirazione fascista, inquietante e intollerabile. Le iniziative promosse da organizzazioni neofasciste e neonaziste, oltre ad offendere la coscienza civile e democratica dell’Italia, la memoria comune e i valori fondamentali della Costituzione, rappresentano un fattore di grave turbamento per l’ordine pubblico in tutto il Paese. Ho presentato un’interrogazione al Ministro dell’Interno Piantedosi per chiedere se sia a conoscenza dell’iniziativa di Dongo e quali iniziative intenda assumere per impedire questo raduno fascista. Ho chiesto inoltre quali iniziative urgenti il Ministro intenda assumere per contrastare efficacemente la diffusione di idee violente e razziste da parte dei gruppi neofascisti e neonazisti. Domani al Question time al Senato chiederemo a Piantedosi notizie sullo scioglimento delle organizzazioni fasciste.”

Lo afferma il senatore dell’Alleanza Verdi e Sinistra Tino Magni.

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DL LAVORO – MAGNI (AVS): “MANCA ANCORA IL TESTO, DA MELONI SOLO PROPAGANDA”

“Il testo ufficiale del Decreto Lavoro approvato con grande enfasi mediatica dal governo Meloni il primo maggio scorso non c’è. Non è stato ancora pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale e non è stato portato in Parlamento. Mi chiedo allora quale fosse l’urgenza di fare un decreto sul lavoro il primo maggio, una data di lotta e mobilitazione dei lavoratori, visto che ancora oggi non ne conosciamo il contenuto, se non attraverso le bozze circolate sui giornali. L’unica vera emergenza evidentemente era quella della propaganda. Ma non è il momento della propaganda è il momento per la destra di governare, se lo sa fare.”

Lo afferma il senatore dell’Alleanza Verdi e Sinistra Tino Magni.

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INFLAZIONE – MAGNI (AVS): “L’INFLAZIONE AUMENTA, MENTRE GLI STIPENDI SONO FERMI AL PALO”

“I nuovi dati sull’inflazione sono allarmanti. L’aumento dello 0,5% su base mensile e dell’8,3% su base annua certificano un incremento che avrà ripercussioni sulle tasche degli italiani. Il calo dell’inflazione registrato negli ultimi due mesi era un’illusione ottica dovuta al ribasso delle bollette di luce e gas. Aumento dell’inflazione uguale ad aumento dei prezzi mentre i salari dei cittadini restano invece fermi al palo. Il governo Meloni deve intervenire sui prezzi come gli alimentari o il carrello della spesa, che continuano a registrare un’inflazione a due cifre, e sui salari fermi ormai da anni.”

Lo afferma il senatore dell’Alleanza Verdi e Sinistra Tino Magni, componente della commissione Bilancio di Palazzo Madama.

“Il decreto lavoro appena varato dal governo, a fronte di poco più che una mancetta per i redditi più bassi, non affronta la questione della rivalutazione salariale, non aumenta gli stipendi e crea nuove forme di precariato con la liberalizzazione dei contratti a termine e i voucher. L’emergenza aumento prezzi non è affatto superata. Le fasce più deboli pagheranno il costo più alto e i ceti medio-bassi non potranno sostenere a lungo un tale disagio. La riduzione del potere d’acquisto dovuta ad una crescita dei prezzi al consumo costringerà le famiglie ad una riduzione dei consumi. Sarebbe utile che il governo proponesse un decreto anti inflazione con misure concrete per calmierare i listini, a partire dal taglio dell’Iva su alimentari e generi di prima necessità, e che introduca un meccanismo simile a quelli introdotti dal CCNL dei Metalmeccanici che consentono di compensare parzialmente gli effetti dell’inflazione con un aumento proporzionale del salario. Altro che prudenza e pragmatismo, ci vuole coraggio per affrontare i tanti problemi del Paese.”

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PNRR – MAGNI (AVS): “FITTO SI ARRAMPICA SUGLI SPECCHI, LA DIFFICOLTA’ A SPENDERE I SOLDI UE È RESPONSABILITA’ DEL GOVERNO MELONI”

“Ci saremmo aspettati dal ministro Fitto un’operazione di verità. E invece il ministro Fitto si è arrampicato sugli specchi, non ha risposto sul fatto se saremo in grado di spendere tutti i soldi dell’Europa o no. Non serve alzare la voce con l’Unione Europea, serve lavorare per mettere a terra i progetti. Dal ministro Fitto tante buone intenzioni ma nessuna risposta sui progetti. La responsabilità delle difficoltà ad utilizzare tutte le risorse del Pnrr stanno tutte in capo alla maggioranza. Oggi ci saremmo aspettati da Fitto una relazione sugli interventi possibili e quelli che il governo ritiene di difficile realizzazione. Come ci saremmo aspettati possibili soluzioni. Invece nulla di tutto questo. Ci aspettavamo la verità non le solite scuse.”

Lo afferma in Aula a Palazzo Madama il senatore dell’Alleanza Verdi e Sinistra Tino Magni, componente della commissione Bilancio.

“Il Pnrr è un’occasione storica per modernizzare il nostro paese a partire dalla scuola, la sanità, le infrastrutture e per ridurre le disuguaglianze e se questo non avverrà la colpa sarà solo ed esclusivamente del governo Meloni. Sul Piano Asili nido e scuole dell’infanzia nonostante le proroghe chieste ancora non sono stati recuperati i ritardi. Lo stesso vale per la transizione energetica al punto che il governo ha chiesto aiuto alle aziende di Stato a cui dirotterà una serie di fondi e sulle comunità energetiche il buio. Il più grande piano di investimenti dal dopoguerra ad oggi non può essere sprecato perché l’Italia è guidata da un governo incapace e inadeguato ad affrontare le sfide del futuro, conclude Magni.”

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MIGRANTI – MAGNI (AVS): “L’INVASIONE NON ESISTE”

“Con questo provvedimento il Governo Meloni creerà più clandestini. A parole sono per risolvere il problema ma poi in pratica hanno bisogno di costruire la clandestinità per gridare al pericolo sociale, all’invasione. Invasione che non esiste, anche perché alla protezione speciale accedono circa 10 mila persone ogni anno non un milione. 10 mila persone che nel frattempo hanno iniziato percorsi lavorativi o si sono ricongiunti con i loro familiari e che dopo l’approvazione definitiva di questa legge si ritroveranno dall’oggi al domani clandestini. Al netto della becera propaganda tutti gli operatori economici e gli imprenditori ci dicono che i migranti rappresentano una risorsa, saranno quelli che domani pagheranno lo stato sociale del nostro Paese. I cinque milioni e mezzo di stranieri nel nostro Paese svolgono dei lavori precisi: accudiscono i nostri anziani, offrono servizi alle persone disabili, fanno i lavori più umili. Sono persone con diritti, doveri e dignità di vivere nel nostro Paese. Invece per la destra sono flussi da contrastare.”

Così il senatore dell’Alleanza Verdi e Sinistra Tino Magni, in Aula a Palazzo Madama durante la discussione generale del DL migranti.

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DEF – MAGNI (AVS): “INADEGUATO, UNA SCATOLA VUOTA. MANCA UN’IDEA PER LO SVILUPPO DI QUESTO PAESE”

“Gli impegni assunti dal governo in campagna elettorale sono stati tutti disattesi. Il Documento di economia e finanza risulta una scatola vuota, inadeguato, con l’esecutivo totalmente scollegato dal paese reale e dai suoi problemi. Non a caso è bocciato da tutte le sigle sindacali. Il Def dovrebbe avere come obiettivo la crescita economica e sociale e invece con quello presentato dal governo Meloni si torna agli anni dell’austerity. Manca la visione di Paese, la direzione da prendere per uscire dalla crisi.”

Lo afferma il senatore Tino Magni dell’Alleanza Verdi e Sinistra, in seguito alle audizioni sul Def nelle Commissioni bilancio congiunte di Camera e Senato.

“Nel Def mancano tutti gli interventi necessari alla coesione sociale, a partire dal contrasto alla povertà e alla disuguaglianza, e alla crescita del Paese, prosegue Magni. Non c’è nulla a sostegno dei redditi di lavoratori e pensionati che continuano a perdere potere d’acquisto con un’inflazione a due cifre e gli aumenti di tutti i generi di prima necessità. Zero sugli extraprofitti delle aziende, zero per quanto riguarda la sicurezza sui luoghi di lavoro, zero sulla sanità pubblica, come se gli anni della pandemia non avessero insegnato nulla. Zero sulla linea per gestire la transizione ecologica industriale, niente sulla lotta all’evasione fiscale e per un fisco realmente equo. Il primo Def della Meloni è un’occasione mancata che non aiuta il Paese ad agganciare la sfida della ripartenza e per una crescita della nostra economia.”

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