All Posts Tagged: Tino Magni

MANOVRA – MAGNI (AVS): “L’EMENDAMENTO DEL GOVERNO SCIPPA I FONDI AL SUD”

“Il nuovo emendamento del governo scippa i fondi al sud. Il governo toglie due miliardi e trecento milioni di euro dal fondo sociale di coesione per finanziare la costruzione del ponte sullo Stretto di Messina. Per esaudire la folle idea di Salvini la Meloni penalizza il mezzogiorno. Una cosa gravissima.”

Lo afferma il senatore dell’Alleanza Verdi e Sinistra Tino Magni, componente della commissione Bilancio di Palazzo Madama.

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MANOVRA – MAGNI (AVS): “RITARDI E CONFUSIONE METTONO IN DIFFICOLTA’ L’ITALIA”

“L’imbarazzante ritardo e confusione del governo e della maggioranza sulla manovra rischiano di mettere in seria difficoltà il Paese. La commissione Bilancio del Senato non ha ancora iniziato a lavorare perché in attesa delle ulteriori proposte di modifica del governo. Erano pronti dicevano, in realtà questo è un governo senza una reale strategia per l’Italia e gli italiani. Tagliano i fondi per i migranti e li usano per il comparto sicurezza, modificano il Pnrr penalizzando gli interventi dei Comuni sulle periferie, penalizzano giovani e donne, usano la mannaia sulle uscite pensionistiche per fare cassa per poi correggere peggiorando la proposta iniziale. I sindacati sono sul piede di guerra e la crisi economica non accenna a diminuire. Una vera e propria maionese impazzita sulla pelle degli italiani.”

Lo afferma il senatore dell’Alleanza Verdi e Sinistra Tino Magni, componente della commissione Bilancio di Palazzo Madama.

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DL ANTICIPI – MAGNI (AVS): “DESTRA RASSEGNATA ALLA STAGNAZIONE. MANCANO I SOLDI PER GLI ITALIANI MA NON PER I POTERI FORTI”

“Il nostro Paese ha urgente bisogno di misure in favore della crescita e dello sviluppo. Ancora una volta però votiamo l’ennesimo decreto, da 24 articoli oggi ne approviamo 42, assolutamente insufficiente, troppo debole, troppo settoriale e poco incisivo. Un decreto arretrato, che ci porta indietro e non in avanti, tranne che per gli interessi ad personam, come l’emendamento del senatore Lotito, un vero e proprio condono fiscale. Mancano sempre le risorse per i lavoratori, per la sanità pubblica, per le pensioni, per aumentare i salari ma, quando si tratta di favorire i poteri forti, i soldi si trovano sempre. La destra, sempre più divisa e pasticciona, è rassegnata alla stagnazione, e non fa nulla per invertire la rotta. La maggioranza è impegnata più a ricordare all’opposizione che hanno vinto le elezioni e che governano invece di governare veramente. Alleanza Verdi e Sinistra vota No a questo provvedimento perché manca una prospettiva che guarda al futuro.”

Lo afferma il senatore dell’Alleanza Verdi e Sinistra Tino Magni, componente della Commissione Bilancio di Palazzo Madama.

“Abbiamo cercato di migliorare, di modificare, di correggere inutilmente questo decreto. Alleanza Verdi e Sinistra ha presentato emendamenti con costi limitati che, per esempio, potevano risolvere il problema dei lavoratori dello spettacolo della Pa, ma sono stati bocciati. Dal governo e dalla maggioranza non solo chiusura totale ai nostri emendamenti ma chiusura totale per le donne, i giovani e le fragilità. Una cosa mai vista prima, e un pessimo precedente per la discussione della legge di Bilancio. Alleanza Verdi e Sinistra continuerà a battersi, in Parlamento e nel Paese, per invertire la rotta con misure realmente necessarie ai cittadini, agli enti locali, agli organismi del terzo settore e alle imprese.”

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EX ILVA – MAGNI (AVS): “IL GOVERNO OSTAGGIO DI ANCELORMITTAL, LO STATO RIPRENDA IL CONTROLLO. URSO VENGA IN SENATO A RIFERIRE SULLE ACCIAIERIE D’ITALIA”

“La situazione dell’ex Ilva è al collasso. Il governo è ostaggio di ArcelorMittal e continua a tergiversare. Mittal non ha nessuna intenzione di investire sull’ex Ilva, continua a gestire gli aiuti statali a proprio piacimento, tiene sotto scacco gli stabilimenti con il blocco della produzione e prende in giro lavoratori e sindacati. Il governo Meloni e il ministro Urso non hanno una politica industriale. La vicenda dell’Ilva è il simbolo del fallimento delle politiche industriali della Meloni. Lo Stato deve riprendere il controllo della produzione dell’acciaio con un intervento forte. Il ministro Urso venga in Senato a riferire urgentemente.”

Lo afferma il senatore dell’Alleanza Verdi e Sinistra Tino Magni.

“Fino ad ora dal governo Meloni solo impegni mancati, anzi con un tratto di penna è stato addirittura cancellato il miliardo previsto nel Pnrr che serviva per la decarbonizzazione. Una debacle per l’ambiente, per la sicurezza dei lavoratori e dei cittadini. Se Acciaierie d’Italia non è in grado di garantire la continuità produttiva si mettono a rischio migliaia di posti di lavoro, gli altri siti del gruppo (Genova e Novi Ligure), l’indotto, il sistema manifatturiero italiano.  Le lavoratrici e i lavoratori, che vivono nell’incertezza del proprio futuro, e la città di Taranto hanno bisogno di risposte urgenti. Ma soprattutto solo la presenza forte dello Stato può garantire il rilancio produttivo dell’acciaio e programmare una seria transizione ecologica e sociale.”

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DL ANTICIPI – MAGNI (AVS): “ANCORA RITARDI, MANCA IL PARERE DELLA COMMISSIONE BILANCIO”

 

“La maggioranza non è in grado di garantire un corretto svolgimento dei lavori parlamentari. Mentre in Aula è terminata la discussione generale sul Decreto Anticipi, la commissione bilancio non ha dato il via libera al testo del decreto per l’Aula perché manca ancora un parere del Mef su un emendamento di maggioranza. Una cosa assurda, per fortuna che erano pronti.”

Lo afferma il senatore dell’Alleanza Verdi e Sinistra Tino Magni, componente della commissione Bilancio di Palazzo Madama.

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OBLIO ONCOLOGICO – MAGNI (AVS): “DIRITTO SACROSANTO, IL PARLAMENTO RIEMPIE UN VUOTO NORMATIVO”

“Questo provvedimento è uno di quegli atti che restituiscono un senso alto del lavoro parlamentare. Il Parlamento finalmente riempie un vuoto normativo e risponde a una questione cruciale che riguarda le discriminazioni insopportabili cui sono sottoposte le persone definitivamente guarite da malattia oncologica: il diritto all’oblio. Un diritto sacrosanto delle persone guarite da un tumore di poter scegliere di non fornire informazioni sulla malattia pregressa anche in determinate circostanze. Un diritto soggettivo necessario, perché ad oggi un malato oncologico ormai guarito può vedersi negare l’accesso ad un mutuo, la stipula di polizze assicurative, l’assunzione a un posto di lavoro e l’adozione di un figlio o di una figlia. Questa legge intende affermare che, dopo una guarigione accertata e definitiva da una patologia oncologica, ogni persona ha il diritto di tornare alla propria vita, senza che questa sia per sempre compromessa sulla base della storia clinica, oltretutto superata. Per questi motivi, dichiaro il voto favorevole del gruppo AVS.”

Lo afferma il senatore dell’Alleanza Verdi e Sinistra Tino Magni.

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MEDIO ORIENTE – “AVS INCONTRA UNRWA. LAVORARE PER UN CESSATE IL FUOCO”

Il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra del Senato Peppe De Cristofaro e il senatore Tino Magni hanno incontrato oggi la direttrice di Unrwa Europa Marta Lorenzo Rodriguez. Nel corso dell’incontro con l’Agenzia delle Nazioni Unite si è fatto un punto sulla situazione umanitaria a Gaza e nella Striscia e sull’attività dell’Agenzia sul campo.

“La situazione a Gaza e nella Striscia è al limite, c’è forte il rischio di epidemie e vanno assolutamente aumentati gli aiuti umanitari e le scorte di carburante. Per fare questo è necessario aprire anche il valico di Karem Abu Salem (Kerem Shalom), ha raccontato la direttrice Europa dell’Unrwa. Come AVS abbiamo ribadito la nostra ferma condanna del brutale attacco di Hamas del 7 ottobre scorso, ma anche la sproporzionata risposta israeliana. Senza per questo mettere in dubbio il diritto ad esistere e a difendersi di Israele. Siamo vicini alle famiglie delle vittime e dei rapiti e sosteniamo gli accordi per il loro rilascio. Ma tutto questo non può giustificare in  nessun modo i brutali bombardamenti e le continue vessazioni a cui è sottoposto da anni il popolo palestinese, che ha diritto al proprio Stato autonomo. La situazione dal punto di vista umanitario è grave e occorre lavorare per un cessate il fuoco duraturo. La soluzione due popoli due Stati, è l’unica possibilità attorno alla quale costruire un percorso di pace. Il vero problema in Medio Oriente è come costruire la pace, non solo fermare la guerra. La violenza non porta alla pace, ma ad altra violenza.”

Lo affermano il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro e il senatore Tino Magni.

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ALITALIA – MAGNI (AVS): “BLOCCARE I LICENZIAMENTI E PROROGARE LA CASSA INTEGRAZIONE”

“Il governo blocchi i 2668 licenziamenti degli ex dipendenti Alitalia e proroghi la cassa integrazione fino alla completa ricollocazione dei lavoratori e delle lavoratrici. Non possono essere i lavoratori a pagare le scelte sbagliate di questi anni. Licenziare non serve mai a rilanciare un’azienda. Per questi lavoratori oltre al danno la beffa: prima la cassa integrazione e ora il licenziamento. La maggioranza e il governo sono stati sordi alle richieste dei lavoratori e delle lavoratrici in lotta per difendere il proprio posto di lavoro. Alleanza Verdi e Sinistra è al fianco dei lavoratori ex Alitalia e continueremo a presentare in Parlamento proposte per difendere il loro posto di lavoro.”

Lo afferma il senatore dell’Alleanza Verdi e Sinistra Tino Magni.

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LAVORO – MAGNI (AVS): “SOSTEGNO ALLO SCIOPERO DEI METALMECCANICI DEL PETROLCHIMICO DI SIRACUSA”

“Sosteniamo le ragioni dello sciopero dei lavoratori metalmeccanici del petrolchimico di Siracusa che oggi hanno organizzato presidi alle portinerie della zona industriale per ottenere migliori condizioni di lavoro, salari più alti e uguali diritti. Da mesi è aperto un confronto con Federmeccanica e Confindustria per superare le discriminazioni salariali fra lavoratori metalmeccanici. Una cosa inaccettabile e una stortura che va sanata. La centralità del lavoro deve tornare ad essere la bussola e non si possono più accettare salari diversi tra i lavoratori. Come AVS porteremo in Parlamento le ragioni dello sciopero e le proposte dei metalmeccanici per il rilancio del settore industriale.”

Lo afferma il senatore dell’Alleanza Verdi e Sinistra del Senato Tino Magni.

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MANOVRA – MAGNI (AVS): “È INIQUA E COLPISCE SEMPRE I SOLITI, DA AVS UNA MANOVRA ALL’INSEGNA DELLA GIUSTIZIA SOCIALE E CLIMATICA”

“La manovra economica della Meloni è iniqua e colpisce sempre i soliti. Lo slogan che non ci sono soldi sufficienti, che la coperta è corta, non regge più. I soldi vanno cercati dove ci sono e non sempre dagli stessi: lavoratori, lavoratrici e pensionati. Al governo è mancato il coraggio per un’inversione di tendenza. Alleanza Verdi e Sinistra ha presentato un pacchetto di emendamenti per una vera e propria manovra all’insegna della giustizia sociale e climatica. Se un anno fa poteva esserci la scusante di un governo che si era appena insediato, adesso non ci sono più alibi, le scelte che vengono fatte dall’esecutivo Meloni indicano un indirizzo politico molto preciso, un’idea di Paese completamente diversa dalla nostra.”

Lo afferma il senatore dell’Alleanza Verdi e Sinistra Tino Magni, componente della commissione Bilancio di Palazzo Madama.

“AVS ha presentato emendamenti per recuperare risorse dove ci sono. Abbiamo immaginato un ampio spettro di coperture per contrastare la crescita della diseguaglianza sociale e per combattere la crisi climatica: dalla riduzione delle spese militari, dalla legalizzazione della cannabis, da una tassa sugli extraprofitti, da una tassa patrimoniale sopra i 5 milioni di euro di reddito e usando i 12 miliardi del Ponte sullo Stretto per interventi sulle infrastrutture. Risorse da investire in un reddito di base universale, per interventi nelle scuole per la casa, le pensioni, la salute e la transizione ecologica. Siamo di fronte alla mortificazione del Parlamento con tempi di discussione molto ristretti, e poi c’è l’unicum nella storia della Repubblica del ‘divieto’ a presentare emendamenti di maggioranza. Così il premierato è già nei fatti. Insomma l’esecutivo sceglie dove posizionarsi: nessuna redistribuzione della ricchezza, nessuna misura per favorire l’indispensabile transizione ecologica.”

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