“L’occupazione manu militari della Rai da parte della destra è impressionante. È urgente cambiare la legge sulla governance del servizio pubblico. Oggi l’azienda è principalmente un territorio di caccia dei partiti, impegnati ad occupare più poltrone possibili. Abbiamo presentato alla Camera e al Senato una proposta di riforma della Rai, frutto di un lungo confronto con associazioni, in particolare MoveOn, e con le organizzazioni sindacali, che ha come obiettivo lo stop alla lottizzazione. La nostra proposta si basa su una governance mista, con conseguente scioglimento della commissione di Vigilanza, e l’introduzione della progressività per il pagamento del canone in base al reddito dei contribuenti. Per la gestione proponiamo il modello duale con accanto al classico consiglio di amministrazione un nuovo soggetto, un ‘consiglio per le garanzie del servizio pubblico’, un consiglio di indirizzo composto di 21 membri, sei nominati tra deputati e senatori e il resto da cittadini, lavoratori, artisti, dalla società civile. Un modo per dare alla Rai una gestione plurale del servizio pubblico e interrompere la catena diretta con la politica. Una proposta che risponde alle critiche della Commissione Ue che nei giorni scorsi aveva rilevato come sia necessaria una maggiore salvaguardia dell’indipendenza editoriale e finanziaria del concessionario pubblico radiotelevisivo. L’Italia ha bisogno di una grande azienda radiotelevisiva che racchiuda interessi pluralisti e che venga sottratta alle grinfie della maggioranza di turno.”
Lo afferma il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto di Palazzo Madama.
“La Rai è la concessionaria del servizio pubblico radiotelevisivo e la sua principale forma di finanziamento è rappresentato dal canone Tv pagato dai cittadini. A loro devono rispondere i vertici aziendali per le scelte che compiono e non alla politica. La mancata messa in onda della trasmissione di Roberto Saviano visto che è già stata registrata e su cui l’azienda ha sostenuto un costo, oltre ai mancati guadagni della raccolta pubblicitaria, potrebbe configurarsi come danno erariale. L’Amministratore delegato della Rai Roberto Sergio riveda la sua scelta e trovi una collocazione alla trasmissione che parla di mafia e legalità.”
Lo afferma il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, componente della Commissione di Vigilanza Rai.
“Apprendiamo con soddisfazione la decisione della Rai di non mandare in onda la striscia quotidiana dell’editorialista di Libero Filippo Facci. I suoi commenti sul caso La Russa Junior erano incompatibili con il servizio pubblico radiotelevisivo. La Rai, la più grande azienda culturale del Paese, deve essere rispettosa dei diritti, delle libertà e della dignità delle donne. Nel prossimo contratto di servizio come Alleanza Verdi e Sinistra proporremo emendamenti per una Rai inclusiva, attenta alle pari opportunità, alla lotta alla violenza di genere e al sessismo. Su Facci ha prevalso il buonsenso.”
Lo afferma il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto del Senato, componente della Commissione parlamentare di Vigilanza Rai.
“Esprimo la solidarietà del gruppo AVS del Senato al giornalista e agli operatori della Rai vittime di una vile aggressione ieri a Lampedusa, mentre documentavano gli ultimi sbarchi di migranti. È inaccettabile il clima di odio che si sta diffondendo nel nostro Paese e che rende il lavoro degli operatori dell’informazione sempre più difficile e pericoloso. Ci auguriamo sia fatta chiarezza su quanto accaduto, per la tutela della libertà di informazione, pilastro di un Paese democratico.”
Lo afferma il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, componente della Vigilanza Rai.
“Da notizie di stampa apprendiamo che nelle bozze in circolazione del prossimo contratto di servizio, documento che definirà gli impegni che la Rai sarà chiamata ad assolvere nei prossimi cinque anni, stipulato con il ministero delle Imprese e del Made in Italy, sarebbe stato cancellato ogni riferimento al giornalismo d’inchiesta, una delle missioni più importanti del servizio pubblico. Mentre sarebbero stati inseriti dal governo riferimenti al made in Italy, alla natalità e alla valorizzazione dei prodotti tipici. Questa sarebbe la nuova Rai a trazione meloniana. Una Rai che smette di indagare su quanto avviene nel paese e nel mondo. Una Rai che non adempie al suo ruolo di servizio pubblico.”
Lo afferma il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto del Senato, componente della commissione di Vigilanza Rai.
“La maggioranza non solo sta occupando tutto l’occupabile ma pensa, attraverso la più grande azienda di contenuti del paese, di proporre agli italiani una narrazione nazional-sovranista tutta incentrata sui valori della famiglia e della genitorialità a cui aggiungono quello della ‘natalità. Senza il giornalismo d’inchiesta e le trasmissioni Rai come Report oggi non sapremmo nulla di quello di cui è accusata la Ministra Santanché, solo per fare un esempio. La maggioranza di destra e la Presidente del Consiglio Meloni preferiscono una Rai asservita al potere di turno capace solo di passare veline utili alla propaganda invece di informare correttamente i cittadini italiani. La Rai non può essere derubricata ad azienda che promuove il Made in Italy in Italia e le eccellenze italiane.”
“I dati dell’osservatorio di Pavia sulla presenza del governo e della maggioranza nei Tg Rai sono da allarme pluralismo. Occupato oltre il 70% degli spazi. La Meloni rispetto ai precedenti governi occupa tutti gli spazi, anche quelli di maggioranza. Una esposizione mediatica senza precedenti che sta mettendo a rischio il pluralismo informativo, uno dei pilastri delle democrazie moderne. Suonano come parole al vento le garanzie fatte in Vigilanza Rai dal nuovo Direttore generale della Rai Rossi sul lavoro fatto per garantire il pluralismo nell’informazione Rai. I dati parlano chiaro: TeleMeloni è già una realtà.”
Lo afferma il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo misto del senato, componente della Vigilanza Rai.
“Da settimane il governo Meloni è impegnato in un lavoro infaticabile nell’accaparrarsi poltrone. Un posto a te, due a me in base al peso e alla forza elettorale dei singoli partiti che lo compongono. E allora con disinvoltura sostituiscono tutti i vertici delle più grandi aziende partecipate dallo Stato, con un giochetto si prendono l’amministratore delegato della Rai con un fedelissimo, tutti i cda possibili e immaginabili. Fagocitano tutto il possibile, avidi di potere e di gestione del potere. Con una disinvoltura tale si sono spartiti, uno a te uno a me, anche i vertici degli apparati di sicurezza che in realtà andrebbero tutelati proprio dalla spartizione in quanto istituzioni di garanzia che garantiscono non solo la sicurezza ma le libertà civili di tutti. E allora via al baratto: la Polizia a me, la Guardia di Finanza a te. Un’idea proprietaria delle Istituzioni del Paese che francamente non si era mai vista prima. Lo chiamano spoils system ma in realtà è il manuale Cencelli.”
Lo afferma il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto del Senato.
“Il governo Meloni è indietro su tutto quello che serve per rispondere alla crisi e ai problemi degli italiani meno che nell’occupazione delle poltrone. Ormai siamo all’approvazione di un decreto ad personam e di decreti che riorganizzano Enti pubblici solo per sostituire i presidenti. Una corsa ad occupare tutto tra Lega e Fratelli d’Italia non senza polemiche. Oltre alle grandi aziende di Stato il duo Meloni-Salvini mette le mani sulla Rai, sull’Inps, sull’Inail. Una vera e propria occupazione di potere che va oltre lo spoils system.”
Lo afferma il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto del Senato.