All Posts Tagged: Governo Meloni

RIDER – MAGNI (AVS): “L’APPROVAZIONE DELLA DIRETTIVA UE È UN PUNTO DI PARTENZA PER DARE MAGGIORI DIRITTI E TUTELE AI LAVORATORI DELLE PIATTAFORME. IL GOVERNO MELONI RECEPISCA AL PIU’ PRESTO”

“Dall’Europa un segnale di giustizia sociale contro la precarietà e i bassi salari. L’approvazione della direttiva sui rider, che migliora le condizioni dei lavoratori delle piattaforme digitali, è una buona notizia, un punto di partenza. Un passo in avanti perché fissa una serie di regole e di paletti in quella che attualmente è una vera e propria giungla per i 28 milioni di occupati censiti nel 2021 dalla Commissione. Con l’applicazione della direttiva sarà introdotto un meccanismo più chiaro e di attento monitoraggio dell’uso degli algoritmi e sarà onere della piattaforma provare la natura autonoma e non subordinata del suo collaboratore.  Da anni si aspettava un riconoscimento per questa categoria di lavoratori da sempre anello debole dal punto di vista dei diritti e delle tutele. Basta lavoratori a cottimo, che per rispettare i tempi di consegna e guadagnare qualche euro in più sono messi in competizione tra di loro e costretti a rinunciare alla propria sicurezza. Infatti, gli incidenti sono all’ordine del giorno. I rider sono lavoratori e devono avere gli stessi diritti dei lavoratori dipendenti. Il governo Meloni si attivi al più presto nel recepimento della direttiva Ue, affinché tutti i lavoratori siano trattati con dignità.”

Lo afferma il senatore dell’Alleanza Verdi e Sinistra Tino Magni.

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MIGRANTI – DE CRISTOFARO (AVS): “È GRAVE CHE LA GUARDIA COSTIERA SI SIA RIFIUTATA DI PORTARE A TERRA IL CORPO DEL MIGRANTE DECEDUTO. INTERROGAZIONE A PIANTEDOSI E SALVINI”

“Sui migranti e sulle navi delle Ong che salvano le vite in mare la disumanità del governo Meloni non conosce confini. Il porto dove far sbarcare i migranti salvati è sempre quello più lontano. Oggi alla Geo Barents, che ha salvato 261 persone la notte scorsa, addirittura hanno assegnato due porti per lo sbarco: Livorno e Genova. Una vera e propria agonia per chi ha rischiato la vita in mare, costretto poi ad interminabili giorni di navigazione prima di poter finalmente toccare terra. È andata anche peggio alla Sea Watch. Non solo sarà costretta ad arrivare fino a Ravenna con 4 giorni di navigazione in più, ma lo dovrà fare con a bordo il corpo di un ragazzo deceduto dopo il salvataggio. E lo dovrà fare, anche se non attrezzata con celle frigorifere o altro, perché la Guardia Costiera, che ha raggiunto la nave umanitaria dopo 9 ore dalla richiesta di soccorso, si è rifiutata di prendere a bordo il corpo del ragazzo morto, come denuncia Sea Watch. Una cosa gravissima sulla quale presenteremo un’interrogazione a Piantedosi e Salvini per chiedere i motivi del ritardo nei soccorsi e di questa scelta crudele.”

Lo afferma il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto di Palazzo Madama.

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EX-ILVA – MAGNI (AVS): “L’ENNESIMA TOPPA, UN GOVERNO SENZA POLITICA INDUSTRIALE. AVS VOTA CONTRO”

“Per l’ex Ilva il Governo non ha alcun serio progetto, e quello del ministro Urso di far diventare lo stabilimento il più sostenibile d’Europa sembra essere più un sogno nel cassetto, di quelli che non si realizzano mai. Oggi votiamo l’ennesimo decreto sull’Ilva, una toppa su una situazione ingarbugliata, tra amministrazioni straordinarie, estese anche alle controllate, aziende dell’indotto sull’orlo del baratro e lavoratori che vivono, da anni, nella precarietà più assoluta. Amministrazione straordinaria utile oggi a garantire la continuità lavorativa e produttiva, ma non il futuro. Il Governo Meloni rattoppa i danni, rinviando le scelte importanti. L’Ilva ha bisogno di un intervento tempestivo e deciso dello Stato, che è l’unico soggetto in grado di garantire l’occupazione e un piano industriale compatibile con il risanamento ambientale. Le ripercussioni delle scelte aziendali e di politica industriale incidono sulle esistenze di migliaia di persone, di migliaia di lavoratori e lavoratrici, dei loro figli. Connesso a doppio filo al destino di Ilva, c’è il futuro di un territorio intero. Questo decreto è un’altra delusione. Alleanza Verdi e Sinistra vota No.”

Lo afferma il senatore dell’Alleanza Verdi e Sinistra Tino Magni.

“Quello che accade oggi è il risultato di anni di assenza di una politica industriale del Paese. Gli errori vengono da lontano e la scelta di affidare l’acciaieria a Mittal fu sbagliata. Ora è necessario e urgentissimo un nuovo protagonismo pubblico e la nazionalizzazione. Oggi servono con urgenza risorse immediate, un piano industriale e il blocco dei licenziamenti. La volontà di Mittal di non investire era già evidente da tempo, e dopo anni di inerzia ci troviamo in questa drammatica situazione, che impone più che mai una scelta che rispetti tre condizioni imprescindibili: mantenimento dei livelli occupazionali, bonifica ambientale, riconversione sostenibile della produzione. Occorre mettere in sicurezza i lavoratori, gli impianti e il territorio.  Ancora una volta prendiamo atto che non esiste una strategia precisa, non esiste un piano. Quando ci sono in gioco le vite di migliaia di persone non si può procedere a tentoni. Sarebbe imperdonabile.”

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RAI – DE CRISTOFARO (AVS): “DA TELEMELONI A TELEORBAN, GRAVE LO SPOT DEL MINISTRO UNGHERESE SUL TG1”

“Ieri sera il Tg1, nell’edizione delle venti, ha mandato in onda un’intervista al ministro degli esteri ungherese che si lamenta delle interferenze del nostro Paese sul caso Salis. Uno spot senza precedenti ad un ministro di un altro paese che attacca il nostro di paese. Una cosa gravissima di cui chiederemo conto ai vertici Rai e al direttore del Tg1 Chiocci. Da TeleMeloni a TeleOrban è un attimo.”

Lo afferma il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto di Palazzo Madama, componente della commissione di Vigilanza Rai.

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LAVORO – MAGNI (AVS): “LA BATTAGLIA SUL SALARIO MINIMO HA RIMESSO AL CENTRO I LAVORATORI”

“Secondo gli ultimi dati Istat 5,6 milioni di persone in Italia vivono sotto la soglia di povertà. Povertà e inflazione in Italia aumentano costantemente, mentre siamo l’unico paese OCSE in cui i salari diminuiscono anziché aumentare. Salari fermi ma non il costo della vita, ormai alle stelle per larghe fasce di popolazione. Nel nostro Paese avere un lavoro non mette in sicurezza rispetto alla povertà. Il lavoro è per molti sempre più ‘lavoro povero’. Lavorare e rimanere poveri è assurdo, una vera e propria ingiustizia. Basta con lavoratori e lavoratrici sfruttati e malpagati.”

Lo afferma il senatore dell’Alleanza Verdi e Sinistra Tino Magni.

“In tema di lavoro il governo Meloni è un disastro: non riesce a creare lavoro, non ha una politica industriale ed è contro il salario minimo, un salario dignitoso per i moltissimi che oggi non lo hanno. In Italia si guadagna meno di 30 anni fa in relazione al costo della vita, ma alla destra non interessa niente. Il Governo Meloni è intervenuto peggiorando le norme sul lavoro: ha aumentato la possibilità di lavoro somministrato, ha reintrodotto i voucher, ha tolto le causali creando più precarietà. La destra esulta per i dati Istat sull’occupazione, peccato che l’aumento non riguarda il lavoro stabile, ma solo precario, come dimostrano i dati sulle ore lavorate. E parla di grande successo per l’aumento dei salari del 3%. Vero, peccato che l’inflazione media è del 5,8%, quindi gli aumenti non sono serviti neanche a recuperare l’inflazione, che ha comunque eroso i salari dei lavoratori e delle lavoratrici italiane rendendoli più poveri. La battaglia per approvare una legge sul salario minimo ha rimesso al centro del dibattito pubblico il tema del lavoro, e il lavoro unitario delle opposizioni, può essere la base di partenza per costruire il programma della futura coalizione alternativa alla destra.”

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AGRICOLTURA – AURORA FLORIDIA (AVS): “AVS VOTA NO A UN PROVVEDIMENTO DELUDENTE E POCO UTILE”

 

“Alleanza Verdi e Sinistra vota no ad un provvedimento poco utile e inconsistente, che non aiuta i giovani imprenditori, non sostiene il settore agricolo e risponde in modo superficiale e deludente alle richieste degli agricoltori, notoriamente i soggetti più deboli della filiera agroalimentare. Il Governo preferisce scaricare le proprie responsabilità sul Green Deal, anziché ammettere che le enormi difficoltà del comparto agricolo derivano in primis dalla scellerata approvazione della PAC, che oggi avvantaggia solo le multinazionali a danno dei piccoli. Nel governo è totalmente assente una visione “agro-ecologica” che possa aiutare i giovani agricoltori nei vari processi di conversione ormai già in atto, e traghettare il nostro Paese verso un’agricoltura di precisione, innovativa, digitalizzata e ambientalmente sostenibile. Un provvedimento che dovrebbe agevolare l’imprenditoria giovanile, che non prevede nessun incentivo alle start up più attente all’ambiente ma finanzia l’acquisto di terreni, o di aziende già operative. Tutte azioni legate ad un concetto di agricoltura ‘convenzionale’, oggi non più sostenibile e poco attrattiva per i giovani.”

Lo afferma la senatrice dell’Alleanza Verdi e Sinistra Aurora Floridia.

“Niente poi sulla diminuzione all’uso di pesticidi, che la Strategia europea sulla biodiversità chiede di ridurre del 50 per cento entro il 2030. Eppure il governo fa propaganda sulla genuinità dei cibi made in Italy, anche attraverso ben note campagne di strumentalizzazione contro i prodotti del futuro, come la carne coltivata. La tutela dei nostri eccellenti prodotti tipici passa necessariamente attraverso la tutela della biodiversità, la salvaguardia dell’ambiente e dei nostri fragili ecosistemi. I giovani imprenditori agricoli avrebbero bisogno di strumenti che consentano una riconversione dei metodi di produzioni agricola in chiave sostenibile. Ma questa logica non è proprio nelle corde del governo Meloni, che continua a sfornare decreti e disegni di legge superficiali e utili solo alla propaganda, sottraendosi alle grandi sfide ambientali, economiche e occupazionali.”

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SCUOLA – DE CRISTOFARO (AVS): “LA STRETTA SECURITARIA NON RISOLVE NULLA”

“La questione delle aggressioni verso i docenti e il personale scolastico è molto seria e andava affrontata in modo più approfondito, certamente non con il solito approccio ideologico, securitario e panpenalista. La stretta securitaria non risolve nulla ed è una scorciatoia per non affrontare il problema. Il governo avrebbe dovuto porre attenzione alla comunità educante, al ruolo sociale dell’insegnante, del docente, all’educazione dei ragazzi e delle ragazze alla gestione delle emozioni. Invece la destra propone una legge che ricalca quella approvata nel 2020 sull’aggravamento delle pene per le aggressioni al personale ospedaliero. Una legge che fino ad ora si è dimostrata totalmente inefficace a combattere il fenomeno, perché il numero delle aggressioni è rimasto costante pur a fronte dell’aumento delle pene. Scegliere di intervenire solo sul penale non risolve nulla. Norme bandiera utili solo alla propaganda. Ovviamente per la destra basta aumentare le pene. Non c’è bisogno di aumentare le risorse, e infatti la legge che approviamo è senza un euro. La scuola è il pilastro democratico su cui si fonda la Repubblica, la più grande infrastruttura civile e sociale del paese. E invece per il governo e la destra la scuola è solo legge e ordine: cinque in condotta e ritorno ai voti numerici, quando non sono manganellate. I gravi problemi della scuola sono noti, occorre ridare centralità alla scuola pubblica e laica che faticosamente ha costruito il paese. Alleanza Verdi e Sinistra si astiene.”

Lo afferma il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto di Palazzo Madama.

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MALTEMPO – AURORA FLORIDIA (AVS): “LA TRANSIZIONE ECOLOGICA NON È PIù RINVIABILE”

“Sono molto preoccupata per quanto sta accadendo nella mia Regione, il Veneto e in particolare a Vicenza, dove in queste ore si stanno verificando gravi esondazioni e allagamenti. Ogni volta che piove copiosamente, si ripete il solito frustrante copione. Purtroppo questi eventi non sono più eccezionali ma si ripetono a cadenza regolare, provocando stratosferici danni economici ai territori e anche talvolta perdita di vite umane. Per questo, non bastano più solo le parole e i minuti di silenzio ma serve accelerare sul contrasto al cambiamento climatico in atto, con l’attuazione di interventi concreti e precisi: legge quadro sul clima, legge sul consumo di suolo e contrasto al dissesto idrogeologico, mettendo in sicurezza l’Italia. La transizione ecologica non è più rinviabile, l’inazione del Governo sta creando grandi danni. Bisogna fare presto per stabilizzare il presente e garantire il futuro alle nuove generazioni.”

Lo ha affermato in Aula la senatrice di Alleanza Verdi e Sinistra, Aurora Floridia.

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CORTEI STUDENTI – DE CRISTOFARO (AVS): “LA PROPOSTA DI AVS, DI METTERE BODYCAM E CODICI IDENTIFICATIVI, FERMA IN COMMISSIONE GIUSTIZIA DEL SENATO”

“La nostra proposta di legge per introdurre anche in Italia il codice identificativo per il personale delle forze di polizia e le bodycam per caschi e divise, presentata a inizio legislatura giace nei cassetti della Commissione Giustizia, nonostante le nostre sollecitazioni. Non è evidentemente una priorità per il governo Meloni, ma lo è per il paese. I numeri identificativi sulle divise e i caschi di polizia e carabinieri non tutelano solo i manifestanti ma anche tutti gli appartenenti alle forze dell’ordine, senz’altro la grande maggioranza, che svolgono con serietà il proprio lavoro.”

Lo scrive su Facebook il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto di Palazzo Madama.

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ROMA – DE CRISTOFARO (AVS): “DALLA DESTRA UNA CAMPAGNA DIFFAMATORIA CONTRO L’ASSESSORE DEL TERZO MUNICIPIO LUCA BLASI”

 

“Dalla destra una campagna diffamatoria contro il nostro assessore del Terzo Municipo di Roma Luca Blasi reo di avere partecipato, e poi rivendicato con un post su Facebook, alla manifestazione che ogni anno si tiene per ricordare Valerio Verbano, residente in quel municipio e barbaramente ucciso per mano fascista nel 1980. Associare la partecipazione di Blasi al corteo, con chi ha bruciato il manichino raffigurante Giorgia Meloni è il solito giochino della destra. Il Donzelli che oggi chiede le dimissioni di Blasi è lo stesso che qualche giorno fa di fronte alle braccia tese ad Acca Larentia ha minimizzato e giustificato una cosa, quella sì, molto grave e ben diversa dal partecipare ad una manifestazione antifascista.”

Lo afferma il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo misto di Palazzo Madama.

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