All Posts Tagged: Governo Meloni

UE – DE CRISTOFARO (AVS): “MELONI RACCONTA L’ITALIA AL CENTRO DEL MONDO, MA È UN RARO ESEMPIO DI SUBALTERNITÀ A TRUMP E LA PIÙ FEDELE INTERPRETE DELL’AUSTERITÀ EUROPEA”

 

“La Meloni manca dalle aule parlamentari da quattro mesi, e se fosse per lei verrebbe ancora meno. Ma è la Presidente del Consiglio di una Repubblica parlamentare non è la regina di questo paese. Negli Usa qualche milione di persone è sceso in piazza per dire ‘no Kings’, mentre in Italia diremmo ‘no Queens’ ma il senso è lo stesso. Sicuramente è più facile andare a fare propaganda in televisione, con qualche giornalista compiacente, che confrontarsi con il Parlamento. La Meloni racconta di un’Italia al centro del mondo, anche se la realtà è completamente diversa. Dice che l’Italia gioca in serie A, però purtroppo i lavoratori di questo paese non giocano nemmeno in serie C, visti gli stipendi da fame, mentre cresce a dismisura la ricchezza di pochissimi. La Meloni è un raro esempio di subalternità nei confronti di Trump ma anche la più fedele interprete dell’austerità europea. Quella austerità che criticava tanto quando era all’opposizione e che invece oggi pratica a piene mani, come dimostra la manovra appena presentata. La Meloni sta accettando a scatola chiusa tutte le condizioni, tutte le scelte del presidente degli Stati Uniti d’America, compresi i dazi che stanno mettendo in ginocchio l’economia italiana.”

Lo afferma il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto.

“Le tante cose successe in questi mesi ci raccontano l’irrilevanza del nostro paese. Altro che giocare in Serie A. La destra di governo ha abdicato a qualsiasi ambizione di protagonismo sulla scena mondiale, però adesso vuole sedersi al tavolo della spartizione e questo mentre continuiamo a vendere armi a Israele. L’impotenza del governo, insieme a quella dell’Ue, è umiliante e se possibile ancora più clamorosa sul versante della guerra in Ucraina, dove abbiamo delegato tutto a Trump con i leader europei trattati da vassalli obbedienti. La prospettiva dell’Europa è quella di un inesorabile declino E qual è la brillante ricetta che le istituzioni europee hanno ideato per fronteggiare questo declino: il riarmo. La Meloni indebiterà il popolo italiano per comprare armi, 23 miliardi per le armi e un euro e 70 centesimi per chi guadagna 1500 euro al mese. Non saranno le armi a ridare centralità all’Europa, come non sarà il piano di riarmo a farci superare la crisi industriale in corso. La Meloni qualche mese fa, citando una frase latina disse ‘se vuoi la pace prepara la guerra’. Una citazione sbagliata, perché avrebbe dovuto dire ‘abbiamo fatto un deserto e lo stiamo chiamando pace’, perché è esattamente quello che sta facendo la destra.”

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CARCERI – CUCCHI (AVS): “16 ANNI FA MORIVA MIO FRATELLO, MORIVA DI CARCERE. DOPO TANTI ANNI, LA SITUAZIONE È PEGGIORATA”

“Oggi è una giornata molto significativa: il 22 ottobre di sedici anni fa moriva mio fratello Stefano. Moriva come ultimo tra gli ultimi, moriva di carcere. Ed è proprio per questo che da quel momento ho sentito il dovere di dare voce a coloro che troppo spesso non ne hanno una. Da quando è morto, le nostre carceri sono peggiorate, nel disinteresse quasi totale della società e nel disinteresse totale del governo. Perché i problemi degli ultimi per la destra non contano nulla. Questi giorni per me sono particolarmente difficili, rivivo quel dolore che è lo stesso dolore che colpisce i familiari delle vittime del carcere, della giustizia, dell’indifferenza e che ha finito per far ammalare anche i miei genitori. Entrambi sono morti, e anche loro nel mese di ottobre. Mi chiedo dov’è il ministro Nordio, che in campagna elettorale prometteva di mettere mano al problema delle carceri?”

Così la senatrice dell’Alleanza Verdi e Sinistra Ilaria Cucchi, intervenendo a ‘Mattina24’ su Rainews24.

“Nordio e la destra hanno solo introdotto solo nuovi reati, riempiendo ancora di più gli istituti penitenziari. Carceri che vuole ampliare, come se questo fosse la soluzione al sovraffollamento, alla sofferenza. Nelle carceri io ci vado spesso, sono luoghi invivibili, terribili e disumani. Ma la sofferenza non riguarda solo i detenuti, tocca anche gli agenti di polizia penitenziaria. Spesso si trovano a gestire situazioni per cui non sono preparati, non è il loro mestiere, e finiscono per soffrire a loro volta.  Se guardo al percorso che abbiamo fatto in questi 16 anni, io e la mia famiglia e tutti coloro, a partire dall’avvocato Fabio Anselmo, che mi hanno accompagnato, pensavo di essere riuscita a fare dei passi avanti, invece mi sembra tutto tempo sprecato, perché il problema, non solo non è stato risolto, si è aggravato. È tempo di ascoltare quelle voci che non hanno più la forza di farsi sentire.”

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MANOVRA – DE CRISTOFARO (AVS): “SAREBBE SERVITA UNA MANOVRA SHOCK E NON CERTO QUESTA MANOVRINA”

“Quella del governo Meloni non è la manovra che serve al paese, non è la manovra che servirebbe a coprire, o anche semplicemente a mitigare, la gigantesca diseguaglianza sociale che si è sviluppata nel corso degli ultimi anni. Mentre c’è stata una grande accumulazione di ricchezza in una piccola direzione i dati ci dicono di una crescente povertà, che il lavoro quando cresce è solo lavoro flessibile e precario. Gli italiani vivono una situazione di grande difficoltà. E l’inflazione che galoppa mette gli stipendi in profonda crisi. Davanti a questo, sarebbe servita una terapia shock e non certo questa manovrina. La crescita della diseguaglianza è il tema del nostro tempo.”

Così il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto di palazzo Madama a Inside24 su Rainews24.

“E poi ci sono gli extraprofitti, una cifra spaventosa oltre 100 miliardi di euro. Questi anni di crisi sono stati anni di crisi non per tutti, c’è un pezzo piccolo della società che invece si è profondamente arricchita e gli extraprofitti lo dimostrano, mentre la stragrande maggioranza dei cittadini si è impoverita. Io non capisco come si faccia a non vedere questo dato macroscopico. Basta andare per strada, al bar per rendersi conto di come sono aumentati anche semplicemente quelli che non possono fare una settimana di vacanza, quelli che non posso garantire ai propri figli di poter fare uno sport. Quelle cose in una società dovrebbero essere garantite e che invece diventano un clamoroso privilegio. Non comprendo come si faccia a non vedere questo aspetto. Tassare gli extraprofitti da una parte e finalmente mettere a tema un vero elemento di progressività fiscale sono gli elementi per invertire la tendenza. Altro che sistema sovietico. Dovrebbero essere il minimo sindacale, non solo per le forze di sinistra ma per tutte quelle presenti in parlamento.”

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EX ILVA – MAGNI (AVS): “AL FIANCO DEI LAVORATORI, LA LORO BATTAGLIA RIGUARDA TUTTO IL PAESE”

“Alleanza Verdi e Sinistra è al fianco delle lavoratrici e dei lavoratori dell’ex Ilva in sciopero per difendere il posto di lavoro e il proprio futuro. La loro battaglia è giusta e riguarda tutto il Paese. La vicenda dell’ex Ilva è il simbolo del fallimento delle politiche industriali di Meloni e Urso. Lo Stato deve riprendere il controllo della produzione dell’acciaio. Perché solo la presenza forte dello Stato può garantire la compatibilità ambientale con la produzione di acciaio in tutti i siti del gruppo, la continuità dei progetti di decarbonizzazione e una seria transizione ecologica e sociale. Senza acciaio non c’è politica industriale.”

Lo afferma il senatore dell’Alleanza Verdi e Sinistra Tino Magni.

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FISCO – DE CRISTOFARO (AVS): “LA PATRIMONIALE SUI GRANDI PATRIMONI NON È UN’IDEOLOGIA. È GIUSTIZIA SOCIALE E FISCALE”

“La patrimoniale sui grandi patrimoni non è ideologia, è giustizia sociale e fiscale. In un Paese dove oltre due milioni di famiglie sono in povertà assoluta, dove la diseguaglianza aumenta sempre più e i salari reali sono fermi da oltre vent’anni, continuare a difendere i grandi patrimoni e i profitti di pochi significa voltare le spalle a lavoratrici, lavoratori, giovani e pensionati che faticano ad arrivare a fine mese. Oggi il peso fiscale è tutto sulle spalle dei lavoratori dipendenti. Gli italiani che pagano tasse altissime non sono contenti del sistema fiscale ritenendolo iniquo. Da anni diciamo che per combattere la diseguaglianza bisogna alzare gli stipendi e intervenire sulle grandi accumulazioni di capitali e sulle grandi rendite, che sono uno dei problemi del nostro Paese. Alleanza Verdi e Sinistra presenterà alla prossima manovra finanziaria un pacchetto di proposte per la redistribuzione della ricchezza. Chi ha di più contribuisca di più, perché le diseguaglianze sono il male del nostro tempo.”

Lo afferma il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto di palazzo Madama

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MO – DE CRISTOFARO (AVS): “LA TREGUA NON È LA PACE. DA TAJANI C’È UNA RIMOZIONE DELLA SOCIETÀ CIVILE”

“Da Tajani una relazione di circostanza di chi, in questi mesi e per questa tregua, non ha svolto nessun ruolo, e infatti ringrazia Trump. Faremmo davvero un errore clamoroso, se confondessimo la tregua, che naturalmente è una cosa buona e giusta, con la pace. La tregua è una cosa e la pace, è un’altra cosa. Per arrivare alla pace dovremmo provare a svolgere un ruolo politico, quello che manca nella relazione di Tajani. Per trasformare la tregua in pace, non vanno rimossi alcuni elementi di fondo. Mancano troppe cose per arrivare alla pace: mancano i palestinesi, che sono esclusi dai tavoli di Trump. Mancano poi parole chiave, come fine dell’occupazione illegale, fine dell’apartheid, fine della pulizia etnica. E, soprattutto, manca una parola chiara sulla liberazione di quella figura che potrebbe dare un contributo vero alla pace. Questa figura si chiama Marwan Barghuthi, ancora nelle carceri israeliane. E poi manca una cosa clamorosa, una cosa che incredibilmente il governo Meloni non fa: riconoscere lo Stato di Palestina. Cosa aspettate a riconoscere lo Stato di Palestina?”

Lo afferma il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto di palazzo Madama, sull’informativa di Antonio Tajani nell’aula del Senato.

“Nella relazione di Tajani c’è una rimozione incredibile, su cosa è successo in questi mesi. Intere popolazioni, larghe masse di donne e di uomini sono scese in piazza in tutto il mondo. E questo è stato un elemento determinante, elemento che il governo non vuole vedere. Come non vuole riconoscere che solo la pressione internazionale è riuscita a determinare un elemento di novità. Questo mancato riconoscimento alla società civile mi sembra molto indicativo. Al ministro Tajani gliel’hanno detto i palestinesi: quel ragazzo che sventolava la bandiera italiana a Gaza non stava ringraziando il governo italiano, stava ringraziando la popolazione italiana, quella che è scesa in piazza. Avrei voluto sentire dal nostro governo le stesse parole chiare che ho sentito dal primo ministro spagnolo. La tregua non può significare l’oblio e non può significare la rimozione delle responsabilità e dei crimini di guerra che sono stati commessi in questi anni. Se passa il principio che si può commettere un genocidio e non pagare per questo, si fa davvero un grande danno, non semplicemente alla Palestina, a Israele, ma all’umanità.”

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DL MATURITÀ – DE CRISTOFARO (AVS): “COLPISCE I PILASTRI FONDAMENTALI DELLA SCUOLA. VALDITARA COLPISCE GLI STUDENTI CHE HANNO RIFIUTATO IL COLLOQUIO ORALE AGLI ESAMI DI STATO”

“Un decreto ‘maturità’ pericoloso, sbilanciato e calato dall’alto, che certifica l’immaturità del governo Meloni. Il decreto colpisce la scuola pubblica e l’istruzione tecnico-professionale senza ascoltare studenti, insegnanti e sindacati, senza ascoltare chi la scuola la vive ogni giorno. La riforma è un intervento profondamente ideologico che colpisce i pilastri fondamentali della scuola, riduce il significato formativo dell’esame di Stato e marginalizza l’istruzione tecnica, anteponendo le esigenze del mercato ai diritti formativi. Non serviva proprio un’altra riforma dell’esame di Stato che anziché migliorare la qualità della valutazione finale, riduce ulteriormente il significato formativo dell’esame stesso, e rafforza logiche aziendalistiche e classificatorie. Non è una valutazione autentica quella che prescinde dal percorso, che mortifica le competenze trasversali e che rischia di rendere l’esame solo un passaggio tecnico-burocratico. Il decreto è una punizione voluta da Valditara contro quegli studenti che hanno rifiutato il colloquio orale agli esami di Stato dello scorso anno. Alleanza Verdi e Sinistra vota contro, perché siamo per una scuola pubblica che ascolta gli studenti, che forma cittadini con pensiero critico autonomo, e non solo lavoratori flessibili, come invece vorrebbe la destra.”

Lo afferma il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto del Senato.

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MO – DE CRISTOFARO (AVS): “L’ITALIA NON FA NIENTE PER TUTELARE FRANCESCA ALBANESE DALLE SANZIONI USA. CON MELONI L’ITALIA È LA 51ESIMA STELLA AMERICANA. LA RISPOSTA DEL MINISTERO DEGLI ESTERI ALL’INTERROGAZIONE DI AVS È STATA IMBARAZZANTE”

“Con una interrogazione avevamo chiesto al ministro degli Affari Esteri Tajani di attivarsi per tutelare la figura e l’operato della cittadina italiana Francesca Albanese, relatrice speciale Onu sulla situazione dei diritti umani nei territori palestinesi occupati, dopo le sanzioni personali emesse contro di lei dall’Amministrazione Trump come ritorsione contro un suo rapporto nel quale denunciava gli interessi economici e finanziari connessi all’occupazione dei Territori Palestinesi e di Gaza da parte di Israele. Lo avevamo chiesto perché l’impatto delle sanzioni Usa si estendono ben oltre la giurisdizione americana, arrivando fino al divieto di apertura di conti correnti, anche presso una banca italiana o europea. Un fatto gravissimo e un attacco diretto al sistema delle Nazioni Unite e al principio stesso di indipendenza dei suoi organi. Avevamo quindi chiesto al governo di neutralizzare gli effetti extraterritoriali delle sanzioni americane contro la Albanese. La risposta del ministero degli Affari Esteri alla nostra interrogazione, è a dir poco imbarazzante. Il ministero risponde che la Albanese è una esperta indipendente che agisce a titolo personale e che, essendo una decisione unilaterale degli Stati Uniti, non possono farci niente. Infatti l’Italia non ha mosso una sola iniziativa diplomatica per denunciare le sanzioni contro Francesca Albanese. Da quando governa Meloni il nostro paese è la 51esima stella americana.”

Lo afferma il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto di palazzo Madama.

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TERRA DEI FUOCHI – MAGNI (AVS): “SOLO PROPAGANDA E REPRESSIONE, NESSUN FUTURO PER I CITTADINI”

“Ennesima fiducia, ennesima umiliazione del Parlamento. La Terra dei Fuochi è una bomba sanitaria e ambientale, rifiuti lasciati ovunque, terreni avvelenati da sversamenti illegali e roghi tossici, centinaia di migliaia di persone che respirano veleni. Nella Terra dei fuochi si muore tre anni prima che nel resto del paese. E il Governo Meloni a questa emergenza sanitaria e ambientale risponde solo con pene più dure. Mentre per piazzare qualche amico o per dare lavoro al nuovo sottosegretario Sbarra, si inventano il ‘dipartimento Sud’ che sopprime la Struttura di missione Zes e accorpa tutti gli incentivi per le imprese del Mezzogiorno. Una cosa vergognosa che accentra il potere, e i soldi, a Palazzo Chigi.”

Lo afferma il senatore dell’Alleanza Verdi e Sinistra Tino Magni.

“Dopo la condanna della Cedu, che ha riconosciuto la violazione del diritto alla vita per l’inerzia dello Stato italiano, era necessario ben altro. Invece siamo di fronte all’ennesima fiducia su un provvedimento con poche risorse e zero interventi concreti. La destra propone sempre la stessa inutile ricetta repressione e finta sicurezza. Ma la Terra dei Fuochi è un problema complesso, servono bonifiche vere, controlli seri, investimenti concreti. Il decreto non ferma le attività criminali e non risolve il nodo centrale: risanare i territori e ridare un futuro a due milioni di cittadini. Il modello securitario di Meloni non cura, non bonifica, non dà speranza. È solo propaganda e campagna elettorale. Alleanza Verdi e Sinistra vota contro.”

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FLOTTILLA – MAGNI (AVS): “L’INVIO DI UNA FREGATA UN GESTO APPREZZABILE MA NON SUFFICIENTE, SERVE UNA MISSIONE DI PROTEZIONE”

“Abbiamo apprezzato la decisione dell’invio della Fregata della nostra Marina Militare, anche se è un gesto non sufficiente, perché non serve solo una missione di assistenza, serve una missione di protezione. E su questo il ministro Crosetto non ci ha risposto, come non ha risposto alle domande su cosa accadrà se ci saranno altri attacchi. La Flottilla non è diretta da nessuno, come dimostrano le centinaia di migliaia di persone che sono scese in piazza. Lunedì scorso è sceso in piazza il popolo, ecco allora dico: rispondete al popolo. Perché gli italiani si sono ribellati a quelle drammatiche immagini che vediamo tutti i giorni. Immagini che spaccano il cuore e lo stomaco. Gli italiani chiedono di intervenire, di fermare il genocidio contro il popolo palestinese, chiedono di tutelare la Flottilla ma, soprattutto, chiedono di riconoscere lo Stato di Palestina senza condizioni.”

Lo afferma in Aula a palazzo Madama il senatore dell’Alleanza Verdi e Sinistra Tino Magni nella replica al ministro della Difesa Guido Crosetto.

“Il problema non è la consegna degli aiuti, perché ci sono centinaia di camion fermi ai valichi che il governo criminale di Israele blocca e gli aiuti devono essere paracadutati. La Flottilla vuole rompere questo assedio, vuole portare aiuti e medicinali a Gaza. In questi mesi tutto l’Occidente ha giustamente adottato le sanzioni contro la Russia, ma perché non si adottano sanzioni contro Israele, perché l’Italia continua ad inviare armi e sistemi d’arma, perché non viene messo in discussione il Memorandum di cooperazione tra Italia e Israele. E la nostra, come quella della maggioranza degli italiani, non è una posizione ideologica. È una posizione umanitaria, di pace. Noi ci rivolgiamo al governo italiano perché sono molti gli italiani sulla Flottilla e il dovere del governo è quello di garantire la loro incolumità. Ma la posizione della Presidente del Consiglio Meloni è irresponsabile. Una posizione che scarica responsabilità, anziché assumersela la responsabilità. Come al solito Meloni apre lo scontro politico con le opposizioni.”

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