“Se per anni si è consentito a un bar veronese di emettere scontrini fiscali con l’immagine di Benito Mussolini, non significa che si debba continuare così. Presenterò un’interrogazione urgente al Ministro Piantedosi affinché sia fermata questa follia nostalgica passatista. Nel nostro ordinamento l’apologia del fascismo è un reato previsto dall’art. 4 della legge Scelba, approvata nel 1952. È una gravissima torsione considerare “libera espressione” l’apologia al fascismo in qualunque forma essa venga manifestata.”
Lo ha affermato la senatrice dell’Alleanza Verdi e Sinistra Aurora Floridia, che ha proseguito:
“Il fascismo è il male assoluto nel suo complesso, non si può consentire che sia ridotto alla gravità delle sole leggi razziali. Nessun tentennamento: non vanno consentite nostalgie verso miti, forme, cerimonie e simboli. Atteggiamenti che si traducono in odio concreto e puntuale, che viviamo tutti i giorni sui social e non solo. È compito di tutti salvaguardare la memoria storica e diffondere sempre e ovunque i valori dell’Italia repubblicana nata dalla resistenza antifascista.”
“Non bisogna essere ambientalisti per sapere che la crisi climatica colpisce prima di tutto gli esseri umani, in termini di scarsità alimentare, salute, migrazioni forzate e nuovi conflitti. Il dato drammatico dell’Unicef rende bene l’idea di quanto siamo in ritardo nel raggiungere gli obiettivi fissati con l’accordo di Parigi: nel 2019 più di 5.800 bambini e adolescenti, in Europa e Asia centrale, sono morti per cause legate all’inquinamento atmosferico, prima causa dei cambiamenti climatici. Parliamo di una media di 16 bambini al giorno. Un’ecatombe intollerabile, che segna la sconfitta di quei governi che ostacolano ancora oggi la necessaria transizione verso modelli di sviluppo sostenibili. L’unica strada per la sopravvivenza è quella di azzerare le emissioni e investire nelle energie rinnovabili. Parole e promesse non garantiscono il futuro e neanche il presente. Servono azioni immediate e concrete per garantire la salute del Pianeta Terra e il futuro alle nuove generazioni.”
Lo ha affermato la senatrice dell’Alleanza Verdi e Sinistra Aurora Floridia, commentando il Policy Brief, pubblicato oggi dall’Unicef.
“Un altro provvedimento ‘cerotto’ per affrontare i gravissimi effetti della crisi climatica. È irresponsabile un governo e una maggioranza che continuano ad essere scollati dalla realtà, mentre fuori i danni ambientali, economici e sociali stanno mettendo in ginocchio la vita di interi territori del Paese. Emilia Romagna, Toscana, Marche, Lombardia, Veneto, tanto per citare alcune Regioni colpite dagli eventi alluvionali dove ci sono state anche vittime, che oggi ricordiamo con dolore. Tutto ciò è inaccettabile nel 2023. Per tutti gli irragionevoli no dell’Esecutivo a un vero cambio di rotta, l’Alleanza Verdi e Sinistra esprime un voto contrario a questo decreto su cui è stata posta l’ennesima fiducia.”
Lo ha dichiarato in Aula la senatrice dell’Alleanza Verdi e Sinistra Aurora Floridia.
“Le soluzioni per contrastare e mitigare gli effetti del cambiamento climatico ci sono. Noi dell’Alleanza Verdi Sinistra chiediamo da mesi alla maggioranza un confronto costruttivo, ma questo Governo invece tenta ancora una volta di risolvere con uno strumento emergenziale un problema diventato ormai endemico. Il regolamento faro in grado di sostenere l’Italia nel percorso di mitigazione e contrasto agli eventi climatici esiste ed è la “Normativa europea sul clima”. Questo provvedimento rafforza la formazione e la riqualificazione del personale delle pubbliche amministrazioni, coinvolgendo attivamente anche la cittadinanza. Inspiegabile è il motivo per cui il Governo continua a restare sordo a queste richieste, mentre nomina commissari ‘ad acta’ per fronteggiare qualsiasi emergenza. Di questo passo, avremo più commissari che cittadini. E sempre gli stessi problemi.”
Lo rende noto l’Ufficio Stampa del gruppo Misto – Alleanza Verdi e Senato.
“Il governo Meloni ha gettato la maschera: non vuole la transizione energetica. Ne è ulteriore prova questo ennesimo decreto “patchwork” su un settore strategico per il Paese, come quello energetico, le cui difficoltà hanno messo a dura prova la capacità di resistenza economica di cittadini e imprese. Un provvedimento pericoloso, ché rallenta le politiche di decarbonizzazione, aumenta le emissioni climalteranti e vincola rischiosamente il nostro Paese a livello geopolitico. Tutto questo sulle spalle dei cittadini. Per questi motivi Alleanza Verdi e Sinistra vota no all’ennesima fiducia posta dall’esecutivo.”
Lo ha dichiarato in Aula la senatrice dell’Alleanza Verdi e Sinistra Aurora Floridia.
“Neanche il caldo di questi giorni ha fatto aprire gli occhi al governo Meloni, che continua a negare i cambiamenti climatici e a investire nelle fonti fossili, rendendo l’Italia e il Mediterraneo un hub del gas. Un’azione antieconomica e controproducente: tanto per gli impatti ambientali quanto per quelli sanitari e sociali. Non rientra proprio nelle corde delle destre trasformare l’Italia, in un hub “verde”, puntando su energia rinnovabile, su sole e eolico, su reti elettriche, materiali e prodotti per l’uso circolare. Tutto quello che servirebbe per garantire la costruzione di un futuro ambizioso e sostenibile, anche economicamente e in termini di vero risparmio sulle bollette. Questo provvedimento invece da un lato prevede opere per l’incremento della capacità di rigassificazione nazionale, dall’altro getta fumo negli occhi ai cittadini, offrendo loro un irrisorio “segnale” di apertura a sostegno dell’autoconsumo energetico. Ma non è così. L’Esecutivo tenta malamente di rendere credibile un dispositivo che non si allinea in maniera adeguata al raggiungimento del taglio delle emissioni di gas a effetto serra e all’obiettivo di neutralità climatica. Per coprire il fabbisogno energetico nazionale, l’Italia non ha bisogno di nuove infrastrutture, gasdotti e rigassificatori, che può invece dimezzare e progressivamente eliminare la dipendenza dal gas fossile attraverso un mix di energie da fonti rinnovabili, risparmio energetico, efficienza energetica e sfruttamento delle infrastrutture esistenti. Puntare ancora su nuovi impianti alimentati a gas fossile significa invece essere completamente scollegati dalla realtà.”
“Non sono affatto soddisfatta dalla risposta del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti Matteo Salvini, in merito alla realizzazione della famigerata diga di Vanoi a Lamon, in provincia di Belluno. Anzi, sono molto preoccupata. È assurdo che si pensi ancora a questa infrastruttura costosa, fuori dal tempo, rischiosa per l’incolumità delle persone e altamente impattante su un territorio già geologicamente fragile. I progetti prioritari del Paese, che dovrebbero essere individuati dalla famosa Cabina di Regia per la crisi idrica, che lo stesso Salvini presiede, dovrebbero essere ben altri.”
Lo ha dichiarato in Aula la senatrice dell’Alleanza Verdi e Sinistra Aurora Floridia in replica al Ministro Salvini, durante il Question Time.
“Alleanza Verdi e Sinistra si oppone con forza alla realizzazione della diga di Vanoi, un progetto obsoleto, già bocciato per problemi di pericolosità, e che neanche le comunità locali vogliono per non rischiare un nuovo tragico Vajont. Piuttosto servono interventi di sghiaiamento per garantire un maggiore volume di acqua e far tornare a regime gli invasi che ci sono già, così come previsto nel decreto Siccità. Non certo una nuova diga, bocciata anche dalla Provincia di Trento avendo il più alto grado di pericolosità, addirittura P4 per rischio frana molto elevata. Sono mesi che diciamo che all’Italia serve altro: innanzitutto prevenzione e manutenzione del territorio e confronto con le comunità locali, cosa che non è stata fatta. Questa cabina di Regia fino ad ora invece ha fatto poco o niente per le esigenze del Paese reale. Il governo continua a perdere tempo e risorse, a creare corti circuiti, in una fase storica delicatissima per gli eventi estremi climatici che stanno colpendo ripetutamente l’Italia.”
“Il provvedimento del governo Meloni, che vieta la produzione e il commercio in Italia della carne ‘coltivata’, è insensato dal punto di vista scientifico, economico e ambientale. Arrivando al culmine del suo atteggiamento oscurantista, proibizionista e sanzionatorio, il Governo Meloni si è addirittura spinto a colpire un prodotto non ancora in commercio in Europa che, se autorizzato, potrebbe rappresentare una soluzione all’insostenibilità dell’attuale sistema alimentare e al contempo contribuire a compensare la grave carenza alimentare presente in vaste aree del nostro pianeta. Massima stima e rispetto per il comparto agroalimentare ma non per questa destra che cavalca le paure dei cittadini utilizzando il termine ‘carne sintetica’ solo per ingannare il consumatore e far credere che si tratti di un cibo ‘finto’. Ma in realtà non è così, è carne coltivata in laboratorio. Quello del governo è un divieto senza motivo che rischia di lasciare fuori il nostro Paese dalla ricerca in questo settore e dalla possibilità di far nascere in Italia un nuovo tipo di comparto alimentare, avente delle ricadute positive in termini economici e anche occupazionali, permettendo all’Italia un ruolo di primo piano nella trasformazione della produzione e consumo di carne anche su scala internazionale. Un divieto farlocco, anche perché su territorio europeo vige il diritto della libera circolazione delle merci. Sarebbe opportuno permettere ricerche e analisi scientifiche sugli impatti economici, ambientali e sociali della carne coltivata, come il risparmio di elettricità, acqua, antibiotici, additivi e abbattimento delle emissioni climalteranti. Il Governo Meloni è invece impegnato a discutere in maniera ideologica di un fantomatico prodotto che ancora non esiste. Insomma, un vero spreco di risorse e di tempo. Per questi motivi l’Alleanza Verdi e Sinistra vota No, un voto contro un testo oscurantista.”
Lo ha dichiarato la senatrice Aurora Floridia dell’Alleanza Verdi e Sinistra.
“Questo provvedimento, che riconosce la figura dell’agricoltore quale custode dell’ambiente, è solo simbolico, molto generico e poco concreto. Governo e Maggioranza continuano a perdere tempo su provvedimenti inutili e di facciata, a gettare fumo negli occhi, mentre un settore estremamente strategico per il nostro Paese, come quello agricolo verte in grande difficoltà. In nove mesi di lavori di commissione non si è andato oltre a questo atto meritorio. Per risultare sempre più competitivo, il mondo agricolo ha bisogno di ben altro: innovazione e adattamento alla crisi climatica, digitalizzazione e internazionalizzazione. Tutte cose che mancano in questo disegno di legge. Per questo, noi dell’Alleanza Verdi e Sinistra ci asteniamo.”
Lo ha detto in Aula la senatrice dell’Alleanza Verdi e Sinistra Aurora Floridia in dichiarazione di voto sul provvedimento.
“È assurdo e inaccettabile non distinguere i diversi modelli di produzione e gestione delle aziende agricole, chiamando ‘custode dell’ambiente’ anche chi pratica attività agricole fortemente impattanti sulla biodiversità e sul clima; e dimenticarsi invece di valorizzare le pratiche di tipo agro-ecologiche, e cioè quelle attività che riducono o eliminano le sostanze di sintesi. In particolare, è illogico premiare la produzione intensiva di carne che causa valori elevati di emissioni di gas a effetto serra, e che sta causando eventi climatici estremi. È perfettamente inutile un provvedimento che non stimola la necessaria transizione, non garantisce una maggiore sostenibilità ambientale, sociale ed economica e rappresenta solo un simbolico viatico mediatico che tutto promette e nulla risolve. Nel perfetto stile delle destre al Governo.”