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FIRENZE – MAGNI (AVS): “STESSE REGOLE PER GLI APPALTI PUBBLICI E PRIVATI. CHI VINCE LA GARA DEVE ESSERE RESPONSABILE DI TUTTA LA FILIERA”

“La strage di Firenze di ieri ha bisogno di risposte immediate e non di polemiche. La sicurezza viene percepita dalle imprese come un costo che incide sul profitto, e questo è un grandissimo errore. Come è stato commesso un errore da parte del governo quando ha liberalizzato i subappalti a cascata nel privato. È inutile girarci intorno, più spezzetti la catena e meno controlli e previeni. Poi, se fosse confermata la notizia che gli operai coinvolti a Firenze erano assunti con contratti dei metalmeccanici e non degli edili, solo per evitare la formazione e spendere di meno così far guadagnare anche al subappaltatore, la cosa sarebbe gravissima. Innanzitutto, il governo dovrebbe fare un decreto urgente per equiparare le norme per la sicurezza nel privato alle regole che oggi valgono per gli appalti pubblici. Chi vince la gara deve essere responsabile di tutta la filiera. Poi è necessario il potenziamento dei servizi dell’Ispettorato del lavoro e della medicina del lavoro. La ministra Calderone si vanta ogni volta di aver fatto assumere nuovi ispettori. Peccato che fu deciso dal governo Draghi e lei ora ne raccoglie i frutti. Anzi non si capisce il perché il ministero non faccia scorrere la graduatoria per coprire buchi di organico invece di incaponirsi su un nuovo concorso. La ministra del Lavoro aveva promesso un anno fa ai sindacati la riforma della sicurezza sul lavoro. È arrivato il momento di aprire il confronto. Non si può perdere altro tempo.”

Lo afferma il senatore dell’Alleanza Verdi e Sinistra Tino Magni, presidente della commissione di indagine sulle condizioni di lavoro, sullo sfruttamento e sulla sicurezza nei luoghi di lavoro di Palazzo Madama.

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CARCERE DI MONTORIO A VERONA – ISPEZIONE A SORPRESA DI CUCCHI FLORIDIA E GUARDA

“Abbiamo svolto un’ispezione a sorpresa nella casa circondariale di Montorio (Verona): purtroppo solo negli ultimi 4 mesi ben 5 persone qui si sono tolte la vita. Durante la nostra visita siamo state informate che un detenuto in crisi psichiatrica ha distrutto la sua cella e non ha potuto avere la necessaria assistenza, poiché lo psichiatra non era disponibile. La direttrice ci ha raccontato delle mancanze croniche sul fronte dell’assistenza, confermata dal personale e dai tanti detenuti con i quali ci siamo confrontate. Capitolo a parte è quello che riguarda il grande consumo di psicofarmaci, la cui assunzione non sempre è controllata dagli specialisti. Ma c’è di più: abbiamo verificato forti carenze anche nel numero di educatori, attualmente solo due a fronte di 540 detenuti, con la conseguente difficoltà nel garantire la continuità di percorsi necessari all’umanizzazione di un luogo altrimenti insostenibile. Pochissime, solo alcune decine, sono le persone detenute, uomini e donne, che sono impegnate in attività lavorative, e solo 65 su 540 in attività di formazione professionale. Il percorso di riabilitazione e convivenza del carcere può dare risultati solo se viene affrontato seriamente da tutte le istituzioni. In carcere convivono persone con fragilità, patologie ed esigenze diverse, che senza stimoli e cure adeguate rischiano di perdersi in una spirale che porta spesso a gesti estremi. Una situazione condivisa da moltissime case circondariali, anche in un Veneto che si dice eccellente. Per questo a livello regionale Europa Verde ha già presentato un atto ispettivo in Consiglio regionale, data la competenza in materia sanitaria e sociale. In sede parlamentare le senatrici Ilaria Cucchi e Aurora Floridia verificheranno i dati rispetto alle recenti denunce delle associazioni riguardo l’aumento della somministrazione di psicofarmaci. Chiederanno conto e maggiore attenzione verso le donne detenute, che anche in carcere si trovano a convivere con minori servizi a loro dedicate.”

Così in una nota congiunta le senatrici di Alleanza Verdi e Sinistra, Ilaria Cucchi e Aurora Floridia, e la consigliera della Regione Veneto di EV, Cristina Guarda.

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RAI – DE CRISTOFARO (AVS): “DA RAI E VIMINALE CENSURA E MANGANELLO” SULLE MANIFESTAZIONI” – Interrogazione a Piantedosi sulla repressione delle manifestazioni sotto le sedi Rai e ai vertici di Viale Mazzini sulla censura alle manifestazioni –

“La polizia reprime a manganellate la protesta a Napoli e a Bologna, contro il comportamento assunto dai vertici dell’azienda nel post Sanremo e per la pace in Palestina, e la Rai nasconde sia la repressione che il dissenso. Le manifestazioni davanti alle sedi regionali Rai in giro per l’Italia si moltiplicano, e nei Tg regionali e nazionali Rai linea è: minimizzare, non far vedere le immagini, nascondere la notizia nel corso dei Tg. Insomma, di tutto pur di non dare ai cittadini la giusta informazione degna del servizio pubblico. Una Rai con l’elmetto che censura e non lavora per la pace. Invece sarebbe giusto che il servizio pubblico desse spazio a una grande fetta di cittadini che chiede un cessate il fuoco e una soluzione pacifica in Medio Oriente. Ma una volta era servizio pubblico, oggi è TeleMeloni e la linea è un’altra: non darne conto. E allora ecco che arriva, dalla direzione della TgR guidata da Alessandro Casarin, in quota Lega di Salvini, nelle chat delle redazioni dei Tg regionali l’indicazione a non girare immagini e a dare breve notizia delle manifestazioni, come riporta oggi Il Fatto Quotidiano, con tanto di foto dello screenshot del messaggio. Guai a disturbare il manovratore o a far vedere le immagini della protesta. Viminale e Viale Mazzini, ormai sono un binomio perfetto, per reprimere e nascondere. Censura e brutalità mostrano con sempre più evidenza la torsione autoritaria della destra. Presenteremo un’interrogazione a Piantedosi per chiedere come è possibile che ogni volta che c’è una manifestazione escono pure i manganelli, e una in Commissione di vigilanza ai vertici della Rai sulla censura delle manifestazioni.”

Lo afferma il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto di Palazzo Madama, componente della Commissione di vigilanza Rai.

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CARCERI – CUCCHI E FLORIDIA (AVS): “ISPEZIONE A SORPRESA NEL CARCERE DI VERONA PER RECORD DI SUICIDI”

“Le senatrici dell’Alleanza Verdi e Sinistra Ilaria Cucchi e Aurora Floridia stanno svolgendo presso la Casa Circondariale Montorio di Verona una visita ispettiva a sorpresa dopo i recenti casi di suicidio. Quello di Verona è uno dei penitenziari più discussi d’Italia ed ha il primato per una delle piaghe che caratterizza il sistema detentivo italiano: quella dei suicidi. Nel carcere di Verona da novembre 2023 ad oggi sono cinque detenuti morti. Una situazione al limite. Al termine dell’ispezione, tra le 14.45 e le 15, le due senatrici incontreranno la stampa.”

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FIRENZE – MAGNI (AVS): “ASSURDO MORIRE DI LAVORO”

“Dolore e sgomento per quanto successo a Firenze. Siamo vicini alle famiglie delle vittime e ai lavoratori feriti. Un grazie a quanti in queste ore sono impegnati a salvare e a soccorrere chi è rimasto sotto le macerie. Morire di lavoro è una cosa assurda. Occorre una forte azione preventiva fondata su controlli seri, efficaci, moderni, capillari. Da anni chiediamo maggiori controlli e più sanzioni per chi non rispetta le norme sulla sicurezza sul lavoro.
È necessario che tutti, a partire dal ministero del Lavoro e dal mondo delle imprese, si assumano le proprie responsabilità perché così non si può più andare avanti. Occorre dare una risposta immediata a questa piaga.”
Lo afferma il senatore dell’Alleanza Verdi e Sinistra Tino Magni, presidente della commissione di indagine sulle condizioni di lavoro, sullo sfruttamento e sulla sicurezza nei luoghi di lavoro di Palazzo Madama.
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RAI – DE CRISTOFARO (AVS): “CHE FINE HA FATTO LA FICTION SU DON GALLO? INTERROGAZIONE AVS IN VIGILANZA RAI”

“Che fine ha fatto la fiction su Don Gallo? Chiederemo al direttore di Rai Fiction Maria Pia Ammirati, al direttore Generale Rossi e all’Amministratore Delegato Sergio se la fiction sul prete di strada genovese sia stata sospesa e per quali motivi non sia stata ancora messa in onda. Da quanto apprendiamo erano stati definiti sia il set che la collaborazione con la Genova e Liguria Film Commission, addirittura i giorni di lavorazione. Poi più nulla. Buio assoluto. Un vero e proprio giallo. La cosa certa è che la fiction Rai sulla vita di Don Gallo quest’anno non è nei palinsesti. La Rai avrebbe dovuto fare la serie su Don Gallo prima del governo Meloni e, visto il congelamento del progetto, non vorrei che si trattasse dell’ennesima scelta per accontentare i nuovi ‘padroni’ Rai. Don Gallo era un prete di strada, animatore della Comunità di San Benedetto al Porto, un partigiano, un pacifista. Un personaggio di grande spessore sempre vicino agli ultimi. Proprio quelli a cui il governo Meloni non guarda mai. La Rai non è TeleMeloni, deve fare il servizio pubblico. E la serie su Don Gallo è da servizio pubblico. Presenteremo in Vigilanza Rai una interrogazione.”

Lo afferma il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto di Palazzo Madama, componente della Commissione parlamentare di Vigilanza Rai.

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ITALIA / ALBANIA – MAGNI (AVS): “AVS VOTA NO A QUESTA VERGOGNA. L’ACCORDO VIOLA I DIRITTI UMANI”

“L’accordo Italia Albania di ‘storico’ ha solo la gravissima violazione dei diritti umani, e sacrifica la sofferenza di persone in carne e ossa sull’altare della propaganda politica del governo Meloni. L’ennesimo provvedimento truffa, che non risolve il delicato fenomeno migratorio, utile alla destra solo per la campagna elettorale permanente contro i migranti. Il Trattato con l’Albania, che costa alle casse pubbliche 100 milioni all’anno per 5 anni, è in violazione del principio di non respingimento e dell’attuazione di pratiche di detenzione illegittima. Una destra strabica che da una parte dichiara di combattere i trafficanti e poi rinnova gli accordi con la Libia, la cui Guardia costiera di giorno indossa la divisa e di notte traffica con chi organizza il commercio di vite umane in mezzo al Mediterraneo. Per combattere questo sistema bisogna sospendere gli accordi con la Libia e costruire piccoli centri di accoglienza distribuiti su tutto il territorio in modo equilibrato.  Non si è clandestini per scelta, la clandestinità è una condizione subita e la destra l’ha moltiplicata per difendere la legge Bossi-Fini, la più formidabile macchina per fabbricare clandestinità che possa esistere. Questo provvedimento si inserisce in una precisa strategia che soffia sul fuoco della paura, del diverso, sulla demonizzazione del nemico, dei più fragili, dei migranti, sulla retorica dell’invasione, lavorando scientificamente per demolire ogni possibile strumento in grado di affrontare con coerenza e con efficacia un grande fenomeno strutturale, come quello delle migrazioni. Alleanza Verdi e Sinistra vota convintamente no a questa vergogna.”

Lo ha affermato in Aula il senatore dell’Alleanza Verdi e Sinistra Tino Magni.

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RAI – BONELLI E DE CRISTOFARO (AVS): “DAL SOTTOSEGRETARIO MORELLI DELLE DICHIARAZIONI FARNETICANTI SUL DASPO IN RAI PER GLI ARTISTI SCOMODI. L’ARTICOLO 21 DELLA COSTITUZIONE GARANTISCE LA LIBERTA’ DI PAROLA”

“In una mirabile intervista post Sanremo, Alessandro Morelli, senatore della Lega e Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, si lamenta dell’utilizzo del palco di Sanremo da parte di alcuni artisti per parlare di altro che non siano le canzoni. Il sottosegretario è arrivato a dire che alcuni cantanti hanno scambiato il palco di Sanremo per un Circolo Arci qualunque. Ma la vera chicca la lancia rispondendo alla domanda del giornalista su come limitare le dichiarazioni ‘scomode’. Secondo il sottosegretario Morelli andrebbe usato una sorta di Daspo. Per lui gli artisti devono solo fare gli artisti, non si devono occupare di altro, meno che meno di politica e mai di guerra e pace. Ma il Morelli pensiero non si ferma e, sempre nel corso dell’intervista, propone per quegli artisti che, a suo dire, fanno politica impropriamente un ‘periodo di limbo’ fuori dalla Rai perché i cittadini che pagano il canone non possono essere disturbati. Peccato che il ruolo del Servizio pubblico sia proprio quello di informare i cittadini, e non di fare la cassa di risonanza del governo di turno, e quello degli artisti è di far riflettere con le loro opere e le loro parole. Il diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero è sacro ed è sancito dall’articolo 21 della nostra Carta Costituzionale e nessuno può metterlo in discussione. Dal sottosegretario Morelli dichiarazioni farneticanti che la dicono lunga sull’idea che la destra ha della libertà di parola e della democrazia.”

Lo affermano Angelo Bonelli e Peppe De Cristofaro dell’Alleanza Verdi e Sinistra, componenti della Commissione di Vigilanza sulla Rai.

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MIGRANTI – DE CRISTOFARO (AVS): “MELONI VUOLE COSTRUIRE COLONIE DETENTIVE, UNA COSA GRAVISSIMA CHE RIMANDA AL PERIODO PIU’ BUIO DELL’EUROPA”

“L’accordo Italia Albania è uno scempio giuridico, in contrasto con la nostra Costituzione, con l’ordinamento internazionale e con quello dell’Unione europea. Si istituisce un vero e proprio meccanismo di deportazione dei migranti verso un Paese terzo, per di più esterno all’Unione Europea. Le persone deportate nei centri in Albania subirebbero di fatto un regime di detenzione automatica e prolungata. Già oggi i rifugiati e i richiedenti asilo devono affrontare molti ostacoli per fare ricorso contro il rigetto delle domande di asilo e le decisioni di detenzione, soprattutto quando sono recluse negli hotspot o confinate in quei veri e propri lager che sono i Centri di permanenza per migranti (CPR). Figuriamoci per chi verrà deportato in Albania. Il governo Meloni vuole costruire vere e proprie colonie detentive per stranieri. Una cosa gravissima che rimanda al periodo più buio dell’Europa.”

Lo afferma il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto di Palazzo Madama.

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CICLOVIA DEL GARDA – FLORIDIA, BAZOLI, GELMINI, GUIDOLIN: “UN PROGETTO CHE RISPETTI L’AMBIENTE, LA MOBILITA’, LA SICUREZZA”

“Coniugare il bisogno di mobilità, con la tutela dell’ambiente e la sicurezza delle persone. È stato questo il tema principale della Conferenza sulla Ciclovia del Garda che si è tenuta oggi in Senato. L’incolumità dei pedoni e dei ciclisti e la tutela del nostro amato e apprezzato territorio non possono essere subordinati alla costruzione di un’opera altamente impattante dal punto di vista ambientale ed economico. C’è la necessità di un progetto che assicuri “fruibilità, interconnessione e intermodalità”, connettendo la ciclovia con la via d’acqua mediante azioni di moderazione del traffico e con un’adeguata offerta intermodale alternativa. A tal proposito, contatteremo anche il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, al fine di potenziare il trasporto sostenibile su acqua. Sosteniamo perciò l’idea di una mobilità dolce, che rispetti la sicurezza dei cittadini e la morfologia del territorio, assicurando il rispetto dei criteri di sostenibilità ambientale. I costi connessi al progetto della Ciclovia sono lievitati in maniera esorbitante negli ultimi anni, tanto da metterne in dubbio la fattibilità. Chiediamo che venga data priorità ad altre opere strategiche per il territorio, come quella del collettore del Lago di Garda, indispensabile infrastruttura per la tutela del bacino idrico più grande d’Italia. Il patrimonio idrico del Lago di Garda, fonte di benessere per il settore del turismo e fonte di approvvigionamento in agricoltura, va tutelato con urgenza.
Questa la sintesi della conferenza stampa “Ciclovia del lago di Garda: una questione aperta”, promossa dalla senatrice di Alleanza Verdi e Sinistra Aurora Floridia, Commissione Ambiente Infrastrutture e Turismo, con gli interventi del senatore Alfredo Bazoli, Commissione permanente Giustizia; la senatrice Barbara Guidolin, Commissione Inchiesta su illeciti ambientali; la senatrice Mariastella Gelmini, Commissione Affari costituzionali.
Hanno preso parte alla conferenza anche Paolo Pileri, Professore di Pianificazione territoriale ambientale, Politecnico di Milano e Paolo Ciresa, Coordinamento Interregionale per la tutela del Garda.
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