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MO – DE CRISTOFARO (AVS): “GLI INSEDIAMENTI SONO LA NEGAZIONE DELL’IDEA DEI DUE POPOLI IN DUE STATI. SECONDO GIORNO DI MISSIONE AVS IN PALESTINA”

” – La cosa più difficile di tutte è portare avanti una lotta non violenta in un momento come questo, all’apice della violenza. Ma è quello che facciamo da anni e che continueremo a fare -: ci dicono così, nel secondo giorno della missione di Avs in Palestina, gli attivisti di ‘Youth against the Settlements. Siamo ad Hebron, la città dei Territori in cui è più visibile la presenza degli insediamenti israeliani, dove si entra attraverso i check point e i palestinesi che abitano lì, per poter tornare a casa, devono passare ogni volta sotto ad un metal detector e vivono riparati da grate metalliche alle finestre per ripararsi dalle continue intimidazioni dei coloni.”

Lo scrive su Facebook il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto che con una delegazione di parlamentari e attivisti di Avs si trova in questi giorni in Israele e Palestina.

“L’espansione degli insediamenti dei coloni è la negazione stessa dell’idea dei due popoli in due Stati, ma è esattamente la scelta politica che lo Stato di Israele persegue da anni e che ha incrementato dopo il 7 ottobre. Gli attivisti dell’organizzazione non-violenta ne sono consapevoli, e sanno bene che, se c’è un modo di rompere l’assedio, questo passa anche per la pressione e la mobilitazione internazionale. Così, al momento dei saluti, ci diciamo ‘ci vediamo in Italia’. Loro ci sono già stati in passato. Noi faremo ogni sforzo per avere di nuovo, e il prima possibile, la loro presenza e la loro testimonianza.”

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MORTI LAVORO – MAGNI (AVS): “UNA STRAGE CONTINUA E UN GOVERNO IMMOBILE. IL REFERENDUM È UNO STRUMENTO IN PIÙ PER ROVESCIARE LE MISURE CHE HANNO AGGRAVATO LO SFRUTTAMENTO E LA PRECARIETÀ”

“I morti sul lavoro aumentano e il governo è immobile. Anche oggi nella Giornata Mondiale per la Sicurezza e la Salute sul Lavoro piangiamo l’ennesima vittima del lavoro. I dati dei primi due mesi del 2025, 138 morti con un più sedici per cento rispetto ai primi due mesi del 2024, sono la conferma delle politiche sbagliate del governo Meloni. I rischi aumentano con l’aumento dell’età lavorativa, l’abbassamento dei diritti dei lavoratori, con la precarizzazione del mondo del lavoro e la liberalizzazione dei subappalti e su questo la Calderone e il governo hanno peggiorato la situazione. Precarietà e sfruttamento mettono a rischio la sicurezza sui luoghi di lavoro. Contro le politiche sbagliate del governo c’è uno strumento in più: i referendum sul lavoro promossi da sindacati e associazioni.”

Lo afferma il senatore dell’Alleanza Verdi e Sinistra Tino Magni.

“I lavoratori e le lavoratrici con il loro voto potrebbero ripristinare la responsabilità dell’impresa madre nella catena degli appalti per rendere così sempre responsabile il committente sulla sicurezza nei cantieri e negli appalti, che la legge 30 dei primi anni Duemila ha abolito, e contrastare il lavoro precario con l’obbligo per i datori di lavoro di indicare una causale anche per le assunzioni a termine inferiori a 12 mesi. Di fronte all’immobilismo del governo più attento agli interessi dei grandi che dei lavoratori, bisogna rovesciare le misure che hanno aggravato la sicurezza e la precarietà. E il referendum è lo strumento per farlo e rimettere al centro le persone.”

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MO – DE CRISTOFARO (AVS): “OCCHI IN PALESTINA. LA MISSIONE DI AVS IN PALESTINA”

“Sono appena arrivato a Tel Aviv con una delegazione di Alleanza Verdi e Sinistra. Con me ci sono esponenti di Avs e i parlamentari Nicola Fratoianni, Marco Grimaldi, Franco Mari. E Luisa Morgantini, una vita spesa per i diritti umani e oggi presidente di AssopacePalestina. A breve ci raggiungerà anche Angelo Bonelli. Siamo qui perché crediamo che non basti leggere i rapporti o ascoltare i racconti: bisogna vedere con i propri occhi cosa significa vivere sotto occupazione militare. Andremo nei territori palestinesi occupati dal 1967, compresa Gerusalemme Est. Incontreremo Ong, associazioni, rappresentanti dell’Autorità Palestinese, movimenti israeliani che si battono per la fine dell’occupazione e deputati della Knesset. Vedremo villaggi e campi profughi, luoghi dove la violenza dei coloni e dell’esercito israeliano non si limita a opprimere, ma costringe intere comunità palestinesi ad abbandonare le proprie case. Siamo qui per portare testimonianza. Per dire che l’occupazione è una ferita aperta. E che non può essere ignorata. Vi aggiornerò presto.”

Lo scrive sui social il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto di palazzo Madama.

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FBI – CUCCHI (AVS): “È QUESTO IL MODELLO A CUI SI ISPIRA IL GOVERNO MELONI?”

“Apprendo dall’Ansa che il capo dell’Fbi si è vantato con un post di aver arrestato una giudice, rea di aver non rispettato la politica sull’immigrazione governativa americana ostacolando l’arresto di un irregolare. Insomma, la giudice ha ritenuto che non ci fossero i presupposti per fermare l’immigrato irregolare e per questo è stata arrestata. Proprio in questi giorni la premier Meloni si dichiara totalmente d’accordo con l’ideologia e la politica migratoria di Trump. La domanda quindi che sorge spontanea è questa: quanto tempo passerà per vedere un analogo post da parte di Salvini, per esempio? Nel frattempo, il capo dell’Fbi ha cancellato il post.”

Lo afferma sui social la senatrice dell’Alleanza Verdi e Sinistra Ilaria Cucchi.

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25 APRILE – CUCCHI (AVS): “INTERROGAZIONE A PIANTEDOSI SUGLI IDENTIFICATI AD ASCOLI PER LO STRISCIONE DEL 25 APRILE”

“L’identificazione di Lorenza Roiati, titolare del panificio Assalto ai Forni in piazza Arringo ad Ascoli Piceno è abuso di potere esercitato oltretutto nella giornata del 25 aprile. È necessario chiarire perché una persona che espone uno striscione su un palazzo di sua proprietà venga identificata due volte. La polizia non ha di meglio da fare che andare a disturbare una famiglia che espone a casa propria, nella propria attività uno striscione che celebra il 25 aprile. Il Prefetto e il Questore devono chiarire se i motivi di queste identificazioni siano dovute al messaggio celebrativo della giornata del 25 aprile. Nel paese non si respira una buona aria. Presenterò un’interrogazione a Piantedosi.”

Lo afferma la senatrice di Avs Ilaria Cucchi in riferimento a un episodio di cronaca avvenuto oggi ad Ascoli Piceno dove la titolare di un panificio è stato identificata per avere esposto uno striscione ’25 aprile, buono come il pane bello come l’antifascismo’ fuori dal suo negozio.

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25 APRILE – CUCCHI (AVS): “FESTA DELLA LIBERAZIONE, FESTA DI TUTTI NOI”

“Quest’anno ho voluto partecipare alla celebrazione della festa della Liberazione nel luogo esatto dove venne sfondata dagli alleati la linea gotica nel settore adriatico.
Al cimitero militare di Montecchio ho atteso l’arrivo del corteo con in testa tutti i Sindaci del territorio.
Quelle 582 lapidi con incisi nomi di giovani canadesi, britannici, sudafricani ed alcuni ignoti, sono una delle tantissime testimonianze sparse per tutto il Paese che non vanno mai dimenticate.
Ho provato tanta emozione ascoltando le parole del Sindaco Rossi di Montelabbate che ha voluto invitarci, del Sindaco Ucchielli di Vallefoglia e dei rappresentanti di ANCR ed ANPI.
Sono molto orgogliosa di aver potuto cosi celebrare in questa terra marchigiana, che sento molto mia, la festa del 25 aprile, la festa della Liberazione. La festa di tutti noi.”
Lo scrive sui social la senatrice dell’Alleanza Verdi e Sinistra Ilaria Cucchi.
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25 APRILE – DE CRISTOFARO (AVS): “IN PIAZZA PER DIFENDERE LA DEMOCRAZIA CONQUISTATA DALLA LOTTA DI LIBERAZIONE”

“In piazza oggi a Roma, come ogni anno, perché il 25 aprile è una giornata di memoria, dignità e lotta alla quale non rinunceremo mai. In piazza per difendere la democrazia da una destra sempre più autoritaria e securitaria che non tollera il dissenso. Non accettiamo lezioni di sobrietà da questa destra, che, da sempre,  è allergica alla celebrazione della Liberazione dal nazifascismo. E ogni anno prova a ostacolarne la celebrazione, vietando piazze o cercando di spostare le manifestazioni, per svuotarne il significato. Scendere in piazza oggi significa non solo ricordare chi si è battuto per liberare il nostro paese dal fascismo e dal nazismo, ma anche difendere la nostra Costituzione, troppo spesso e troppe volte sotto attacco proprio da chi non si riconosce nei valori fondanti della democrazia, della libertà, dell’antifascismo.”
Così il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto di palazzo Madama a margine della manifestazione di Roma organizzata dall’Anpi.
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25 APRILE – MAGNI (AVS): “UNA GIORNATA DI MOBILITAZIONE PER AFFERMARE I VALORI DELLA DEMOCRAZIA. SENZA LA LOTTA PARTIGIANA, OGGI NON AVREMMO DEMOCRAZIA E LIBERTÀ”

Il 25 aprile è una giornata di mobilitazione per affermare i valori della democrazia nel nostro Paese e ricordare a tutte e tutti che, senza la sconfitta del nazismo e del fascismo grazie alla lotta partigiana, oggi non avremmo la democrazia e la libertà. Domani ricorre l’ottantesimo anniversario della Liberazione dal nazifascismo, una data importante da ricordare. Grazie ai partigiani e agli antifascisti, che combatterono dalla parte giusta della Storia, il nostro Paese si è potuto riscattare dopo il periodo buio del ventennio mussoliniano, e scrivere la Costituzione repubblicana che ci ha garantito 80 anni di libertà, di pace e di convivenza civile. La Costituzione, fondata sull’antifascismo e la lotta partigiana, scrive nei primi articoli i principi sui cui si fonda la Repubblica Italiana: il lavoro, l’uguaglianza, la convivenza civile, le libertà democratiche, il ripudio della guerra. In un momento di particolare preoccupazione per quello che accade nel mondo la Costituzione rimane un faro. Come diceva sempre Arrigo Boldrini, comandante partigiano e Presidente dell’Anpi dal 1947 al 2006, ‘abbiamo combattuto assieme per riconquistare la libertà per tutti: per chi c’era, per chi non c’era, e anche per chi era contro’.”

Lo afferma in Aula a Palazzo madama il senatore dell’Alleanza Verdi e Sinistra Tino Magni.

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DEF – MAGNI (AVS): “L’ITALIA HA BISOGNO DI UN GOVERNO CHE DECIDE, NON DI UNO CHE GALLEGGIA. UN GOVERNO CHE NON GUARDA AL FUTURO È CONTRO I GIOVANI”

“Il Documento di Finanza Pubblica del duo Meloni e Giorgetti è la fotografia esatta dell’Italia: un paese fermo e senza guida. In un contesto internazionale drammatico con due guerre in corso, la crisi economica che incombe e anche quella commerciale per i possibili dazi di Trump, che metterebbero in ginocchio il paese, il governo decide di non decidere. Il Dfp 2025 è poco coraggioso, un documento che non porta alla crescita economica del Paese e al benessere degli italiani. L’unica cosa certa è il dimezzamento della crescita economica per il 2025. Il governo Meloni è incapace di dare una prospettiva di futuro e di progresso all’Italia e agli italiani. Il Dfs non dice quali politiche economiche il governo intende adottare per proteggere famiglie, lavoratori e imprese, cosa intende fare per combattere la piaga del lavoro povero e per una piena occupazione. L’Italia ha bisogno di risposte, di politiche industriali e fiscali, di crescita economica. L’Italia ha bisogno di un governo che decide, non di un governo che galleggia.”

Lo afferma il senatore dell’Alleanza Verdi e Sinistra Tino Magni.

“Mentre il governo è fermo, i cittadini pagano bollette alle stelle per gli alti costi dell’energia e sono preoccupati per l’inflazione in salita che mina ulteriormente il loro potere d’acquisto. Gli italiani sono stati lasciati dal governo a combattere a mani nude la crisi, con salari da fame, pensioni bassissime e precarietà lavorativa, mentre le imprese sono preoccupate per il calo della produzione industriale per le mancate politiche economiche e industriali. La destra è senza una strategia per lo sviluppo del paese e senza i fondi del PNRR saremmo già in recessione. Migliaia di giovani ogni anno lasciano il nostro paese perché senza futuro, e un governo che non progetta il futuro è un governo contro i giovani Se il paese va in recessione rischiamo un gravissimo conflitto sociale e l’aumento delle diseguaglianze economiche e territoriali. La coperta è sempre corta per dare risposte ai cittadini, mentre per le armi i soldi si trovano sempre. Gli altri paesi si muovono per proteggere imprese e lavoratori, mentre la destra al governo no, preferisce lisciare il pelo a Trump comprando armi e gas liquido dagli Usa.”

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DL BOLLETTE – MAGNI (AVS): “PROVVEDIMENTO PROPAGANDISTICO CHE ARRIVA FUORI TEMPO MASSIMO. E INTANTO IL PAESE AFFONDA”

“Il decreto bollette arriva fuori tempo massimo, quando gli italiani hanno già pagato per tutto l’inverno il prezzo alto dell’energia. Il solito provvedimento propagandistico che promette la riduzione dei costi delle bollette, non affronta in maniera strutturale il problema degli alti costi energetici ma solo il solito bonus. Una enorme presa in giro per gli italiani. In un paese in cui una persona su quattro è a rischio povertà, con i salari più bassi d’Europa le persone in condizioni di povertà energetica sono tantissime, messe alle strette tra decidere se accendere il riscaldamento o mangiare. Di fronte a tutto questo, il Governo Meloni risponde con l’ennesimo decreto tampone, per di più con l’ennesimo voto di fiducia. Un piccolo cerotto su una ferita aperta, senza nessun piano per abbattere i costi, nessun investimento serio su rinnovabili ed efficienza. Un governo senza visione e strategia, solo propaganda contro il Green deal. Alleanza Verdi e Sinistra vota contro.”

Lo afferma il senatore dell’Alleanza Verdi e Sinistra Tino Magni annunciando il voto contrario al provvedimento.

“Dall’Algeria agli Usa il governo firma accordi insostenibili, che peseranno sulle tasche degli italiani. Meloni vuole trasformare l’Italia in un hub per l’energia fossile invece di potenziare le energie rinnovabili. E’ la solita storia, dall’opposizione strillano contro le accise e al governo non le toccano. Visto che l’Iva non la toccano cercano di far credere che l’eventuale maggior gettito Iva, derivante dall’aumento del prezzo del gas, verrà destinato a sostenere famiglie e imprese vulnerabili. Una vera e propria presa in giro, una bugia, perché queste somme saranno utilizzate solo per migliorare i saldi della finanza pubblica. Il governo promette un aiuto senza copertura finanziaria. Siamo alle solite, quando si tratta di aiutare i cittadini la coperta è corta e i soldi sono pochi, mentre quando c’è da comprare armi i soldi si trovano sempre. Intanto i costi energetici continuano ad aumentare, mentre il governo continua a non trattare l’energia rinnovabile come una priorità strategica per uscire dalla crisi. C’è bisogno di un altro Governo capace di dare risposte serie ai cittadini.”

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