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TRASPORTI – MAGNI (AVS): “IL SISTEMA FERROVIARIO È AL COLLASSO DA QUANDO C’È SALVINI, NESSUNO PENSI DI PRIVATIZZARE LE FERROVIE”

 

“Da quando c’è Salvini al Ministero dei Trasporti i treni non funzionano più e sono sempre in ritardo. Oltre 27 interruzioni al giorno, che fanno circa 10.000 interruzioni della linea all’anno, non possono essere un caso o la colpa di un chiodo. La situazione è grave e ieri è stata solo l’ultima goccia che ha fatto traboccare il vaso. Ed è gravissimo che di fronte alla giornata nera per i trasporti di ieri, Salvini scarichi la responsabilità sul chiodo che sarebbe stato malamente piazzato da un operaio di una ditta privata. La colpa non è mai la sua, ma dei lavoratori. Salvini è inadeguato a fare il ministro dei Trasporti.”

Lo afferma il senatore dell’Alleanza Verdi e Sinistra Tino Magni.

“Ogni giorno ha la sua pena, ma il leader della Lega continua a sottrarsi alle sue responsabilità, come se la gestione delle infrastrutture non fosse di sua competenza. Ma la realtà è sotto gli occhi di tutti: mentre l’Italia si blocca, Salvini è sempre da un’altra parte. Per lui esistono solo le grandi opere, come il pessimo progetto di Ponte sullo Stretto, per le quali è pronto sempre a stanziare ingenti risorse. Intanto, i problemi dei viaggiatori e dei lavoratori delle ferrovie rimangono irrisolti e si moltiplicano. La Meloni, sempre alla ricerca di fondi per finanziare la manovra, incontra i vertici di BlackRock, società di investimenti americana, perché pensa di privatizzare le ferrovie, come se privatizzare fosse la panacea di tutti i mali. Nessuno pensi di privatizzare le ferrovie.”

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AUTONOMIA – DE CRISTOFARO (AVS): “ZAIA E CALDEROLI SE LA SUONANO E SE LA CANTANO DA SOLI, L’INCONTRO SULL’AVVIO DEL NEGOZIATO PER LE MATERIE NON LEP È UNO SFREGIO PER L’UNITÀ NAZIONALE”

“L’Autonomia differenziata è il loro cruccio, da sempre. La battaglia della vita. Sono riusciti a farla approvare dal Parlamento e ora non vedono l’ora di applicarla, scalpitano. Però il clima nella maggioranza è di tiepida freddezza, se non di aperta ostilità, e allora si inventano di tutto, forzano la mano. E quindi oggi in pompa magna il ministro leghista Calderoli incontra il presidente leghista del Veneto Zaia per aprire platealmente il negoziato tra Stato e Regioni sul trasferimento delle ‘materie non Lep’. Materie che, secondo l’interpretazione leghista, lo Stato potrebbe già trasferire. Peccato che stiamo parlando di materie importantissime come il commercio con l’estero, la Protezione Civile, i rapporti internazionali e con l’Ue della Regione, le professioni, la Previdenza complementare e integrativa, il coordinamento della finanza pubblica e del sistema tributario. Materie che se passate dallo Stato alle Regioni creerebbero una serie infinita di problemi e su cui si sono concentrate le critiche di Forza Italia. L’Incontro di oggi è un vero e proprio sfregio all’unità nazionale e a diritti e prestazioni uguali per tutti. Calderoli e Zaia se la cantano e se la suonano da soli in attesa di capire cosa succederà di questa sciagurata legge, stretta tra le richieste di referendum delle regioni e di quello abrogativo totale promosso da un ampio fronte politico, sindacale e della società civile e sottoscritto da oltre un milione di italiani. Ovviamente il tutto con il Parlamento tenuto all’oscuro.”

Lo afferma il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto di palazzo Madama.

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TRASPORTI – MAGNI (AVS): “SISTEMI FERROVIARI IN TILT. IL MINISTRO SALVINI È ASSENTE MENTRE L’ITALIA È IN TILT”

“Mentre il sistema ferroviario del nostro Paese continua a vivere giornate di caos totale, con treni fermi sulle rotaie, il silenzio di Salvini è assordante, segno evidente di una gestione fallimentare, che lo rende il peggior Ministro dei Trasporti che l’Italia abbia mai conosciuto. Venga subito in Aula a riferire.
Nelle stazioni i ritardi si accumulano e i disagi si moltiplicano per lavoratori e studenti che vivono ogni giorno un vero e proprio incubo. Il Paese è paralizzato, i cittadini sono esasperati e nessuna risposta concreta arriva da chi dovrebbe governare questo settore, perché il ministro Salvini è concentrato esclusivamente a fare propaganda. È ora che si prenda le sue responsabilità e metta in atto un piano serio per risolvere l’emergenza ferroviaria, prima che il Paese collassi completamente.”

Lo afferma il senatore dell’Alleanza Verdi e Sinistra Toni Magni.

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RAI – DE CRISTOFARO (AVS): “PING PONG IN REGISTRATA È UN’OFFESA PER GLI ASCOLTATORI”

“Ancora una volta la trasmissione radiofonica ‘Ping Pong’ di Rai Radio 1 è al centro di polemiche. La trasmissione condotta da Annalisa Chirico, dopo le polemiche dei mesi scorsi sullo sbilanciamento delle posizioni in onda e sulla mancanza di contraddittorio, oggi è andata in onda registrata nel pieno della guerra in Medio Oriente, come denunciato dal Comitato di redazione. Ovviamente essendo registrata si è parlato di tutto meno che della notizia di questi giorni. Una cosa incredibile, una offesa ai radioascoltatori, cui chiederemo conto al nuovo amministratore delegato. La Rai, con le sue emittenti radio in prima fila, deve informare i cittadini in tempo reale sui fatti del giorno e non passare programmi registrati fuori contesto. Il servizio pubblico deve avere sempre al centro della sua azione il rispetto delle ascoltatrici, degli ascoltatori e delle notizie.”

Lo afferma il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto di palazzo Madama, componente della commissione di Vigilanza Rai.

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CARCERI MINORILI – CUCCHI (AVS): “UNA SITUAZIONE ALLARMANTE, IL DOSSIER DI ANTIGONE SULLE CARCERI MINORILI LANCIA UN GRIDO D’ALLARME CHE NON VA SOTTOVALUTATO”

“Il rapporto Antigone sugli Istituti di pena per minori lancia un forte grido di allarme che non va sottovalutato. Da quando governa Giorgia Meloni i minori finiti in carcere sono aumentati in maniera allarmante. Ad un anno dal decreto Caivano che ha inasprito le pene per i minori anche gli istituti minorili, per la prima volta, sono sovraffollati. 12 istituti su 17 soffrono di sovraffollamento, un capolavoro della destra che concepisce il carcere come soluzione a tutti i problemi, e lo usa come discarica sociale.”

Lo afferma la senatrice dell’Alleanza Verdi e Sinistra Ilaria Cucchi commentando il dossier Antigone sulla situazione della giustizia minorile.

“Antigone fotografa benissimo la drammatica situazione che ho potuto constatare in varie visite agli istituti di pena per minori. La destra utilizza solo ricette securitarie. Il disastro sui minorili è dovuto all’estensione dell’applicazione della custodia cautelare in carcere, stravolgendo l’impianto del codice di procedura penale minorile del 1988.  Per la destra l’azione penale è l’unica risposta al disagio minorile quindi ai ragazzi zero aiuti, zero ascolto, zero sostegni, solo condanne e misure cautelari. Le politiche della destra invece di educare, puniscono. Un populismo giustizialista assurdo, che sta riempiendo le già strapiene carceri italiane di qualche minorenne spacciatore ma che non risolve il problema della delinquenza minorile.”

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AZERBAIGIAN – AURORA FLORIDIA (AVS): “UN ATTACCO ALLA DEMOCRAZIA CHE METTE A RISCHIO LA COP29 E LA GIUSTIZIA CLIMATICA”

“La decisione dell’Azerbaigian di dichiarare 76 membri del Consiglio d’Europa “personae non gratae” rappresenta un attacco inaccettabile ai valori democratici e mina la cooperazione internazionale sul cambiamento climatico. Non possiamo infatti permettere che ritorsioni diplomatiche si intreccino con la lotta contro il riscaldamento globale. Questo divieto, imposto a settembre 2024, arriva a seguito della votazione in cui la maggioranza dei parlamentari del Consiglio d’Europa, inclusa la mia persona, ha rifiutato la ratifica delle credenziali alla delegazione azera. L’Azerbaigian ha posto un ultimatum: se non verranno ripristinate le credenziali alla loro delegazione, i parlamentari colpiti non potranno partecipare alla COP29, che si terrà a novembre nel paese azero. È un precedente pericoloso: mentre coloro che difendono i diritti umani vengono esclusi, i lobbisti dei combustibili fossili potranno partecipare senza restrizioni. Questo doppio standard mette a rischio l’integrità della conferenza e dell’intera governance climatica. È nostro dovere chiedere azioni climatiche concrete e il rispetto dei diritti umani del Paese ospitante.”
Lo ha affermato la senatrice di Alleanza Verdi e Sinistra Aurora Floridia, intervenuta al Consiglio d’Europa sul deterioramento dei diritti umani, lo stato di diritto e la democrazia in Azerbaigian.
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CUCCHI (AVS): “OGGI MIO FRATELLO STEFANO AVREBBE COMPIUTO 46 ANNI”

“Oggi è il primo ottobre, sarebbe stato il compleanno di mio fratello Stefano. Avrebbe compiuto 46 anni. La sua vita si è fermata a 31. La mia si è devastata in lunghissime e difficilissime battaglie per i diritti umani, contro odio, violenza e discriminazione. Vincere le battaglie per Stefano mi era sembrato un enorme passo in avanti di civiltà. Oggi, vedendo ciò che accade sul piano politico e ancora di più sul piano culturale, davanti a questa deriva della nostra democrazia mi viene da pensare che non sia servito a nulla”.

Lo scrive su facebook la senatrice di Alleanza Verdi e Sinistra Ilaria Cucchi.

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MO – MAGNI (AVS): “RISCHIAMO L’ALLARGAMENTO DEL CONFLITTO, SERVE UNA DISCUSSIONE IN AULA”

“Quanto sta succedendo in Medio Oriente è gravissimo. Bisogna fermare l’escalation e le mire di Netanyahu che vuole l’allargamento del conflitto. Serve un’immediata discussione in Aula. C’è un silenzio assordante sull’azione criminale del governo di Netanyahu. Va fermato più in fretta possibile, perché nessuno di noi può prevedere che cosa può succedere in questa situazione. È necessario alzare fortemente la sensibilità e prendere una posizione forte.  L’azione del Governo di Israele non è giustificabile. L’Italia non fornisca più armi e sostegno al Governo di Israele. Il parlamento discuta tutto questo.”

Lo afferma il senatore di Alleanza Verdi e Sinistra Tino Magni.

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DL OMNIBUS – MAGNI (AVS): “NORME DISOMOGENEE DEL TUTTO INSUFFICIENTI, MARCHETTE SENZA UN FILO CONDUTTORE. NULLA DI QUESTO PROVVEDIMENTO CI AVVICINA AL FUTURO”

“Il Dl Omnibus è un provvedimento che proprio non ci piace. Una serie di norme disomogenee del tutto insufficienti, marchette senza un filo conduttore inutili a risolvere i problemi dell’Italia e degli italiani onesti. Il Governo Meloni, governo dei condoni, per incentivare al concordato biennale propone un beneficio d’imposta per il periodo 2018-2022, un condono tombale che rappresenta un fallimento nella lotta all’evasione fiscale. Interventi di questo tipo sono un messaggio chiaro ai furbetti delle imposte: continuate a evadere, tanto prima o poi ci sarà una nuova sanatoria. Per di più questo condono ha un costo di circa 986 milioni in 5 anni. Oltre al danno la beffa.”

Lo afferma il senatore dell’Alleanza Verdi e Sinistra Tino Magni.

“La maggioranza ha lavorato per peggiorare un testo che di suo era già impresentabile. L’idea sbagliata che la destra ha della famiglia è ben rappresentata dal bonus Natale, una misura una tantum da 100 euro, che andrà solo ad alcune famiglie e non a tutte. Per la destra ottieni il bonus se hai la moglie e i figli a carico. Se non ce li hai, affari tuoi. Peccato che le politiche per la natalità non si affrontano con i bonus o a pezzetti. Ma la cosa più grave è sempre la stessa, la totale assenza di politiche concrete e strutturali per affrontare le vere emergenze che attanagliano il Paese, come la riduzione delle diseguaglianze, l’aumento degli stipendi, il sostegno alle piccole e medie imprese, misure per la crescita. Alleanza Verdi e Sinistra vota contro, perché nulla di questo provvedimento ci avvicina al futuro, soprattutto in termini di transizione ecologica, che resta una priorità non più rimandabile.”

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DL OMNIBUS – MAGNI (AVS): “UN DECRETO PICCOLO PICCOLO CHE NON RISPONDE ALLA PRIORITÀ DEL PAESE”

“Questo decreto non ci piace. Non ci piace a partire dal nome che, la stessa maggioranza, senza remore, ha chiamato decreto Omnibus, dichiarando apertamente l’eterogeneità del contenuto ma, soprattutto, infischiandosene dei limiti costituzionali alla decretazione d’urgenza e dei moniti del Presidente Mattarella. Non ci piacciono le misure contenute in questo decreto, perché dentro c’è di tutto un po’, dall’ennesima sanatoria al salva calcio, dai pieni poteri sui rifiuti al governatore siciliano Schifani al bonus Natale non per tutti. Non ci piace la sanatoria fiscale senza sanzioni fatta per i furbetti del concordato preventivo biennale riservato alle partite Iva, su cui il governo punta per reperire le risorse per il taglio dell’Irpef. Un condono del condono spacciato come norma di buon senso e che invece altro non è se non l’ennesimo regalo ai furbetti che non pagano le tasse e l’ennesima mazzata contro i cittadini onesti che le tasse le pagano, e anche alte. Non ci piace il bonus Natale, un mini-aiuto per pochi lavoratori dipendenti con moglie e figli a carico, che discrimina tutti gli altri a partire dai single con figli e le coppie di fatto, che non riceveranno alcun bonus economico. Niente sulle piccole e medie imprese, niente sulla scuola, niente sulla sanità pubblica che cade a pezzi. Niente sull’urgente, e non più rinviabile processo di riconversione ecologica. Nessuna idea per il futuro delle nuove generazioni. Un decreto che non risponde alle priorità del Paese. Un decreto piccolo piccolo.”

Lo afferma il senatore dell’Alleanza Verdi e Sinistra Tino Magni.

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