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UE – DE CRISTOFARO (AVS): “NO ALL’EUROPA CON L’ELMETTO”

“Noi siamo contrari all’Europa con l’elmetto e non condividiamo le parole di Ursula von der Leyen sulla necessità che l’Europa si prepari alla guerra con la Russia con un piano straordinario di riarmo europeo. Una cosa è la difesa comune europea, altra è la corsa al riarmo. Altra cosa ancora è fare la guerra alla Russia. La strategia delineata oggi dalla von der Leyen è la negazione di cosa è l’Unione europea: uno spazio di pace dopo gli orrori di due guerre. Risuonano ormai da troppe parti gli echi di una logica bellicista che non fa bene all’Europa. Le parole di Macron sull’invio di truppe di terra Nato in Ucraina, sono un vero e proprio campanello d’allarme, la punta dell’iceberg di una strategia di classi dirigenti arrivate ormai al capolinea, senza strategia. In tempi come questi, con una guerra alle porte dell’Europa e una in Medio Oriente, l’Europa non deve trasformarsi nel braccio armato della Nato o, peggio, degli americani. I Paesi dell’Unione europea sono stati presi da una furia bellicista che non porta da nessuna parte. L’Europa invece di chiudersi a riccio dovrebbe farsi promotrice di una strategia diversa da quella militare e avviare un’iniziativa diplomatica forte per interrompere il conflitto che c’è, non alimentarlo.”

Lo afferma il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto di Palazzo Madama.

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DELEGA UE – MAGNI (AVS): “GOVERNO E MAGGIORANZA CONTRO L’UE, E SI VEDE”

“Anche nel recepimento delle Direttive Ue il governo ha perso l’occasione per dare maggiori diritti ai lavoratori e alle lavoratrici. Ancora una bocciatura del salario minimo, un nuovo schiaffo a quattro milioni di lavoratori poveri. Niente per ridurre il gap salariale tra donne e uomini e nessuna maggiore tutela per garantire il miglior accesso alla giustizia alle vittime di discriminazione salariale. A parità di lavoro, le donne continuano a prendere di meno e non hanno nessun diritto ad un risarcimento. Nulla sulla protezione della salute dei lavoratori contro i rischi derivanti dall’esposizione ad agenti cancerogeni, come l’amianto. Il lavoro, i lavoratori e le lavoratrici per il governo e la maggioranza sono l’ultima ruota del carro. Alleanza Verdi e Sinistra continuerà a difendere i diritti dei lavoratori, a partire dal salario minimo, e per questo vota contro.”

Lo afferma in Aula il senatore di Alleanza Verdi e Sinistra Tino Magni.

“Silenzio totale, poi, sul tema del cambiamento climatico, mentre sulla riduzione delle emissioni di gas serra il governo va avanti con il freno a mano tirato. Sulle concessioni balneari nessun adeguamento dei canoni per non rischiare di perdere voti prima delle europee. Ciliegina sulla torta la cosiddetta norma bavaglio: vietare la pubblicazione dell’ordinanza di custodia cautelare, finché non siano concluse le indagini preliminari, non recepisce certamente la direttiva europea sulla presunzione di innocenza che non prevede vincoli per la stampa. Forse sarebbe stato il caso di preoccuparsi di più dei tanti giornalisti precari, che faticano ad arrivare a fine mese, anziché pensare a come silenziarli. Quello delle destre è un governo contro l’Europa e si vede.”

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DELEGA UE – MAGNI (AVS): “POCHE LUCI E TANTE OMBRE. LA NORMA ‘BAVAGLIO’ CONTRO LE NORME UE SULLA PRESUNZIONE DI INNOCENZA”

“La legge europea e la legge di delegazione europea sono due strumenti tramite i quali l’ordinamento italiano recepisce e si adegua alle norme dell’Ue. Un atto rilevante ai fini dell’armonizzazione normativa tra gli Stati membri, e per evitare i rischi dell’apertura di procedure di infrazione. Quello presentato dal governo Meloni è un provvedimento fatto di luci e ombre. Tra le luci non posso non ricordare le norme sulla protezione dei lavoratori contro i rischi derivanti da esposizione ad agenti cancerogeni durante il lavoro, o il recepimento della direttiva sull’applicazione del principio della parità di retribuzione tra uomini e donne. Le criticità e le ombre però superano le note positive. La prima, macroscopica, è la cosiddetta norma ‘Bavaglio’ introdotta alla Camera e sulla quale siamo assolutamente contrari, e ci siamo battuti per la soppressione. Venduta come una norma di civiltà e di recepimento di direttive europee, la norma bavaglio va addirittura contro la direttiva europea sulla presunzione di innocenza che, invece, prevede che la stampa non abbia vincoli. La direttiva europea non si preoccupa di limitare le pubblicazioni di atti di indagine ma interviene su una serie di legittime garanzie per coloro che sono indagati o imputati. La direttiva, quindi, non costituisce la base giuridica per limitare la libertà di stampa, come la destra vorrebbe far credere. Altra grave pecca di questo provvedimento è il mancato recepimento della direttiva 2041 del 2022 sul salario minimo, su cui abbiamo presentato, a mia prima firma, e sottoscritto da senatori e senatrici dell’opposizione, un emendamento che è stato bocciato solo grazie al voto contrario del Presidente di Commissione. La destra anche questa volta ha perso un’occasione. Salario minimo significa anche redistribuire dal capitale al lavoro, non assistenzialismo, come si cerca, strumentalmente, di far credere. L’introduzione di un salario minimo è una scelta di civiltà che continueremo a sostenere in Parlamento e nel Paese.”

Lo afferma il senatore dell’Alleanza Verdi e Sinistra Tino Magni.

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DL NORDIO – CUCCHI (AVS): “NON RISOLVE LA LENTEZZA DEI PROCESSI E INDEBOLISCE LA LOTTA ALLA CORRUZIONE”

“La riforma del sistema giudiziario proposta dal ministro Nordio non risolve la ormai cronica lentezza dei processi, il maggiore problema per i cittadini che alimenta la percezione di una giustizia incapace di assicurare la tutela effettiva dei diritti, ed ha come obiettivo quello di indebolire la lotta alla corruzione. Infatti, si cancella l’abuso d’ufficio, si depotenzia il reato di traffico di influenze illecite, si limitano le intercettazioni mettendo il bavaglio alla stampa e si prevede l’inappellabilità delle sentenze di proscioglimento, limitandole ad alcuni reati. Mentre nulla sulla drammatica situazione delle carceri, le più affollate dell’UE, confermata dal numero allarmante di suicidi, uno ogni 5 giorni. Una riforma di pura propaganda che mira ad una parte dell’elettorato e che non ha nulla a che vedere con i problemi reali della giustizia, e dei cittadini. Un disastro su tutta la linea.”

Lo ha dichiarato in Aula la senatrice di Alleanza Verdi e Sinistra Ilaria Cucchi.

“In particolare, con l’approvazione di questo provvedimento, prosegue Cucchi, l’abuso di ufficio verrà eliminato dal nostro ordinamento penale, unico caso in Europa. Da parte nostra avevamo presentato un emendamento per spacchettare questo reato in tre ipotesi criminose: prevaricazione, favoritismo affaristico e sfruttamento privato dell’ufficio. Alleanza Verdi e Sinistra aveva offerto una soluzione che non è stata presa in considerazione, perché governo e maggioranza preferiscono creare una sacca di impunità. L’effetto è chiarissimo e deprimente: un pericoloso passo indietro nella lotta alla corruzione. Non possiamo che esprimere tutto il nostro dissenso.”

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ILARIA SALIS – AURORA FLORIDIA (AVS): “PRESENTATO IL CASO AL CONSIGLIO D’EUROPA, TENERE ALTA L’ATTENZIONE”

“Con l’obiettivo di mantenere alta l’attenzione sulla grave vicenda di Ilaria Salis, la cittadina italiana detenuta da oltre un anno in condizioni inumane in carcere a Budapest, ho illustrato il suo caso all’assemblea del Consiglio d’Europa al Comitato europeo, in occasione del dibattito sulla prevenzione della tortura, delle pene o trattamenti inumani o degradanti in luoghi di detenzione in Europa. La nostra connazionale sta vivendo un trattamento contrario al senso di umanità e va trovata presto una soluzione per riportarla in Italia. Da parte nostra continueremo a chiedere che Ilaria Salis abbia la possibilità di svolgere il suo processo in Italia, come le convenzioni internazionali prevedono. Ilaria e la sua famiglia non possono essere lasciati soli ed è necessario sensibilizzare sempre più l’opinione pubblica e chiedere al governo italiano un impegno concreto, affinché questa grave situazione di lesione dei diritti umani si risolva con il ritorno in Italia di Ilaria.”

Lo ha affermato la senatrice dell’Alleanza Verdi e Sinistra Aurora Floridia, componente della delegazione parlamentare italiana al Consiglio d’Europa.

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UCRAINA – DE CRISTOFARO (AVS): “INTERROMPERE LA FORNITURA DI ARMI E AVVIARE UN’INIZIATIVA DIPLOMATICA PER LA PACE”

“Sulla guerra in Ucraina i Paesi dell’Unione europea sono stati presi da una furia bellicista. Le poche voci, tra cui la nostra, che suggeriva la necessità di spostare il conflitto dal piano della guerra a quello della diplomazia furono accusate di filo putinismo e i pacifisti tacciati di diserzione. Dopo 2 anni la realtà ha fatto giustizia di quelle accuse ignobili. L’Europa si è accodata troppo velocemente alla strategia americana, senza avere nessuna voce in capitolo. E oggi assistiamo ad un passo indietro degli Usa che scaricano sulle spalle dell’Europa il peso e la responsabilità del sostegno a Kiev. Un vero capolavoro. È necessario che l’Italia e l’Europa indichino una direzione diversa da quella fallimentare e letale seguita fino ad ora, interrompendo la fornitura di armi per reclamare con forza l’avvio di una vera e risolutiva trattativa. Alleanza Verdi e Sinistra vota No al decreto di proroga annuale di invio di armi all’Ucraina.”

Lo afferma il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto di Palazzo Madama.

“L’Europa avrebbe dovuto battere una strada diversa, rispettare i propri principi fondativi, farsi protagonista di una strategia diversa da quella militare, prosegue il capogruppo di AVS. Invece con la scelta bellicista fatta l’Ue ha pagato un prezzo altissimo. L’aumento dell’inflazione, sostenuta anche dalla guerra in Ucraina, ha frenato la ripresa post Covid e continua a frenarla. Le strategie messe in campo dalla Bce per fronteggiare l’aumento dell’inflazione sono un macigno. Quando si è scelto di affrontare la scellerata invasione dell’Ucraina solo sul piano della forza, si è messa in moto una dinamica che era destinata ad andare oltre a quella guerra. In questi due anni la situazione mondiale si è molto deteriorata. Venti di guerra spirano ovunque e i focolai di tensione sono sempre più vicini ad un punto di non ritorno. Non è troppo tardi per cambiare strada ma, bisogna farlo subito. E questo può farlo solo l’Europa. Oggi è necessario interrompere la fornitura di armi e allo stesso tempo avviare un’iniziativa diplomatica forte. C’è una cosa peggiore della guerra: la guerra per procura. Siamo ancora in tempo per cambiare strada, facciamolo adesso.”

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UCRAINA – MAGNI (AVS): “LA PACE NON SI OTTIENE CON LE ARMI. NO ALL’INVIO DI NUOVE ARMI ALL’UCRAINA”

“La posizione di Alleanza Verdi e Sinistra sulla guerra in Ucraina è sempre la stessa: la pace non si ottiene con le armi. La guerra in Ucraina proseguirà a lungo e sarà sempre più sanguinosa senza l’apertura di una via negoziale di Italia e Unione europea che promuova la pace e la fine del conflitto. La fornitura di armi all’Ucraina non è uno strumento per avere migliori condizioni negoziali, non lo è oggi come non lo era ieri. Anzi la corsa all’invio di armi da parte dei Paesi della Ue è controproducente ed ha contribuito ad indebolire il ruolo dell’Unione europea sullo scacchiere internazionale. Tutti d’accordo all’invio di armi, tanto sul campo muoiono i soldati ucraini. Per evitare ulteriori escalation e allargamenti del conflitto, riteniamo che un’ulteriore proroga della fornitura di mezzi e materiali di armamento all’esercito ucraino sia una scelta inopportuna, per questo diciamo NO all’invio di ulteriori armamenti in Ucraina.”

Lo ha dichiarato in Aula, il senatore di Alleanza Verdi e Sinistra Tino Magni.

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GIUSTIZIA – CUCCHI (AVS): “È PASSATO UN ANNO E CI SONO GLI STESSI PROBLEMI. DA NORDIO SOLO CHIACCHIERE, IL GOVERNO NON RISOLVE I PROBLEMI MA DIFENDE EVASORI E COLLETTI BIANCHI”

“A distanza di un anno dalla scorsa relazione siamo qui per parlare degli stessi argomenti. Ben poco è stato fatto per risolvere i problemi e in un anno di Governo Meloni, i nodi strutturali della giustizia italiana sono tutti sul piatto. Se togliamo qualche provvedimento repressivo, 17 condoni, i tentativi di imbavagliare l’informazione e di cancellare l’abuso di ufficio, tutti provvedimenti propagandistici che mirano ad una parte dell’elettorato e che nulla hanno a che vedere con i problemi reali del pianeta giustizia, resta davvero poco dell’azione di governo in materia di giustizia. È passato un anno ma i problemi sono sempre gli stessi. Da Nordio solo chiacchiere. Un disastro su tutta la linea.”

Lo ha affermato in Aula la senatrice dell’Alleanza Verdi e Sinistra, Ilaria Cucchi.

“Resta immutata la cronica lunghezza dei tempi, un ostacolo al progresso del Paese, che alimenta nei cittadini la percezione di una giustizia incapace di assicurare la tutela effettiva dei loro diritti, con una conseguente sfiducia nei confronti dello Stato nel suo complesso e frena gli investimenti. Resta immutata la drammatica situazione delle carceri, le più affollate dell’UE, confermata dal numero allarmante di suicidi, uno ogni 5 giorni. Nessuna risorsa è stata stanziata per incentivare le pene sostitutive e alternative, nessuna iniziativa per potenziare gli strumenti di lotta alla criminalità organizzata di tipo mafioso, con particolare riguardo ai cosiddetti ecoreati. Mancano norme più incisive in tema di anticorruzione e per contrastare ogni infiltrazione mafiosa. Poco sulla piaga della violenza di genere, a due settimane dall’inizio dell’anno sono già sette i femminicidi avvenuti nel nostro Paese. Ma dall’inizio della legislatura si contano ben 17 provvedimenti che introducono sanatorie o condoni rivolti a chi evade o elude il fisco. Il governo abbandoni le leggi premianti per colletti bianchi e comportamenti non virtuosi, come i condoni e l’elusione fiscale e si concentri sulle vere priorità del sistema giustizia che attanagliano i cittadini, la lentezza dei processi su tutto.”

 

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UCRAINA – DE CRISTOFARO (AVS): “STALLO TOTALE, LE ARMI NON RISOLVONO NULLA”

“In Ucraina siamo di fronte ad uno stallo totale. La diplomazia tace ma non le armi. Avs voterà a favore di tutte le mozioni che dicono chiaramente che bisogna interrompere il sostegno militare. Dal ministro Crosetto una descrizione dello stato delle cose realistico. Il ministro stesso ha riconosciuto che siamo in una fase di stallo, cosa che dicono ormai da mesi tutti gli analisti. La strategia seguita dall’Ue, e purtroppo anche dall’Italia, sino ad ora è stata una strategia totalmente fallimentare. Il movimento pacifista italiano in questi due anni si è sentito dire di tutto, addirittura di essere filo putiniano. Ma gli amici di Putin sono nelle file della maggioranza parlamentare che oggi sostiene la guerra. Dopo le liste di proscrizione e i pacifisti tacciati di diserzione, oggi due anni dopo scopriamo che la tesi secondo la quale il sostegno militare avrebbe portato alla fine della guerra e alla risoluzione del conflitto si è dimostrata una tesi fallimentare. E invece aumentano i morti e la distruzione e si è persa qualunque possibilità di giocare un ruolo politico. Troppo comoda la guerra per procura. Troppo comodo quando a morire sul campo sono i soldati russi e ucraini. Se Ue e Italia scelgono da due anni a questa parte solo la tesi del sostegno militare come unica iniziativa politica e non mettono in campo invece una strategia che parli della necessità di una iniziativa diplomatica è evidente che poi non giochi più un ruolo. Il Parlamento italiano dovrebbe avere invece il coraggio di costruire una riflessione reale e provare a sconfiggere questa insopportabile retorica di guerra, questa idea secondo la quale chi non si mette l’elmetto si gira dall’altra parte. Noi l’elmetto non ce lo mettiamo e non ci giriamo dall’altra parte.”

Lo afferma il capogruppo di Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto di Palazzo Madama.

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UE – DE CRISTOFARO (AVS): “PATTO SUI MIGRANTI UN PASSO INDIETRO”

“Il patto sottoscritto in Europa sui migranti in materia di asilo è un passo indietro e una vittoria delle destre. Legittima le politiche di repressione ai confini dell’Unione e soprattutto manda in soffitta la solidarietà, visto che gli Stati potranno scegliere tra il ricollocamento dei richiedenti asilo nel loro territorio e il versamento di contributi finanziari. Una monetizzazione inaccettabile che lascerà solo il nostro paese nella gestione dei migranti arrivati sulle nostre coste. Prendere poi le impronte digitali anche ai bambini dai 6 anni in su è aberrante e inumano. L’Unione Europea ha sposato in pieno le politiche di contenimento e deterrenza tipiche delle destre xenofobe e razziste invece di pensare ai diritti umani di chi scappa da fame, guerra e povertà. Proprio un bel patto.”

Lo afferma il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto di Palazzo Madama.

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