All Posts Tagged: Tino Magni

TLC – MAGNI / MARI (AVS): “IL SETTORE È IN CRISI, NOI SIAMO AL FIANCO DELLE ORGANIZZAZIONI DEI LAVORATORI”

“Siamo al fianco delle organizzazioni sindacali delle telecomunicazioni oggi in sciopero. Le grandi aziende sono in crisi e si rischiano ventimila posti di lavoro. I ritardi sul 5G e sulla transizione digitale nel Pnrr rischiano di mettere in ginocchio un settore già fortemente in crisi. Il settore delle telecomunicazioni in tutti i Paesi tecnologicamente avanzati è uno dei pochi comparti che riesce a generare occupazione. In Italia, invece, il lavoro sempre più precario e i ricavi dimezzati stanno creando un lento e inesorabile declino occupazionale che nell’ultimo decennio ha più che dimezzato la forza lavoro dei principali gestori italiani. Il governo Meloni presenti un piano per questo settore strategico.”

Lo affermano il senatore dell’Alleanza Verdi e Sinistra Tino Magni e il deputato di AVS Franco Mari a margine della manifestazione nazionale a Santi Apostoli a Roma.

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PNRR – MAGNI (AVS): “LA DESTRA HA UN’IDEA AUTORITARIA DELLE ISTITUZIONI, GLI ORGANI DI CONTROLLO DEVONO RIMANERE AUTONOMI”

“La risposta del ministro Fitto non ci ha minimamente soddisfatto. Il ministro non ha risposto alla nostra domanda sul perché i 500 esperti, giovani laureati, giuristi, statistici, informatici e ingegneri, stanno lasciando gli incarichi nei vari ministeri. E non ha risposto perché ci avrebbe dovuto dire che non hanno previsto le risorse per la loro stabilizzazione. Sulla Corte dei Conti il ministro ha provato a ribadire quanto detto nei giorni scorsi ma, in realtà nasconde una vera e propria ‘allergia’ ai controlli. La democrazia è fatta da pesi e contrappesi. Le istituzioni che hanno poteri di controllo non possono essere imbavagliate, hanno una loro autonomia ed esprimono liberamente il loro giudizio. È il loro lavoro. Poi la politica può fare altre scelte. Il centrodestra ha un’idea autoritaria e proprietaria delle istituzioni. La destra governa perché gli italiani l’hanno votata, ma i voti presi non sono per mettere in discussione gli organi di controllo che sono e devono rimanere autonomi e rappresentano l’insieme degli italiani e del Parlamento.”

Lo afferma in Aula il senatore dell’Alleanza Verdi e Sinistra Tino Magni, nella replica al Ministro Fitto nel corso del Question time a Palazzo Madama sul Pnrr.

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STELLANTIS – MAGNI (AVS): “AL FIANCO DELLA FIOM”

“Il prossimo 2 giugno una rappresentanza di lavoratori e lavoratrici degli stabilimenti italiani di Stellantis sarà in Francia, a Parigi-Poissy, per chiedere risposte sul futuro all’Amministratore delegato Tavares. In Italia le prospettive non sono rosee e l’incertezza è sostanzialmente gravata dalla politica di incentivare l’uscita, dal 2021 ad oggi, di oltre 7 mila lavoratori. A fronte di queste migliaia di uscite il gruppo non ha previsto il ricambio occupazionale con l’assunzione di giovani negli stabilimenti. Incertezze che riguardano anche i lavoratori delle aziende dell’indotto. Nei giorni scorsi da Pomigliano a Mirafiori i lavoratori e le lavoratrici del gruppo hanno scioperato per chiedere lavoro, dignità, prospettive future e il rispetto delle norme di salute e sicurezza. Siamo al fianco della Fiom che nel giorno della Festa della Repubblica chiederà un accordo che garantisca prospettive industriali e occupazionali, migliori condizioni e investimenti sulla transizione industriale. Il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, non ha nulla da dire?”

Lo afferma il senatore dell’Alleanza Verdi e Sinistra Tino Magni.

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INFORTUNI SUL LAVORO – MAGNI (AVS): “BOLLETTINO DI GUERRA. SI DEVE ISTITUIRE IL REATO DI OMICIDIO SUL LAVORO”

“Nel 2022 si sono verificati 1.090 infortuni sul lavoro secondo l’Inal, mentre altri dati parlano di cifre molto più alte. Da inizio 2023 ad aprile sono 301 le vittime del lavoro: di questi 235 hanno perso la vita sul luogo di lavoro, mentre sono 66 i morti in itinere. Una media di circa 60 decessi al mese, 15 alla settimana. Dati impressionanti, un vero e proprio bollettino di guerra. Numeri indegni per un Paese civile. Nella maggior parte dei casi non si tratta di incidenti ma di stragi annunciate. Servono dei fatti per spezzare la catena insopportabile di lutti.”

Lo dichiara il senatore dell’Alleanza Verdi e Sinistra Tino Magni.

È urgente intensificare i controlli e le verifiche sui posti di lavoro e assumere il personale necessario negli ispettorati per far rispettare le regole, prosegue Magni. Occorre sconfiggere la piaga della precarietà e cambiare le leggi che regolano gli appalti e i subappalti e serve investire nell’innovazione tecnologica per assicurare la massima sicurezza di chi lavora e diminuire il tempo di lavoro. Non ci abitueremo mai alle notizie di lavoratrici e lavoratori che escono la mattina per andare a lavorare e poi non fanno più ritorno a casa. Occorre un cambio di marcia, non è più rinviabile istituire il reato di omicidio sul lavoro.”

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DL BOLLETTE – MAGNI (AVS): “AVS VOTA NO. IL DECRETO NON AFFRONTA I PROBLEMI DELLE FAMIGLIE E PREMIA I SOLITI NOTI”

“Si chiama decreto bollette ma in realtà è un provvedimento omnibus. Si chiama decreto bollette ma fa poco o nulla per gli aiuti per le famiglie. Il governo si è concentrato a premiare gli evasori, a privatizzare ulteriormente la sanità, chi può paga e chi non può aspetta o rinuncia alle cure, e niente sugli extraprofitti incassati dalle aziende energetiche. In questo provvedimento non c’è nulla di strategico. Come al solito, la destra è forte con i deboli e debole con i forti. Per tutte queste ragioni Alleanza Verdi e Sinistra vota convintamente contro questo provvedimento.”

Così in Aula il senatore dell’Alleanza Verdi e Sinistra Tino Magni, durante la dichiarazione di voto sul dl bollette.

“Il governo invece di pensare alle famiglie, sempre più in difficoltà per gli alti costi dell’energia, insiste a distribuire prebende ai grandi proprietari energetici, che invece dovrebbero pagare per gli extraprofitti incassati in questi mesi, prosegue Magni. A fronte di una situazione difficile nella sanità pubblica, la maggioranza ha scelto di non stabilizzare i ricercatori precari, di non rinnovare il contratto collettivo di medici e infermieri dei servizi di emergenza e urgenza e di estendere il ricorso ai gettonisti, non soltanto nei servizi di emergenza e urgenza ospedaliera. Una follia che mette a rischio il diritto a una salute pubblica e gratuita per tutti. L’unica strategia di questo governo è stata quella di ridurre le tasse ai ‘furbetti’ e lisciare il pelo agli evasori con un blitz dell’ultimo secondo. Per abbassare le tasse è necessario che siano pagate da tutti e in modo proporzionale. Invece sono sulle spalle dei lavoratori a reddito fisso e dei pensionati, puntualmente dimenticati, perché al governo e alla maggioranza non interessa ridurre le disuguaglianze nel Paese ma solamente premiare i soliti noti.”

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DL LAVORO – MAGNI (AVS): “CONTRASTO ALLA POVERTA’, SALARIO MINIMO E MISURE PER UN LAVORO STABILE E DIGNITOSO. AVS PRESENTA QUARANTA EMENDAMENTI”

“Il gruppo Alleanza Verdi e Sinistra del Senato ha presentato 40 emendamenti e 2 ordini del giorno al Decreto Lavoro. Le proposte di modifica di AVS partono da tre direttrici principali: contrasto alla povertà, salario minimo legale, misure per favorire il lavoro stabile e dignitoso, spiega il senatore Magni. Innanzitutto ripristiniamo un contrasto alla povertà universale tornando al reddito di cittadinanza estendendolo ai single, alle donne vittime di violenza, a chi si trova in particolari condizioni di fragilità e disagio, fino al permanere delle condizioni di povertà. Eliminiamo inoltre il requisito di accesso all’assegno di inclusione, che prevede la presenza di un componente minore, disabile o con sessant’anni di età, superando anche la disposizione della Legge di bilancio 2023. Introduciamo un salario minimo legale a 9 euro lordi l’ora e misure per favorire il lavoro stabile e dignitoso. Come Alleanza Verdi e Sinistra chiediamo di modificare inoltre i requisiti dell’offerta di lavoro irrinunciabile, che deve rispettare i minimi tariffari da CCNL stabiliti nel minimo a 9 euro lordi l’ora, deve essere indeterminato e entro i 50 km. Contro la precarietà proponiamo la modifica dei contratti a termine riportando la durata a massimo dodici mesi e superando la a-causalità. Modifiche necessarie per riportare la tipologia del contratto a termine alla sua naturale funzione, considerato che il contratto a tempo indeterminato deve tornare a essere la forma comune dei rapporti di lavoro.”

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LOMBARDIA – MAGNI (AVS): “IL MODELLO DI SANITA’ DEL CENTRO-DESTRA NON FUNZIONA”

“I risultati diffusi oggi dalla Fondazione Gimbe sulla mancanza di medici di base in Lombardia ci dicono che il modello che finora ha portato avanti il centrodestra in Lombardia e che ora vorrebbero esportare a livello nazionale non funziona. In Lombardia mancano oltre 1000 medici su un totale italiano di circa 2900 medici mancanti. Una situazione gravissima che mette a rischio la popolazione impossibilitata ad accedere alle prime cure di base e ad un’assistenza di qualità. Il rischio che l’autonomia differenziata fortemente voluta dalla Lega e dal governatore Fontana accrescerà il divario e le diseguaglianze. La regione Lombardia deve indicare al più presto le zone carenti di assistenza primaria e intervenire al fine di garantire a tutti i cittadini non solo il rapporto ottimale previsto di un medico ogni mille abitanti residenti, ma anche la vicinanza degli studi medici in modo che siano accessibili anche a persone anziane o con ridotta mobilità. Come ci ha insegnato la pandemia da Covid, la medicina territoriale è un elemento preziosissimo.”

Lo afferma il senatore Lombardo dell’Alleanza Verdi e Sinistra Tino Magni

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MALTEMPO – MAGNI (AVS): “AMMORTIZZATORI PER TUTTI I LAVORATORI”

“Il Consiglio dei Ministri di domani, oltre alle necessarie risorse per la prima emergenza, approvi urgentemente tutti i provvedimenti legislativi necessari per garantire il massimo sostegno alle lavoratrici e ai lavoratori, di tutti i settori, impossibilitati a lavorare, oltre a misure efficaci a tutela delle famiglie e delle imprese duramente colpite. Sono necessarie risorse e forme di sostegno al reddito per i tanti lavoratori che, oltre ad aver subito danni materiali, hanno perso e stanno perdendo giornate di lavoro e conseguentemente salario. La dichiarazione dello stato di calamità assicuri gli ammortizzatori sociali per tutti, anche per i precari e gli stagionali. Particolare attenzione va messa poi in quei settori privi di ammortizzatori sociali come il settore agricolo, il turismo, le partite Iva. Se c’è necessità di un decreto speciale per prevedere tutte le casistiche si faccia.”

Lo afferma il senatore dell’Alleanza Verdi e Sinistra Tino Magni.

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LAPIDE MUSSOLINI – MAGNI (AVS): “INVECE DI PERSEGUIRE CHI SI RICHIAMA AL FASCISMO, INDAGANO GLI ANTIFASCISTI. INTERROGAZIONE SUL CASO CECCO BELLOSI”

“Indagato per aver tolto i fiori dalla lapide di Mussolini. È successo a Cecco Bellosi, scrittore e da oltre trent’anni direttore della comunità per il recupero di tossicodipendenti ‘Il Gabbiano’, accusato di danneggiamento aggravato della lapide a Giulino di Mezzegra, località in cui il Duce venne fucilato a morte. Cosa che nega mentre rivendica: ‘ho solo tolto i fiori che erano stati messi su quella lapide da una squadra di fascisti per commemorare la morte di Mussolini’. In Italia ogni giorno si permettono raduni di organizzazioni fasciste e nei giorni scorsi, come accade ormai da diversi anni, si è svolta una commemorazione di Benito Mussolini, Claretta Petacci e dei gerarchi fucilati sul lungolago nella località sul lago di Como. Quelle sì da impedire e non autorizzare come richiesto da una mia interrogazione. E noi come ogni anno andiamo a Dongo insieme all’Anpi per ribadire il carattere antifascista dell’Italia repubblicana. Invece di perseguire chi ancora si richiama al fascismo indagano gli antifascisti, gli perquisiscono casa e gli sequestrano il telefonino. Una cosa incredibile sulla quale presenterò un’interrogazione insieme alla collega Ilaria Cucchi.”

Lo afferma il senatore Tino Magni dell’Alleanza Verdi e Sinistra.

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LAVORO – MAGNI (AVS): “IN PIAZZA AL FIANCO DEI SINDACATI PER UN’ITALIA DIVERSA”

“Oggi siamo in piazza a Milano al fianco di CGIL, CISL e UIL per protestare contro le politiche del governo Meloni ma soprattutto per un’Italia diversa dove i diritti e il lavoro tornino al centro. Le proposte del governo aumentano la precarietà, uno dei mali delle società moderne, non affrontano minimamente il problema salariale, niente sulle donne. Nessun posto di lavoro in più mentre un bonus di soli sei mesi viene spacciato per il taglio delle tasse più grande degli ultimi decenni. Cifre ancora inadeguate a contrastare la perdita del potere d’acquisto dei salari e dei consumi. In Parlamento ci batteremo per l’aumento delle risorse per i contratti pubblici o il sostegno a quelli privati, per un fisco giusto e progressivo, per una legge sul salario minimo e per misure per far uscire i giovani dalla precarietà dando loro un futuro certo, stabile. Presenteremo anche emendamenti per cancellare la norma che regala alle imprese lo sconto sulle sanzioni per chi non versa i contributi previdenziali sotto i 10.000 euro. Dopo Bologna e oggi a Milano saremo a Napoli con le organizzazioni sindacali per costruire un fronte ampio contro le politiche della Meloni.”

Lo afferma il senatore dell’Alleanza Verdi e Sinistra Tino Magni a margine della manifestazione indetta da CGIL, CISL e UIL a Milano.

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