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INCIDENTI LAVORO – MAGNI (AVS): “L’APPELLO DI MATTARELLA NON CADA NEL VUOTO. DOMANI IL SENATO APPROVI LA MOZIONE UNITARIA”

“Dal Presidente Mattarella un forte appello a fare di più contro le morti sul lavoro che, spero, non cada nel vuoto. Le morti sul lavoro sono una piaga e una ferita e la tutela della sicurezza sul lavoro deve essere una vera e propria emergenza e una priorità per tutti. Il tema della sicurezza deve stare sempre in cima all’agenda politica. Ha fatto bene il Presidente della Repubblica Mattarella a ribadirlo. Il Senato domani terrà un dibattito parlamentare sulla sicurezza sul lavoro ed è quella l’occasione per dare un segnale forte, mi auguro unitario, contro gli incidenti sul lavoro. La commissione di indagine sulle condizioni di lavoro, sullo sfruttamento e sulla sicurezza nei luoghi di lavoro del Senato, che ho l’onore di presiedere, ha preparato un documento unitario. Un testo messo a disposizione di tutte le forze politiche presenti in Senato.”

Lo afferma il senatore Tino Magni dell’Alleanza Verdi e Sinistra, presidente della commissione di indagine sulle condizioni di lavoro, sullo sfruttamento e sulla sicurezza nei luoghi di lavoro di Palazzo Madama.

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INCIDENTI LAVORO – MAGNI (AVS): “STRAGE INFINITA, MERCOLEDI’ IN SENATO DIBATTITO PARLAMENTARE SULLA SICUREZZA SUI LUOGHI DI LAVORO”

“Anche oggi contiamo morti e incidenti sul lavoro. Come Alleanza Verdi e Sinistra abbiamo chiesto in conferenza dei capigruppo che il Governo venga a riferire in Aula sulla questione dei morti sul lavoro, richiesta accettata all’unanimità. I capigruppo hanno dimostrato una sensibilità sul tema e, su impulso del Presidente La Russa, mercoledì prossimo si terrà un dibattito parlamentare sulla sicurezza sul lavoro. Non c’è più tempo da perdere, servono maggiori controlli e regole più stringenti per punire e sanzionare ma, soprattutto prevenire, affinché tutti possano andare a lavorare tranquilli con la consapevolezza di poter poi tornare a casa dalla propria famiglia. Ad ogni incidente mortale diciamo basta e ci indigniamo ma, sono parole al vento se si continua poi a considerare la sicurezza sui luoghi di lavoro solo uno sterile costo. Il tema della sicurezza deve stare sempre in cima all’agenda politica.”

Lo afferma il senatore dell’Alleanza Verdi e Sinistra Tino Magni, presidente della Commissione di indagine sulle condizioni di lavoro, sullo sfruttamento e sulla sicurezza nei luoghi di lavoro di Palazzo Madama.

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INFORTUNI LAVORO – MAGNI (AVS): “IL GOVERNO VENGA A RIFERIRE IN AULA”

“La tragedia di Brandizzo è la dimostrazione dell’emergenza sicurezza sul lavoro in Italia. La tutela della sicurezza sul lavoro è una vera e propria emergenza e deve essere una priorità per tutti. Le morti e gli infortuni sul lavoro sono una vera e propria piaga da debellare. La tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro dovrebbe entrare nei programmi scolastici. Ma, soprattutto, vanno rafforzati i servizi di vigilanza e controllo prevedendo un piano straordinario di assunzioni negli Ispettorati del lavoro. Purtroppo dopo Brandizzo piangiamo altri morti sul lavoro. Occorre cambiare la normativa introdotta negli ultimi venti anni che ha incentivato la diffusione a cascata dei subappalti e sotto appalti e la precarizzazione del lavoro. Alla prossima capogruppo in Senato chiederemo che il governo venga a riferire in Aula sia sulla dinamica dell’incidente di Brandizzo che sulle azioni da mettere in campo per impedire questa mattanza quotidiana.”

Lo afferma il senatore Tino Magni dell’Alleanza Verdi e Sinistra, presidente della commissione sulle condizioni di lavoro, sullo sfruttamento e sulla sicurezza nei luoghi di lavoro di Palazzo Madama.

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BRANDIZZO – MAGNI (AVS): “BASTA MORTI SUL LAVORO, AL FIANCO DEI SINDACATI”

“La sicurezza sul lavoro non può essere considerata un costo. Da troppo tempo il lavoro è diventato una merce. Bisogna invertire la rotta e rimettere al centro le persone. Non è accettabile fare solo la conta dei morti, bisogna affrontare il tema della precarietà e dei subappalti. E le privatizzazioni hanno portato un peggioramento delle condizioni dei lavoratori e delle lavoratrici. Servono norme che regolino gli appalti, non come ha fatto il governo che ha liberalizzato i subappalti a cascata. Chi paga il prezzo più alto sono sempre i lavoratori. È ora di dire basta. Siamo al fianco dei sindacati e dei lavoratori che oggi hanno manifestato a Vercelli in memoria dei 5 operai morti nella tragedia di Brandizzo e per dire stop morti sul lavoro.”

Lo afferma il senatore Tino Magni dell’Alleanza Verdi e Sinistra, presidente della commissione sulle condizioni di lavoro, sullo sfruttamento e sulla sicurezza nei luoghi di lavoro di Palazzo Madama.

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STRAGE OPERAI – MAGNI (AVS): “SENZA SICUREZZA NON C’È LAVORO”

“Sono a Brandizzo per portare la solidarietà e la vicinanza della Commissione del Senato e del Parlamento ma, anche, per prendere un impegno: che ognuno faccia il proprio dovere e cose concrete per portare la sicurezza nei luoghi di lavoro. Vorrei essere il presidente che cerca di affrontare questo enorme problema. La sicurezza non deve essere considerata un costo ma, il tema centrale senza il quale non può esserci lavoro. Se, come ho letto dalle ricostruzioni giornalistiche, è stato un problema di comunicazione, una cosa inaccettabile nel 2023.”

Lo afferma Tino Magni, presidente della Commissione di indagine sulle condizioni di lavoro, sullo sfruttamento e sulla sicurezza nei luoghi di lavoro di Palazzo Madama, conversando con i giornalisti dopo la visita sul luogo dell’incidente ferroviario di Brandizzo accompagnato dal sindaco, Paolo Bodoni, e da una delegazione di Sinistra Italiana.

“Di sicurezza se ne discute ogni giorno, tante parole roboanti, ma poi le cose non si fanno. Il tema della sicurezza sul lavoro va riportato al centro, prosegue Magni. Negli ultimi anni purtroppo il lavoro è diventato sempre più una merce, per ridurre i costi si guarda meno alla sicurezza e la politica si deve occupare di questo e dare delle risposte. La settimana prossima nella riunione dell’ufficio di presidenza della commissione ho intenzione di porre la necessità di un programma di intervento e maggiore formazione e cultura della sicurezza a cominciare dalla scuola e di ispezioni sui luoghi del lavoro.”

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TRENO INVESTE OPERAI – IL PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE INDAGINE PER LA SICUREZZA SUL LAVORO, TINO MAGNI, IN VISITA SUL LUOGO DELL’INCIDENTE

Domani 1 settembre alle ore 14 il Presidente della commissione di indagine sulle condizioni di lavoro, sullo sfruttamento e sulla sicurezza nei luoghi di lavoro del Senato della Repubblica Tino Magni si recherà presso la Stazione ferroviaria di Brandizzo per una visita sul luogo dove questa mattina è accaduto l’incidente che ha provocato la morte di cinque operai travolti da un treno.

La visita ha lo scopo di portare la solidarietà della Commissione del Senato alle famiglie delle vittime ma, anche, per verificare la dinamica di quanto accaduto. Nel corso della visita si svolgeranno incontri istituzionali.

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STRAGE OPERAI – MAGNI (AVS): “ACCERTARE LE RESPONSABILITA'”

“Esprimiamo cordoglio e ci uniamo al dolore delle famiglie delle vittime della strage sul lavoro di questa notte. Cordoglio misto a rabbia perché quanto successo a Brandizzo poteva, e doveva, essere evitato. Occorre innanzitutto accertare la dinamica, le cause e le responsabilità di quanto accaduto. E su questo aspettiamo il lavoro della magistratura. Certo però che con i moderni mezzi di segnalamento, le procedure e il coordinamento degli interventi di manutenzione ordinaria non doveva succedere nessun incidente.”

Lo afferma il senatore dell’Alleanza Verdi e Sinistra Tino Magni, presidente della commissione di indagine sulle condizioni di lavoro, sullo sfruttamento e sulla sicurezza nei luoghi di lavoro.

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LAVORO – MAGNI (AVS): “IL GOVERNO INGANNA I LAVORATORI, CONDIZIONI PIù UMILIANTI”

“Il Governo finge di aiutare i lavoratori, quelli più in difficoltà, in realtà fa sempre il contrario. Ultimo esempio l’indennità di discontinuità per i lavoratori dello spettacolo del Ministro Sangiuliano, che in realtà non è altro che una mancetta umiliante, che vanifica le speranze di maestranze, tecnici e artisti.  Non era questa la proposta di parti sociali e associazioni. Le organizzazioni sindacali hanno più volte evidenziato la necessità di un sistema organico, una riforma strutturale di sistema, non certo l’ennesimo ammortizzatore povero e inapplicabile, tra l’altro incompatibile con gli altri. Alle lavoratrici e ai lavoratori dello spettacolo, un settore già in forte crisi, serviva ben altro, una vera indennità per avere maggiori tutele e diritti. Prevedo un autunno caldo, perché i lavoratori si sono stufati delle continue prese in giro del governo. Alleanza Verdi e Sinistra farà un’opposizione durissima e senza sconti dentro e fuori le Aule parlamentari per aumentare salari e pensioni, rinnovare i contratti pubblici e privati, per un salario minimo dignitoso e contro il lavoro povero e la precarietà.”

Lo afferma il senatore dell’Alleanza Verdi e Sinistra Tino Magni.

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MANOVRA – MAGNI (AVS): “PAGANO SEMPRE GLI STESSI”

“Il governo Meloni si scontra con la realtà. Dopo aver promesso di tutto in campagna elettorale, ora trovare le risorse è difficile. Già si parla di frenare l’indicizzazione delle pensioni, di riduzione degli stanziamenti per la sanità, i servizi pubblici, per i Comuni. E il rischio che a pagare siano sempre gli stessi è molto forte.”

Lo afferma il senatore dell’Alleanza Verdi e Sinistra Tino Magni.

“Noi pensiamo che invece di fare cassa sui soliti noti sia ora che inizino a pagare quanti in questi anni hanno incassato maggiori extra profitti. Oltre alle banche, le assicurazioni, i colossi dell’energia e della farmaceutica e le tante multinazionali che hanno registrato utili, fatturati e profitti altissimi devono pagare per questo extra profitto. E anche lo Stato fa cassa con la crisi con un maggiore extra gettito. Con questo tesoretto impostare una manovra espansiva che pensi al Paese, che aumenti salari e pensioni, che preveda un intervento massiccio per contenere prezzi e tariffe, risorse per i rinnovi dei contratti pubblici e privati. Contro la prima vera manovra della Meloni faremo in Parlamento una battaglia durissima.”

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DL CALDO – MAGNI (AVS): “TANTO RUMORE PER NULLA. AVS VOTA NO”

“In Italia si muore di caldo e di lavoro precario. Gli eventi atmosferici che sempre più stanno interessando l’Italia dimostrano quanto gli eventi atmosferici possano incidere anche sulla salute e la sicurezza dei lavoratori. Il cambiamento climatico si sta imponendo come un nuovo fattore da considerare nella valutazione dei rischi sul lavoro. Il decreto, seppur lodevole nelle intenzioni, non appare affatto risolutivo. La maggioranza è stato sorda e ha bocciato tutte le proposte migliorative presentate da noi. È un intervento solo parziale, che esclude molte categorie di lavoratori e molte tipologie contrattuali. L’attuale crisi climatica e le sue conseguenze sul mondo del lavoro, avrebbero richiesto un intervento complessivo sul mondo del lavoro. Cosa che non è stata fatta, Alleanza Verdi e Sinistra vota No.”

Lo afferma il senatore Tino Magni dell’Alleanza Verdi e Sinistra, presidente della commissione di indagine sulle condizioni di lavoro in Italia, sullo sfruttamento e sulla sicurezza nei luoghi di lavoro del Senato.

“Il decreto è una foglia di fico che serve alla ministra Castellone per dire sono intervenuta. Particolarmente grave l’esclusione dai benefici dei lavoratori agricoli privi di contratto a tempo indeterminato. Una discriminazione per la stragrande maggioranza degli operatori del settore. Inoltre le misure non riguardano altre categorie a rischio come i riders o i lavoratori addetti ai ponteggi e alle impalcature, solo per fare degli esempi. Anche la tempistica per le linee guida, appare estremamente lunga, rispetto alla necessità di un intervento nel più breve tempo possibile. Le condizioni meteorologiche avverse hanno fatto emergere nuovi rischi professionali, o aggravato, allo stesso tempo, quelli già esistenti. Speravamo in un intervento più efficace, che considerasse tutte le categorie di lavoratori soggette allo stress termico, con qualsiasi forma contrattuale. Invece niente, tanto rumore per nulla. Il decreto è una scatola vuota.”

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