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PROIEZIONE “COME RUGIADA” DI CARLO LIMONTA

Proiezione in prima nazionale del docufilm “Come rugiada” di Carlo Limonta

Giovedì 14 novembre 2024 Oore 15

Sala Capitolare, Chiostro del convento di Santa Maria della Minerva

Piazza della Minerva, 38 – Roma

 

Su iniziativa del Sen. Tino Magni, domani 14 novembre 2024, alle ore 15, Sala Capitolare, presso il Chiostro del convento di Santa Maria Sopra Minerva, in Piazza della Minerva, 38 – Roma, sarà proiettato in prima nazionale il docufilm “Come rugiada” di Carlo Limonta.  Un evento di riflessione e dialogo per promuovere una cultura più inclusiva e solidale, in collaborazione con l’associazione culturale  –  Monte Marenzo “Per – un paese per star bene…” e con il patrocinio del Senato della Repubblica.

Interverranno: il Sen. Tino Magni; Alberto Nava, Presidente associazione volontariato Lo Specchio; Carlo Limonta, Regista; Angelo Gandolfi, Sceneggiatore; Lettura dei saluti inviati dall’On.le  Alessandra Locatelli, Ministro per la disabilità; Sen. Mariolina Castellone, Vicepresidente del Senato e componente Commissione Affari sociali; Sen. Francesco Zaffini, Presidente Commissioni Affari Sociali e  Sen. Sandra Zampa, Componente della Commissione Affari Sociali.

Le opinioni e i contenuti espressi nell’ambito dell’iniziativa sono nell’esclusiva responsabilità dei proponenti e dei relatori e non sono in alcun modo riconducibili al Senato della repubblica o ad organi del Senato medesimo. L’accesso alla sala con abbigliamento consono e, per gli uomini, l’obbligo di giacca e cravatta, è consentito fino al raggiungimento della capienza massima.

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SANITA’ – MAGNI (AVS): “DIRITTO ALLA SALUTE PER TUTTI”

“Questo provvedimento rappresenta un primo passo verso il riconoscimento del diritto alla salute per tutti. Aver affrontato questo tema in modo collettivo e unitario è una pagina positiva per il Parlamento. Finalmente estendiamo un diritto universale, un diritto di cittadinanza, anche alle persone senza fissa dimora a costo zero nei confronti del singolo. La dimostrazione che la collettività è in grado di farsi carico delle fragilità e non emargina. Anche perché tutte queste cose non possiamo scaricarle sugli enti locali, ai quali riduciamo i trasferimenti. Il fondo non deve essere utilizzato solo dalle città metropolitane. Il nostro Paese è molto diffuso e molto grande. Evitiamo che le risorse disponibili vadano solo in direzione dei grandi centri urbani, in cui certamente c’è una presenza maggiore di senza fissa dimora. Però anche nelle città minori c’è questo problema e quindi è necessario distribuire con equità e con parsimonia questa sperimentazione, il cui obiettivo, credo, sia quello di diventare un fatto strutturale e di non restare una sperimentazione.”

Lo afferma il senatore di Alleanza Verdi e Sinistra Tino Magni.

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LAVORO – MAGNI (AVS): “LE CRISI LE PAGANO SEMPRE I LAVORATORI, IL GOVERNO INTERVENGA PER TUTELARE I LAVORATORI BERCO DI FERRARA. INTERROGAZIONE AI MINISTRI CALDERONE E URSO SUI 550 ESUBERI”

“Non possiamo permettere che, ancora una volta, siano i lavoratori a pagare il prezzo più alto della crisi industriale. L’azienda metalmeccanica Berco Spa, azienda leader mondiale nella produzione di sottocarri, con sede a Copparo (Ferrara) e Castelfranco Veneto, ha annunciato una riorganizzazione che prevede ben 550 esuberi, di cui 480 nello stabilimento principale e 70 nella filiale veneta. Le conseguenze per le 550 famiglie e per il territorio ferrarese saranno devastanti. I Ministri Calderone e Urso intervengano immediatamente per verificare la legittimità di questi licenziamenti e convochino un tavolo di confronto tra azienda e organizzazioni sindacali.”

Lo afferma il senatore di Alleanza Verdi e Sinistra Tino Magni, che sul caso degli esuberi alla Berco di Ferrara ha presentato un’interrogazione ai Ministri del Lavoro e del Made in Italy, firmata anche dalla senatrice del Pd Susanna Camusso.

“La Berco Spa è presente da oltre un secolo sul territorio ferrarese, e la presentazione del piano esuberi, senza un dialogo con i sindacati, è un atto unilaterale gravissimo. Nei giorni scorsi un’altra azienda del territorio, la Regal Rexnord Tollok di Masi Torello (Ferrara), ha attivato una procedura di licenziamento collettivo via Pec per 77 dipendenti, perché l’azienda ha deciso di delocalizzare la produzione in India e in Cina. È una cosa inaccettabile che le delocalizzazioni o le ristrutturazioni colpiscano sempre i lavoratori e le lavoratrici. Il governo adotti immediatamente misure concrete per impedire le delocalizzazioni e metta in campo tutte le opzioni possibili per ridurre l’impatto sociale di queste decisioni, inclusi gli ammortizzatori sociali, i contratti di solidarietà o altri strumenti di sostegno.”

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PSB – MAGNI (AVS): “SONO SCELTE PROFONDAMENTE INIQUE, IL RITORNO ALL’AUSTERITÀ È INSOSTENIBILE E A PAGARE SONO SEMPRE GLI STESSI”

“La politica economica del governo Meloni è profondamente iniqua, se è vero che bisogna far fronte ai vincoli imposti dall’Ue, ben sette anni di consolidamento fiscale basato sulla spesa netta, con un margine di appena l’1,5% all’anno, è anche vero che poi vengono fatte scelte precise da chi governa il Paese. Tutti devono fare i sacrifici è la favoletta raccontata dal governo, una menzogna. I tagli brutali di 12-14 miliardi l’anno significano austerità, meno servizi, un’ulteriore riduzione del potere d’acquisto dei salari, riduzione dell’occupazione e maggiore debito pubblico. E a pagare saranno sempre gli stessi, i lavoratori, i pensionati, la sanità pubblica in crisi e la scuola, sempre più sacrificata. Il governo ha deciso di andare avanti senza coinvolgere il Paese, imponendo scelte che penalizzano i più deboli e aumentano le disuguaglianze tra Nord e Sud. La destra non pensa proprio a intervenire su chi ha di più, tassando profitti, extraprofitti e grandi ricchezze, né intende combattere seriamente l’evasione fiscale. Preferisce tagliare, ancora una volta, sulla pelle delle fasce più deboli della popolazione, dei più poveri, rinunciando a una vera redistribuzione della ricchezza e all’equità sociale. Questo percorso voluto dalla destra porterà il Paese nel baratro.”

Lo afferma il senatore dell’Alleanza Verdi e Sinistra Tino Magni.

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MANOVRA – MAGNI (AVS): “LA MANOVRA ECONOMICA INAUGURERÀ LA STAGIONE DELL’AUSTERITÀ, CON I TAGLI ALLA SANITÀ È A RISCHIO IL DIRITTO ALLA SALUTE”

“Il governo Meloni ha fatto molte promesse, che non riuscirà ad esaudire. La prossima manovra economica inaugurerà una stagione di austerità e di tagli. Sanità, istruzione, enti locali, ricerca e previdenza saranno colpiti dalla scure meloniana. Gli ulteriori tagli alla sanità demoliranno il nostro sistema sanitario pubblico, e i dati allarmanti del 7° Rapporto della Fondazione Gimbe ne sono una prova evidente. Il personale sanitario sotto organico è costretto a lavorare in condizioni insostenibili, mentre sempre più cittadini sono obbligati a pagare di tasca propria per accedere alle cure. Chi non può permetterselo, rimane escluso, in una spirale di disuguaglianze che sta distruggendo il principio di universalità delle cure.”

Lo afferma il senatore dell’Alleanza Verdi e Sinistra Tino Magni.

“In un contesto del genere, ci si aspetterebbe un intervento deciso per tassare gli extraprofitti delle banche, delle imprese energetiche e farmaceutiche. Ma la destra non vuole affrontare questa sfida. Preferisce allargare il divario sociale e premiare chi evade, piuttosto che adottare misure di giustizia sociale e redistribuzione della ricchezza. La manovra del governo è sbagliata, invertire questa rotta è necessario, vanno aumentati i salari e rafforzate le politiche sociali, a partire da scuola e sanità. Le opposizioni lavorino alla costruzione di una visione diversa di Paese, più equo e solidale, e di un governo diverso che agisca per tutti i cittadini, non solo per pochi privilegiati.”Manovra economica

 

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MANOVRA – MAGNI (AVS): “I SACRIFICI SEMPRE PER LE TASCHE DEGLI ITALIANI, MAI PER CHI HA FATTO ENORMI EXTRAPROFITTI”

“Per fortuna la prossima manovra economica non doveva gravare sulle tasche degli italiani. E invece il governo Meloni, dopo le solite promesse da marinaio, si appresta a varare misure che comporteranno sacrifici sempre per gli stessi: lavoratori e pensionati. La destra continua ad approvare provvedimenti per premiare gli evasori e a mazzolare invece gli onesti, quelli che pagano le tasse. Guai a parlare di tassare gli extraprofitti di banche e imprese. Il governo Meloni è capace solo di premiare i furbetti con continui condoni fiscali e ingrandire il disagio sociale aumentando le disuguaglianze del Paese. Si credono forti, ma saranno gli elettori a giudicarli.”

Lo afferma il senatore dell’Alleanza Verdi e Sinistra Tino Magni.

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TRASPORTI – MAGNI (AVS): “IL SISTEMA FERROVIARIO È AL COLLASSO DA QUANDO C’È SALVINI, NESSUNO PENSI DI PRIVATIZZARE LE FERROVIE”

 

“Da quando c’è Salvini al Ministero dei Trasporti i treni non funzionano più e sono sempre in ritardo. Oltre 27 interruzioni al giorno, che fanno circa 10.000 interruzioni della linea all’anno, non possono essere un caso o la colpa di un chiodo. La situazione è grave e ieri è stata solo l’ultima goccia che ha fatto traboccare il vaso. Ed è gravissimo che di fronte alla giornata nera per i trasporti di ieri, Salvini scarichi la responsabilità sul chiodo che sarebbe stato malamente piazzato da un operaio di una ditta privata. La colpa non è mai la sua, ma dei lavoratori. Salvini è inadeguato a fare il ministro dei Trasporti.”

Lo afferma il senatore dell’Alleanza Verdi e Sinistra Tino Magni.

“Ogni giorno ha la sua pena, ma il leader della Lega continua a sottrarsi alle sue responsabilità, come se la gestione delle infrastrutture non fosse di sua competenza. Ma la realtà è sotto gli occhi di tutti: mentre l’Italia si blocca, Salvini è sempre da un’altra parte. Per lui esistono solo le grandi opere, come il pessimo progetto di Ponte sullo Stretto, per le quali è pronto sempre a stanziare ingenti risorse. Intanto, i problemi dei viaggiatori e dei lavoratori delle ferrovie rimangono irrisolti e si moltiplicano. La Meloni, sempre alla ricerca di fondi per finanziare la manovra, incontra i vertici di BlackRock, società di investimenti americana, perché pensa di privatizzare le ferrovie, come se privatizzare fosse la panacea di tutti i mali. Nessuno pensi di privatizzare le ferrovie.”

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TRASPORTI – MAGNI (AVS): “SISTEMI FERROVIARI IN TILT. IL MINISTRO SALVINI È ASSENTE MENTRE L’ITALIA È IN TILT”

“Mentre il sistema ferroviario del nostro Paese continua a vivere giornate di caos totale, con treni fermi sulle rotaie, il silenzio di Salvini è assordante, segno evidente di una gestione fallimentare, che lo rende il peggior Ministro dei Trasporti che l’Italia abbia mai conosciuto. Venga subito in Aula a riferire.
Nelle stazioni i ritardi si accumulano e i disagi si moltiplicano per lavoratori e studenti che vivono ogni giorno un vero e proprio incubo. Il Paese è paralizzato, i cittadini sono esasperati e nessuna risposta concreta arriva da chi dovrebbe governare questo settore, perché il ministro Salvini è concentrato esclusivamente a fare propaganda. È ora che si prenda le sue responsabilità e metta in atto un piano serio per risolvere l’emergenza ferroviaria, prima che il Paese collassi completamente.”

Lo afferma il senatore dell’Alleanza Verdi e Sinistra Toni Magni.

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MO – MAGNI (AVS): “RISCHIAMO L’ALLARGAMENTO DEL CONFLITTO, SERVE UNA DISCUSSIONE IN AULA”

“Quanto sta succedendo in Medio Oriente è gravissimo. Bisogna fermare l’escalation e le mire di Netanyahu che vuole l’allargamento del conflitto. Serve un’immediata discussione in Aula. C’è un silenzio assordante sull’azione criminale del governo di Netanyahu. Va fermato più in fretta possibile, perché nessuno di noi può prevedere che cosa può succedere in questa situazione. È necessario alzare fortemente la sensibilità e prendere una posizione forte.  L’azione del Governo di Israele non è giustificabile. L’Italia non fornisca più armi e sostegno al Governo di Israele. Il parlamento discuta tutto questo.”

Lo afferma il senatore di Alleanza Verdi e Sinistra Tino Magni.

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DL OMNIBUS – MAGNI (AVS): “NORME DISOMOGENEE DEL TUTTO INSUFFICIENTI, MARCHETTE SENZA UN FILO CONDUTTORE. NULLA DI QUESTO PROVVEDIMENTO CI AVVICINA AL FUTURO”

“Il Dl Omnibus è un provvedimento che proprio non ci piace. Una serie di norme disomogenee del tutto insufficienti, marchette senza un filo conduttore inutili a risolvere i problemi dell’Italia e degli italiani onesti. Il Governo Meloni, governo dei condoni, per incentivare al concordato biennale propone un beneficio d’imposta per il periodo 2018-2022, un condono tombale che rappresenta un fallimento nella lotta all’evasione fiscale. Interventi di questo tipo sono un messaggio chiaro ai furbetti delle imposte: continuate a evadere, tanto prima o poi ci sarà una nuova sanatoria. Per di più questo condono ha un costo di circa 986 milioni in 5 anni. Oltre al danno la beffa.”

Lo afferma il senatore dell’Alleanza Verdi e Sinistra Tino Magni.

“La maggioranza ha lavorato per peggiorare un testo che di suo era già impresentabile. L’idea sbagliata che la destra ha della famiglia è ben rappresentata dal bonus Natale, una misura una tantum da 100 euro, che andrà solo ad alcune famiglie e non a tutte. Per la destra ottieni il bonus se hai la moglie e i figli a carico. Se non ce li hai, affari tuoi. Peccato che le politiche per la natalità non si affrontano con i bonus o a pezzetti. Ma la cosa più grave è sempre la stessa, la totale assenza di politiche concrete e strutturali per affrontare le vere emergenze che attanagliano il Paese, come la riduzione delle diseguaglianze, l’aumento degli stipendi, il sostegno alle piccole e medie imprese, misure per la crescita. Alleanza Verdi e Sinistra vota contro, perché nulla di questo provvedimento ci avvicina al futuro, soprattutto in termini di transizione ecologica, che resta una priorità non più rimandabile.”

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