All Posts Tagged: Tino Magni

DDL PMI – MAGNI (AVS): “LEGGE PORCATA CONTRO I LAVORATORI. LA DESTRA RIDUCE LE TUTELE E LA SICUREZZA SUL LAVORO, ALTRO CHE TUTELA DEL MADE IN ITALY”

“Il Senato ha approvato un testo peggiorato dai lavori in commissione. Sulla moda è stato inferto un gravissimo colpo di spugna alla lotta contro lo sfruttamento e al caporalato nel settore. Deresponsabilizzare le imprese committenti in caso di lavoro nero negli appalti e nelle forniture è una vera e propria porcata e un precedente gravissimo. Dallo scudo fiscale per chi ha evaso, siamo passati allo scudo penale per chi sfrutta. Sarebbe stato invece necessario introdurre criteri di verifica sul corretto rapporto tra quantità prodotta e numero minimo di lavoratori, sulla corretta applicazione dei contratti collettivi nazionali di lavoro, sulla limitazione dei livelli di subappalto e subfornitura, e su una maggiore responsabilità della committenza. La destra riduce le tutele e la sicurezza sul lavoro, altro che tutela del made in Italy. Alleanza Verdi e Sinistra vota contro.”

Lo afferma il senatore dell’Alleanza Verdi e Sinistra Tino Magni.

“Il governo Meloni continua a fare favori alle imprese sulle spalle dei lavoratori e delle lavoratrici. Esonerare l’assicurazione obbligatoria per i carrelli elevatori e gli altri veicoli utilizzati dalle imprese in aree ferroviarie, portuali e aeroportuali, è inaccettabile. Addirittura tolgono l’assicurazione dai mezzi agricoli. Le misure a sostegno delle Piccole e medie imprese invece devono essere accompagnate dalla salvaguardia dei diritti dei lavoratori e dei contratti nazionali, da condizionalità sociali e occupazionali per l’accesso agli incentivi, dal coinvolgimento delle rappresentanze sindacali. La destra invece ha una visione fortemente orientata alla leva fiscale e finanziaria, con poca attenzione agli aspetti sociali, contrattuali e al coinvolgimento delle lavoratrici e dei lavoratori. Le Pmi sono una struttura portante dell’economia del paese, ma questo provvedimento non le aiuta.”

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CONVEGNO SULLA SICUREZZA SUI LUOGHI DI LAVORO

‘Il decalogo sulla sicurezza sui luoghi di lavoro: un percorso di condivisione con le istituzioni e le parti sociali’ è il titolo del convegno che si terrà al Senato, presso la Sala Zuccari di palazzo Giustiniani, Via della Dogana Vecchia 29, martedì 21 ottobre 2025 alle ore 14, promosso dalla Commissione parlamentare di inchiesta sulle condizioni di lavoro in Italia, sullo sfruttamento e sulla sicurezza nei luoghi di lavoro.

Il convegno sarà aperto dal saluto istituzionale del Presidente del Senato della Repubblica, Ignazio La Russa. Sono previsti gli interventi di Marina Calderone, Ministra del Lavoro e delle politiche sociali, Chiara Gribaudo, Presidente della Commissione parlamentare d’inchiesta della Camera dei deputati sulle condizioni di lavoro in Italia, sullo sfruttamento e sulla sicurezza nei luoghi di lavoro pubblici e privati e del Prof. Guido Micheli, Politecnico di Milano.

A seguire la tavola rotonda sul ruolo delle Istituzioni con Marco Dreosto, Vice Presidente della Commissione parlamentare di inchiesta, Gisella Naturale, segretario della Commissione parlamentare di inchiesta alla quale intervengono Wanda Ferro, Sottosegretario al Ministero dell’interno; Fabrizio D’Ascenzo, Presidente INAIL; Gabriele Fava, Presidente dell’INPS; Danilo Papa, Direttore dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro (INL).

Si prosegue con la tavola rotonda sul contributo delle parti sociali con Susanna Camusso, Vice Presidente della Commissione parlamentare di inchiesta, Paola Mancini, segretario della Commissione parlamentare di inchiesta, intervengono i rappresentanti di Confindustria, CNA, Confartigianato, ANCE, CGIL, CISL, UIL e UGL.

Concluderà la giornata Tino Magni, Presidente della Commissione parlamentare di inchiesta del Senato della Repubblica sulle condizioni di lavoro in Italia, sullo sfruttamento e sulla sicurezza nei luoghi di lavoro.

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EX ILVA – MAGNI (AVS): “AL FIANCO DEI LAVORATORI, LA LORO BATTAGLIA RIGUARDA TUTTO IL PAESE”

“Alleanza Verdi e Sinistra è al fianco delle lavoratrici e dei lavoratori dell’ex Ilva in sciopero per difendere il posto di lavoro e il proprio futuro. La loro battaglia è giusta e riguarda tutto il Paese. La vicenda dell’ex Ilva è il simbolo del fallimento delle politiche industriali di Meloni e Urso. Lo Stato deve riprendere il controllo della produzione dell’acciaio. Perché solo la presenza forte dello Stato può garantire la compatibilità ambientale con la produzione di acciaio in tutti i siti del gruppo, la continuità dei progetti di decarbonizzazione e una seria transizione ecologica e sociale. Senza acciaio non c’è politica industriale.”

Lo afferma il senatore dell’Alleanza Verdi e Sinistra Tino Magni.

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LAVORO – MAGNI (AVS): “ALLA LIBERTY MAGONA DI PIOMBINO CI SONO 500 FAMIGLIE SENZA STIPENDIO, INTERROGAZIONE A URSO”

“Prosegue l’odissea dei lavoratori della Liberty Magona di Piombino (Livorno), industria siderurgica della rilaminazione a freddo e finimento dei laminati piani, in cassa integrazione straordinaria da un anno ma senza stipendio. L’azienda, leader del mercato italiano nella laminazione, vive un momento di difficoltà e nelle scorse settimane la proprietà aveva preso degli impegni, messi però in discussione dal ritardo nel pagamento degli stipendi. Il comportamento della proprietà angloindiana è inaccettabile. È necessario che il governo si attivi per imporre all’azienda il rispetto degli impegni presi in sede ministeriale, a partire dal pagamento immediato delle retribuzioni arretrate e future. I lavoratori non possono aspettare il prossimo tavolo al ministero. Siamo al fianco dei lavoratori e delle lavoratrici nella battaglia per la difesa del posto di lavoro, della propria dignità e del futuro produttivo e occupazionale dello stabilimento di Piombino. Presenterò un’interrogazione al Ministro Urso perché in gioco ci sono 500 famiglie e la continuità produttiva dello stabilimento.”

Lo afferma il senatore dell’Alleanza Verdi e Sinistra Tino Magni.

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TERRA DEI FUOCHI – MAGNI (AVS): “SOLO PROPAGANDA E REPRESSIONE, NESSUN FUTURO PER I CITTADINI”

“Ennesima fiducia, ennesima umiliazione del Parlamento. La Terra dei Fuochi è una bomba sanitaria e ambientale, rifiuti lasciati ovunque, terreni avvelenati da sversamenti illegali e roghi tossici, centinaia di migliaia di persone che respirano veleni. Nella Terra dei fuochi si muore tre anni prima che nel resto del paese. E il Governo Meloni a questa emergenza sanitaria e ambientale risponde solo con pene più dure. Mentre per piazzare qualche amico o per dare lavoro al nuovo sottosegretario Sbarra, si inventano il ‘dipartimento Sud’ che sopprime la Struttura di missione Zes e accorpa tutti gli incentivi per le imprese del Mezzogiorno. Una cosa vergognosa che accentra il potere, e i soldi, a Palazzo Chigi.”

Lo afferma il senatore dell’Alleanza Verdi e Sinistra Tino Magni.

“Dopo la condanna della Cedu, che ha riconosciuto la violazione del diritto alla vita per l’inerzia dello Stato italiano, era necessario ben altro. Invece siamo di fronte all’ennesima fiducia su un provvedimento con poche risorse e zero interventi concreti. La destra propone sempre la stessa inutile ricetta repressione e finta sicurezza. Ma la Terra dei Fuochi è un problema complesso, servono bonifiche vere, controlli seri, investimenti concreti. Il decreto non ferma le attività criminali e non risolve il nodo centrale: risanare i territori e ridare un futuro a due milioni di cittadini. Il modello securitario di Meloni non cura, non bonifica, non dà speranza. È solo propaganda e campagna elettorale. Alleanza Verdi e Sinistra vota contro.”

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FLOTTILLA – MAGNI (AVS): “L’INVIO DI UNA FREGATA UN GESTO APPREZZABILE MA NON SUFFICIENTE, SERVE UNA MISSIONE DI PROTEZIONE”

“Abbiamo apprezzato la decisione dell’invio della Fregata della nostra Marina Militare, anche se è un gesto non sufficiente, perché non serve solo una missione di assistenza, serve una missione di protezione. E su questo il ministro Crosetto non ci ha risposto, come non ha risposto alle domande su cosa accadrà se ci saranno altri attacchi. La Flottilla non è diretta da nessuno, come dimostrano le centinaia di migliaia di persone che sono scese in piazza. Lunedì scorso è sceso in piazza il popolo, ecco allora dico: rispondete al popolo. Perché gli italiani si sono ribellati a quelle drammatiche immagini che vediamo tutti i giorni. Immagini che spaccano il cuore e lo stomaco. Gli italiani chiedono di intervenire, di fermare il genocidio contro il popolo palestinese, chiedono di tutelare la Flottilla ma, soprattutto, chiedono di riconoscere lo Stato di Palestina senza condizioni.”

Lo afferma in Aula a palazzo Madama il senatore dell’Alleanza Verdi e Sinistra Tino Magni nella replica al ministro della Difesa Guido Crosetto.

“Il problema non è la consegna degli aiuti, perché ci sono centinaia di camion fermi ai valichi che il governo criminale di Israele blocca e gli aiuti devono essere paracadutati. La Flottilla vuole rompere questo assedio, vuole portare aiuti e medicinali a Gaza. In questi mesi tutto l’Occidente ha giustamente adottato le sanzioni contro la Russia, ma perché non si adottano sanzioni contro Israele, perché l’Italia continua ad inviare armi e sistemi d’arma, perché non viene messo in discussione il Memorandum di cooperazione tra Italia e Israele. E la nostra, come quella della maggioranza degli italiani, non è una posizione ideologica. È una posizione umanitaria, di pace. Noi ci rivolgiamo al governo italiano perché sono molti gli italiani sulla Flottilla e il dovere del governo è quello di garantire la loro incolumità. Ma la posizione della Presidente del Consiglio Meloni è irresponsabile. Una posizione che scarica responsabilità, anziché assumersela la responsabilità. Come al solito Meloni apre lo scontro politico con le opposizioni.”

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DFP – MAGNI (AVS): “PRESSIONE FISCALE IN AUMENTO E SALARI FERMI, LA POLITICA ECONOMICA DEL GOVERNO È DISASTROSA”

“La maggioranza dipinge un quadro idilliaco. Secondo la destra va tutto bene. Ma, la realtà non è così. Da quando governa Meloni la pressione fiscale è salita al 42,5% colpendo in particolare il ceto medio. L’ennesima promessa elettorale non mantenuta dalla destra. In questi tre anni la pressione fiscale è cresciuta, mentre salari e pensioni sono fermi al palo e il potere d’acquisto crolla, falcidiato dall’inflazione. Dal 2008 i salari reali in Italia sono scesi del 9 per cento. Secondo il rapporto OCSE sull’occupazione, l’Italia è il Paese che ha registrato la maggiore caduta dei salari reali, mentre in Germania e Francia sono cresciuti. Dov’è che va tutto bene. Lo vadano a dire agli italiani che faticano ad arrivare alla fine del mese. La politica economica del governo è disastrosa.”

Lo afferma il senatore dell’Alleanza Verdi e Sinistra Tino Magni.

“In questo quadro tutt’altro che idilliaco la destra è ideologicamente contraria all’unico strumento in grado di aumentare le retribuzioni dei lavoratori poveri: il salario minimo. Mentre noi discutiamo, in Germania e in Spagna il salario minimo è aumentato. Mentre gli altri paesi vanno avanti, noi rimaniamo indietro e centinaia di migliaia di giovani lasciano l’Italia proprio per quei paesi dove i salari sono migliori. 26 mesi di produzione industriale con il segno meno davanti, crisi profonda dell’automobile, per non parlare della siderurgia e del tessile. Questa è la realtà. La risposta della destra a questi problemi è l’economia di guerra che lascia indietro chi lavora e chi vive di pensione. Questo sarebbe lo sviluppo che proponete al nostro paese: spendere il 5% del PIL in armi. Una direzione completamente sbagliata. La prossima legge di bilancio dovrà tenere conto dei problemi reali dell’Italia e degli italiani, lasciando da parte la propaganda. Per sapere che le cose non vanno bene per niente basta chiederlo ai lavoratori e ai pensionati che tirano la cinghia per fare la spesa e pagare le bollette.”

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SALARIO MINIMO – MAGNI (AVS): “DESTRA CONTRO I LAVORATORI”

“La maggioranza ha stravolto il testo delle opposizioni sul salario minimo trasformandolo in una delega al governo. La destra non vuole il salario minimo e affossa il testo delle opposizioni, senza dare nessuna soluzione ai salari decisamente troppo bassi degli italiani. L’assenza del salario minimo espone i lavoratori a salari ingiustamente bassi. La proposta unitaria delle opposizioni avrebbe rafforzato la contrattazione collettiva, tanto decantata dalla destra per combattere il lavoro povero e i bassi salari, e avrebbe contribuito ad aumentare i salari dei lavoratori poveri. La destra è contro i lavoratori. Noi voteremo contro la delega e continueremo a batterci per un salario minimo per tutti quei lavoratori e quelle lavoratrici che con lo stipendio non arrivano mai a fine mese.”

Lo afferma in Aula il senatore dell’Alleanza Verdi e Sinistra Tino Magni.

“Il grave atteggiamento di chiusura nei confronti degli emendamenti delle opposizioni è indicativo di come la destra si sottragga al confronto su un tema cruciale di equità e di politica economica. La delega della destra non prevede nulla per tutelare il potere di acquisto dei salari. Nel mondo del lavoro l’enorme diffusione del lavoro povero dimostra l’urgenza del salario minimo. La precarietà e i bassi salari, disincentivano le imprese nei confronti della formazione dei lavoratori e nella prevenzione degli incidenti sul lavoro. Noi non ci stiamo, continueremo a far sentire la nostra voce, in Parlamento e nel Paese, a difesa dei diritti dei lavoratori, per l’introduzione del salario minimo e di meccanismi idonei a tutelare il potere di acquisto delle retribuzioni.”

 

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GOVERNO – MAGNI (AVS): “MELONI SCENDA DAL PALCO. LA FIDUCIA DEI CONSUMATORI SCENDE, GLI ITALIANI STANNO GIÀ MALE E SONO PREOCCUPATI PER IL FUTURO”

“Ieri a Rimini è andata in onda la propaganda della Meloni. Una narrazione subito contraddetta dai dati dell’Istat sulla fiducia dei consumatori che ad agosto scende. Gli italiani stanno male e non hanno fiducia nel futuro, sono preoccupati. Il governo dice che va tutto bene mentre gli italiani combattono con l’aumento delle spese, i bassi salari e l’incertezza per le conseguenze dei dazi americani e le guerre in corso. Un futuro già incerto reso ancora più fosco con proposte inadeguate e sbagliate sull’anticipo per andare in pensione.”

Lo afferma il senatore dell’Alleanza Verdi e Sinistra Tino Magni.

“Il TFR è salario differito, se usi quei soldi per anticipare la pensione significa che pagano i lavoratori: un furto inaccettabile che contrasteremo in tutti i modi. La Meloni scenda dal palco di Rimini e torni alla realtà. I conti e le prospettive non vanno bene e la prossima manovra economica ci dirà se le promesse della Meloni saranno realtà o bugie. Per ora solo propaganda, favori ai furbetti e niente per chi sta peggio. La destra sovranista sta facendo danni al Paese. Le prossime elezioni regionali saranno il prossimo passo per proporre agli italiani una proposta politica per un paese diverso.”

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EX ILVA – MAGNI (AVS): “NEL PIANO DEL GOVERNO MANCANO LE GARANZIE PER IL LAVORO E L’AMBIENTE. URSO È INCAPACE DI RISOLVERE LA VERTENZA”

“Abbiamo rappresentato ai sindacati metalmeccanici la nostra critica al piano del Governo. E denunciamo la totale incapacità del ministro Urso a risolvere la questione. Da anni Taranto aspetta una risposta, un piano credibile e fattibile. Fino ad ora solo promesse e annunci vuoti da parte del ministro Urso.”

Lo affermano i parlamentari dell’Alleanza Verdi e Sinistra Tino Magni e Franco Mari al termine dell’incontro con i sindacati dei metalmeccanici sull’ex Ilva.

“Il futuro dell’ex Ilva deve necessariamente passare per la decarbonizzazione, la tutela della salute dei cittadini e dei lavoratori e la salvaguardia ambientale e dei posti di lavoro. Da tre anni il governo propone un piano diverso e l’ultimo con la nave rigassificatrice é più utile per il gas liquido americano di Trump che a Taranto. Lo Stato deve mettere le risorse per gli investimenti e per un vero piano industriale. Il tempo delle giustificazioni è finito. Urso e Meloni non hanno più scuse.”

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