“Gli impegni assunti dal governo in campagna elettorale sono stati tutti disattesi. Il Documento di economia e finanza risulta una scatola vuota, inadeguato, con l’esecutivo totalmente scollegato dal paese reale e dai suoi problemi. Non a caso è bocciato da tutte le sigle sindacali. Il Def dovrebbe avere come obiettivo la crescita economica e sociale e invece con quello presentato dal governo Meloni si torna agli anni dell’austerity. Manca la visione di Paese, la direzione da prendere per uscire dalla crisi.”
Lo afferma il senatore Tino Magni dell’Alleanza Verdi e Sinistra, in seguito alle audizioni sul Def nelle Commissioni bilancio congiunte di Camera e Senato.
“Nel Def mancano tutti gli interventi necessari alla coesione sociale, a partire dal contrasto alla povertà e alla disuguaglianza, e alla crescita del Paese, prosegue Magni. Non c’è nulla a sostegno dei redditi di lavoratori e pensionati che continuano a perdere potere d’acquisto con un’inflazione a due cifre e gli aumenti di tutti i generi di prima necessità. Zero sugli extraprofitti delle aziende, zero per quanto riguarda la sicurezza sui luoghi di lavoro, zero sulla sanità pubblica, come se gli anni della pandemia non avessero insegnato nulla. Zero sulla linea per gestire la transizione ecologica industriale, niente sulla lotta all’evasione fiscale e per un fisco realmente equo. Il primo Def della Meloni è un’occasione mancata che non aiuta il Paese ad agganciare la sfida della ripartenza e per una crescita della nostra economia.”