“Il governo Meloni ha gettato la maschera: non vuole la transizione energetica. Ne è ulteriore prova questo ennesimo decreto “patchwork” su un settore strategico per il Paese, come quello energetico, le cui difficoltà hanno messo a dura prova la capacità di resistenza economica di cittadini e imprese. Un provvedimento pericoloso, ché rallenta le politiche di decarbonizzazione, aumenta le emissioni climalteranti e vincola rischiosamente il nostro Paese a livello geopolitico. Tutto questo sulle spalle dei cittadini. Per questi motivi Alleanza Verdi e Sinistra vota no all’ennesima fiducia posta dall’esecutivo.”
Lo ha dichiarato in Aula la senatrice dell’Alleanza Verdi e Sinistra Aurora Floridia.
“Neanche il caldo di questi giorni ha fatto aprire gli occhi al governo Meloni, che continua a negare i cambiamenti climatici e a investire nelle fonti fossili, rendendo l’Italia e il Mediterraneo un hub del gas. Un’azione antieconomica e controproducente: tanto per gli impatti ambientali quanto per quelli sanitari e sociali. Non rientra proprio nelle corde delle destre trasformare l’Italia, in un hub “verde”, puntando su energia rinnovabile, su sole e eolico, su reti elettriche, materiali e prodotti per l’uso circolare. Tutto quello che servirebbe per garantire la costruzione di un futuro ambizioso e sostenibile, anche economicamente e in termini di vero risparmio sulle bollette. Questo provvedimento invece da un lato prevede opere per l’incremento della capacità di rigassificazione nazionale, dall’altro getta fumo negli occhi ai cittadini, offrendo loro un irrisorio “segnale” di apertura a sostegno dell’autoconsumo energetico. Ma non è così. L’Esecutivo tenta malamente di rendere credibile un dispositivo che non si allinea in maniera adeguata al raggiungimento del taglio delle emissioni di gas a effetto serra e all’obiettivo di neutralità climatica. Per coprire il fabbisogno energetico nazionale, l’Italia non ha bisogno di nuove infrastrutture, gasdotti e rigassificatori, che può invece dimezzare e progressivamente eliminare la dipendenza dal gas fossile attraverso un mix di energie da fonti rinnovabili, risparmio energetico, efficienza energetica e sfruttamento delle infrastrutture esistenti. Puntare ancora su nuovi impianti alimentati a gas fossile significa invece essere completamente scollegati dalla realtà.”