“Se per anni si è consentito a un bar veronese di emettere scontrini fiscali con l’immagine di Benito Mussolini, non significa che si debba continuare così. Presenterò un’interrogazione urgente al Ministro Piantedosi affinché sia fermata questa follia nostalgica passatista. Nel nostro ordinamento l’apologia del fascismo è un reato previsto dall’art. 4 della legge Scelba, approvata nel 1952. È una gravissima torsione considerare “libera espressione” l’apologia al fascismo in qualunque forma essa venga manifestata.”
Lo ha affermato la senatrice dell’Alleanza Verdi e Sinistra Aurora Floridia, che ha proseguito:
“Il fascismo è il male assoluto nel suo complesso, non si può consentire che sia ridotto alla gravità delle sole leggi razziali. Nessun tentennamento: non vanno consentite nostalgie verso miti, forme, cerimonie e simboli. Atteggiamenti che si traducono in odio concreto e puntuale, che viviamo tutti i giorni sui social e non solo. È compito di tutti salvaguardare la memoria storica e diffondere sempre e ovunque i valori dell’Italia repubblicana nata dalla resistenza antifascista.”
“Ha ragione il Presidente Mattarella, la violenza sulle donne è una barbarie sociale che va combattuta non solo dal punto di vista penale e giudiziario, ma da tutta e, in tutta, la società. I femminicidi sono una piaga della società. È importantissima la sollecitazione fatta dal Capo dello Stato ad un’azione concreta di prevenzione a cui deve affiancarsi un investimento sulla scuola, per costruire quel cambio culturale radicale necessario al raggiungimento della parità di genere e per il rispetto dei diritti delle donne. Perché le norme, le leggi, le denunce, come dimostrano i casi di femminicidio ormai giornalieri, non bastano.”
Lo afferma la senatrice dell’Alleanza Verdi e Sinistra Ilaria Cucchi, componente della commissione bicamerale sul femminicidio, commentando le parole del Capo dello Stato sulla violenza sulle donne.
“La Meloni è in difficoltà. Governare non è come fare l’opposizione. Dopo un anno di governo della destra l’Italia sta peggio di prima e anche gli italiani iniziano ad accorgersene, ovviamente a loro spese. L’economia è in frenata e la prossima manovra rischia di essere lacrime e sangue. Agitare il nemico nell’Europa e in Gentiloni può essere utile solo per sviare un poco l’attenzione, ma non basta. E allora che fa, ritira fuori il vecchio cavallo di battaglia delle destre: la sicurezza. E ovviamente la repressione. Una destra legge e ordine vecchio stampo all’attacco del crimine minorile per sviare l’attenzione sulla crisi.”
Lo afferma il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto di Palazzo Madama.
“E allora blitz estemporanei delle forze dell’ordine ad uso e consumo delle telecamere in alcune periferie, a partire ovviamente da Caivano per passare a Tor Bella Monaca a Roma. Ma soprattutto aumento delle pene, più carcere, daspo urbano, ammonimenti dei questori. Una visione tutta repressiva su come sconfiggere un fenomeno che c’è e va affrontato. Zero investimenti sociali e scarse risorse messe in campo per la riqualificazione dell’area e nulla sulla prevenzione e sul fatto che nelle tanto citate periferie manca il lavoro, vera alternativa al crimine. Un populismo giustizialista assurdo, che rischia di riempire le già strapiene carceri italiane di qualche minorenne spacciatore ma che non risolve il problema delle baby gang.”
“È passato un anno di governo Meloni e la condizione dell’Italia e degli italiani è peggiorata. Alta inflazione e prezzi alle stelle, aumento di gas, elettricità e benzina, ritardi nel Pnrr, condoni a gogò, no al salario minimo, sono alcuni esempi del lascito di questo anno di governo delle destre. Dopo le mirabolanti promesse della campagna elettorale, la Meloni e la destra di governo si scontrano con la realtà e trovare le risorse per mantenere fede alle promesse fatte è difficile. E allora ecco che ritirano fuori la sempre eterna, e sempre utile nei momenti di crisi, austerità. Quindi freno all’indicizzazione delle pensioni, riduzione degli stanziamenti per la sanità, taglio al reddito di cittadinanza e ai Comuni, niente per aumentare salari e pensioni. Un modo per scaricare il costo della crisi sempre sugli stessi, lavoratori e pensionati, alla faccia di chi in questi anni ha fatto enormi extra profitti. La manovra che ha in mente la Meloni ammazza l’Italia, non aiuta l’economia, in particolare quella verde, non pianifica il futuro. Il contrario di quello che serve all’Italia e agli italiani.”
Lo afferma il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto di Palazzo Madama.
“La destra al governo ha sempre un’unica soluzione per tutto: l’inasprimento delle pene. Dopo i rave, questa volta tocca ai minori di anni 14. Pura follia e pura propaganda. È assurdo pensare che la criminalità giovanile, che spesso si annida in contesti sociali di particolare fragilità, possa essere combattuta col carcere.”
Lo afferma la senatrice dell’Alleanza Verdi e Sinistra Ilaria Cucchi alla vigilia del Consiglio dei ministri dal quale sono attese decisioni anche in tema di minorenni autori di reato.
“Ancora più grave il divieto di spostarsi dal comune di residenza, condannando di fatto quei giovani a vivere in quello stesso ambiente tossico in cui sono nati e cresciuti, penalizzandoli quindi ulteriormente, prosegue Cucchi. Invece dell’inasprimento delle pene, servono scuola, serie politiche educative di prevenzione e un reale e costante presidio del territorio, non solo delle forze di polizia, per permettere un monitoraggio e un sostegno alle famiglie. Usare il carcere invece, significa solo negare l’opportunità reale di una nuova vita futura.”
“Anche oggi contiamo morti e incidenti sul lavoro. Come Alleanza Verdi e Sinistra abbiamo chiesto in conferenza dei capigruppo che il Governo venga a riferire in Aula sulla questione dei morti sul lavoro, richiesta accettata all’unanimità. I capigruppo hanno dimostrato una sensibilità sul tema e, su impulso del Presidente La Russa, mercoledì prossimo si terrà un dibattito parlamentare sulla sicurezza sul lavoro. Non c’è più tempo da perdere, servono maggiori controlli e regole più stringenti per punire e sanzionare ma, soprattutto prevenire, affinché tutti possano andare a lavorare tranquilli con la consapevolezza di poter poi tornare a casa dalla propria famiglia. Ad ogni incidente mortale diciamo basta e ci indigniamo ma, sono parole al vento se si continua poi a considerare la sicurezza sui luoghi di lavoro solo uno sterile costo. Il tema della sicurezza deve stare sempre in cima all’agenda politica.”
Lo afferma il senatore dell’Alleanza Verdi e Sinistra Tino Magni, presidente della Commissione di indagine sulle condizioni di lavoro, sullo sfruttamento e sulla sicurezza nei luoghi di lavoro di Palazzo Madama.
“Il diritto alla salute è messo in discussione. La Fondazione Gimbe lancia l’allarme: riduzione dei finanziamenti, carenza di personale sanitario, modelli organizzativi obsoleti, pronto soccorso super affollati, incapacità di ridurre le diseguaglianze e l’avanzata del privato stanno intaccando il diritto sancito dalla Costituzione alla tutela della salute, in particolare nelle Regioni del mezzogiorno. Il governo Meloni definanzia la sanità pubblica in controtendenza rispetto ai governi precedenti. Se la prossima manovra non prevederà finanziamenti adeguati il Servizio Sanitario, le prestazioni sono a rischio.”
Lo afferma il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto di Palazzo Madama.
“Come Alleanza Verdi e Sinistra a partire dalla Nadef fino alla Legge di Bilancio presenteremo proposte per aumentare il fondo pluriennale nazionale ad una percentuale degna di un paese civile sopra il 7% in rapporto al Pil, oggi siamo al sedicesimo posto per investimenti pro-capite, per un piano straordinario di assunzioni di personale, per la riduzione delle liste di attesa e delle diseguaglianze nelle prestazioni. La lezione della pandemia non è servita a nulla. Visto che il governo deve fare delle scelte invece di aumentare le spesi militari al 2% del Pil la Meloni aumenti il fondo sanitario nazionale.”
“Non bisogna essere ambientalisti per sapere che la crisi climatica colpisce prima di tutto gli esseri umani, in termini di scarsità alimentare, salute, migrazioni forzate e nuovi conflitti. Il dato drammatico dell’Unicef rende bene l’idea di quanto siamo in ritardo nel raggiungere gli obiettivi fissati con l’accordo di Parigi: nel 2019 più di 5.800 bambini e adolescenti, in Europa e Asia centrale, sono morti per cause legate all’inquinamento atmosferico, prima causa dei cambiamenti climatici. Parliamo di una media di 16 bambini al giorno. Un’ecatombe intollerabile, che segna la sconfitta di quei governi che ostacolano ancora oggi la necessaria transizione verso modelli di sviluppo sostenibili. L’unica strada per la sopravvivenza è quella di azzerare le emissioni e investire nelle energie rinnovabili. Parole e promesse non garantiscono il futuro e neanche il presente. Servono azioni immediate e concrete per garantire la salute del Pianeta Terra e il futuro alle nuove generazioni.”
Lo ha affermato la senatrice dell’Alleanza Verdi e Sinistra Aurora Floridia, commentando il Policy Brief, pubblicato oggi dall’Unicef.
“La tragedia di Brandizzo è la dimostrazione dell’emergenza sicurezza sul lavoro in Italia. La tutela della sicurezza sul lavoro è una vera e propria emergenza e deve essere una priorità per tutti. Le morti e gli infortuni sul lavoro sono una vera e propria piaga da debellare. La tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro dovrebbe entrare nei programmi scolastici. Ma, soprattutto, vanno rafforzati i servizi di vigilanza e controllo prevedendo un piano straordinario di assunzioni negli Ispettorati del lavoro. Purtroppo dopo Brandizzo piangiamo altri morti sul lavoro. Occorre cambiare la normativa introdotta negli ultimi venti anni che ha incentivato la diffusione a cascata dei subappalti e sotto appalti e la precarizzazione del lavoro. Alla prossima capogruppo in Senato chiederemo che il governo venga a riferire in Aula sia sulla dinamica dell’incidente di Brandizzo che sulle azioni da mettere in campo per impedire questa mattanza quotidiana.”
Lo afferma il senatore Tino Magni dell’Alleanza Verdi e Sinistra, presidente della commissione sulle condizioni di lavoro, sullo sfruttamento e sulla sicurezza nei luoghi di lavoro di Palazzo Madama.