All Posts Tagged: Giorgia Meloni

RAI – DE CRISTOFARO (AVS): “DA RAI E VIMINALE CENSURA E MANGANELLO” SULLE MANIFESTAZIONI” – Interrogazione a Piantedosi sulla repressione delle manifestazioni sotto le sedi Rai e ai vertici di Viale Mazzini sulla censura alle manifestazioni –

“La polizia reprime a manganellate la protesta a Napoli e a Bologna, contro il comportamento assunto dai vertici dell’azienda nel post Sanremo e per la pace in Palestina, e la Rai nasconde sia la repressione che il dissenso. Le manifestazioni davanti alle sedi regionali Rai in giro per l’Italia si moltiplicano, e nei Tg regionali e nazionali Rai linea è: minimizzare, non far vedere le immagini, nascondere la notizia nel corso dei Tg. Insomma, di tutto pur di non dare ai cittadini la giusta informazione degna del servizio pubblico. Una Rai con l’elmetto che censura e non lavora per la pace. Invece sarebbe giusto che il servizio pubblico desse spazio a una grande fetta di cittadini che chiede un cessate il fuoco e una soluzione pacifica in Medio Oriente. Ma una volta era servizio pubblico, oggi è TeleMeloni e la linea è un’altra: non darne conto. E allora ecco che arriva, dalla direzione della TgR guidata da Alessandro Casarin, in quota Lega di Salvini, nelle chat delle redazioni dei Tg regionali l’indicazione a non girare immagini e a dare breve notizia delle manifestazioni, come riporta oggi Il Fatto Quotidiano, con tanto di foto dello screenshot del messaggio. Guai a disturbare il manovratore o a far vedere le immagini della protesta. Viminale e Viale Mazzini, ormai sono un binomio perfetto, per reprimere e nascondere. Censura e brutalità mostrano con sempre più evidenza la torsione autoritaria della destra. Presenteremo un’interrogazione a Piantedosi per chiedere come è possibile che ogni volta che c’è una manifestazione escono pure i manganelli, e una in Commissione di vigilanza ai vertici della Rai sulla censura delle manifestazioni.”

Lo afferma il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto di Palazzo Madama, componente della Commissione di vigilanza Rai.

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RAI – DE CRISTOFARO (AVS): “CHE FINE HA FATTO LA FICTION SU DON GALLO? INTERROGAZIONE AVS IN VIGILANZA RAI”

“Che fine ha fatto la fiction su Don Gallo? Chiederemo al direttore di Rai Fiction Maria Pia Ammirati, al direttore Generale Rossi e all’Amministratore Delegato Sergio se la fiction sul prete di strada genovese sia stata sospesa e per quali motivi non sia stata ancora messa in onda. Da quanto apprendiamo erano stati definiti sia il set che la collaborazione con la Genova e Liguria Film Commission, addirittura i giorni di lavorazione. Poi più nulla. Buio assoluto. Un vero e proprio giallo. La cosa certa è che la fiction Rai sulla vita di Don Gallo quest’anno non è nei palinsesti. La Rai avrebbe dovuto fare la serie su Don Gallo prima del governo Meloni e, visto il congelamento del progetto, non vorrei che si trattasse dell’ennesima scelta per accontentare i nuovi ‘padroni’ Rai. Don Gallo era un prete di strada, animatore della Comunità di San Benedetto al Porto, un partigiano, un pacifista. Un personaggio di grande spessore sempre vicino agli ultimi. Proprio quelli a cui il governo Meloni non guarda mai. La Rai non è TeleMeloni, deve fare il servizio pubblico. E la serie su Don Gallo è da servizio pubblico. Presenteremo in Vigilanza Rai una interrogazione.”

Lo afferma il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto di Palazzo Madama, componente della Commissione parlamentare di Vigilanza Rai.

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ITALIA / ALBANIA – MAGNI (AVS): “AVS VOTA NO A QUESTA VERGOGNA. L’ACCORDO VIOLA I DIRITTI UMANI”

“L’accordo Italia Albania di ‘storico’ ha solo la gravissima violazione dei diritti umani, e sacrifica la sofferenza di persone in carne e ossa sull’altare della propaganda politica del governo Meloni. L’ennesimo provvedimento truffa, che non risolve il delicato fenomeno migratorio, utile alla destra solo per la campagna elettorale permanente contro i migranti. Il Trattato con l’Albania, che costa alle casse pubbliche 100 milioni all’anno per 5 anni, è in violazione del principio di non respingimento e dell’attuazione di pratiche di detenzione illegittima. Una destra strabica che da una parte dichiara di combattere i trafficanti e poi rinnova gli accordi con la Libia, la cui Guardia costiera di giorno indossa la divisa e di notte traffica con chi organizza il commercio di vite umane in mezzo al Mediterraneo. Per combattere questo sistema bisogna sospendere gli accordi con la Libia e costruire piccoli centri di accoglienza distribuiti su tutto il territorio in modo equilibrato.  Non si è clandestini per scelta, la clandestinità è una condizione subita e la destra l’ha moltiplicata per difendere la legge Bossi-Fini, la più formidabile macchina per fabbricare clandestinità che possa esistere. Questo provvedimento si inserisce in una precisa strategia che soffia sul fuoco della paura, del diverso, sulla demonizzazione del nemico, dei più fragili, dei migranti, sulla retorica dell’invasione, lavorando scientificamente per demolire ogni possibile strumento in grado di affrontare con coerenza e con efficacia un grande fenomeno strutturale, come quello delle migrazioni. Alleanza Verdi e Sinistra vota convintamente no a questa vergogna.”

Lo ha affermato in Aula il senatore dell’Alleanza Verdi e Sinistra Tino Magni.

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MIGRANTI – DE CRISTOFARO (AVS): “MELONI VUOLE COSTRUIRE COLONIE DETENTIVE, UNA COSA GRAVISSIMA CHE RIMANDA AL PERIODO PIU’ BUIO DELL’EUROPA”

“L’accordo Italia Albania è uno scempio giuridico, in contrasto con la nostra Costituzione, con l’ordinamento internazionale e con quello dell’Unione europea. Si istituisce un vero e proprio meccanismo di deportazione dei migranti verso un Paese terzo, per di più esterno all’Unione Europea. Le persone deportate nei centri in Albania subirebbero di fatto un regime di detenzione automatica e prolungata. Già oggi i rifugiati e i richiedenti asilo devono affrontare molti ostacoli per fare ricorso contro il rigetto delle domande di asilo e le decisioni di detenzione, soprattutto quando sono recluse negli hotspot o confinate in quei veri e propri lager che sono i Centri di permanenza per migranti (CPR). Figuriamoci per chi verrà deportato in Albania. Il governo Meloni vuole costruire vere e proprie colonie detentive per stranieri. Una cosa gravissima che rimanda al periodo più buio dell’Europa.”

Lo afferma il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto di Palazzo Madama.

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LAVORO – DE CRISTOFARO (AVS): “10 MILIONI SONO SENZA CONTRATTO. IL 2024 SIA L’ANNO DELL’AUMENTO DEI SALARI”

“Salari fermi da anni, contratti scaduti e non ancora rinnovati, produzione industriale con il meno davanti, oltre 180mila lavoratori e lavoratrici coinvolti in crisi aziendali: questi sono i numeri di un’Italia in crisi. Oltre 10 milioni di lavoratori e lavoratrici aspettano di vedersi rinnovato il contratto, sia nel settore pubblico che in quello privato. E rischiano di aspettare ancora, visto che il tempo medio tra scadenza e rinnovo è trentadue mesi, oltre due anni e mezzo. Siamo addirittura arrivati al rinnovo ‘ex post’. Una cosa mai vista che mette in difficoltà non solo i lavoratori, ma l’economia italiana. Il lavoro e la sua tutela non sono mai entrati nell’agenda della Meloni. Grande assente la Ministra del Lavoro Calderone che in questo anno e più di governo non si è mai vista e sentita, più attenta alle nomine che a difendere e promuovere il lavoro. Calderone si contende il titolo di peggior ministro con Urso, incapace di gestire il settore industriale in crisi. E intanto i lavoratori e le lavoratrici soffrono la crisi, gli aumenti dei beni di prima necessità e degli energetici. I contratti vanno rinnovati con aumenti che tengano conto dell’inflazione e della caduta verticale delle retribuzioni di questi anni. Anche Bankitalia dice che è necessario intervenire, perché salari più alti significa più consumi. La Meloni non può continuare a fare finta di nulla. Il 2024 deve essere l’anno in cui si aumentano i salari e le retribuzioni dei lavoratori e delle lavoratrici italiane.”

Lo afferma il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto di Palazzo Madama.

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SCUOLA – AURORA FLORIDIA (AVS): “LICEO MADE IN ITALY, UN BUCO NELL’ACQUA”

“Il Liceo Made in Italy si sta rivelando per quello che è, una norma propaganda voluta da Giorgia Meloni e che il mondo della scuola, famiglie e studenti non hanno apprezzato. Non si improvvisa un nuovo indirizzo così su due piedi senza consultare il mondo della scuola, i sindacati e i rappresentanti degli studenti. I numeri delle iscrizioni sono a dir poco imbarazzanti. In provincia di Verona al Liceo ‘Cotta’ di Legnago, solo per fare un esempio, solo tre studenti iscritti a oggi. Simili risultati si preannunciano in tutta Italia. Domani si chiuderanno le iscrizioni e si tireranno le somme. Ad oggi possiamo dire che ‘il Liceo fatto in Italia’ è un vero e proprio buco nell’acqua. Chiederemo al ministro Valditara di riferire in Parlamento.”
 Lo affermano la senatrice dell’Alleanza Verdi e Sinistra Aurora Florida.
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PREMIERATO – DE CRISTOFARO (AVS): “LEGGE INEMENDABILE E DA BOCCIARE, AVS PRESENTA 1000 EMENDAMENTI”

“Il mito della governabilità genera mostri. Il Premierato all’italiana di Meloni e soci è un pasticcio, una proposta inemendabile. Un testo sbagliato non si può modificare o migliorare, ma solo bocciare. Non sono d’accordo tra di loro e presentano un’accozzaglia di norme pasticciate che non servono a garantire la stabilità del Paese. Siamo contrari al presidenzialismo, al semi-presidenzialismo e al premierato perché riteniamo che la figura del Presidente della Repubblica, unico garante dell’unità del Paese, vada tutelata e non messa in mora. Alleanza Verdi e Sinistra è contraria all’elezione diretta del Premier, ed è contraria alla messa in mora del Presidente della Repubblica. AVS in commissione ha presentato oltre 1000 emendamenti dalla sfiducia costruttiva ai quorum di garanzia, dai soppressivi sull’elezione diretta al ruolo del Parlamento.”

Lo afferma il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto di Palazzo Madama.

“Il totem della governabilità a tutti i costi non può offuscare il ruolo di garante dell’inquilino del Quirinale. Già oggi, con l’uso eccessivo della decretazione d’urgenza e dei voti di fiducia, c’è uno sbilanciamento verso quello esecutivo. L’elezione diretta è un inganno, perché il Premier potrà poi essere cambiato dalla maggioranza a proprio piacimento e tornaconto. E il Premier di riserva è una proposta che fa ridere se non ci sarebbe da piangere. Con il doppio attacco sferrato dalla destra sulle riforme, Autonomia differenziata e premierato, c’è il rischio concreto di una torsione democratica. Fratelli d’Italia ha fretta perché deve bilanciare la scellerata legge sull’Autonomia Differenziata voluta dalla Lega, ma per modificare la Costituzione non si può correre. Il governo del capo che vorrebbe la Meloni fa saltare in un colpo solo tutto il complesso meccanismo di bilanciamento dei poteri che ha garantito al nostro Paese una democrazia seppur imperfetta per settant’anni. Ci sarà un motivo se nessun paese al mondo ha adottato questo sistema.”

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CULTURA – CUCCHI (AVS): “LA FAMIGLIA MELONI ORDINA, SANGIULIANO ESEGUE E NOMINA UN FEDELISSIMO A PRESIDENTE DI ALES”

“La famiglia Meloni ordina, il Ministro Sangiuliano esegue. Come se non bastasse quello che è accaduto in questo anno di governo Meloni con l’occupazione della destra nei settori chiave della cultura italiana, continua senza vergogna la conquista di posti. Il Ministro Sangiuliano si mette sull’attenti e risponde agli ordini di scuderia della famiglia Meloni: Fabio Tagliaferri, che le cronache riportano fedelissimo della sorella della Premier, viene nominato Presidente e Amministratore delegato di Ales, società in house del Ministero della Cultura e che si occupa anche della gestione delle Scuderie del Quirinale. Della serie ‘amichettopoli’ di FdI. Ci chiediamo se la scelta di merito ricaduta su Tagliaferri sia per la sua bravura per aver rilanciato Fratelli d’Italia a Cassino. Magari il Ministro Sangiuliano vorrà smentire, perché ‘a pensar male si fa peccato ma spesso ci si indovina’.”

Lo afferma la senatrice dell’Alleanza Verdi e Sinistra Ilaria Cucchi.

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SUD – DE CRISTOFARO (AVS): “MELONI FIRMA ACCORDI DI COESIONE SOLO CON LE REGIONI DEL NORD, SI SBLOCCHINO I FONDI ANCHE PER LE REGIONI MERIDIONALI. IL SUD HA BISOGNO DI QUELLE RISORSE”

“Meloni sigla l’accordo di sviluppo e coesione con la Val d’Aosta e ringrazia il ministro Fitto per il lavoro svolto. Ma, mentre la Val d’Aosta diventa l’ottava regione a stipulare il patto, aggiungendosi a tutte quelle del Nord e al Lazio, nessuna delle regioni del Sud figura nell’elenco. Fitto, che è pure meridionale, incassa i complimenti della Meloni ma blocca i fondi di sviluppo e coesione alla parte del Paese che ne ha più bisogno: il Mezzogiorno. Almeno il Cristo di Carlo Levi si fermava a Eboli, Fitto che in teoria fa il ministro della Coesione si è fermato a Roma. Si firmino gli accordi e si sblocchino i fondi anche per le regioni meridionali. Il Sud ha bisogno di quelle risorse.”

Lo scrive su Facebook il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto di Palazzo Madama.

“È una situazione vergognosa che però non sorprende: quello della Meloni è uno dei governi più ferocemente anti meridionali della storia della Repubblica, prosegue il capogruppo di Avs. L’Autonomia differenziata cristallizza le differenze esistenti fra Nord e Sud, e le amplifica rendendole irreversibili, la revisione del Pnrr ha cancellato la soglia minima imposta dall’Europa del 40% delle risorse alle regioni meridionali. Anche il no al salario minimo riguarda più il Sud che il resto del Paese perché è al Sud che si concentra la percentuale più elevata di lavoro povero. Neanche la cancellazione del Reddito di Cittadinanza fa eccezione, perché ovviamente una misura di contrasto alla povertà non poteva che vedere il numero più alto di percettori dove ci sono più poveri. Un governo che odia il Sud e lo abbandona al suo destino va incalzato in ogni modo possibile perché garantisca a tutti i cittadini pari dignità e diritti indipendentemente dal posto in cui nascono e crescono.”

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SALIS – DE CRISTOFARO (AVS): “MELONI GIUSTIZIALISTA, IN UNO STATO DI DIRITTO LA PRESUNZIONE DI INNOCENZA È UN PRINCIPIO DEL DIRITTO PENALE”

“Meloni è giustizialista e non lo nasconde, come non lo nasconde Salvini. Oggi a Bruxelles nel punto stampa al termine del vertice straordinario dell’Ue parlando della Salis ha detto che spera che Ilaria dimostri la sua innocenza. Dalle parole della Meloni emerge chiaramente che secondo lei la Salis è colpevole, e lo è perché antifascista e la sua colpa è avere manifestato contro un raduno di nazisti. Peccato che la presunzione d’innocenza in uno Stato di diritto è un principio del diritto penale e un imputato è considerato non colpevole sino a condanna definitiva, cioè sino all’esito del terzo grado di giudizio. La Presidente del Consiglio dovrebbe sapere inoltre che l’onere della prova spetta alla pubblica accusa, rappresentata nel processo penale dal pubblico ministero e che non spetta all’imputato dimostrare la sua innocenza, ma è compito degli accusatori dimostrarne la colpa perché, nel diritto penale, l’imputato è innocente sino alla sentenza di condanna. Come dovrebbe sapere che per l’articolo 48 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea ‘ogni imputato è considerato innocente fino a quando la sua colpevolezza non sia stata legalmente provata’. La destra, tutta chiacchiere e distintivo dovrebbe parlare di meno e fare di più per riportare in Italia Ilaria Salis.”

Lo afferma il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto di Palazzo Madama.

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