All Posts Tagged: Giorgia Meloni

PNRR – DE CRISTOFARO (AVS): “SONORA BOCCIATURA DALLA MAGISTRATURA CONTABILE”

“Dalla Corte dei Conti una sonora bocciatura per il decreto Pnrr del duo Meloni-Fitto. Da tempo lamentiamo che il governo della destra con la sua idea di centralizzare tutto rischia di sprecare la straordinaria opportunità di crescita rappresentata dal Piano nazionale di riprese e resilienza. Il giudizio della magistratura contabile mette in luce, poi, l’enorme contraddizione dello scambio insensato fra Autonomia differenziata e Premierato.  Accentrando tutto nelle sue mani e attribuendo alla Presidenza del Consiglio il potere di disporre ispezioni a campione nei confronti delle Regioni, la Meloni lede infatti il loro diritto costituzionale all’autonomia. Ma non solo, perché questo potere ispettivo viola l’articolo 95 della Costituzione e va ben oltre la funzione di solo coordinamento prevista. È l’esempio perfetto che dimostra non solo che i due progetti sono sbagliati in sé, ma che sono pure incompatibili tra loro. Accentrare a Roma e rendere allo stesso tempo quasi sovrane le Regioni spaccherà il Paese rendendolo ingovernabile e mettendone a rischio la sopravvivenza.”

Lo afferma il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto di Palazzo Madama.

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ARMI – MAGNI (AVS): “IL GOVERNO MENTE, L’ISTAT CONFERMA LE ESPORTAZIONI DI ARMI VERSO ISRAELE DOPO IL 7 OTTOBRE”

 

“Negli ultimi anni il commercio delle armi è aumentato a dismisura e il nostro Paese è diventato il protagonista di un settore che genera morte e distruzione. È inutile continuare a negare come fa il Ministro Crosetto: il governo Meloni dal 7 ottobre continua l’esportazione delle armi verso Israele, paese in guerra, in netto contrasto con quanto previsto dalla legge 185/1990. Da quello che emerge dai dati Istat, nell’ultimo trimestre del 2023, il nostro paese ha continuato ad esportare armi e munizioni per un valore pari a 2,1 milioni di euro verso Israele. Una cosa gravissima, ed è ancor più grave la posizione del ministro Crosetto. A pagare le conseguenze di questa scelta scellerata è il popolo palestinese, con le sue 31mila vittime, di cui ben 12mila bambini. Contribuire a un conflitto che sta provocando un tale disastro umanitario è inaccettabile per il nostro Paese e per le sue istituzioni. Il governo si è dimostrato ancora una volta poco incline alla necessaria trasparenza e al controllo parlamentare sul commercio delle armi. Con le armi non si risolvono i conflitti, no all’economia di morte.”

Lo afferma il senatore di Alleanza Verdi e Sinistra, Tino Magni nella replica al Ministro della Difesa Crosetto nel corso del Question time in Senato.

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FISCO – DE CRISTOFARO (AVS): “IL GOVERNO MELONI HA IL RECORD DI CONDONI”

“Governo Meloni vuol dire condoni. Il governo che guida ha collezionato in meno di due anni ben 18 condoni, di cui 12 solo nella prima manovra economica, un vero e proprio record. Dai contanti alle tasse concordate, dal salvacalcio allo stralcio delle cartelle, dagli scontrini agli scudi penali e oggi la ciliegina sulla torta con il colpo di spugna sulle cartelle solo dopo cinque anni. Il governo Meloni non si è fatto scappare nulla e ha messo in campo tutta una serie di misure, sconti, rateizzazioni decennali, rottamazioni, ravvedimenti, conciliazioni e aiutini vari come la sanatoria sui contributi Inps-Inail a favore di imprenditori che non pagano le tasse, di lavoratori autonomi infedeli con il fisco, furbetti vari. Il nuovo approccio del governo al fisco è: se non hai pagato non ti preoccupare tanto non pagherai più. Ed ecco allora la nuova genialata. Visto che l’Agenzia delle Entrate ha in magazzino un arretrato di oltre mille miliardi, visto che non ce la fa a riscuotere tutta questa mole di cartelle non riscosse, il governo da il via a quella che chiamano operazione pace fiscale e stralcio dopo cinque anni, cioè un bel colpo di spugna. Il tutto ovviamente a danno dello Stato, dei comuni e delle amministrazioni che si vedranno tornare indietro migliaia di cartelle che non saranno in grado di riscuotere, i lavoratori e le lavoratrici dipendenti che le tasse le pagano direttamente con la busta paga.”

Lo afferma il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto di Palazzo Madama.

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ABRUZZO – DE CRISTOFARO (AVS): “MELONI DA’ UNA MANO A MARSILIO. A POCHI GIORNI DALLE ELEZIONI ANNUNCIA I FONDI PER LE OPERE PUBBLICHE”

“A pochi giorni dalle elezioni piovono milioni di euro sull’Abruzzo. Guarda caso proprio oggi la Meloni ha riunito il CIPESS, il Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile, e ha dato il via libera ad una serie di finanziamenti per l’Abruzzo, dal raddoppio della linea Roma- Pescara, alla competitività delle piccole e medie imprese, dall’occupazione all’istruzione e formazione professionale e per il rafforzamento della capacità amministrativa. Un po’ di soldi a pioggia e su tutti i settori. Evidentemente ancora brucia la sconfitta sarda e, per non correre rischi anche in terra abruzzese, a ridosso del voto, la Premier Meloni annuncia finanziamenti, opere, soldi. Una coincidenza quantomeno sospetta e una bella mano al presidente Marsilio a pochissimi giorni dalle elezioni regionali. Gli interventi vanno fatti sempre, non solo quando servono per il proprio tornaconto elettorale. Gli elettori abruzzesi non sono stupidi e non si faranno fregare.”

Lo afferma il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto di Palazzo Madama.

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SALIS – DE CRISTOFARO (AVS): “GRAVISSIME E INACCETTABILI LE PAROLE DEL MINISTRO DEGLI ESTERI UNGHERESE, UNA SENTENZA GIA’ SCRITTA. TAJANI CONVOCHI L’AMBASCIATORE”

“Sono gravissime e inaccettabili le parole del Ministro degli Esteri ungherese Szijjártó. Il responsabile degli esteri dell’Ungheria ha già deciso: Ilaria Salis è colpevole di aggressione nei confronti di due militanti neonazisti. Per il ministro, Ilaria è colpevole e merita di essere ‘punita’, mentre i neonazisti che inneggiavano al nazismo vengono definite ‘persone innocenti’. Il ministro dà un giudizio politico e anticipa il possibile verdetto della magistratura ungherese, che non brilla certo per il rispetto dello stato di diritto e dei diritti fondamentali delle persone. L’Ungheria di Orbàn non rispetta minimamente la dignità delle persone. È proprio perché in Ungheria non vengono minimamente rispettati i diritti degli imputati che stiamo chiedendo che a Ilaria vengano concessi gli arresti domiciliari, possibilmente in Italia. Quello che non stupisce è il silenzio della Meloni, più attenta a non attaccare l’alleato ungherese che a difendere la cittadina italiana. Ci aspettiamo dal ministro Tajani una presa di posizione più netta e dura contro il ministro ungherese e la convocazione urgente dell’Ambasciatore ungherese.”

Lo afferma il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto di Palazzo Madama.

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REGIONALI SARDEGNA – DE CRISTOFARO (AVS): “UNITI SI VINCE, UN’ALTRA IDEA DI PAESE È POSSIBILE”

“Uniti si può vincere come abbiamo vinto in Sardegna. Soprattutto se l’unità non è la somma aritmetica dei voti dei singoli partiti, ma comincia a prefigurare un’altra idea del paese. Siamo agli inizi e l’esito non è scontato, ma mi sembra l’unica strada da percorrere. È la prima sconfitta della Meloni. Ci vuole sempre un po’ di tempo perché si percepisca la distanza fra la realtà e la propaganda.”

Lo scrive su Facebook il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto.

“Meloni è diventata premier dopo aver interpretato la paladina dei poveri quando era all’opposizione. Recitava una parte, perché il suo governo non combatte la povertà ma i poveri. In un paese reale che fa fatica ad arrivare a fine mese, le sue ricette sono il no al salario minimo, la cancellazione del reddito di cittadinanza, l’autonomia differenziata che spacca l’Italia e punta alla privatizzazione di tutti i servizi pubblici tanto al nord che al sud, il premierato. Parlava dei poveri, ma stende il tappeto rosso a banche, compagnie energetiche, multinazionali e grandi lobby economiche. Parlava di libertà di parola e poi occupa militarmente la Rai trasformandola in Telemeloni, censurando gli artisti e le opinioni scomode, manganellando i quindicenni che chiedono pace in Palestina. Il paese se ne sta accorgendo. Bisogna continuare a lavorare. Il conto alla rovescia è iniziato.”

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ROMA – DE CRISTOFARO (AVS): “DALLA DESTRA UNA CAMPAGNA DIFFAMATORIA CONTRO L’ASSESSORE DEL TERZO MUNICIPIO LUCA BLASI”

 

“Dalla destra una campagna diffamatoria contro il nostro assessore del Terzo Municipo di Roma Luca Blasi reo di avere partecipato, e poi rivendicato con un post su Facebook, alla manifestazione che ogni anno si tiene per ricordare Valerio Verbano, residente in quel municipio e barbaramente ucciso per mano fascista nel 1980. Associare la partecipazione di Blasi al corteo, con chi ha bruciato il manichino raffigurante Giorgia Meloni è il solito giochino della destra. Il Donzelli che oggi chiede le dimissioni di Blasi è lo stesso che qualche giorno fa di fronte alle braccia tese ad Acca Larentia ha minimizzato e giustificato una cosa, quella sì, molto grave e ben diversa dal partecipare ad una manifestazione antifascista.”

Lo afferma il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo misto di Palazzo Madama.

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AUTONOMIA – DE CRISTOFARO (AVS). “PIU’ SE NE PARLA E PIU’ IL CONSENSO ALLO SCELLERATO SPACCA ITALIA DIMINUISCE”

“Bisogna continuare a parlare di Autonomia differenziata. Infatti, appena il dibattito è uscito dalle Aule parlamentari e ha coinvolto l’opinione pubblica, il consenso allo scellerato progetto che spacca il Paese sta calando vistosamente: dal 50% al 44%. Nel Sud, poi, appena 3 persone su 10 sono favorevoli all’Autonomia differenziata e, anche nelle regioni meridionali i cittadini, molti dei quali votano Meloni e FdI, si stanno finalmente rendendo conto che l’Autonomia differenziata taglierebbe ulteriormente risorse e servizi che già oggi sono insufficienti. Il gradimento cala anche al Nord con la sola eccezione del Nord Est dove forte rimane l’impronta leghista. Questa secessione disastrosa e mascherata indebolisce complessivamente il Paese, rendendolo meno competitivo, perché diviso in tante piccole patrie quasi indipendenti e di fatto ininfluenti. Il progetto di Autonomia differenziata della destra va assolutamente fermato. Alleanza Verdi e Sinistra prosegue la battaglia per impedire che venga approvata questa scellerata proposta e continueremo a girare l’Italia per spiegare alle italiane e agli italiani che il progetto leghista rischia di distruggere l’Italia. Il Paese per ripartire ha bisogno di cancellare le sue disuguaglianze, non di acuirle rendendo tutti più poveri.”

Lo afferma il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto di Palazzo Madama.

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RAI – DE CRISTOFARO (AVS): “DA RAI E VIMINALE CENSURA E MANGANELLO” SULLE MANIFESTAZIONI” – Interrogazione a Piantedosi sulla repressione delle manifestazioni sotto le sedi Rai e ai vertici di Viale Mazzini sulla censura alle manifestazioni –

“La polizia reprime a manganellate la protesta a Napoli e a Bologna, contro il comportamento assunto dai vertici dell’azienda nel post Sanremo e per la pace in Palestina, e la Rai nasconde sia la repressione che il dissenso. Le manifestazioni davanti alle sedi regionali Rai in giro per l’Italia si moltiplicano, e nei Tg regionali e nazionali Rai linea è: minimizzare, non far vedere le immagini, nascondere la notizia nel corso dei Tg. Insomma, di tutto pur di non dare ai cittadini la giusta informazione degna del servizio pubblico. Una Rai con l’elmetto che censura e non lavora per la pace. Invece sarebbe giusto che il servizio pubblico desse spazio a una grande fetta di cittadini che chiede un cessate il fuoco e una soluzione pacifica in Medio Oriente. Ma una volta era servizio pubblico, oggi è TeleMeloni e la linea è un’altra: non darne conto. E allora ecco che arriva, dalla direzione della TgR guidata da Alessandro Casarin, in quota Lega di Salvini, nelle chat delle redazioni dei Tg regionali l’indicazione a non girare immagini e a dare breve notizia delle manifestazioni, come riporta oggi Il Fatto Quotidiano, con tanto di foto dello screenshot del messaggio. Guai a disturbare il manovratore o a far vedere le immagini della protesta. Viminale e Viale Mazzini, ormai sono un binomio perfetto, per reprimere e nascondere. Censura e brutalità mostrano con sempre più evidenza la torsione autoritaria della destra. Presenteremo un’interrogazione a Piantedosi per chiedere come è possibile che ogni volta che c’è una manifestazione escono pure i manganelli, e una in Commissione di vigilanza ai vertici della Rai sulla censura delle manifestazioni.”

Lo afferma il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto di Palazzo Madama, componente della Commissione di vigilanza Rai.

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RAI – DE CRISTOFARO (AVS): “CHE FINE HA FATTO LA FICTION SU DON GALLO? INTERROGAZIONE AVS IN VIGILANZA RAI”

“Che fine ha fatto la fiction su Don Gallo? Chiederemo al direttore di Rai Fiction Maria Pia Ammirati, al direttore Generale Rossi e all’Amministratore Delegato Sergio se la fiction sul prete di strada genovese sia stata sospesa e per quali motivi non sia stata ancora messa in onda. Da quanto apprendiamo erano stati definiti sia il set che la collaborazione con la Genova e Liguria Film Commission, addirittura i giorni di lavorazione. Poi più nulla. Buio assoluto. Un vero e proprio giallo. La cosa certa è che la fiction Rai sulla vita di Don Gallo quest’anno non è nei palinsesti. La Rai avrebbe dovuto fare la serie su Don Gallo prima del governo Meloni e, visto il congelamento del progetto, non vorrei che si trattasse dell’ennesima scelta per accontentare i nuovi ‘padroni’ Rai. Don Gallo era un prete di strada, animatore della Comunità di San Benedetto al Porto, un partigiano, un pacifista. Un personaggio di grande spessore sempre vicino agli ultimi. Proprio quelli a cui il governo Meloni non guarda mai. La Rai non è TeleMeloni, deve fare il servizio pubblico. E la serie su Don Gallo è da servizio pubblico. Presenteremo in Vigilanza Rai una interrogazione.”

Lo afferma il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto di Palazzo Madama, componente della Commissione parlamentare di Vigilanza Rai.

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