All Posts Tagged: Giorgia Meloni

SICUREZZA – DE CRISTOFARO (AVS): “GRAVISSIMO DARE LE ARMI PRIVATE AGLI AGENTI. INVECE DI ADOTTARE NUMERI IDENTIFICATIVI E BODY CAM MELONI CI PORTA NEL FAR WEST”

“La norma contenuta nel pacchetto sicurezza approvato dal Consiglio dei Ministri di oggi, che permette agli agenti di pubblica sicurezza di detenere un’arma da fuoco privata senza licenza, è gravissima e carica di rischi. La motivazione poi è incredibile: gli agenti avranno così un’arma più leggera di quella di ordinanza. La destra è ossessionata dal tema sicurezza. Peccato che con questa nuova, geniale, norma si moltiplicheranno le armi da fuoco in giro nel nostro Paese, e questo non è un bene. Invece di adottare il numero identificativo e le body cam per le forze dell’ordine, Meloni e soci ci portano nel Far West.”

Lo afferma il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto di Palazzo Madama.

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CPR – CUCCHI (AVS): “SOLIDARIETA’ AL VESCOVO DI FERRARA”

“Voglio esprimere la mia personale solidarietà al Vescovo di Ferrara e presidente della Fondazione Migrantes monsignor Perego sotto attacco del Sindaco Alan Fabbri e del senatore di Fratelli d’Italia Alberto Balboni per avere espresso contrarietà all’ipotesi di costruire in città un nuovo Centro di permanenza per i rimpatri. Centri voluti con forza dalla Meloni, che addirittura pensa di esportare in Albania. Le critiche del Vescovo a queste strutture, sono anche le mie. Invece di costruire vere e proprie carceri per persone che non hanno commesso reati, a parte quello di essere arrivati nel nostro Paese, il governo, ma anche il Sindaco di Ferrara, dovrebbero preoccuparsi di come accoglierli, integrarli, farli lavorare. Invece, sono ossessionati dalla sicurezza e dai migranti.”

Lo afferma la senatrice dell’Alleanza Verdi e Sinistra Ilaria Cucchi.

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MANOVRA – MAGNI (AVS): “POCO O NIENTE PER L’OCCUPAZIONE E LA CRESCITA ECONOMICA”

“Nel corso delle audizioni sulla prossima manovra economica sono emerse cose molto interessanti. Per ora nessuno dei soggetti ascoltati ha espresso un parere pienamente favorevole sulle misure proposte. Quindi, non sono solo le opposizioni che si lamentano di una manovra che non risolve i problemi dell’Italia, e degli italiani, ma anche larga parte dei soggetti sociali ascoltati. Le cose che non vanno sono molte a partire dal fatto che i tanto sbandierati sostegni a famiglie e imprese non sono strutturali, c’è poi una drammatica stretta sulle pensioni, con quota 103 e la riduzione delle aliquote per i medici, gli infermieri, il personale di enti locali e le maestre d’asilo, ma soprattutto poco o niente per l’occupazione e la crescita. Eppure in Italia c’è un tema drammatico che sono i salari più bassi in Europa. Il lavoro, parola che manca nella manovra di Meloni e Giorgetti, deve tornare centrale. Il recupero del potere d’acquisto dei redditi da lavoro e da pensione, erosi da mesi di inflazione, deve essere l’assillo del governo.”

Lo afferma il senatore dell’Alleanza Verdi e Sinistra Tino Magni, componente della commissione Bilancio di Palazzo Madama.

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MIGRANTI – DE CRISTOFARO (AVS): “IL PATTO CON L’ALBANIA SUI MIGRANTI È UNA DEPORTAZIONE DI MASSA”

“L’accordo tra l’Italia e l’Albania per la costruzione di due centri per migranti sul territorio albanese non solo è inutile propaganda ma un precedente pericolosissimo in contrasto con le convenzioni internazionali e il diritto europeo. Invece di lavorare a livello europeo per un’operazione di ricerca e soccorso nel Mediterraneo per impedire altre morti in mare, su vie legali d’accesso la destra italiana pensa a come respingere i migranti arrivati nel nostro Paese. La Presidente del Consiglio Giorgia Meloni venga a riferire in Parlamento sui costi e sugli aspetti giuridici di questa vera e propria operazione di deportazione di massa.”

Lo afferma il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del Gruppo Misto del Senato.

“Nel nostro Paese sono arrivate poco più di 150mila migranti e invece di affrontare la situazione la Meloni cerca di spostare il problema in Albania, tutto a carico del contribuente italiano e sulle spalle di chi scappa da fame, guerra e povertà. Contemporaneamente in Italia la destra pensa di costruire in tutte le regioni italiane Centri di permanenza per i rimpatri simili a carceri e più inumani di quelli attivi. Non strutture per ospitare donne e uomini in fuga da guerre, fame e carestie ma strutture detentive anche per chi non ha commesso alcun reato se non quello di essere arrivato in Italia con un barcone. Il tema migratorio viene affrontato dai sovranisti sempre con una logica securitaria, vera ossessione della destra di governo.”

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RIFORME – DE CRISTOFARO (AVS): “IL PREMIERATO DI MELONI È UN PASTICCIO DI NORME”

“Il mito della governabilità genera mostri. Il Premierato all’italiana presentato da Meloni in pompa magna è un pasticcio. ‘La madre di tutte le riforme’ in realtà sono 5 articoli di norme che non stanno le une con le altre. Una moneta di scambio fra FdI e Lega per quell’autonomia differenziata che renderebbe irreversibili e ancora più grandi le disuguaglianze fra nord e sud. E uno spot utile a nascondere agli italiani le divisioni e gli errori della destra sulla legge di bilancio.”

Lo afferma il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto del Senato aprendo l’iniziativa ‘Un clima migliore in Europa. Per l’ambiente, il lavoro, la salute e la pace’ in corso a Roma.

“Il succo del Premierato della Meloni è che comanderebbe uno solo. Il governo del capo che vorrebbero la Meloni e la destra farebbe saltare in un colpo solo tutto il complesso meccanismo di bilanciamento dei poteri che ha garantito al nostro Paese una democrazia seppur imperfetta per settant’anni. Ci sarà un motivo se nessun paese al mondo ha adottato questo sistema.”

 

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RIFORME – DE CRISTOFARO (AVS): “POPULISMO COSTITUZIONALE”

Il premierato in salsa meloniana è populismo costituzionale. Tanta demagogia, tanti roboanti slogan portano ad uno stravolgimento delle regole, ad un ruolo subalterno al governo del Capo dello Stato e di appendice per il Parlamento. Hanno una sola idea: il governo del Capo. L’uomo, o la donna, soli al comando, senza controllo parlamentare. Il leader che parla direttamente al popolo. Una riforma populista che contrasteremo dentro e fuori le aule parlamentari.”

Lo afferma il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo misto del Senato.

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MANOVRA – MAGNI (AVS): “LE PROMESSE DEL GOVERNO SONO STATE TRADITE. ACCANIMENTO SULLE DONNE E SUI FRAGILI”

“Quello che il governo Meloni sta facendo con le pensioni degli italiani è gravissimo, con particolare accanimento nei confronti delle donne e dei più fragili. La stretta su Opzione donna e Ape sociale sono la cartina di tornasole delle promesse tradite. Salvini, che aveva fatto della lotta alla legge Fornero il suo principale cavallo di battaglia in campagna elettorale, dovrebbe andare a nascondersi.”

Lo ha affermato il senatore di Alleanza Verdi e Sinistra Tino Magni.

“Riportare la quota da 104 a 103 è poi l’ennesima presa in giro, con il contributivo e con una finestra per l’uscita che arriva fino a 9 mesi e i tagli previsti per chi sarò costretto alla pensione anticipata sono un vero e proprio furto con scasso. Col governo Meloni, che ha peggiorato la legge Fornero, andare in pensione diventerà sempre più una chimera,  una corsa a ostacoli tra uscite di vecchiaia e aspettativa di vita. Insomma, da questa destra  promesse non mantenute su tutto e alle lavoratrici e ai lavoratori non resterà che confidare nella buona salute.”

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UE – DE CRISTOFARO (AVS): “DA MELONI SOLO PROPAGANDA”

“L’Italia ha spinto di più affinché il prossimo consiglio si concentrasse sull’immigrazione. La Meloni propone una strategia che ha come unico punto come non far arrivare i migranti in Europa. Questa strategia, tutta ideologica, si articola nei respingimenti e negli aiuti ai paesi africani per impedire le partenze, il famigerato Piano Mattei. Tutto il resto compreso lo sciagurato progetto di costruire centri di rimpatri simili a carceri derivano da questa strategia. La realtà e non la propaganda ci dice che questa strategia sta registrando solo fallimenti: nessun paese si è fatto coinvolgere nel ‘Piano Mattei’ e la difesa dei confini esterni rimane solo un vuoto slogan. Una strategia fallimentare, e a farne le spese è l’Italia. Italia e Ue dovrebbero cambiare strada, servirebbero politiche di accoglienza serie, modificare il trattato di Dublino e servirebbe abolire la legge Bossi-Fini. Invece si preferisce la propaganda.”

Così in Aula il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto di Palazzo Madama.

“Siamo tutti inorriditi da quanto accaduto in Israele, massima condanna verso l’azione criminale di Hamas. Oggi è necessario capire come uscire dal vicolo cieco nel quale ci troviamo. La tesi dei due Popoli due Stati rischia di essere uno slogan vuoto. Il diritto all’esistenza e alla sicurezza dello Stato di Israele e il riconoscimento dello Stato di Palestina sono l’unica via d’uscita. La comunità internazionale ha responsabilità evidenti, come sono evidenti le responsabilità dei governi israeliani di destra, soprattutto l’ultimo. Il prezzo che stanno pagando le popolazioni civili da entrambe le parti è altissimo. A Gaza c’è una crisi umanitaria fortissima e la reazione israeliana è sproporzionata ed è una palese violazione del diritto umanitario. Non è la forza ma la ragione che può mettere fine a questa spirale di violenza. L’Ue dovrebbe svolgere un ruolo e lavorare per la pace, dovrebbe chiedere un cessate il fuoco immediato. E l’Italia in Ue avrebbe un ruolo, perché storicamente nessuno ha come noi rapporti privilegiati con la Palestina e i paesi arabi. Invece rischiamo la stessa mancanza di iniziativa che l’Ue ha mostrato nella vicenda Ucraina. Il governo dovrebbe usare il suo ruolo non per costruire fortezze impossibili contro i migranti ma far capire all’Ue che rinunciare ad esistere sul piano internazionale significa firmare la propria scomparsa politica.”

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GIAMBRUNO – AURORA FLORIDIA (AVS): “SOLIDARIETA’ A GIORGIA MELONI”

“In Italia c’è un sistema mediatico e politico che non fatico a definire ‘marcio’ e che ancora purtroppo non si riesce a ‘sradicare’. Un conto è la satira, un altro l’inqualificabile cattivo gusto solo per colpire politicamente la presidente del Consiglio in quanto donna e nel suo ruolo politico e istituzionale. Questa è inciviltà, retaggio culturale di tempi passati, fonte sovente di violenze perpretrate alle donne. Tutto questo va estirpato. Giorgia Meloni ed io saremo politicamente sempre su fronti opposti, ma oggi voglio esprimerle piena solidarietà per quanto le è accaduto. “
Lo scrive sul suo profilo facebook la senatrice dell’Alleanza Verdi e Sinistra Aurora Floridia.
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SALARIO MINIMO – DE CRISTOFARO (AVS): “LA LOTTA PER UN SALARIO DIGNITOSO PROSEGUE NEL PAESE”

“La maggioranza di destra con l’affossamento della legge sul salario minimo vuole evitare a ogni costo che il Parlamento discuta pubblicamente di un salario dignitoso ma, soprattutto, è un modo per non giustificare il no al salario minimo a quei 3 milioni e mezzo di lavoratori che sono pagati molto meno di 9 euro l’ora, fra i quali ci sono anche molti elettori dei partiti di maggioranza.”

Lo scrive su Facebook il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto di Palazzo Madama.

“La premier Meloni per anni dall’opposizione ha illuso i poveri facendogli credere che una volta al governo avrebbe risolto i loro problemi, ora è al governo e pensa solo ai ricchi. Alleanza Verdi e Sinistra considera il salario minimo solo il primo passo per aumentare i salari di tutti, perché i lavoratori e le lavoratrici, le persone comuni non riescono più a fare la spesa, a pagare l’affitto, il mutuo, le bollette. In Italia si guadagna meno di 30 anni fa in relazione al costo della vita, ma alla destra non interessa niente. Basta con lavoratori e lavoratrici sfruttati e mal pagati. La lotta per un salario minimo continua e non si ferma nelle aule del Parlamento, ma prosegue nel Paese con la raccolta di firme per un salario dignitoso e contro il lavoro povero.”

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