All Posts Tagged: Carlo Nordio

CARCERI – CUCCHI (AVS): “LA LEGGE NORDIO NON HA CAMBIATO NULLA. DELMASTRO È INADEGUATO, IL MINISTRO GLI TOLGA LE DELEGHE”

“Con l’approvazione della legge Nordio sulle carceri la situazione non è assolutamente cambiata. I penitenziari italiani sono luoghi invivibili e il governo non fa nulla per renderli migliori. Una maggioranza divisa tra l’ala forcaiola di Fratelli d’Italia e uno pseudo garantismo di Forza Italia non aiuta a trovare soluzioni urgenti al sovraffollamento e alle condizioni di lavoro insopportabili per il personale penitenziario. Le recenti gravissime uscite del sottosegretario Delmastro dimostrano cosa debbano essere  per la destra i penitenziari: luoghi dove scaricare i problemi della società, vere e proprie discariche sociali. Il ministro Nordio revochi le deleghe a Del Mastro per  inadeguatezza a svolgere il ruolo di viceministro.”
Lo afferma la senatrice dell’Alleanza Verdi e Sinistra Ilaria Cucchi.
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CARCERI – AVS: 67 NOMI, 67 RAGIONI PER DIRE NO AL DECRETO. ILARIA CUCCHI LEGGE IN AULA I NOMI DEI DETENUTI E DEGLI AGENTI SUICIDI

La senatrice dell’Alleanza Verdi e Sinistra Ilaria Cucchi, intervenendo in Aula in dichiarazione di voto sul decreto Nordio sulle carceri, ha letto il lungo elenco di nomi dei detenuti e degli agenti che si sono suicidati in carcere nel 2024. 67 nomi, 67 persone, 67 ragioni per il no di Alleanza Verdi e Sinistra al decreto carceri.

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CARCERI – CUCCHI (AVS): “NON CONTESTO IL DECRETO, CONTESTO QUELLO CHE MANCA”

“Il provvedimento del ministro Nordio, che doveva servire a svuotare carceri vista la grave situazione che vivono detenuti e agenti, non serve a nulla. Non contesto quello che contiene questo provvedimento, contesto quello che non c’è. Sui temi che riguardano i diritti umani e la dignità delle persone non dovrebbero esistere colori politici, ma solo unità di intenti e risoluzione dei problemi. Invece non è così, la maggioranza e il governo sono stati sordi a qualsiasi modifica proposta, sordi agli appelli che da più parti chiedevano misure per contrastare il fenomeno dei suicidi. E invece niente, mettono la fiducia. In questo decreto, per esempio, non c’è nulla per i detenuti affetti da malattie psichiatriche, i più fragili, persone che dovrebbero trovarsi altrove e invece si trovano in luoghi infernali dove non possono essere curati come dovrebbero. In carcere non c’è solo il sovraffollamento, già oltre ogni livello di guardia, c’è anche il problema della mancanza del personale, sia agenti che operatori. Non si tratta da fare una guerra tra detenuti e agenti penitenziari, che sono costretti a lavorare in carcere e non sono messi nelle condizioni di poterlo fare bene. Si tratta di trovare soluzioni che in questo decreto non ci sono. Maggioranza e governo dovrebbero mettersi una mano sulla coscienza.”

Lo afferma la senatrice di Alleanza Verdi e Sinistra Ilaria Cucchi.

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DL CARCERI – CUCCHI (AVS): “STUPISCE IL SILENZIO DEL GARANTE NAZIONALE DEI DETENUTI SU UN DECRETO ASSOLUTAMENTE INSUFFICIENTE”

“Il governo e il ministro Nordio hanno approvato in Consiglio dei Ministri un decreto legge che in teoria dovrebbe risolvere l’annoso problema del sovraffollamento e delle condizioni di vita nelle carceri. Un decreto arrivato, purtroppo, fuori tempo massimo e assolutamente insufficiente ad affrontare il sovraffollamento e la lunga scia di suicidi derivanti. Proprio mentre il Cdm approvava il decreto ci sono stati tre suicidi, e a Sollicciano è scoppiata la protesta a seguito del suicidio di un detenuto e per le condizioni gravi condizioni in cui vivono i detenuti: mancanza d’acqua, cimici e problemi strutturali solo per citarne alcuni. Peccato che proprio sul sovraffollamento il decreto non fa nulla, perché questo non è, come orgogliosamente dice la destra, un decreto ‘svuotacarceri’, che è invece quello che servirebbe, perché oggi il tasso di sovraffollamento nazionale si attesta oltre il 120% con punte sopra il 140% in Puglia, Lombardia e Friuli. Di questo decreto siamo ancora in attesa di conoscere l’opinione della struttura del garante nazionale. E stupisce molto il silenzio del nuovo garante nazionale dei diritti delle persone private della libertà personale, Felice Maurizio D’Ettore. Lo chiameremo in audizione per scoprire cosa pensa.”

Lo afferma la senatrice dell’Alleanza Verdi e Sinistra Ilaria Cucchi.

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TERRA DEI FUOCHI – DE CRISTOFARO (AVS): “SENTENZA DELLA CASSAZIONE SU PELLINI È UN DANNO PER LO STATO E UNA BEFFA PER I CITTADINI”

“Ai fratelli Pellini, condannati in via definitiva per disastro ambientale, gli restituiscono 200 milioni perché il provvedimento di confisca è stato emesso oltre i termini. Una cosa incredibile, un danno per lo Stato e una beffa per i cittadini di Acerra e di un intero territorio, la cosiddetta ‘Terra dei fuochi’, ancora in attesa del risanamento ambientale e sanitario del territorio. In Italia il problema della magistratura non sono i test psicoattitudinali ma il suo funzionamento e la sua lentezza. Chiediamo al Ministro Nordio di venire in Aula al Senato e chiarire la vicenda, perché sono necessari fatti concreti in merito alla normativa sulla confisca dei beni ai criminali a partire da quelli che si arricchiscono devastando il territorio e attentando alla salute umana, e gli chiederemo di attivarsi per porre rimedio a tale incresciosa e vergognosa pagina di storia.”

Lo afferma il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto di Palazzo Madama.

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CARCERE – CUCCHI (AVS): “UN DETENUTO DENUNCIA IL SUO PESTAGGIO DA PARTE DELLA POLIZIA PENITENZIARIA IN CARCERE A VENEZIA. NORDIO INTERVENGA”

“Lesioni da botte alla testa, al volto, sul corpo e con la milza spappolata. Così è arrivato un detenuto dal carcere di Venezia a quello di Verona. E dopo una settimana in terapia intensiva, al suo risveglio ha denunciato il pestaggio da parte degli agenti del penitenziario Santa Maria Maggiore di Venezia. Una cosa gravissima, al limite della tortura. Le carceri dovrebbero essere luoghi rieducativi, non certo un luogo dove usare tortura. Ma purtroppo non è così. Se mai ce ne fosse bisogno, questa è l’ennesima dimostrazione dell’importanza di aver approvato una legge, nel 2017, che punisse la tortura e, che ora non deve essere toccata. Antigone ha fotografato una realtà inquietante: 13 i procedimenti e i processi per presunte violenze e torture avvenute negli istituti di pena di Ivrea, Modena, Viterbo, Monza, Torino, San Gimignano, Santa Maria Capua a Vetere, Palermo, Nuoro, Bari e Salerno. Un giro d’Italia di violenze e torture non degno di un Paese civile. La famiglia del giovane ora chiede giustizia e verità e mi auguro che la procura chiarisca come sia potuto accadere un fatto simile al Santa Maria Maggiore, e individui i responsabili. Il ministro della Giustizia Nordio faccia chiarezza e intervenga immediatamente.”

Lo afferma la senatrice dell’Alleanza Verdi e Sinistra Ilaria Cucchi.

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DL NORDIO – CUCCHI (AVS): “NON RISOLVE LA LENTEZZA DEI PROCESSI E INDEBOLISCE LA LOTTA ALLA CORRUZIONE”

“La riforma del sistema giudiziario proposta dal ministro Nordio non risolve la ormai cronica lentezza dei processi, il maggiore problema per i cittadini che alimenta la percezione di una giustizia incapace di assicurare la tutela effettiva dei diritti, ed ha come obiettivo quello di indebolire la lotta alla corruzione. Infatti, si cancella l’abuso d’ufficio, si depotenzia il reato di traffico di influenze illecite, si limitano le intercettazioni mettendo il bavaglio alla stampa e si prevede l’inappellabilità delle sentenze di proscioglimento, limitandole ad alcuni reati. Mentre nulla sulla drammatica situazione delle carceri, le più affollate dell’UE, confermata dal numero allarmante di suicidi, uno ogni 5 giorni. Una riforma di pura propaganda che mira ad una parte dell’elettorato e che non ha nulla a che vedere con i problemi reali della giustizia, e dei cittadini. Un disastro su tutta la linea.”

Lo ha dichiarato in Aula la senatrice di Alleanza Verdi e Sinistra Ilaria Cucchi.

“In particolare, con l’approvazione di questo provvedimento, prosegue Cucchi, l’abuso di ufficio verrà eliminato dal nostro ordinamento penale, unico caso in Europa. Da parte nostra avevamo presentato un emendamento per spacchettare questo reato in tre ipotesi criminose: prevaricazione, favoritismo affaristico e sfruttamento privato dell’ufficio. Alleanza Verdi e Sinistra aveva offerto una soluzione che non è stata presa in considerazione, perché governo e maggioranza preferiscono creare una sacca di impunità. L’effetto è chiarissimo e deprimente: un pericoloso passo indietro nella lotta alla corruzione. Non possiamo che esprimere tutto il nostro dissenso.”

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SALIS – DE CRISTOFARO (AVS): “TANTE PAROLE E POCHI FATTI, IL GOVERNO LASCIA DA SOLA LA FAMIGLIA SALIS”

“Ha ragione il padre di Ilaria Salis, il governo italiano li sta lasciando vergognosamente soli. Da Nordio e Tajani tanti no, perfino alla richiesta della famiglia di una nota in cui l’Italia fornisce garanzie sulle condizioni di sicurezza dei domiciliari. Il Ministro della Giustizia Nordio, sempre pronto a mettere nel mirino la magistratura italiana, dice invece che quella ungherese è indipendente e che l’Italia non può interferire. ‘Chiedete i domiciliari in Ungheria’ dicono i ministri Nordio e Tajani, ritenendo il passaggio necessario per la concessione dei domiciliari in Italia. Ma la Commissione europea ha invece detto ieri che il passaggio diretto dalla detenzione in carcere ai domiciliari in Italia è possibile, e si dice pronta ad aprire una procedura d’infrazione. Servirebbe un’iniziativa, diplomatica e politica, che Il governo non vuole fare.”

Lo scrive su Facebook il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto di Palazzo Madama.

“Nordio e Tajani si nascondono dietro la richiesta dei domiciliari in Ungheria, sapendo benissimo che sono stati già rifiutati tre volte e che la Salis non ha nessun domicilio in quel Paese, prosegue il capogruppo di Avs. La verità è che niente deve turbare il rapporto con Orbán, ora che la Meloni si prepara ad accoglierlo nel partito dei conservatori europei. L’Ungheria è il paese dove è possibile organizzare alla luce del sole un evento come ‘Festung Budapest’ (Fortezza Budapest), che celebra le imprese militari delle SS naziste in Ungheria, con un contributo governativo di 180mila euro. Un evento accompagnato da attacchi incendiari ai campi rom, assalti a locali di sinistra e a centri studi ebraici, oltre al pestaggio di stranieri. Ai rari arresti di estremisti di destra è seguito un atteggiamento sempre molto blando da parte delle autorità, mentre gli antifascisti che protestano rischiano fino a 24 anni di carcere. Un altro esempio dell’Europa che non vogliamo e con cui la destra italiana va invece a braccetto.”

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SALIS – DE CRISTOFARO (AVS): “IL TEMPO DEGLI APPELLI È FINITO, TAJANI NON PERDA ALTRO TEMPO E FORMALIZZI LA RICHIESTA DEL RIENTRO IN ITALIA”

“Le brutali immagini di ieri di Ilaria Salis in manette e al guinzaglio in un tribunale ungherese dimostrano che il tempo degli appelli è finito. Ora è necessario passare dalle parole ai fatti. Quanto fatto in questi undici mesi di calvario di Ilaria dal governo italiano e dalla nostra struttura consolare in Ungheria è poco o niente. La vicenda Salis è stata trattata in maniera burocratica. Come denuncia giustamente il padre. Il ministro Tajani non pensi che basti un tweet o la doverosa convocazione dell’ambasciatore ungherese, c’è bisogno che l’Italia sbatta i pugni con l’Ungheria e che venga formalizzata la richiesta di rientro in Italia della Salis. Sempre meglio del ministro della Giustizia Nordio non pervenuto su questa vicenda, neanche dopo il Question time di AVS delle scorse settimane.”

Lo afferma il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto di Palazzo Madama.

“Le normative europee prevedono che una persona che appartiene alla Ue possa avere i domiciliari nel suo Paese, prosegue il capogruppo di AVS. La decisione quadro 2009/829/GAI deve essere applicata dal governo di Orban e consentire così a Ilaria Salis di tornare in Italia, attendere il processo ai domiciliari ed esercitare il diritto alla difesa in videocollegamento. L’Italia deve esigere dagli ungheresi il rispetto di queste normative. Giorgia Meloni che si vanta sempre di tutelare gli interessi della ‘nazione’ e degli italiani, e fa del sovranismo la sua cifra politica, faccia la voce grossa con Orbán per riportare la cittadina italiana Ilaria Salis a casa. Non vorrei che la freddezza del governo sia dovuta al fatto che la Salis è una militante antifascista.”

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