All Posts Tagged: Andrea Delmastro

SANTANCHÈ – DE CRISTOFARO (AVS): “NON PUO’ PIU’ FARE LA MINISTRA. SI ALLUNGA LA LISTA DI ESPONENTI DI FDI NEI GUAI CON LA GIUSTIZIA”

“Più passano le ore e più si addensano nubi su Daniela Santanchè. Giorni fa la notizia dell’accusa di truffa aggravata ai danni dell’Inps per una presunta gestione irregolare dei fondi messi a disposizione dallo Stato per la cassa integrazione durante il Covid. Ieri l’indagine della Guardia di Finanza sulla compravendita della villa del sociologo Alberoni fatta da Laura De Cicco, moglie di Ignazio La Russa, e Dimitri Kunz, compagno della Santanché. La villa, acquistata per 2,45 milioni, esattamente 58 minuti dopo viene rivenduta a 3,45 milioni all’imprenditore Rapisarda, realizzando una plusvalenza da un milione di euro. La magistratura si interroga e delega la Guardia Finanza che indaga per riciclaggio. Gli inquirenti si chiedono da dove arrivino i soldi della seconda compravendita e se quella plusvalenza di un milione sia stata utilizzata nel risanamento di Visibilia. Alleanza Verdi e Sinistra lo dice da mesi che le accuse mosse contro la Santanché erano incompatibili con il ruolo di ministra, perfino in un governo come quello Meloni. La Santanchè non può fare la ministra della Repubblica. Santanchè, Delmastro, Montaruli, Fidanza, Calovini, Foti, solo per fare alcuni nomi, si allunga la lista degli esponenti di Fratelli d’Italia nei guai con la giustizia italiana. E dalle parti di Chigi tutto tace.”

Lo afferma il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto di Palazzo Madama.

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CORRUZIONE – DE CRISTOFARO (AVS): “GRAVE L’ARRESTO DEL SINDACO DI FRATELLI D’ITALIA DI PALMA CAMPANIA, DA SINDACO CONTRO I MIGRANTI A CORRUTTORE”

“Le indagini che hanno portato all’arresto del Sindaco di Fratelli d’Italia di Palma Campania ci confermano del legame tra affari, consorterie e politica locale nel napoletano. Insieme al Sindaco agli arresti sono finiti anche imprenditori e funzionari del comune. Il Sindaco Aniello Donnarumma, pupillo di Lollobrigida e di tutto il cerchio magico meloniano, è accusato di avere concesso in cambio di denaro o altre utilità, tipo assunzioni a fini elettorali, appalti, servizi e forniture, manutenzione strade, cura aree verdi, ristrutturazione edifici scolastici. Corruzione, falso in atto pubblico, depistaggio e subappalto non autorizzato i gravissimi reati contestati. È necessario spezzare definitivamente il legame tra affari e politica. Quella di Palma Campania è una vicenda allarmante, un vero e proprio sistema clientelare porta voti e preferenze. Donnarumma, vice commissario provinciale di FdI Napoli, è passato dalla battaglia contro i commercianti migranti alla corruzione. Un vero salto di qualità. Donnarumma ha anticipato quello che FdI chiede da tempo: ammorbidire la legge sulla corruzione in materia di appalti pubblici. Santanchè, Delmastro, Montaruli, Fidanza, Calovini, solo per fare alcuni nomi, si allunga la lista degli esponenti di Fratelli d’Italia nei guai con la giustizia italiana. E dalle parti di Chigi tutto tace.”

Lo afferma il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto di Palazzo Madama.

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CASO POZZOLO – DE CRISTOFARO (AVS): “SOSPENSIONE SCONTATA, TANTE DOMANDE SENZA RISPOSTA. HA SPARATO SOLO IL DEPUTATO DI FDI? ERANO PRESENTI ALTRI AGENTI DELLA POLIZIA PENITENZIARIA? INTERROGAZIONE A NORDIO”

“Il caso Pozzolo ogni giorno si arricchisce di nuovi aspetti. Ci troviamo di fronte ad uno scenario inquietante sul quale sta lavorando la magistratura, ma che necessita di immediate e drastiche decisioni politiche, non come quella scontata della sospensione presa dalla Meloni per buttare la palla in tribuna. Anche perché, pare, che quello sparato non sia l’unico proiettile esploso la notte di Capodanno. Da quanto apprendiamo da una ricostruzione de La Repubblica quella notte potrebbero esserci stati anche altri agenti della polizia Penitenziaria, oltre a quelli della scorta del sottosegretario Delmastro. Una cosa strana. E apprendiamo che potrebbero essere stati esplosi altri colpi allo scoccare della mezzanotte. Una cosa gravissima che, se confermata getta una luce sinistra sulla festa. Ma cosa è successo davvero a Capodanno alla festa organizzata dal sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro? Chi era presente? Chi era in servizio? Se davvero sono stati esplosi dei colpi di pistola, sono state utilizzate pistole d’ordinanza? Chi ha sparato il proiettile che ha colpito Campana alla coscia sinistra? Qual è la verità?  Si respira un clima di omertà che rimanda a ben altri contesti, non certo a una festa in cui erano presenti politici e forze dell’ordine. Presenteremo un’interrogazione al Ministro Nordio. Le domande su quanto è successo sono tante e nessuno provi a insabbiare le indagini o ostacolare la magistratura.”

Lo afferma il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto di Palazzo Madama.

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DELMASTRO – DE CRISTOFARO (AVS): “ANCHE QUESTA VOLTA MELONI FARÀ FINTA DI NIENTE?”

“La destra, in particolare Fratelli d’Italia, ha una vera e propria passione per le armi. Una passione che ha portato l’eurodeputato FdI Fiocchi a fare gli auguri di Natale ai lecchesi con un albero decorato con dei bossoli e cartucce di arma da fuoco, che peraltro produce la famiglia, il senatore Amidei a presentare, per poi ritirarla subito, una proposta di legge per dare la possibilità di sparare ai sedicenni e per la caccia libera. Infine, il Capodanno del sottosegretario Delmastro dove il deputato Pozzolo si è presentato con una pistola e ci è scappato il ferito. Pozzolo dice che non è stato lui a sparare alla festa del sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro, ma allora chi ha ferito uno dei presenti? Era un gioco di società dove ci si diverte passandosi una pistola finché non spara? Oppure il gioco consisteva nel tirare fuori un’arma senza motivo tanto per vantarsene come una cosa bella da far vedere agli amici? Quel che è certo è che più di uno dovrà rispondere di questa ennesima dimostrazione di inadeguatezza. Ma soprattutto, anche questa volta Giorgia Meloni farà finta di niente?”

Lo afferma il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto di Palazzo Madama

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DELMASTRO – CUCCHI (AVS): “FACCIA TOSTA SENZA LIMITI, NON HA IL SENSO DELLO STATO”

“La faccia tosta del sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro non ha limiti. Rivendica con orgoglio di aver rivelato documentazione riservata per difendere il 41 bis, come se questa motivazione rendesse meno grave il reato di violazione del segreto d’ufficio. In realtà lo fa per aiutare un suo collega di partito, Donzelli, che poi utilizzerà le informazioni ricevute per intervenire in Aula per colpire le opposizioni. E lo ha fatto facendo pressioni indebite sul Dap. Una cosa grave che la magistratura ha fatto bene a non lasciar passare. Delmastro delle Vedove non può fare il sottosegretario, è privo di senso dello Stato. Il Ministro della Giustizia Nordio dopo averlo difeso ora gli revochi le deleghe. Delmastro non può rappresentare le Istituzioni.”

Lo afferma la senatrice dell’Alleanza Verdi e Sinistra Ilaria Cucchi, vicepresidente della commissione Giustizia.

 

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GIUSTIZIA – DE CRISTOFARO (AVS): “CROSETTO RIFERISCA IN AULA E NON IN COMMISSIONE”

“Il Ministro della Difesa Crosetto venga a riferire in Aula sulle sue dichiarazioni alla stampa sulla giustizia e i magistrati pronti a tramare contro il governo. Il complotto dei magistrati è un evergreen del centrodestra. È molto grave che si parli di ‘opposizione giudiziaria’ e che a farlo sia il ministro della Difesa, che per compiti istituzionali ha la responsabilità dell’Arma dei Carabinieri, un elemento veramente inquietante. Le parole di Crosetto sono totalmente inaccettabili sul piano costituzionale e non possono essere lasciate passare così. Il ministro della Difesa deve venire in Aula e non al Copasir o in commissione Antimafia. Abbiamo un obbligo, un dovere di trasparenza nei confronti dei cittadini, e l’idea che Crosetto possa essere audito in una commissione dove è possibile che gli atti vengano secretati è inaccettabile, un modo per sfuggire a questo obbligo di trasparenza. Crosetto deve spiegare in Aula e confrontarsi con il Parlamento su cosa voleva dire, a cosa si riferiva, e se c’è un legame, a suo avviso, tra le sue dichiarazioni e il rinvio a giudizio del sottosegretario Delmastro. Va sgomberato il campo da qualunque elemento oscuro che porta un danno molto serio alla democrazia del nostro Paese. Un atto dovuto.”

 Lo afferma in Aula a Palazzo Madama il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo misto.

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COSPITO – CUCCHI (AVS): “NORDIO REVOCHI LE DELEGHE E DELMASTRO SI DIMETTA”

“Come volevasi dimostrare il sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro ha spifferato notizie riservate, che non dovevano essere per alcun motivo divulgate. Il rinvio a giudizio del sottosegretario è la conferma di quanto diciamo da tempo. Il ministro della Giustizia Nordio gli revochi le deleghe, perché non può più occuparsi del dipartimento dell’amministrazione penitenziaria. A questo punto Delmastro non può rappresentare le Istituzioni: si dimetta.”

Lo afferma la senatrice dell’Alleanza Verdi e Sinistra Ilaria Cucchi, vicepresidente della commissione Giustizia del Senato.

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PA – DE CRISTOFARO (AVS): “LE PAROLE DI ANASTASIO SONO UNA VERGOGNA, BISOGNA REVOCARE IMMEDIATAMENTE LA NOMINA”

“Una vergogna. Va revocata immediatamente la nomina di Anastasio dalla 3-I. Non è assolutamente possibile accettare che un dirigente pubblico usi il celebre discorso del 3 gennaio 1925 con cui Mussolini rivendicò la responsabilità politica del delitto Matteotti. Presenteremo un’interrogazione urgente.”

Lo afferma il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto del Senato.

“Ma lo sa Anastasio che il ventennio è finito? La sua era una minaccia al CdA dell’azienda pubblica che guida? Dopo Donzelli e Delmastro che si scambiano carte riservate, il sottosegretario Fazzolari che propone il tiro a volo nelle scuole, il ministro Valditara che attacca una preside rea di aver avvisato i propri studenti sul fascismo, e il ministro Piantedosi che ha inventato di sana pianta la ricostruzione sui fatti di Cutro ora il manager Anastasio che cita Mussolini. Se questa è la classe dirigente della destra, se questo è quello che ha messo in campo la Meloni per governare il Paese siamo rovinati. Occorre costruire da subito in Parlamento e nel paese un’alternativa.”

 

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