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SANTANCHÈ – DE CRISTOFARO (AVS): “SI DIMETTA”

“La ministra del Turismo Daniela Santanchè si deve dimettere. Le accuse mosse a suo carico non possono essere sottovalutate. Come può rappresentare l’Italia chi è accusata di aver utilizzato, senza averne diritto, la cassa integrazione Covid e di non aver pagato il TFR ai suoi dipendenti. E non basta il dibattito parlamentare, dove la ministra si difenderà ed esporrà la sua versione dei fatti, senza un voto. Il comparto turismo vale, considerando l’indotto, il 13% del Pil italiano. Un settore importantissimo per la nostra economia. La Santanchè è incompatibile con il ruolo istituzionale che ricopre. A meno che il governo Meloni non pensi che questo sia il modo di fare impresa.”

Lo afferma il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto di Palazzo Madama.

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SANITA’ – MAGNI (AVS): “IL DIRITTO ALLA SALUTE NON È NEGOZIABILE”

“Oggi siamo in piazza con la Cgil e tante associazioni in difesa del diritto alla salute dei cittadini, nei luoghi di lavoro e per il rilancio del Servizio sanitario nazionale, pubblico e universale. Oggi siamo in piazza per difendere l’articolo 32 della Costituzione perché la salute non è un diritto negoziabile.”

Lo afferma il senatore dell’Alleanza Verdi e Sinistra Tino Magni, presidente della Commissione d’inchiesta del Senato sulle condizioni di lavoro in Italia, sullo sfruttamento e sulla sicurezza nei luoghi di lavoro.

“C’è bisogno di un cambio di passo da parte del Governo e delle Regioni perché sempre più persone non riescono ad accedere alle cure e troppi sono gli incidenti e le morti sul lavoro. Per invertire la tendenza occorrono importanti investimenti sia per garantire il pieno accesso alle cure, per rafforzare i servizi e per aumentare il personale, diminuito per il mancato turn over di questi anni, che per riaffermare la cultura della prevenzione e della sicurezza nei luoghi di lavoro. Siamo in piazza anche per fermare lo scellerato disegno dell’Autonomia differenziata voluto dalla Lega che aumenta le diseguaglianze nelle prestazioni e nei servizi. Uno spacca Italia insostenibile.”

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SANTANCHÈ – DE CRISTOFARO (AVS): “CHIARISCA O DIMISSIONI, SE NON INTERVIENE MELONI, LE OPPOSIZIONI PRESENTINO UNA MOZIONE DI SFIDUCIA”

“Le accuse mosse da Report contro la ministra Santanchè sono gravissime e meritano una risposta immediata. La Ministra non può trincerarsi dietro al fatto che ha dato mandato ai suoi legali, deve rispondere in Parlamento o dimettersi. Se non lo facesse dovrebbe essere Meloni a prendere un’iniziativa. In caso contrario le opposizioni dovrebbero presentare una mozione di sfiducia individuale alla ministra.”

Lo afferma il capogruppo dell’alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto del Senato.

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LAVORO – DE CRISTOFARO (AVS): “BUON LAVORO A MAGNI ELETTO PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE INDAGINE SULLE CONDIZIONI DI LAVORO. EX OPERAIO E SINDACALISTA È LA PERSONA GIUSTA PER PRESIEDERE QUESTO IMPORTANTE ORGANISMO”

 

“Auguri di buon lavoro al senatore Tino Magni eletto Presidente della Commissione di inchiesta parlamentare sulle condizioni di lavoro in Italia, sullo sfruttamento e sulla sicurezza nei luoghi di lavoro del Senato della Repubblica. La neo commissione affronterà la questione centrale del nostro tempo: la trasformazione dell’organizzazione del lavoro, sia in relazione alla sicurezza, agli infortuni e alle morti, ma anche sulle forme che regolano le prestazioni lavorative nel nostro Paese. Il senatore Magni, operaio e sindacalista per molti anni, da sempre al fianco dei lavoratori e delle lavoratrici in difesa dei loro diritti e della loro dignità è la persona giusta e più indicata per presiedere questa importante commissione parlamentare.”

Lo afferma il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto di Palazzo Madama.

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DL LAVORO – MAGNI (AVS): “DIVIDE I POVERI IN CATEGORIE E PRECARIZZA ULTERIORMENTE IL LAVORO”

“Il decreto lavoro del governo è iniquo, aumenta la precarietà, cancella persino la speranza di una vita migliore, non risolve i problemi delle persone e non affronta la povertà. Le misure individuate a sostegno della povertà dividono i poveri in categorie: quelli che prenderanno qualcosa, quelli che prenderanno qualcosina e quelli che non prenderanno nulla. Questo decreto andava stracciato e riscritto da capo. Abbiamo chiesto, inascoltati, un salario minimo, perché una proposta lavorativa può dirsi irrinunciabile solo se prevede una tariffa oraria dignitosa, altrimenti è ricatto. Abbiamo chiesto un sostegno universale per tutti quelli che sono in condizione di povertà, senza lasciare indietro nessuno. E invece niente. Sul cuneo fiscale avevano sbandierato il maggior taglio delle tasse degli ultimi decenni e invece è un intervento del tutto insufficiente, una misura temporanea, che dovrà essere poi rifinanziata a fine anno. Non si è affrontato il salario povero, molti lavoratori non arrivano alla fine del mese. Quando io ero giovane, e ho messo su famiglia, io e la mia compagna lavoravamo in fabbrica e su questo abbiamo costruito il nostro futuro. I giovani precari come faranno a costruirsi il loro futuro. La risposta del governo e della maggioranza invece è stata quella di liberalizzare ancora di più il lavoro e quella di escludere dalla misura che ha sostituito il reddito di cittadinanza intere categorie. Siamo passati da un reddito universale ad uno che forse lo prendi. Insomma, questo è un provvedimento divisivo, che cerca di mettere toppe non risolutive ai buchi provocati dallo stesso Governo e dalla stessa maggioranza e che produrrà solo una guerra tra poveri, senza cancellare la povertà. Per questi motivi l’Alleanza Verdi e Sinistra vota no al decreto propaganda sul lavoro.”

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DL LAVORO – DE CRISTOFARO (AVS): “IL LAVORO UNITARIO DELL’OPPOSIZIONE COSTRINGE LA MAGGIORANZA E IL GOVERNO A CAMBIARE”

“Hanno tentato in tutti i modi di nascondere l’errore commesso oggi in commissione Bilancio come un banale errore di percorso. In realtà la maggioranza è nel caos più assoluto. Divisioni e crepe sono sempre più evidenti. Ora grazie al lavoro dell’opposizione la maggioranza e il governo sono costretti a cambiare gli emendamenti presentati dalla relatrice e il parere su cui oggi sono andati sotto in commissione Bilancio. Una prima vittoria dell’opposizione che sul tema lavoro ha lavorato unito e compatto dal primo minuto. Resta comunque una maggioranza in confusione perenne che sicuramente non fa bene al Paese.”

Lo afferma il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto di Palazzo Madama.

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DL LAVORO – MAGNI (AVS): “PRIMA TAGLIANO IL FONDO DI RISARCIMENTI DELLE VITTIME DEL LAVORO E POI PRESENTANO UN EMENDAMENTO PER RIFINANZIARLO. L’ARROGANZA E LA CIALTRONERIA DEL GOVERNO”

“Dopo oltre un mese di discussione in commissione Lavoro del Senato, oggi l’approdo in Aula del Dl Lavoro. La maggioranza e il governo in queste settimane sono stati sordi alle proposte migliorative delle opposizioni ad una legge che precarizza ulteriormente il lavoro. Ore e ore di discussione sugli emendamenti, emendamenti segnalati e oggi il blitz del governo che attraverso la relatrice presenta undici nuovi emendamenti direttamente in Aula. Un modo di lavorare assurdo ma soprattutto un’arroganza senza precedenti. Oltre all’arroganza c’è anche cialtroneria, perché con un decreto del ministro del lavoro Calderone è stato ridimensionato con un sostanzioso taglio il ‘Fondo di sostegno per le vittime di gravi infortuni’, un vero e proprio oltraggio alle famiglie delle vittime. E con un colpo di scena oggi lo rifinanziano attraverso uno degli emendamenti presentati in Aula. Con una mano tolgono e con l’altra rimettono. Erano pronti ma non ce ne siamo accorti.”

Lo afferma il senatore dell’Alleanza Verdi e Sinistra Tino Magni.

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UE – FLORIDIA (AVS): “GRAVE IL GOVERNO CONTRO LE NORME PRO NATURA. PICHETTO FRATIN NON TUTELA L’AMBIENTE E DANNEGGIA LE TRASFORMAZIONI IN ATTO”

“Soddisfazione per il via libera del Consiglio UE alla legge sul ripristino della natura e degli ecosistemi, grave il voto contrario del ministro dell’ambiente Gilberto Pichetto Fratin. Il tentativo di far naufragare il regolamento per il ripristino della natura, adducendo mere scuse di natura finanziaria, rivela un atteggiamento ostile del Ministro dell’ambiente verso importanti interventi di tutela dell’ambiente.”

Lo dichiara la senatrice Aurora Floridia dell’Alleanza Verdi e Sinistra di Palazzo Madama, membro della commissione ambiente.

“Il no del Governo a norme ambiziose che mirano alla tutela degli ecosistemi, della biodiversità e della riconversione ecologica è ancora più grave perché Pichetto Fratin si è alleato con quegli Stati da tempo contrari al Green Deal e a tutte quelle norme europee che vanno nella direzione della necessaria transizione ecologica. L‘importanza del contrasto al cambiamento climatico e della transizione climatica rappresenta un fattore distintivo e un vantaggio competitivo ormai evidente e consapevole anche in tutti i settori dell’economia. L’unico che non ne ha ancora colto l’importanza è il governo Meloni, da sempre climafreghista, che non ha a cuore la tutela della natura e sta tentando di frenare in ogni modo la trasformazione ormai in atto.”

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BERLUSCONI – DE CRISTOFARO (AVS): “LEADER DIVISIVO E DI PARTE. PRINCIPALE AVVERSARIO DELLA SINISTRA ITALIANA PER MOLTI DECENNI”

“A nome del gruppo Misto rinnovo il cordoglio e le condoglianze alla famiglia Berlusconi e alla comunità politica di Forza Italia. Berlusconi è stato un leader politico tra i principali protagonisti della vita pubblica del Paese. Il principale avversario per la sinistra italiana per molti decenni. Noi pensiamo che non sia stato giusto trasformare il funerale di un leader divisivo e chiaramente di parte in una cerimonia di santificazione usata per esaltare i suoi eredi politici oggi al governo. Ed è per questa ragione che abbiamo considerato inopportuna la proclamazione del lutto nazionale. In una democrazia compiuta queste cose non dovrebbero accadere. Da Silvio Berlusconi ci divideva tutto, perché consideravamo, e consideriamo, Berlusconi portatore di un disegno politico dal nostro punto di vista regressivo. Un disegno seduttivo, fondato sulla cultura del mercato che ha trasformato la società italiana. Avevamo, e abbiamo, visioni della società opposte: lui credeva nelle magnifiche sorti del mercato e contrastava qualsiasi forma di controllo mentre noi crediamo che senza controllo i prezzi li paghino sempre i più deboli. Abile comunicatore ha svolto un ruolo impareggiabile nel potenziare l’aspetto pubblicitario della politica. Anche questo ci divideva perché quel modello, rapidamente adottato anche da molti dei suoi avversari, ha impoverito la cultura politica di tutti, destra e sinistra. Le nostre critiche non possono non riconoscere la sua centralità non solo come imprenditore ma anche come leader. In molti in questi giorni gli hanno riconosciuto doti umane, una capacità di empatia e generosità. Berlusconi ha creato una destra che prima di lui non aveva mai avuto ruoli rilevanti.”

Lo afferma in Aula il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto di Palazzo Madama.

“Quella di Berlusconi non era una destra liberale come molti speravano, anche perché il suo essere uomo d’affari prevaleva, ma la sua era una destra comunque non sovranista. Sarebbe ipocrita nascondere oggi le critiche che gli abbiamo sempre fatto: legami opachi, rapporti e amicizie imbarazzanti, la legittimazione della mercificazione del corpo delle donne. Non posso non sottolineare che oggi a distanza di trent’anni dalla sua discesa in campo l’Italia non è certo un paese migliore di prima. Come sarebbe ipocrita non vedere che spesso gli avversari lo hanno combattuto con armi e argomenti che hanno fatto, a loro volta, danni alla cultura politica di questo paese. Invece di contrastare la sua politica si è presa una scorciatoia non rispondendo a domande ed esigenze che invece erano reali. Berlusconi, credo che questo gli vada riconosciuto, non era un imprenditore della paura, uno dei tanti che montano emergenze per lucrare su timori irrazionali. La sua propaganda era opposta: faceva leva sulla speranza, sull’ottimismo. Raccoglieva consenso non agitando lo spettro di un futuro peggiore ma di uno migliore. Una differenza non certo secondaria con la destra oggi al governo.

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DL PA – MAGNI (AVS): “FALLIMENTO TOTALE, AVS VOTA NO”

“Questo provvedimento è un fallimento totale: non potenzia la macchina amministrativa degli enti pubblici e non prevede un piano straordinario di stabilizzazioni delle migliaia di lavoratori e lavoratrici precarie che lavorano per la pubblica amministrazione. Un grande fallimento, perché la riforma della pubblica amministrazione, quella che la destra ha presentato in pompa magna, non c’è dentro questo decreto. La riforma della pubblica amministrazione rappresenta un tema fondamentale nel processo di modernizzazione del Paese, soprattutto adesso, che dobbiamo affrontare una sfida importante come il PNRR. E invece il governo che fa, impedisce alla Corte dei Conti il controllo concomitante. Una vera e propria ‘allergia’ ai controlli. Gli organi di controllo sono e devono rimanere autonomi. Per questi motivi, Alleanza Verdi e Sinistra vota contro questo decreto.”

Così in Aula il senatore dell’Alleanza Verdi e Sinistra Tino Magni, in dichiarazione di voto sulla fiducia al Dl Pa.

“Quello che manca in questo provvedimento è chiarissimo, prosegue Magni. Serviva intervenire sui salari dei dipendenti pubblici, stabilizzare i precari, potenziare la nostra capacità amministrativa. Se non interveniamo ora, ci ritroveremo con una gravissima carenza di organico e rischiamo il blocco della macchina organizzativa e amministrativa di questo Paese. Il governo invece spalanca la strada all’aumento delle esternalizzazioni e delle privatizzazioni di un numero di servizi della pubblica amministrazione sempre maggiore. Questo decreto che nasce con l’intendimento di rafforzare la pubblica amministrazione, è diventato tutta una cosa diversa. Un decreto omnibus che elude anche il richiamo del Presidente della Repubblica sulla decretazione d’urgenza.”

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