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DL SUPERBONUS – AURORA FLORIDIA (AVS): “LA DESTRA HA USATO IL SUPERBONUS PER ATTACCARE LE POLITICHE AMBIENTALI E DI CONTENIMENTO ENERGETICO”

“Il governo Meloni ha usato il Superbonus per attaccare le politiche ambientali e di contenimento energetico. La destra da sempre è contro il contrasto degli effetti distruttivi del cambiamento climatico, e si vede anche dall’inazione sulla transizione ecologica e sulla mitigazione degli effetti distruttivi del cambiamento climatico e dell’inquinamento, che sta soffocando il Nord Italia e la Pianura Padana. Il provvedimento sulle agevolazioni fiscali in termini ambientali è l’ennesima occasione persa dalla Meloni e dalla destra per mettere in atto vere politiche ambientali e di risparmio energetico. Il Governo ha deciso di perseguire con la solita vecchia logica politica “demolitoria”, ignorando l’obiettivo principale e cioè, quello di ridurre i costi ambientali ed economici connessi al consumo dell’energia.”

Lo afferma la senatrice dell’Alleanza Verdi e Sinistra Aurora Floridia.

“Alla Meloni i benefici ambientali e occupazionali generati dal Superbonus 110%, non interessano. Così come non interessano il risparmio consistente sui costi energetici per i cittadini, la riduzione della dipendenza energetica dall’estero, la riqualificazione degli edifici, e un deciso avanzamento nel processo di transizione ecologica, con la riduzione delle emissioni climalteranti. Il Governo è occupato a sanare situazioni di abusi edilizi, mostrandosi restio nell’attuare quelle politiche di adattamento e di mitigazione al cambiamento climatico che riducono efficacemente i consumi energetici e contribuiscono ad abbattere gli impatti ambientali. Garantire il rispetto della tutela dell’ambiente, della biodiversità e degli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni, richiede un comportamento responsabile, più coraggioso e innovativo: tutto quello che manca al Governo Meloni.”

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INCIDENTI SUL LAVORO – MAGNI (AVS): “BISOGNA SALVARE LE PERSONE NON PIANGERLE”

“Quanto successo a Firenze ci interroga tutti, non basta esprimere cordoglio, vicinanza e solidarietà alle famiglie delle vittime. Dobbiamo prendere tutti atto che siamo di fronte ad una vera e propria strage quotidiana. Una strage che tocca tutti i settori, comparti, dimensione di azienda, realtà private o contesti pubblici. Nessuno può dirsi esente da un rischio troppo spesso ricorrente. La commissione di indagine del Senato non ha il compito di interferire sul lavoro della magistratura ordinaria, ma capire perché succedono continuamente queste stragi, e come poter intervenire. Noi dobbiamo costruire una cultura della sicurezza. Bisogna salvare le persone, non piangerle.”

Lo afferma in Aula a Palazzo Madama il senatore dell’Alleanza Verdi e Sinistra Tino Magni, presidente della  Commissione di indagine sulle condizioni di lavoro, sullo sfruttamento e sulla sicurezza nei luoghi di lavoro.

“Continuare ad insistere solo ed esclusivamente sul fronte delle politiche legislative, delle norme non è efficace. La cosa principale da affrontare è come far funzionare e applicare ciò che c’è, prosegue Magni. Va affrontata la questione dell’utilizzo di contratti diversi da quello degli edili per non applicare le norme previste. Se il lavoro è in edilizia le norme sono quelle, punto. Se una ditta appalta e subappalta, deve sapere che deve essere responsabile di tutta la filiera. Noi continuiamo a piangere i morti senza intervenire sui fatti concreti. Occorre costruire una governance: mettere insieme gli enti che lavorano sulla formazione e sulla sicurezza con le associazioni delle imprese e i sindacati. Un luogo dove questi soggetti si parlano, intervengono in modo coordinato. Un comitato per la sicurezza, come già fatto ai tempi del Covid, per rendere effettivo il controllo e la prevenzione. Mi auguro, come già fatto quando è stata approvata la mozione unitaria proposta dalla commissione che presiedo, che il Senato affronti al più presto questo tema per dare le risposte migliori a questa vera e propria piaga.”

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MILANO CORTINA – AURORA FLORIDIA (AVS): “RISCHIAMO UN DISASTRO”

“Come diciamo da tempo le Olimpiadi invernali Milano Cortina 2026 rischiano di essere un disastro. Oggi ne abbiamo avuto ulteriore conferma dalle audizioni in commissione Ambiente di Legambiente, Italia Nostra e Mountain Wilderness. Le criticità sono molte e, visti i tempi strettissimi, stiamo correndo il rischio che il gran numero delle opere progettate non verrà completato. I ritardi hanno compromesso anche il potenziamento delle linee ferroviarie e in generale del trasporto su ferro. Mentre altri territori alpini, come la Svizzera e l’Austria, stanno investendo risorse importanti sulle ferrovie periferiche, l’Italia nulla. Un bel guaio, vista la drammatica situazione di inquinamento atmosferico nella pianura padana. Ma si sa, al governo Meloni poco importa dell’ambiente.”

Lo afferma la senatrice dell’Alleanza Verdi e Sinistra Aurora Floridia.

“Andavano potenziate le linee laterali e costruite nuove linee, come l’anello ferroviario delle Dolomiti.  Invece è stato annullato tutto, nella completa mancanza di trasparenza e senza ascoltare i territori. Addirittura, durante i giochi invernali, verranno tolti alcuni vagoni delle ferrovie Trenord per implementare il traffico sulla tratta Milano Centrale – Tirano, con l’effetto che gli studenti pendolari dovranno andare in autobus. Si spendono 3 miliardi per le strade, mentre appena 400 milioni per le ferrovie. Solo briciole per la mobilità sostenibile. Una vera follia. Il Comitato Olimpico Internazionale aveva chiesto all’Italia di promuovere Olimpiadi sostenibili, invece sarà un disastro sia in termini ambientali che economici. Con il governo Meloni ci stiamo giocando tutto: il nostro prestigio, la nostra credibilità internazionale e il nostro futuro.”

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INCIDENTI LAVORO – MAGNI (AVS): “ANCHE OGGI 3 MORTI SUL LAVORO, NECESSARIA UNA STRATEGIA NAZIONALE SULLA SICUREZZA”

“Non bastano più solo le parole, sono necessari dei fatti. E al più presto, perché si continua a morire di lavoro. Anche oggi piangiamo due operai morti in provincia di Pisa e uno nel napoletano. Secondo gli ultimi dati solo nei primi giorni di febbraio sono morte sul lavoro 40 persone. Una cifra impressionante. Il governo sulla sicurezza sul lavoro deve cambiare passo. È necessaria una strategia nazionale sulla sicurezza. Come è assolutamente necessaria una maggiore assunzione di responsabilità del mondo delle imprese. Le aziende non possono pensare di competere utilizzando la precarietà lavorativa, il ribasso del costo del lavoro, il lavoro povero e la manodopera irregolare per abbattere i costi. Se aggiungiamo poi la giungla degli appalti a cascata, ecco qua il combinato disposto che ha prodotto la situazione attuale. È necessario estendere ai cantieri privati le norme del Codice degli appalti per i cantieri del settore pubblico: obbligo ad applicare il contratto edile, divieto al ribasso sui costi per manodopera e sicurezza, parità economica e normativa tra lavoratori in appalto e subappalto per fare degli esempi. Ma soprattutto servono più controlli, il potenziamento dei servizi dell’Ispettorato del lavoro e della medicina del lavoro e una stretta sulle sanzioni, non un condono come pensano dalle parti del governo Meloni.”

Lo afferma il senatore dell’Alleanza Verdi e Sinistra Tino Magni, presidente della commissione di indagine sulle condizioni di lavoro, sullo sfruttamento e sulla sicurezza nei luoghi di lavoro di Palazzo Madama.

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AUTONOMIA – DE CRISTOFARO (AVS). “PIU’ SE NE PARLA E PIU’ IL CONSENSO ALLO SCELLERATO SPACCA ITALIA DIMINUISCE”

“Bisogna continuare a parlare di Autonomia differenziata. Infatti, appena il dibattito è uscito dalle Aule parlamentari e ha coinvolto l’opinione pubblica, il consenso allo scellerato progetto che spacca il Paese sta calando vistosamente: dal 50% al 44%. Nel Sud, poi, appena 3 persone su 10 sono favorevoli all’Autonomia differenziata e, anche nelle regioni meridionali i cittadini, molti dei quali votano Meloni e FdI, si stanno finalmente rendendo conto che l’Autonomia differenziata taglierebbe ulteriormente risorse e servizi che già oggi sono insufficienti. Il gradimento cala anche al Nord con la sola eccezione del Nord Est dove forte rimane l’impronta leghista. Questa secessione disastrosa e mascherata indebolisce complessivamente il Paese, rendendolo meno competitivo, perché diviso in tante piccole patrie quasi indipendenti e di fatto ininfluenti. Il progetto di Autonomia differenziata della destra va assolutamente fermato. Alleanza Verdi e Sinistra prosegue la battaglia per impedire che venga approvata questa scellerata proposta e continueremo a girare l’Italia per spiegare alle italiane e agli italiani che il progetto leghista rischia di distruggere l’Italia. Il Paese per ripartire ha bisogno di cancellare le sue disuguaglianze, non di acuirle rendendo tutti più poveri.”

Lo afferma il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto di Palazzo Madama.

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MIGRANTI – MAGNI E CUCCHI (AVS): “SUI CPR DA PIANTEDOSI PAROLE GRAVI E IN LIBERTA’, IL MINISTRO PARLA PERCHÈ NON CONOSCE LO STATO DEI CPR IN ITALIA”

“Il ministro dell’Interno Piantedosi non è mai stato in un Centro di permanenza per il rimpatrio dei migranti. Di sicuro non a Via Corelli a Milano. Se ci fosse stato, avrebbe constatato le orribili condizioni in cui sono costretti a vivere i migranti trattenuti, e non avrebbe detto quello che ha detto. Dal ministro dell’Interno solo parole gravi e in libertà. Il ministro parla perché evidentemente non conosce lo stato dei Cpr nel nostro Paese e questo è una cosa grave.”

Lo affermano i senatori dell’alleanza Verdi e Sinistra Ilaria Cucchi e Tino Magni.

“I Cpr sono luoghi di detenzione per persone che non dovrebbero essere detenute, e sono peggio delle carceri vere e proprie. Il ministro poi dovrebbe anche sapere che sono tante le inchieste della magistratura sulle gestioni dei Centri di Permanenza per il Rimpatrio dei migranti. Si cambia città ma le accuse sono sempre le stesse: trattamenti disumani, maltrattamenti, abuso di psicofarmaci, malagestione, carenze igienico-sanitarie, truffa ai danni dello Stato. I Centri di permanenza per i rimpatri sono luoghi non modificabili, essendo strutturalmente concepiti per la negazione dei diritti fondamentali e della stessa dignità umana, e per questo vanno chiusi immediatamente.”

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SCUOLA – AURORA FLORIDIA (AVS): “IL LICEO MADE IN ITALY SI PUò VINCERE A SORTE. PRESENTERò UN’INTERROGAZIONE”

“Altro che flop, si è ormai superato ogni limite. Il Liceo del Made in Italy, quando non è scelto volontariamente dallo studente, si può vincere a sorte. È il caso dell’Istituto Munari, a Crema, dove c’è stata solo un’unica iscrizione. Il dirigente della scuola ha deciso di risolvere la questione così, attivando comunque la classe con gli studenti che invece hanno scelto la vecchia opzione “economico sociale”, che sono un totale di 48 alunni. Una vergogna. Poco importa dei desiderata dei ragazzi, siamo arrivati alla dittatura scolastica? Presenterò un’interrogazione al Ministro Valditara, per chiedere se sia possibile una forzatura del genere e anche per sapere se questa situazione si stia verificando in altre scuole.”
 Lo ha affermato la senatrice di Alleanza Verdi e Sinistra Aurora Floridia.
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FIRENZE – MAGNI (AVS): “STESSE REGOLE PER GLI APPALTI PUBBLICI E PRIVATI. CHI VINCE LA GARA DEVE ESSERE RESPONSABILE DI TUTTA LA FILIERA”

“La strage di Firenze di ieri ha bisogno di risposte immediate e non di polemiche. La sicurezza viene percepita dalle imprese come un costo che incide sul profitto, e questo è un grandissimo errore. Come è stato commesso un errore da parte del governo quando ha liberalizzato i subappalti a cascata nel privato. È inutile girarci intorno, più spezzetti la catena e meno controlli e previeni. Poi, se fosse confermata la notizia che gli operai coinvolti a Firenze erano assunti con contratti dei metalmeccanici e non degli edili, solo per evitare la formazione e spendere di meno così far guadagnare anche al subappaltatore, la cosa sarebbe gravissima. Innanzitutto, il governo dovrebbe fare un decreto urgente per equiparare le norme per la sicurezza nel privato alle regole che oggi valgono per gli appalti pubblici. Chi vince la gara deve essere responsabile di tutta la filiera. Poi è necessario il potenziamento dei servizi dell’Ispettorato del lavoro e della medicina del lavoro. La ministra Calderone si vanta ogni volta di aver fatto assumere nuovi ispettori. Peccato che fu deciso dal governo Draghi e lei ora ne raccoglie i frutti. Anzi non si capisce il perché il ministero non faccia scorrere la graduatoria per coprire buchi di organico invece di incaponirsi su un nuovo concorso. La ministra del Lavoro aveva promesso un anno fa ai sindacati la riforma della sicurezza sul lavoro. È arrivato il momento di aprire il confronto. Non si può perdere altro tempo.”

Lo afferma il senatore dell’Alleanza Verdi e Sinistra Tino Magni, presidente della commissione di indagine sulle condizioni di lavoro, sullo sfruttamento e sulla sicurezza nei luoghi di lavoro di Palazzo Madama.

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CARCERE DI MONTORIO A VERONA – ISPEZIONE A SORPRESA DI CUCCHI FLORIDIA E GUARDA

“Abbiamo svolto un’ispezione a sorpresa nella casa circondariale di Montorio (Verona): purtroppo solo negli ultimi 4 mesi ben 5 persone qui si sono tolte la vita. Durante la nostra visita siamo state informate che un detenuto in crisi psichiatrica ha distrutto la sua cella e non ha potuto avere la necessaria assistenza, poiché lo psichiatra non era disponibile. La direttrice ci ha raccontato delle mancanze croniche sul fronte dell’assistenza, confermata dal personale e dai tanti detenuti con i quali ci siamo confrontate. Capitolo a parte è quello che riguarda il grande consumo di psicofarmaci, la cui assunzione non sempre è controllata dagli specialisti. Ma c’è di più: abbiamo verificato forti carenze anche nel numero di educatori, attualmente solo due a fronte di 540 detenuti, con la conseguente difficoltà nel garantire la continuità di percorsi necessari all’umanizzazione di un luogo altrimenti insostenibile. Pochissime, solo alcune decine, sono le persone detenute, uomini e donne, che sono impegnate in attività lavorative, e solo 65 su 540 in attività di formazione professionale. Il percorso di riabilitazione e convivenza del carcere può dare risultati solo se viene affrontato seriamente da tutte le istituzioni. In carcere convivono persone con fragilità, patologie ed esigenze diverse, che senza stimoli e cure adeguate rischiano di perdersi in una spirale che porta spesso a gesti estremi. Una situazione condivisa da moltissime case circondariali, anche in un Veneto che si dice eccellente. Per questo a livello regionale Europa Verde ha già presentato un atto ispettivo in Consiglio regionale, data la competenza in materia sanitaria e sociale. In sede parlamentare le senatrici Ilaria Cucchi e Aurora Floridia verificheranno i dati rispetto alle recenti denunce delle associazioni riguardo l’aumento della somministrazione di psicofarmaci. Chiederanno conto e maggiore attenzione verso le donne detenute, che anche in carcere si trovano a convivere con minori servizi a loro dedicate.”

Così in una nota congiunta le senatrici di Alleanza Verdi e Sinistra, Ilaria Cucchi e Aurora Floridia, e la consigliera della Regione Veneto di EV, Cristina Guarda.

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RAI – DE CRISTOFARO (AVS): “DA RAI E VIMINALE CENSURA E MANGANELLO” SULLE MANIFESTAZIONI” – Interrogazione a Piantedosi sulla repressione delle manifestazioni sotto le sedi Rai e ai vertici di Viale Mazzini sulla censura alle manifestazioni –

“La polizia reprime a manganellate la protesta a Napoli e a Bologna, contro il comportamento assunto dai vertici dell’azienda nel post Sanremo e per la pace in Palestina, e la Rai nasconde sia la repressione che il dissenso. Le manifestazioni davanti alle sedi regionali Rai in giro per l’Italia si moltiplicano, e nei Tg regionali e nazionali Rai linea è: minimizzare, non far vedere le immagini, nascondere la notizia nel corso dei Tg. Insomma, di tutto pur di non dare ai cittadini la giusta informazione degna del servizio pubblico. Una Rai con l’elmetto che censura e non lavora per la pace. Invece sarebbe giusto che il servizio pubblico desse spazio a una grande fetta di cittadini che chiede un cessate il fuoco e una soluzione pacifica in Medio Oriente. Ma una volta era servizio pubblico, oggi è TeleMeloni e la linea è un’altra: non darne conto. E allora ecco che arriva, dalla direzione della TgR guidata da Alessandro Casarin, in quota Lega di Salvini, nelle chat delle redazioni dei Tg regionali l’indicazione a non girare immagini e a dare breve notizia delle manifestazioni, come riporta oggi Il Fatto Quotidiano, con tanto di foto dello screenshot del messaggio. Guai a disturbare il manovratore o a far vedere le immagini della protesta. Viminale e Viale Mazzini, ormai sono un binomio perfetto, per reprimere e nascondere. Censura e brutalità mostrano con sempre più evidenza la torsione autoritaria della destra. Presenteremo un’interrogazione a Piantedosi per chiedere come è possibile che ogni volta che c’è una manifestazione escono pure i manganelli, e una in Commissione di vigilanza ai vertici della Rai sulla censura delle manifestazioni.”

Lo afferma il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto di Palazzo Madama, componente della Commissione di vigilanza Rai.

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