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FINE VITA – DE CRISTOFARO (AVS): “LA DESTRA GIOCA SULLA PELLE DELLE PERSONE. COMPORTAMENTO SCORRETTO DELLA MAGGIORANZA E DEL GOVERNO”

“Sul fine vita la destra gioca sulla pelle delle persone. Oggi hanno usato un trucchetto per impedire l’incardinamento delle proposte in commissione al Senato. Il governo non si è presentato e la commissione è stata sconvocata. E il gioco è fatto. Lo hanno fatto per un motivo ben preciso: non c’era una proposta di maggioranza ma solo delle opposizioni, AVS e Pd. Poi nel pomeriggio compare una proposta targata Forza Italia. Nei prossimi giorni entreremo nel merito di quella che ad un primo sguardo sembra quantomeno regressiva addirittura della situazione attuale. Registriamo il comportamento scorretto di maggioranza e governo.”

Lo afferma il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto di Palazzo Madama.

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SALARIO MINIMO – MAGNI (AVS): “LA DESTRA CONTRO I LAVORATORI”

“La destra è contro i lavoratori. La bocciatura dell’emendamento a mia prima firma, e sottoscritto da Pd, M5s e Azione, sul salario minimo alla Legge di Delegazione Europea, ne è la conferma. Il governo Meloni è più attento a mettere il bavaglio alla stampa che ad aggredire il lavoro povero. Anche questa volta la destra lascia soli oltre 3 milioni di lavoratori poveri che sono pagati molto meno di 9 euro l’ora. La lotta per un salario minimo continua e non si ferma nelle aule del Parlamento, ma prosegue nel Paese per un salario dignitoso e contro il lavoro povero.”

Lo afferma il senatore dell’Alleanza Verdi e Sinistra Tino Magni.

 

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DONNE – AURORA FLORIDIA (AVS): “76 SENATRICI E SENATORI SCRIVONO A LA RUSSA SULL’USO DEL LINGUAGGIO DI GENERE IN SENATO”

 

“Nel corso della seduta della Terza Commissione la Presidente Stefania Craxi mi ha ripetutamente chiamata ‘senatore’ e non ‘senatrice’, nonostante io abbia fatto chiaramente presente che in quanto donna volevo essere chiamata al femminile. Ciò non è accaduto solo a me, ma anche a molte altre colleghe, in varie occasioni. Visti i reiterati episodi di discriminazioni di genere nell’uso del linguaggio, 76 senatrici e senatori hanno sottoscritto una lettera al Presidente del Senato Ignazio La Russa per chiedere un suo intervento affinché, nell’ambito dei lavori in Aula e nelle Commissioni, venga sempre garantito il rispetto del linguaggio di genere e più nello specifico, venga riconosciuto il diritto di ogni senatrice ad essere chiamata, per l’appunto, ‘senatrice’ e non ‘senatore’. Non è una questione solamente formale, perché la lingua che usiamo veicola non solo significati ma anche valori e giudizi culturali che spesso possono rafforzare gli stereotipi. Il rifiuto da parte di figure istituzionali, come i Presidenti di Commissione, di usare la desinenza femminile, specie se richiesto esplicitamente dall’interessata, risulta essere, oltre che sgradevole, del tutto fuori dal tempo.”

Lo afferma la senatrice dell’Alleanza Verdi e Sinistra Aurora Floridia, promotrice della lettera inviata al Presidente La Russa e firmata da tutto il gruppo di AVS, PD, M5S e singoli parlamentari di Italia Viva, Autonomie e Azione.

“Da oltre 10 anni, scrivono le senatrici e i senatori nella lettera, l’Accademia della Crusca ribadisce l’opportunità di usare il genere grammaticale femminile per indicare ruoli istituzionali (la ministra, la presidente, l’assessora, la senatrice, la deputata ecc.). La decisione o il rifiuto di usare i nomina agentis declinati al femminile rappresenta una scelta individuale che ha delle ricadute potenzialmente non indifferenti sulla progressione dell’emancipazione femminile nella nostra società. L’utilizzo del linguaggio di genere risulta essere un alleato irrinunciabile nella battaglia per l’eliminazione della violenza contro le donne e sarebbe un vero peccato se il Senato della Repubblica rimanesse arretrato in posizioni del tutto anacronistiche, concludono i firmatari e le firmatarie auspicando un intervento da parte del Presidente del Senato.”

Si allega il testo delle lettera

Roma, 15 dicembre 2023

On.le Sen. Ignazio La Russa

Presidente del

Senato della Repubblica

Signor Presidente,

Le scriviamo appellandoci alla Sua sensibilità affinché nell’ambito dei lavori in Aula e nelle Commissioni, venga sempre garantito il rispetto del linguaggio di genere e più nello specifico, venga riconosciuto il diritto di ogni senatrice ad essere chiamata, per l’appunto, “senatrice” e non “senatore”.

Lungi dall’essere una questione meramente formale, la lingua che usiamo veicola non solo significati ma anche valori e giudizi culturali che spesso possono rafforzare le stereotipizzazioni. Il rifiuto di figure istituzionali quali i Presidenti di Commissione, ad usare la desinenza femminile – specie ove richiesto esplicitamente dall’interessata – risulta essere, oltre che sgradevole, del tutto fuori dal tempo.

Da oltre 10 anni l’Accademia della Crusca ribadisce l’opportunità di usare il genere grammaticale femminile per indicare ruoli istituzionali (la ministra, la presidente, l’assessora, la senatrice, la deputata ecc.) e professioni alle quali l’accesso è normale per le donne solo da qualche decennio (chirurga, avvocata o avvocatessa, architetta, magistrata ecc.) così come del resto è avvenuto per mestieri e professioni tradizionali (infermiera, maestra, operaia, attrice ecc.). La decisione o il rifiuto di usare i nomina agentis declinati al femminile rappresenta una scelta individuale che ha delle ricadute potenzialmente non indifferenti sulla progressione dell’emancipazione femminile nellanostra società: ciò che viene nominato, infatti, acquisisce maggiore consistenza, oltre che visibilità, mentre tutto quello che non viene appellato con precisione rimane, in qualche modo, meno visibile, se non altro perché non se ne può parlare.

L’utilizzo del linguaggio di genere risulta quindi essere un alleato irrinunciabile nella battaglia comune per l’eliminazione della violenza contro le donne e sarebbe un vero peccato se il Senato della Repubblica rimanesse arretrato in posizioni del tutto anacronistiche.

Tutto ciò premesso, nell’auspicio di un Suo intervento in tal senso, voglia gradire i nostri saluti.

Aurora Floridia

Ilaria Cucchi

Alessandro Alfieri

Vincenza Aloisio

Lorenzo Basso

Alfredo Bazoli

Dolores Bevilacqua

Anna Bilotti

Francesco Boccia

Enrico Borghi

Susanna Camusso

Pier Ferdinando Casini

Maria Domenica Castellone

Francesco Castiello

Roberto Cataldi

Andrea Crisanti

Marco Croatti

Concetta Damante

Peppe De Cristofaro

Cecilia D’Elia

Graziano Del Rio

Raffaele De Rosa

Gabriella Di Girolamo

Michele Fina

Barbara Floridia

Silvio Franceschelli

Dario Franceschini

Annamaria Furlan

Francesco Giacobbe

Andrea Giorgis

Barbara Guidolin

Nicola Irto

Francesca La Marca

Ettore Antonio Licheri

Sabrina Licheri

Marco Lombardo

Ada Lopreiato

Pietro Lorefice

Beatrice Lorenzin

Alberto Losacco

Alessandra Maiorino

Simona Malpezzi

Tino Magni

Daniele Manca

Andrea Martella

Bruno Marton

Orfeo Mazzella

Marco Meloni

Franco Mirabelli

Antonio Misiani

Dafne Musolino

Gisella Naturale

Luigi Nave

Antonio Nicita

Dario Parrini

Pietro Patton

Stefano Patuanelli

Luca Pirondini

Elisa Pirro

Vincenza Rando

Tatjana Rojc

Anna Rossomando

Daniela Sbrollini

Ivan Scalfarotto

Roberto Maria Ferdinando Scarpinato

Filippo Sensi

Elena Sironi

Cristina Tajani

Antonio Trevisi

Mario Turco

Julia Unterberger

Valeria Valente

Francesco Verducci

Walter Verini

Ylenia Zambito

Sandra Zampa

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PREMIERATO – DE CRISTOFARO (AVS): “RIFORMA SBAGLIATA E PASTICCIATA”

“Domani iniziano in commissione al Senato le audizioni sulla proposta di riforma costituzionale sul premierato. Una riforma sbagliata e pasticciata che rischia di indebolire la figura e il ruolo di garante della Carta costituzionale del Presidente della Repubblica e svuotare il ruolo del Parlamento. Una proposta che non ha nulla a che vedere con la stabilità, che vuole l’accentramento del potere senza limiti e senza bilanciamenti. Il governo ha fretta, ma per modificare la Costituzione non si può correre. Un governo in enorme difficoltà in economia cerca di usare le riforme costituzionali come strumento di propaganda. Come opposizioni, AVS, Movimento 5Stelle e Pd, abbiamo presentato una proposta unitaria. Un primo passo verso la grande manifestazione delle opposizioni che abbiamo lanciato nei giorni scorsi dal congresso di Sinistra Italiana.”

Lo afferma il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra del senato Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto di Palazzo Madama.

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MO – MAGNI (AVS): “LA VIOLENZA NON PORTA ALLA PACE MA AD ALTRA VIOLENZA”

“La mozione presentata da AVS, Pd e Movimento Cinque Stelle parte dalla condanna, senza se e senza ma, nei confronti di Hamas. Noi siamo vicini al popolo di Israele, siamo vicini alle famiglie delle vittime e dei rapiti. Una condanna non retorica. Quanto avvenuto è di una brutalità inquietante. Però la condanna di questi atti non ci può far dimenticare la lotta del popolo palestinese per la sua autodeterminazione. Tutti siamo per la formula ‘due popoli due Stati’ come definito dalla risoluzione dell’Onu di molti anni fa. Purtroppo una risoluzione mai applicata e infatti oggi non ci sono due Stati sovrani, ma uno solo. Purtroppo una larga parte del popolo palestinese non crede più a questa formula. E su questo ha fatto breccia il terrorismo. Negli anni ci sono state violazioni continue contro il popolo palestinese, sempre più marginalizzato. Il vero problema in Medio Oriente è come costruire la pace, non solo fermare la guerra. Di fronte ad un fatto drammatico come quello avvenuto pochi giorni fa in Israele, è necessario porre il problema di come far cessare le armi, di come si ricostruisce il dialogo, di come riportare la pace in quella terra martoriata. Perché la violenza non porta alla pace, ma ad altra violenza.”

Lo afferma il senatore dell’Alleanza Verdi e Sinistra Tino Magni.

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AUTONOMIA | QUESTION TIME – DE CRISTOFARO (AVS) A CALDEROLI: “SOSPENDERE UN PRGETTO CHE SPACCA IL PAESE. DOMANI SARò A NAPOLI ALL’INIZIATIVA DEL PD PER CREARE UN FRONTE COMUNE DELLE OPPOSIZIONI”

“Il progetto di Autonomia differenziata proposto dal ministro leghista Calderoli si sta infrangendo sui Livelli Essenziali delle Prestazioni (LEP) e sulle risorse per finanziarli. Sono di qualche giorno fa le dimissioni di quattro autorevoli esponenti del Comitato per l’individuazione dei livelli essenziali delle prestazioni (CLEP) perché sono venute meno le condizioni di lavoro. I LEP sono un elemento assolutamente decisivo per evitare di allargare le diseguaglianze. Contro questa legge è necessario il massimo di coordinamento e di lavoro comune delle opposizioni. Per costruire questo fronte domani sarò a Napoli all’iniziativa promossa dal Partito Democratico contro questo progetto folle che aumenta i divari territoriali e sociali e spacca il paese.”

Lo afferma il capogruppo di Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto del Senato.

“Essendo le risorse disponibili definite dai vincoli di bilancio, è evidente che la determinazione dei LEP richiede una valutazione complessiva di ciò che serve al Paese. Valutazione che non può essere fatta materia per materia, perché ci si troverebbe alla fine nella condizione di non potere finanziare i LEP necessari ad assicurare l’esercizio dei diritti civili e sociali nelle materie lasciate per ultime. Anche perché il ricorso al criterio della spesa storica riflette e cristallizza le disuguaglianze, prosegue De Cristofaro. Oggi ci troviamo di fronte alla necessità di modificare il disegno di legge Calderoli, facendo così prevalere le norme costituzionali o comunque consentire al Parlamento di definire preventivamente alcuni limiti alla negoziazione delle intese. Nel Question time di oggi al Senato chiederò al Ministro Calderoli se non ritenga opportuno e indifferibile avviare un generale ripensamento sul provvedimento e la sua immediata sospensione.”

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PD – DE CRISTOFARO (AVS): “AUGURI A BOCCIA. DA DOMANI COSTRUIAMO L’OPPOSIZIONE A MELONI”

“A nome dei senatori e delle senatrici dell’Alleanza Verdi e Sinistra del Senato faccio i migliori auguri a Francesco Boccia per l’elezione a capogruppo del Partito Democratico. Davanti a noi c’è la sfida della costruzione dell’opposizione al governo Meloni e di una coalizione per battere le destre. A Simona Malpezzi un grazie per le battaglie fatte in questi mesi.”

Lo afferma il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto di Palazzo Madama.

 

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PD – AVS: “AUGURI A SCHLEIN, È TEMPO DI UNO SGUARDO RADICALE”

“Auguri a Elly Schlein dalle parlamentari e dai parlamentari di Verdi e Sinistra. È tempo di uno sguardo radicale per andare incontro alle pressanti esigenze della nostra società che ha bisogno di scelte ecologiste, femministe e di un’autentica giustizia sociale. Un’altra Italia è possibile, dobbiamo crederci e costruire insieme l’alternativa nel Paese e nel Parlamento. Congratulazioni alla nuova segretaria Elly Schlein, e buon lavoro a lei e tutte e tutti noi!” Così Luana Zanella e Peppe De Cristofaro, capigruppo di Alleanza Verdi e Sinistra alla Camera e al Senato.

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