
“Oggi decine di migliaia di persone hanno attraversato Milano per difendere il Leoncavallo. La violenza dello sgombero dello scorso 21 agosto deciso e rivendicato dal governo dell’estrema destra di Giorgia Meloni. La risposta migliore alla violenza messa in campo da uno sgombero che ha avuto il sapore della vendetta è stato un corteo conflittuale e di massa.”
Così Luca Blasi responsabile nazionale casa e movimenti sociali di Sinistra Italiana.
“Ripartiamo da qua, dal protagonismo dei centri sociali, di chi lotta per la casa e per il diritto alla città. Abbiamo bisogno di un’alleanza tra tutti gli spossessati nelle nostre città dai processi di gentrificazione e valorizzazione urbanistica, da chi viene espulso dai quartieri e difende spazi di libertà e indipendenza. Se c’è un modello Milano per noi è la storia incarnata dal Leoncavallo che non è finita e non finisce qua: giù le mani dai centri sociali.”

Come le misure sanzionatorie senza precedenti disposte dall’Amministrazione Trump colpiscono la Relatrice speciale sui Territori palestinesi occupati. Il ruolo del governo italiano e del sistema bancario.
Giovedì 4 settembre prossimo alle ore 12 presso la Sala Caduti di Nassirya del Senato si svolgerà la conferenza stampa dell’Intergruppo parlamentare per la pace tra Palestina e Israele.
Saluti: Peppe De Cristofaro (AVS), Stefania Ascari (M5S), Arturo Scotto (PD).
Intervengono: Francesca Albanese, Relatrice speciale delle Nazioni Unite sulla situazione dei diritti umani nei Territori palestinesi occupati; Domenico Gallo, ex magistrato della Corte di Cassazione; Nazzareno Gabrielli, direttore generale di Banca Etica; Duccio Facchini, direttore Altreconomia.


“Ieri a Rimini è andata in onda la propaganda della Meloni. Una narrazione subito contraddetta dai dati dell’Istat sulla fiducia dei consumatori che ad agosto scende. Gli italiani stanno male e non hanno fiducia nel futuro, sono preoccupati. Il governo dice che va tutto bene mentre gli italiani combattono con l’aumento delle spese, i bassi salari e l’incertezza per le conseguenze dei dazi americani e le guerre in corso. Un futuro già incerto reso ancora più fosco con proposte inadeguate e sbagliate sull’anticipo per andare in pensione.”
Lo afferma il senatore dell’Alleanza Verdi e Sinistra Tino Magni.
“Il TFR è salario differito, se usi quei soldi per anticipare la pensione significa che pagano i lavoratori: un furto inaccettabile che contrasteremo in tutti i modi. La Meloni scenda dal palco di Rimini e torni alla realtà. I conti e le prospettive non vanno bene e la prossima manovra economica ci dirà se le promesse della Meloni saranno realtà o bugie. Per ora solo propaganda, favori ai furbetti e niente per chi sta peggio. La destra sovranista sta facendo danni al Paese. Le prossime elezioni regionali saranno il prossimo passo per proporre agli italiani una proposta politica per un paese diverso.”

“L’ammiraglia della Rai, il Tg1, perde ascolti. Un segnale preoccupante della perdita di ruolo del servizio pubblico a scapito del competitor privato. L’offerta informativa di TeleMeloni non piace agli italiani che, infatti, cambiano canale. È necessario e urgente rimettere al centro del dibattito pubblico il ruolo del servizio pubblico, i contenuti e la qualità dell’informazione giornalistica. Con TeleMeloni la Rai è schiacciata sulle posizioni del governo. Uno schiacciamento che non fa bene all’azienda e all’informazione né tantomeno agli ascolti. La destra è troppo impegnata ad occupare spazi e poltrone per vedere il declino della Rai.”
Lo afferma il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto di palazzo Madama, componente della Vigilanza Rai.

“Abbiamo rappresentato ai sindacati metalmeccanici la nostra critica al piano del Governo. E denunciamo la totale incapacità del ministro Urso a risolvere la questione. Da anni Taranto aspetta una risposta, un piano credibile e fattibile. Fino ad ora solo promesse e annunci vuoti da parte del ministro Urso.”
Lo affermano i parlamentari dell’Alleanza Verdi e Sinistra Tino Magni e Franco Mari al termine dell’incontro con i sindacati dei metalmeccanici sull’ex Ilva.
“Il futuro dell’ex Ilva deve necessariamente passare per la decarbonizzazione, la tutela della salute dei cittadini e dei lavoratori e la salvaguardia ambientale e dei posti di lavoro. Da tre anni il governo propone un piano diverso e l’ultimo con la nave rigassificatrice é più utile per il gas liquido americano di Trump che a Taranto. Lo Stato deve mettere le risorse per gli investimenti e per un vero piano industriale. Il tempo delle giustificazioni è finito. Urso e Meloni non hanno più scuse.”
Domani, venerdì 29 agosto, alle ore 12 una delegazione di Alleanza Verdi e Sinistra incontrerà presso la sede FLM di Corso Trieste 36 a Roma le organizzazioni sindacali nell’ambito degli incontri con i gruppi parlamentari sulla vertenza Ilva.
Lo rende noto l’ufficio stampa gruppo Misto Alleanza Verdi e Sinistra del Senato.

“Non una parola sui gravissimi eventi internazionali. Zero sui dazi di Trump. Silenzio totale sul genocidio e le colonie illegali di Israele in Palestina. Niente da dire sui milioni di italiani che non riescono neanche a farsi qualche giorno di vacanza ad agosto perché devono pagare bollette e spesa arrivati alle stelle, senza che il governo tassi gli extraprofitti di chi sta facendo i soldi sulla crisi e sulla pelle dei lavoratori. Muti su tutto, ma ora fanno la ruota del pavone. Mostrano i muscoli davanti a un Leoncavallo vuoto perché non sanno più dove appendere il cappello della propaganda. Siamo alla follia totale, da parte di questo governo che ha ridotto la politica a propaganda. Distrazione di massa da sparare nei tg addomesticati di TeleMeloni.”
Lo afferma il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto di palazzo Madama.

“È un’estate difficile per gli italiani alle prese con gli aumenti e il lavoro che manca. Non c’è solo l’aumento del carrello della spesa che si mangia le retribuzioni, basse per colpa dei salari da fame e del lavoro povero, e che non permettono di arrivare a fine mese a milioni di lavoratori e famiglie a basso reddito. Non ci sono solo gli aumenti dei servizi turistici che impediscono le vacanze a molti italiani. In Italia si sta perdendo il lavoro. Nel primo semestre 2025, infatti, sono state autorizzate 314 milioni di ore di cassa integrazione, il 22% in più rispetto al 2024. Abbiamo perso 39 milioni di giornate lavorative e sono 307 mila i lavoratori in cassa a zero ore con una riduzione dello stipendio di oltre duemila euro. Aumento del costo della vita, prezzi del carrello della spesa alle stelle, produzione industriale con il meno davanti, lavoro povero e bassi salari, e ora il boom della CIG. Con Giorgia Meloni al governo la vita degli italiani è peggiorata.”
Così il senatore dell’Alleanza Verdi e Sinistra Tino Magni, commentando la ricerca del centro studi dell’Associazione Lavoro & Welfare pubblicata oggi sul Sole24Ore.