“Più passano le ore e più si addensano nubi su Daniela Santanchè. Giorni fa la notizia dell’accusa di truffa aggravata ai danni dell’Inps per una presunta gestione irregolare dei fondi messi a disposizione dallo Stato per la cassa integrazione durante il Covid. Ieri l’indagine della Guardia di Finanza sulla compravendita della villa del sociologo Alberoni fatta da Laura De Cicco, moglie di Ignazio La Russa, e Dimitri Kunz, compagno della Santanché. La villa, acquistata per 2,45 milioni, esattamente 58 minuti dopo viene rivenduta a 3,45 milioni all’imprenditore Rapisarda, realizzando una plusvalenza da un milione di euro. La magistratura si interroga e delega la Guardia Finanza che indaga per riciclaggio. Gli inquirenti si chiedono da dove arrivino i soldi della seconda compravendita e se quella plusvalenza di un milione sia stata utilizzata nel risanamento di Visibilia. Alleanza Verdi e Sinistra lo dice da mesi che le accuse mosse contro la Santanché erano incompatibili con il ruolo di ministra, perfino in un governo come quello Meloni. La Santanchè non può fare la ministra della Repubblica. Santanchè, Delmastro, Montaruli, Fidanza, Calovini, Foti, solo per fare alcuni nomi, si allunga la lista degli esponenti di Fratelli d’Italia nei guai con la giustizia italiana. E dalle parti di Chigi tutto tace.”
Lo afferma il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto di Palazzo Madama.