“I gravi effetti causati dalla crisi climatica alle attività agricole e all’ambiente sono evidenti e hanno raggiunto livelli insostenibili in tutto il Paese. A Verona, in particolare, risultano danni causati da eventi meteorologici estremi agli impianti agricoli e alla colture per ben 100 milioni di euro, dall’inizio dell’anno, secondo le stime della Coldiretti. Una catastrofe annunciata. Eppure nella Legge di bilancio 2024 le misure economiche per favorire un’agricoltura innovativa e ambientalmente sostenibile sono insufficienti. Mancano del tutto soluzioni strutturali per rispondere alle diverse esigenze ed emergenze che nell’ultimo anno hanno colpito l’agricoltura italiana, settore strategico per il sistema produttivo ed economico nazionale.”
Lo ha affermato la senatrice di Alleanza Verdi e Sinistra Aurora Floridia.
“Nonostante sia in corso da parte della Commissione Industria e Ambiente del Senato un’indagine conoscitiva sugli effetti dei cambiamenti climatici in agricoltura, le richieste delle associazioni agricole e le raccomandazioni della comunità scientifica continuano a rimanere inascoltate. Tutto ciò è francamente sconcertante. Dopo aver perso tempo con un provvedimento di facciata come quello sull’agricoltore custode dell’ambiente, il governo si ritrova ora a dover varare decine di decreti per ristorare il comparto agroalimentare, in ginocchio per le ultime grandinate. E ad utilizzare il fondo di solidarietà nazionale, perché le risposte nella manovra di bilancio sono inesistenti. È ora che si cambi marcia: bisogna occuparsi seriamente dei cambiamenti climatici, della sostenibilità ambientale e dell’innovazione tecnologica del sistema agricolo italiano, come ad esempio l’agricoltura di precisione. Tutti aspetti ignorati da questo Governo, che consentirebbero invece di trovare un equilibrio stabile tra il rispetto degli ecosistemi naturali e lo sviluppo sostenibile del mondo dell’agricoltura.”
“Dopo i fatti di Verona avevo chiesto un incontro con il capo della Polizia di Stato Vittorio Pisani per complimentarmi con lui per le indagini condotte dalla squadra mobile del capoluogo scaligero che hanno permesso di scoprire e sgominare un vero e proprio sistema di coperture per coprire responsabilità e allontanare sospetti. Purtroppo, con amarezza ho dovuto constatare che abbiamo una visione diametralmente opposta sul tema dei diritti umani, dei codici identificativi e sull’utilità del reato di tortura. La gratitudine alla squadra mobile di Verona rimane intatta per il lavoro di pulizia interna fatto. Non posso, però, nascondere una profonda preoccupazione per divergenze così nette che non avrei mai pensato potessero esserci. Io continuerò comunque a difendere l’utilità del reato di tortura e a chiedere l’introduzione del codice identificativo e delle body cam, non come strumenti punitivi ma di garanzia proprio per il personale di Polizia.”
Lo afferma la senatrice dell’Alleanza Verdi e Sinistra Ilaria Cucchi che ha incontrato il Capo della polizia Pisani.
“Gli arresti di 5 poliziotti della Questura di Verona per abusi, violenze, tortura, peculato, rifiuto ed omissione di atti di ufficio e falso ideologico in atto pubblico sono gravissimi e sono la spia di un fenomeno da non sottovalutare, vista anche la decina di agenti indagati e il trasferimento nelle settimane scorse di una ventina di agenti per rilievi di natura penale e disciplinare. Non si tratta quindi, come di solito si usa dire in questi casi, di ‘mele marce’ ma di un vero e proprio sistema di coperture per coprire responsabilità e allontanare sospetti. E’ assolutamente necessario introdurre nella nostra normativa il codice identificativo per il personale delle Forze di polizia e le bodycam da apporre sui caschi o sulle divise degli agenti con l’obiettivo di filmare, dall’inizio alla fine del servizio, le eventuali violazioni dei diritti che potrebbero verificarsi.”
Lo afferma la senatrice dell’Alleanza Verdi e Sinistra Ilaria Cucchi.
“Nel corso degli ultimi anni episodi di questo genere hanno riportato con forza nel dibattito politico le questioni connesse alla condotta delle Forze di polizia e alla tutela dei diritti dei cittadini, prosegue Cucchi. Purtroppo gli abusi ci sono e si verificano sempre più spesso. Invece la destra di governo pensa solo al ridimensionamento del reato di tortura sottovalutando il problema. Numero identificativo e bodycam sono un mezzo non solo per scoprire eventuali responsabilità ma soprattutto una tutela per le forze dell’ordine stesse. In Senato c’è depositato un mio disegno di legge su questo. Si parta da lì.”