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ESTERI – NASCE IL COMITATO ILARIA SALIS, MERCOLEDÌ 10 GENNAIO ORE 12 CONFERENZA STAMPA AL SENATO

Il 10 gennaio prossimo alle ore 12 alla sala Nassirya del Senato della Repubblica verrà presentato il comitato Ilaria Salis, la trentanovenne milanese ingiustamente incarcerata a Budapest dallo scorso febbraio. L’obiettivo del Comitato, costituito da un gruppo di parenti e amici della Salis, è quello di sensibilizzare l’opinione pubblica sulle attuali condizioni di Ilaria e di riportarla a casa nel più breve tempo possibile.

Partecipano alla conferenza stampa Roberto Salis, padre di Ilaria, Eugenio Losco e Mauro Straini, avvocati, Camilla Silotti, A Buon Diritto, Gianluca Tizi, Comitato Liberiamo Ilaria Salis, la senatrice Ilaria Cucchi.

Ilaria Salis è da quasi un anno in un carcere di massima sicurezza, in Ungheria, perché accusata di aver aggredito due militanti neonazisti in occasione del cosiddetto “giorno dell’onore”. La Salis rischia sedici anni di carcere a fronte dell’accusa di aver fatto parte di un gruppo di sconosciuti che lo scorso 11 febbraio ha provocato a due uomini lesioni guarite in cinque-otto giorni. Una sproporzione inaccettabile. Ilaria fra l’altro non fa parte di Hammerbande, il gruppo tedesco che promuove assalti contro i fascisti. Per ben quattro volte i legali della Salis hanno presentato domanda per la concessione degli arresti domiciliari in Italia, sempre respinta per ‘rischio di fuga’. Il padre di Ilaria, Roberto, ha scritto due volte alla premier Giorgia Meloni, al Guardasigilli, al Ministro degli Esteri, ai presidenti di Senato e Camera per richiedere un intervento dello Stato italiano ma non ha mai avuto risposta.

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UNGHERIA – CUCCHI (AVS): “IL REGIME CARCERARIO UNGHERESE È INCOMPATIBILE I CON DIRITTI UMANI, ILARIA SI DIFENDA IN ITALIA”

“Il governo italiano si attivi per portare in Italia Ilaria Salis, arrestata a Budapest mentre protestava contro il Giorno dell’onore, un vero e proprio raduno neonazista che si tiene periodicamente a Budapest con il pretesto di celebrare e onorare la resistenza dei nazisti tedeschi e dei loro alleati ungheresi contro l’Armata rossa. Il Ministro degli Esteri Tajani attivi la nostra Ambasciata per garantire a Ilaria l’assistenza necessaria e la massima cura legale. Il processo inizierà a gennaio e la procura di Budapest propone un patteggiamento a undici anni sui sedici ipotizzati. Una sproporzione, da noi per lo stesso reato, aggressione aggravata, si arriva al massimo a quattro anni di reclusione. Il regime carcerario in Ungheria è incompatibile con la Convenzione europea dei diritti dell’uomo che vieta trattamenti inumani e degradanti, per i quali è già stata condannata. È necessario che Ilaria Salis, che da quasi un anno vive in condizioni detentive inumane, possa affrontare la difesa in Italia, dove vigono tutele compatibili con gli standard europei e internazionali, e non a Budapest.”

Lo afferma la senatrice dell’Alleanza Verdi e Sinistra Ilaria Cucchi.

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